Recensione TV LG OLED G1: EVOluzione della specie

08 Luglio 2021 111

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Anche quest’anno LG ha rinnovato la sua gamma di modelli TV OLED. Da un lato assistiamo ad un ampliamento verso il basso che vede l’introduzione dell’inedita serie A1. Nella fascia più alta il costruttore coreano ha deciso, invece, di abbinare estetica a sostanza dotando la nuova serie “Gallery” G1 di un nuovo pannello “Evo”.

Nuovo pannello che promette soprattutto una migliore efficienza e, grazie poi alla rinnovata elettronica Alpha 9 di quarta generazione, anche un incremento delle prestazioni. Ma il rinnovamento 2021 passa anche per una significativa rivisitazione dell’interfaccia del sistema operativo “smart” webOS e del menu delle impostazioni.

Non mancano poi le ricche funzionalità gaming, che hanno reso gli OLED CX 2020 di LG autentici oggetti del desiderio per i videogiocatori di tutto il mondo. Le aspettative sono quindi molto alte, con la serie G1 che ambisce a rappresentare la sintesi di eccellenza della tecnologia OLED WRGB. Sarà vera gloria? Scopriamolo insieme con questa prova del modello da 55 pollici, disponibile al prezzo di listino di 2.499 Euro.

SOMMARIO

CARATTERISTICHE TECNICHE E DOTAZIONE

Per quanto riguarda l’estetica la nuova serie G1 si rifà in tutto e per tutto alla serie GX di precedente generazione. Per chi non lo sapesse ricordiamo che la serie “Gallery” è pensata per un’installazione a parete, con la confezione che include una speciale staffa “Wall Mount bracket” e l’assenza di qualsiasi tipo di piedistallo / piedini all’interno dell’imballo.


Chi dovesse preferire un’alternativa al montaggio a parete potrà acquistare a parte dei classici piedini laterali “da tavolo” oppure un vero e proprio stand da pavimento. Rispetto alle altre serie OLED, i modelli G1 presentano, inoltre, un posteriore dallo spessore uniforme per poter racchiudere al meglio tutta l’elettronica, il sistema di diffusione audio, nonché tutte le porte di connessione in maniera ergonomica.


Sul fronte dei connettori, il G1 mette a disposizione uno slot CAM CI+ in versione 1.4, quattro ingressi HDMI 2.1, tre porte USB, un'uscita audio su jack da 3,5 millimetri, un'uscita digitale ottica, una porta Ethernet e i connettori per i sintonizzatori TV DVB-S2 e DVB-T2. Questi ultimi supportano ovviamente anche la decodifica HEVC (profilo Main10) e la dotazione è completata anche dalle certificazioni Tivùsat 4K e Lativù 4K, dalla compatibilità HbbTV di ultima generazione e dalle connessioni wireless Bluetooth, Wi-Fi, Miracast, AirPlay 2 e HomeKit.

Porte HDMI 2.1 anche quest’anno in versioni con banda passante massima di 40 Gbps (contro i 48 Gbps teorici previsti dallo standard) che consentono la riproduzione di segnali 4K Ultra HD fino a 120 Hz, con compressione del chroma in 4:4:4 e campionamento colore fino a 10 bit (e non fino ai 12 bit permessi dai 48 Gbps). Nell’utilizzo reale nulla di penalizzante, quindi, e con gli ingressi che supportano pienamente tutte le funzionalità previste: eARC (enhanced Audio Return Channel) su ingresso 2, ALLM ( Auto Low Latency) e VRR (Variable Refresh Rate) anche nelle versioni proprietarie Nvidia Gsync e AMD Freesync Premium. Modalità VRR capace di scendere fino a cadenze di 20 Hz per evitare il difetto di “tearing”.


A livello costruttivo il G1 da 55" risulta assolutamente convincente sia per scelte di design pulite e razionali che per qualità dei materiali (che si rifanno a quelle degli anni precedenti). Mi sento di muovere un solo appunto nei confronti dell’aggiornato telecomando puntatore “Magic Remote”. Nulla da dire in merito alle funzionalità, al consueto utilizzo intuitivo o all’ergonomia, ma il rinnovato design leggermente più compatto appare più “plasticoso” rispetto al modello incluso fino allo scorso anno e manca ancora qualsiasi tipo di retroilluminazione. Il nuovo telecomando è completo di microfono per l’attivazione degli assistenti vocali di Google e Amazon Alexa (con tasti dedicati) e prevede da quest’anno anche l’integrazione della sincronizzazione NFC per la condivisione dei contenuti con gli smartphone Android compatibili.


Venendo alla dotazione tecnica, il nuovo LG G1 integra il nuovo processore Alpha 9 Gen 4 con AI, quarta generazione dell’ormai apprezzata elettronica di elaborazione dei televisori più evoluti del costruttore coreano. Questa nuova versione 2021 non prevede rivoluzioni, ma tanti affinamenti di tutti gli algoritmi, a cominciare da quelli di “Intelligenza Artificiale” basati sul "deep learning" e sviluppati per riconoscere e riprodurre in maniera ottimale qualsiasi tipo di contenuto.

Interventi di ottimizzazione della resa che non riguardano esclusivamente le immagini ma che coinvolgono anche il segnale audio, con il nuovo “AI Sound Pro” che da quest’anno è in grado di effettuare un upmix del sonoro con effetti surround 5.1 e anche “ad oggetti” per un coinvolgimento audio a 360 gradi. A proposito di audio, il G1 integra altoparlanti in configurazione 4.2 canali con una potenza complessiva di 60W che risultano compatibili con le tracce Dolby Digital, Dolby Digital+ e anche Dolby Atmos (sempre DD+). Tramite HDMI e via eARC vengono riconosciute anche le tracce lossless TrueHD (anche Atmos), mentre manca qualsiasi tipo di supporto alle tracce DTS. Il TV è, infine, anche compatibile con lo standard di trasmissione audio wireless senza perdita WiSA fino a 5.1 canali (richiede sistemi di altoparlanti compatibili da acquistare a parte).


La serie G1 supporta i contenuti ad “elevata dinamica” nei formati HDR10, HLG, Dolby Vision e HGIG (specifico per il gaming). Manca quindi sempre il supporto HDR10+, mentre Il formato Dolby può funzionare anche in modalità “Dolby Vision IQ”, in grado di sfruttare il sensore di luminosità per adattare la resa della immagini alle condizioni di illuminazione ambientale. Anche quest’anno ritroviamo, infine, il preset “Filmaker Mode”, la modalità voluta dall’industria del cinema che disabilita tutte le elaborazioni delle immagini - come gestione del moto o riduzione del rumore - per restituire una visione dei film fedele all’originale cinematografico immaginato e voluto dal regista.


Il 2021 vede la comparsa di un nuovo menu e relative impostazioni dedicati in maniera specifica al mondo del gaming. Il nuovo “Game Optimizer” (in italiano tradotto con un improbabile “Ottimizzatore Game”) provvede a soddisfare le aspettative dei videogiocatori più esigenti con una serie di preset di visione, nonché alcune voci che consentono di intervenire sulla riproduzione delle alte e basse luci dei giochi (e superare così l’assenza di un vero e proprio standard di settore), di attivare il Variable Refresh Rate e di ottimizzare l’input lag che si attesa a soli 10ms a 60Hz e ad appena 5ms a 120Hz. Una serie di attenzioni ben mirate (e pensate) che denotano ancora una volta la dedizione di LG al sempre crescente mercato videoludico. A questo proposito, segnalo una novità da poco annunciata: la serie G1 (ma anche la serie C1 e le serie CX e GX del 2020) è stata aggiornata con un nuovo firmware (versione 03.11.23) che abilita il supporto al gaming in Dolby Vision 4K Ultra HD fino a 120 Hz.


L’ultima importante novità di quest’anno riguarda l’interfaccia e soprattutto la Smart TV, ancora una volta affidate al sistema operativo webOS. La nuova versione 6.0 vede l’introduzione di una vera e propria Home Screen con i contenuti (e relativi suggerimenti) in primo piano e l’abbandono dell’ormai familiare (nonché intuitiva) barra App in sovraimpressione a scorrimento orizzontale. La navigazione è sempre veloce e reattiva e il telecomando “puntatore” consente di muoversi facilmente in tutte le direzioni, mentre le varie icone delle App risultano non perfettamente nitide e dettagliate (probabilmente per non incidere negativamente sulla reattività dell’interfaccia). Anche il menu delle impostazioni cambia leggermente con maggiori raggruppamenti iniziali (i sottomenu risultano invece simili a quelli degli anni scorsi) e scelte di colori meno “sgargianti” (è sparito il rosa / fucsia delle varie voci che contraddistingueva le precedenti generazioni).


Durante l’uso delle principali applicazioni come Netflix, Amazon Prime Video, Rai Play o Disney+ è sempre stato possibile sfruttarne tutte le potenzialità audio-video, incluse quindi riproduzioni in 4K Ultra HD , HDR / Dolby Vision / HLG e audio Dolby Digital+ / Dolby Atmos (anche tramite canale di ritorno audio eARC). L’interfaccia prevede anche un media-player integrato in grado di riprodurre contenuti multimediali sia da HDD esterni USB, che da eventuale NAS su rete locale DLNA / UPnP. Lo scraping è risultato sempre veloce e privo di impuntamenti e non ha evidenziato problemi nel riprodurre una molteplicità di formati video a qualsiasi risoluzione o da qualunque codec (anche AV1), container e anche in Dolby Vision con Dolby Atmos (DD+) e in HLG (quindi HDR televisivo).

LE MISURE E I CONSIGLI PER REGOLARE LA TV

Una volta completata la prima installazione e la sintonizzazione dei canali TV (alquanto veloce) ho provveduto, come di consueto, a un centinaio di ore di rodaggio prima di procedere con tutte le procedure di misurazione e calibrazione. Periodo che mi ha consentito di prendere confidenza con la nuova interfaccia Smart TV e i vari menu di impostazione. Colorazioni e raggruppamenti a parte, gli OLED LG 2021 non stravolgono l’approccio degli ultimi anni.


Tanti i preset video disponibili: “Nitidezza”, “Standard”, “Eco”, “Cinema”, “Sport”, “Ottimizzatore Game”, “Filmmaker Mode”, “ISF Esperto (Stanza luminosa)” e “ISF Esperto (Stanza buia)” in SDR; “Nitidezza”, “Standard”, “Home Cinema”, “Cinema”, “Ottimizzatore Game” e “Filmmaker Mode” In HDR10; in Dolby Vision rimangono le stesse modalità previste per l’HDR10, ad eccezione dell’assenza di “Filmaker Mode”.

Per essere certi di riprendere il controllo di tutte le impostazioni disponibili suggerisco, come prima cosa, di disattivare le voci di “Risparmio Energetico” (all’interno del menu “Sostegno”) nonché quelle di “Intelligenza Artificiale” che trovate nel menu “Generale”. In particolare risulta importante togliere la spunta alla “Selezione Genere Automatica” e all’”Immagini AI Pro” (specie per la riproduzione di film e serie TV), mentre “Impostazione AI Brightness” sfrutta il sensore di luminosità per ottimizzare la riproduzione in funzione dell’illuminazione ambientale, nonché abilitare la modalità “IQ” dei preset Dolby Vision. Personalmente preferisco disattivarlo durante la visione di film e serie TV da sorgenti esterne o App di streaming, mentre può risultare efficace e di aiuto durante l’utilizzo più prettamente televisivo di tutti i giorni.


In tutti i casi risultano da bandire i preset “Nitidezza” e “Sport”, entrambi troppo saturi, troppo freddi, troppo scorretti. Anche “Standard” ed “Eco” sono lontani dalla correttezza necessaria alla riproduzione di contenuti “cinematografici” ma possono comunque rientrare tra le opzioni percorribili per la visione dei canali televisivi intervenendo sulle impostazioni di temperatura colore (rendendole più “calde”) e del gamma. Chiariamolo subito, ogni emittente televisiva utilizza una propria messa in onda quindi i miei vogliono essere meri suggerimenti di massima e non la regola assoluta: per i canali TV regoliamoci utilizzando buon senso e soprattutto buon gusto.

Discorso totalmente diverso, invece, quando utilizziamo sorgenti “nobili” come un lettore Blu-ray o Ultra HD Blu-ray, nonché le varie App di streaming. In questi casi l’industria si è data delle regole molto precise di riproduzione SDR e HDR e l’obiettivo sarà quindi quello di individuare la modalità d’immagine di riproduzione più corretta. “Cinema”, “Filmaker Mode” e i 2 preset “ISF Esperto” vanno, in tal senso, tutti nelle direzione giusta.

Anzi, appaiono “out of the box” tra i preset REC709 più corretti che mi sia capitato di misurare negli ultimi anni, con alcune differenze che riguardano semplicemente le impostazioni di gamma (che oscillano tra i 2.2 di “Cinema” e i 2.4 di “Filmaker Mode” e “ISF Stanza Buia”) e di luminanza (dai 220 nit di “Cinema” fino a scendere ai 93 nit di “Filmaker Mode”).

Tutti questi preset denotano un punto del bianco leggermente più caldo del previsto, ma comunque con un deltaE medio sempre inferiore a 1,5 che risulta quindi impercettibile ad occhio nudo. Ve lo dico senza giri di parole: avessi acquistato l’esemplare in prova, non avrei perso tempo a calibrarlo e mi sarei limitato a scegliere il preset “Filmaker Mode” per la visione notturna dei film e uno tra i preset “Cinema” o “ISF stanza luminosa” per la visione cinematografica diurna o stanza illuminata.

Il discorso non cambia molto neppure in HDR, con i preset “Cinema” e “Filmaker Mode” che sfiorano l’ideale cinematografico sia per bilanciamento del bianco, sia per tracking della curva di tone mapping, con un picco di luminanza capace di superare senza problemi gli 800 nit. L’ABL interviene a poco più di 160 nit (con schermata bianca “full screen”) e la copertura gamut DCI P3 raggiunge il 99%, mentre quella BT2020 si attesta a 74%. Assolutamente lusinghiera anche l’analisi del “Color Checker” con scostamenti dal riferimento davvero irrisori.

Volendo quindi riassumere la situazione di fabbrica, il consiglio è di usare il preset “FIlmaker Mode” per la riproduzione dei contenuti sia SDR che HDR10 in ambiente buio, mentre le modalità “ISF Stanza luminosa” (SDR) “Home Cinema” (HDR) sono consigliabili per la riproduzione in ambiente luminoso. In Dolby Vision le due modalità “Home Cinema” e “Cinema” si adattano bene ai rispettivi utilizzi in ambiente luminoso e buio. Per la televisione (sia SDR tradizionale che HDR HLG – ad esempio per Sky 4K o Rai 4K) si può invece optare per il preset “Standard” un po’ più “tonico”, scegliendo però un’impostazione di temperatura colore più calda rispetto a quella di default e verificando che l’impostazione di “Spazio Colore” sia in “automatico” e non in “nativo”.

Scala dei grigi SDR (a sx) e copertura gamut REC709 (a dx) post calibrazione

Venendo alla calibrazione SDR REC709 (più per accademia che altro in questo caso) sono partito dal preset “ISF Stanza buia” abbassando di qualche punto la luminanza (Luce OLED) e con il solo intervento sul bilanciamento del bianco a 2 punti (a 20 e 80 IRE) è stato possibile limare quella leggerissima tendenza al rosso delle alte luci e centrare la temperatura colore di 6500°K, con una luminanza di poco superiore ai 120 nit e un deltaE medio finale sceso a 0,9. Utilizzando poi i controlli a 22 punti si linearizza perfettamente la scala dei grigi con il deltaE medio che scende a quel punto a 0,3. Anche le leggere imperfezioni di copertura gamut vengono ora perfettamente corrette e confermate da un’analisi di Color Checker assolutamente esemplare.

Lo stesso viene confermato anche dalla calibrazione HDR10 partendo dal preset “Cinema”. Con il controllo a 22 punti, oltre a linearizzare perfettamente la scala dei grigi si ottiene anche un ulteriore affinamento della curva EOTF con un ottimale tracking del tone-mapping. La calibrazione fa perdere circa 30 nit di picco di luminanza (impossibili da cogliere a occhio) e mantiene sostanzialmente invariate le prestazioni già più che lodevoli sui colori.

Rimanendo in ambito HDR segnaliamo anche quest’anno la presenza dell’algoritmo di tone-mapping dinamico applicabile ai contenuti in HDR10 e HLG. Algoritmo che funziona in maniera egregia nell’evitare fenomeni di clipping alle alte luci o repentine “chiusure” e che riesce a gestire al meglio e in tempo reale immagini ad elevata dinamica anche con metadati statici fino a 10.000 nit, restituendo sempre dettaglio e sfumature. Ne suggerisco quindi l’attivazione e l’utilizzo durante la riproduzione di qualsiasi contenuto HDR10 o HLG.


Come nel 2020 le impostazioni di gestione del moto “TruMotion” prevedono la possibilità di abbinare l’interpolazione dei fotogrammi con l’inserimento dei fotogrammi neri BFI – Black Frame Insertion. Nel caso di LG, la funzionalità è denominata OLED Motion Pro e può essere sbloccata attivando la modalità “Utente” (quest’anno non solo da HDMI, ma anche per le App di streaming e le funzionalità media-player). Oltre ai controlli manuali di De-Judder (fluidità) e De-Blur (sfocature), la soluzione prevede diversi livelli di intervento (Disattivato, Basso, Medio, Alto e Auto) che possono operare fino a una cadenza massima di 120 Hz. Al salire della risoluzione in movimento (che arriva anche a superare le 1080 linee orizzontali) corrisponde però anche una consistente perdita di luminosità, fino ad arrivare al fastidioso flickering della modalità “Alto” che rende inutilizzabile la funzione. Fino a livelli di intervento “Basso” e “Medio” l’algoritmo risulta invece apprezzabile e in grado di restituire un’ottima interpolazione senza troppi artefatti. Oltre avrà la meglio un costante effetto “telenovela”. Per farvi capire l’impatto in termini di luminosità del quadro, si passa in HDR dai 600 nit dell’OLED Motion Pro a livello minimo, ai poco più di 150 nit con il livello massimo (davvero troppo castrante e invasivo sotto ogni aspetto).

Premesso che il televisore OLED G1 non ne richiederebbe l’uso (e di conseguenza la spesa), segnalo il supporto “Calman Ready”, la funzionalità che permette anche ai non addetti ai lavori di procedere in maniera automatizzata a una calibrazione video SDR, HDR e Dolby Vision professionale del TV. Il funzionamento è rimasto lo stesso dello scorso anno e richiede l’acquisto del software Calman Home for LG di Portrait Displays da installare su PC Windows e il possesso di un colorimetro. Grazie al generatore di pattern SDR, HDR e Dolby Vision integrato direttamente nel TV, la soluzione è in grado di concludere ottimamente la taratura completa di tutti i banchi SDR e HDR nel giro di circa un’ora.

LA PROVA DI VISIONE E CONCLUSIONI

Se fino allo scorso anno, la serie C è risultata sempre quella più “centrata” della gamma OLED di LG, quest’anno l’utilizzo del nuovo pannello “EVO” dalle maggiori prestazioni, il sempre ottimo design “Gallery” e il favorevole rapporto qualità / prezzo potrebbero far pendere la bilancia nella direzione del serie G1.

Già di fabbrica necessita di pochissimi interventi ed è stato capace di mettere in luce delle modalità d’immagine SDR e HDR che sfiorano l’eccellenza. In termini di picchi di luminanza non è emersa una enorme distanza rispetto ai valori raggiungibili gli anni scorsi, ma le prestazioni sono complessivamente migliorate sia in termini di “tenuta” che di luminanza sui colori. Tutti aspetti che si lasciano particolarmente apprezzare durante la riproduzione dei contenuti in HDR.


Grazie alla bontà del processore Alpha 9 Gen 4, già con segnali televisivi a risoluzione standard la qualità dell’upscaling riesce a restituire un quadro dal buon dettaglio e complessivamente convincente. Ovviamente molto dipenderà anche dalla condizione di partenza e dal bitrate scelto dall’emittente in riproduzione. Passando poi all’HD il lavoro dell’elettronica si fa nettamente più agevole, anche se forse avremmo apprezzato un pelino di micro-dettaglio in più (specie nel confronto con il Sony A90J che abbiamo recentemente recensito).

Niente da ridire sulla gestione dei materiali cinematografici con cadenza a 24 fps e chi volesse ridurre leggermente i microscatti nei panning (insiti in questo tipo di materiale) potrò attivare la modalità “Movimento Cinematico” del TruMotion, capace di un intervento migliorativo privo di “esasperazioni” e dalla resa che mantiene comunque l’effetto “cinema like”.

Come per tutti gli OLED WRGB, ai primi step della scala dei grigi è ancora possibile notare del banding verticale (seppure ancora più contenuto rispetto al passato) e l’esemplare in prova ha evidenziato un’ottima uniformità complessiva del quadro, nonostante un leggero difetto di tinting avvertibile sulle zone periferiche di un fondale molto chiaro. Per quanto concerne la riproduzione delle sfumature colore (specie a 8 bit), l’elettronica è dotata di una funzionalità di “Gradazione colore” pensata per ridurre l’insorgenza di banding colore. La gestione con l’impostazione al minimo non ci è apparsa particolarmente efficace e all’aumentare dell’intervento si riduce anche il dettaglio.


Davvero esaltante la resa della immagini in HDR e Dolby Vision, mai sopra le righe grazie a un intervento di tone-mapping (specie con la funzionalità “dinamica” attiva) molto equilibrato e preciso. I colori appaiono sempre saturi e luminosi al punto giusto e durante il periodo di prova non abbiamo mai riscontrato problemi legati all’intervento dell’ABL. Come per il Sony A90J dobbiamo, anche in questo caso, segnalare un leggero difetto riscontrabile su alcune porzioni con picchi di bianco: delle sottili striature orizzontali che appaiono sullo sfondo e che tendono poi a sparire al diminuire dell’intensità luminosa (è riscontrabile sulla torcia dell’intro del logo Columbia, ad esempio). A questo punto ci viene da imputare il difetto ai pannelli OLED di nuova generazione e non sappiamo se eventuali aggiornamenti firmware riusciranno a porvi rimedio.


La sezione audio in configurazione 4.2 canali risulta adeguata all’insonorizzazione di un ambiente di medie dimensioni. Buona la risposta in frequenza e risultano di grande aiuto sia la calibrazione ambientale automatica (tramite il microfono del telecomando) e la gestione dell’intelligenza artificiale nel restituire maggior impatto e coinvolgimento sonoro. Si può anche alzare il volume senza troppi patemi, ma chi ricercasse ulteriore nervo e qualità dovrà per forza di cose affidarsi a un sistema audio separato (o quanto meno a una soundbar di fascia media).

LG conferma ancora una volta la maturità raggiunta nello sviluppo dei suoi televisori OLED. Sebbene il 2021 abbia evidenziato miglioramenti sia del pannello che dell’elettronica, è soprattutto nel comparto Smart TV del sistema operativo webOS 6.0 che si notano le maggiori differenze rispetto al passato. Un cambiamento che abbandona l’approccio fondamentalmente “App centrico” a favore della nuova tendenza molto più incentrata sui contenuti. Sarà stata la scelta giusta? Personalmente preferivo la semplicità e linearità dell’interfaccia precedente (forse perché ci ho fatto fin troppo l’abitudine?). Sul fronte dei gaming, LG si dimostra sempre al passo con le ultimissime novità e molto attenta ai dettagli capaci di fare la differenza tra gli appassionati più esigenti. Infine un plauso per il rigore raggiunto dalle impostazioni SDR e HDR di fabbrica.

PRO E CONTRO
Ottima qualità dell'immagine in SDR e HDRPreset di fabbricaHDMI 2.1 su tutti gli ingressiRaffinate e complete funzionalità gaming Qualità costruttiva e dotazione
Mancanza supporto HDR10+Mancanza supporto DTSNuova interfaccia Smart TV webOS 6.0 meno intuitiva
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Commenti

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Darius_K

Dove si possono acquistare i piedi di supporto supplementari?

nexusprime

Parto dal presupposto che per avere un hdr di un certo tipo molte fonti dicono che bisogna avere dai 1000 nits in su
Ad ogni modo io ho provato un CX out of the box come si dice quindi senza regolazioni extra e mi è sembrato che sia un po' impastato sui neri e abbia colori troppo saturi.
Cosa che non mi sembrava di percepire nelle tv dei centri commerciali credo

The Evil Queen

Durano un sacco, certo, ma si stampano.

Gian Luca Di Felice

LG Display ha dichiarato nel 2016 una durata dei suoi pannelli OLED WRGB di circa 100.000 ore. Momento in cui perderebbe il 50% dell'efficienza luminosa. Ora non so se nel frattempo siano riusciti ad apportare ulteriori miglioramenti, ma già 100.000 ore equivalgono a oltre 11 anni di utilizzo continuativo (24h/24h) o circa 30 anni di utilizzo "normale" (8 ore al giorno)

The Evil Queen

No, il problema non è il prezzo, ma la durata del pannello.
Mille euro di televisione li spendo ogni dieci anni, non prima.

The Evil Queen

Io continuo a non capire tutta questa smania che avete per la luminosità accecante. Io la tengo sembra bassa per non sforzare troppo la visione.

The Evil Queen

Assolutamente no, hanno quei prezzi perché chi sta al vertice vuole mantenere il suo alto stile di vita. Ti assicuro che se i prezzi costassero la metà, non morirebbero, anzi, potrebbero continuare a permettersi Ferrari, dipendenti e baracca.

The Evil Queen

Mai una volta che si migliori la durata del pannello. Videogiocare su un oled la continuo a trovare una cosa assurda se si vuole mantenere la tv per un decennio, ma ben venga chi se lo può permettere.

FabriFi

No per niente, ho solo sottolineato che la tecnologia oled è stata molto spremuta e siamo arrivati a un plafond come con i telefoni che ormai so tutti uguali. Tra l'altro il mio l'ho pagato 899. Adesso meno di 1100 è impossibile trovarlo un modello della stessa fascia

mr.business

cosa centra?

Antonio63333

Se hai un plasma ha minimo 8 anni, visto che l'ultima serie uscita è stata la 60 prodotta nel 2013. Probabilmente non hai altri tv di marchi differenti della stessa età a casa, poichè tutti i produttori dopo un paio di anni non aggiornano piu i tv proprio per invogliare gli utenti a sostituirli, persino samsung che prometteva aggiornamenti addirittura hardware con i suoi evolution kit, ha smesso quasi subito di produrli. Io ho un GT60 (del 2013) che ha ricevuto l'app di Netflix che è arrivata in Italia nel 2015 ed anche la serie 50 del 2012 fu aggiornata con questa app.
Se vuoi non restare indietro con le evoluzioni delle app l'unica soluzione è acquistare una chiavetta a parte o una shield che sono aggiornate per anni, e quando non lo saranno piu, con un minimo di spesa la sostituisci. Ma non sognarti che un qualsiasi produttore di tv ti aggiorni la parte smart per 10 anni e neppure per 5, andrebbero contro i propri interessi.

wphantom

Cit. ... "con Kodi ti serve comunque un NAS/server che condivide in SMB/SAMBA ... cambi asolo il protocollo dove stà la differenza ??!
Il PC o devi accendere per gestire i file e altro per ore quindi cosa cambia? argomentazioni veramente noiose ..."

La questione sta veramente assumendo toni grotteschi!
Già sottolineato in precedenza, la differenza sta proprio nel fatto che Kodi oltre al Dlna legge le condivisioni di rete Smb/Nfs per cui NON necessita forzatamente di un Nas, torno a ripeterti per la terza volta, che lo ho adoperato per anni con un hdd collegato a un router Fritz, e non sono il solo, ma si può utilizzare qualsiasi altro router con una porta usb abilitata Smb, per cui NO non si è forzati a dotarsi di un Nas o mantenere un pc acceso 24 ore su 24!
Per il resto torno a sottolineare di nuovo che nessuno ha mai detto che kodi sia il lettore perfetto ne tanto meno la Shield sia il non plus ultra!
Ma da come andata sino ad ora, dubito che anche così ti sia chiaro dato che sembra che ogni occasione è buona per alzar polemica solo per il gusto di farlo.

Migliorate Apple music

"ancora debbo incontrare un player software per Tv o Box che si comporti bene con questi ultimi."
Infuse su Apple tv gestisce tutto anche Dolby Vision single layer

massimo mondelli

Non si cosa sia scritto su internet, ho casa anche in Toscana e SOLTANTO LÌ in questo secolo si usa la parola codesto. Per altro quasi esclusivamente nel linguaggio parlato.

Ciccio Lino

Che TV da 55 pollici consigliate attorno ai 500 €?

Quella dell’utente era ironia sulla bassa qualità dei contenuti odierna.

Baldasar24

Si hai ragione quello purtroppo è il suo unico neo che però stanno sistemando in quanto porteranno presto disney plus e con vari aggiornamenti futuri sarà ottimizzato, ma per il tutto il resto è imbattibile altro che Lg, samsung ecc...

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Piu' spendi in una TV e piu' perdera' velocemente valore.
A me ha sempre fatto ridere sta cosa.
Ovviamente mi fa ancora piu' ridere chi tira fuori i soldi.

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Perche' esistono?

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Pagato quanto?
Sono solo curioso.
Non ti voglio prendere in giro.

Joy78

Un po’ come dire quando a lavoro inizieranno a pagarti 4€ l’ora la tua azienda inizierà a ragionare.

Massimo Olivieri

con Kodi ti serve comunque un NAS/server che condivide in SMB/SAMBA ... cambi asolo il protocollo dove stà la differenza ??!

Kodi non support i soc dei TV dei usare il player esterno exoplyer per un uso decente e manca autoswitch fps/hz in pratica è inusabile ... infatti anche sul forum di kodi non lo usa nessuno con le TV.
La shiled come mi box sono delle eccezioni non esenti da problemi e difetti vai sul forum per i dettagli.
TUTTI usano box amlogic con coreelec/libreec dove funziona molto meglio.

plex sulle tv usa il lettore di sistema kodi NO , giusto per farti capire con plex ci vedi anche i dolby visoin con kodi no.

Ci sono un sacco di lettori UHD ottimi.

Il PC o devi accendere per gestire i file e altro per ore quindi cosa cambia?

argomentazioni veramente noiose.

Massimo Olivieri

lo pensano tutti .... se chi è del settore o è in contatto con LG non lo fà pesare difficilmente cambierà qualcosa.

Massimo Olivieri

vediti le recensioni di HDTVtest

Certo, Peró così dimentichi il caxxo che me ne frega…

Teomondo Scrofalo

Beh sui però Top di gamma mi pare na pulciarata.

Teomondo Scrofalo

io lo critico perchè ho ed ho avuto solo Panasonic, ma l'utlimo Plasma che comprai e che ho oggi, e stato completamente abbandonato lato software e senza App. E con il nuovo Tv non voglio fare la stessa fine che ho fatto con ?plasma che ho attualmente.

Teomondo Scrofalo

Allora i tuoi gusti fanno schifo, ti va bene così?

efremis

Presa 1 mese fa il 65

pollopopo

ah ok, quindi con plex o simili il problema non sussiste

mr.business

quando un oled da 75 pollici scenderà sotto quota 1000 euro allora si inizierà a ragionare

nexusprime

Perfetto ti ringrazio. E' che avevo letto che per avere un buon HDR si consigliavano schermi sui 1000 nits.
Io ho LG CX e trovo un po' scura la TV, i neri mi sembrano un po' impastati e le zone scure pure molte volte mi sembrano "troppo scure", cosa che non accade su un televisore tipo Qled Samsung.
Sarebbe utile se sulle tv più vendute come il CX ad esempio faceste una guida per calibrare le immagini

Certo che si discutono i gusti degli altri.

era una battuta :D

Manfredi

Secondo voi sono buoni i tele system? Intendo i televisori

Antonio63333

Io non lo cambierei con nessun altro, è veloce, stabilissimo e semplice da utilizzare. Ho tremato quando ho visto alcuni modelli Panasonic con android, mi sono tranquillizzato quando ho visto che erano solo i modelli vestel ad adottarlo.

Antonio63333

Android TV è il peggior sistema, lento, pieno di bug, complicato e poco immediato.

Antonio63333

A parte Disney+ tutto quello che serve c'è e soprattutto funziona bene senza rallentamenti ne crash. Inoltre i Panasonic hanno funzioni che gli altri TV non hanno tipo il DVB via IP che è comodissimo e che nessuno conosce. È uno dei pochi TV che ha ancora il PVR ed il time shift. Inoltre passare da lei n canale sat ad uno terrestre è immediato con la semplice pressione di un tasto, roba che su altri TV devi entrare in diversi menù per farlo. Molti criticano il lato smart dei Panasonic senza mai averlo provato, giusto per sentito dire, bisognerebbe provarlo. Io non lo cambierei con nessun altro perché è molto completo e semplice da utilizzare, specie nei menù di regolazione.

Antonio63333

Bassi? 810 nits su uno schermo TV sono accecanti se visto un ambiente ad illuminazione controllata! È un TV non un lampione. Hai idea di quanti nits ci sono mediamente in una sala cinematografica? Molto meno.

Niccolò Bocchieri

Vi ringrazio, sì, metterei un nas. Al momento su questa tv ho un box con kodi con un hd collegato, ma vorrei fare un upgrade con nas e app sul tv possibilmente. Sapevo che Kodi come lettore era quello che gestiva più tipologie degli altri...magari non è più così, dico da ignorante, poi mi piaceva di più il layout...

wphantom

Ho detto che Plex e Kodi hanno basi di funzionamento totalmente differenti. Plex è su base Client/Server, Kodi no e quest'ultimo è un media center a tutti gli effetti e ciò non può essere messo in discussione! Che giri malissimo su Android, trattasi di punti di vista. Lo adopero su due Tv Sony del 2015 oltre ad una una Nvidia Shield, e chiaramente sulle prime due non è un fulmine di reattività, essendo queste una delle prime Android tv commercializzate, chiaramente su tv più recenti va di gran lunga meglio ma problemi per la visualizzazione di una videoteca locale, di certo con Kodi non ve ne sono mai stati. Riguardo il discorso Uhd e Hdr, tra l'altro da me mai menzionato, questi si può applicare anche a Plex e compagnia, mai detto che sia un software perfetto, a parte i lettori Uhd fisici, ancora debbo incontrare un player software per Tv o Box che si comporti bene con questi ultimi.
Per anni ho adoperato con soddisfazione un hdd, allacciato ad un Router Fritz, fruendo di file anche di 40 gb, senza per forza dovermi svenare per l'acquisto di un Nas o essere costretto ad avere un pc acceso. Qui si parla di un utenza generica, discorso differente se si dispone di una videoteca Uhd, cosa che attualmente, allo stato attuale in pochi hanno, ma senza meno a quel punto si va di supporto fisico. Appare chiaro che disporre di un Nas sia la soluzione migliore, ma la maggior parte dei fruitori di Kodi e similari, non ha la più pallida idea di come gestire un Nas o creare condivisioni su win ne tanto meno sono interessati a spendere ulteriore denaro per un utilizzo occasionale.
Cerchiamo di essere obbiettivi, come detto, il player universale allo stato attuale non esiste.

Gian Luca Di Felice

Vincent ha valutato cosa succede sulla saturazione colore, più che sui puri picchi (ovvero pattern bianco al 100%)... e comunque poi quando attivi o disattivi l'algoritmo di tone mapping dinamico cambia anche il comportamento (proprio perché cambiando la curva, interviene diversamente anche la luminanza). Scegliendo magari altre scene, si potrebbe evidenzierebbe un comportamento diverso (e in parte si può notare sul video di Vincent con "Aquaman"). Personalmente sarei molto più cauto nell'affermare una superiorità assoluta dell'uno sull'altro in termini di picchi HDR (in modalità di visione cinematografica corretta... quindi "Brillante" escluso, lì il Sony vince a mani basse)... anche perché le misure (quindi dati oggettivi) al netto degli interventi elettronici (curve di tone mapping per forza di cose diverse) non evidenziano in maniera netta il divario (poche decine di nit di differenza a quei livelli di luminanza non sono onestamente valutabili come significativi)... il vantaggio di Sony è semmai nella "tenuta" di quei picchi... qualche secondo in più prima dell'intervento dell'ABL che in alcune scene potrebbe effettivamente fare la differenza... e questo è probabilmente merito della soluzione di dissipazione.

Massimo Olivieri

Plex è un fork di kodi forse è ti sfuggito, sono tutti jukebox ormai tutto è demando hai player di sistema non sono più media center.
Plex funziona molto meglio di kodi visto che usa il player interno della TV.
kodi gira malissimo sui TV e anche sui box android ha qualche problema.

HHD lo devi continuamente staccare e attacare alla TV quale sarebbe il vantaggio ? anche con kodi ti serve un NAS/PC come fanno tutti.

Tiziano Catini

Ok adesso è più chiaro e sono d'accordo.

Massimo Olivieri

"per entrambe l'unico ostacolo è il prezzo", prendi un LG 65CX che puoi benissimo attaccare al muro... è unitile che vedi prodotti se poi non hai il budget.

IDGAF

devo finire di restaurare casa. Il tv l'ho preso prima della fine dei restauri perchè trovato a un prezzo "conveniente"

21cole

Aspetterei gli OLED+ a settembre però, perché avere la soundbar B&W non dispiacerebbe. Sperando che ci sia il 48 perché il 55 faccio fatica a farcelo stare

eric

....sono stati appena presentati i nuovi modelli Philips 806 ed 856 ... dalle primissime recensioni sembrano essere i Top dell'anno .... col nuovo processore copre praticamente tutti i formati HDR compreso l'HDR 10+ Adaptive ed è dotato di DTS play-fi

21cole

Mannaggia
Perché "purtroppo" ho avuto un Philips per tanto tempo e rinunciare ad ambilight è veramente dura! Tra l'altro a livello di assistenza mi ero pure trovato bene

wphantom

Si, Kodi gira solo su sistemi basati su Android Tv oltre ai pc Win o Linux. Dovrai comunque dotarti di una Fire Tv o di una Google Tv oppure ripiegare su un box esterno tipo Nvidia Shield.
Emby, Plex o similari non possono essere paragonati a Kodi perchè sono due cose totalmente differenti, Kodi è un media center, Plex ed Emby sono sistemi client/server, ad esempio questi ultimi due non possono funzionare se hai un hdd direttamente collegato alla tv o al router di casa, devi necessariamente lasciare il pc sempre acceso o dotarti di un Nas con costi sensibilmente maggiori.

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