Nuovo digitale terrestre: la parola ai produttori di TV

16 Marzo 2022 105

La settimana appena conclusa ha segnato un passaggio molto importante per le trasmissioni televisive: dall'8 marzo il digitale terrestre ha infatti abbracciato la codifica in MPEG4 per tutti i canali nazionali, come abbiamo riportato nel nostro approfondimento. Il cambiamento è avvenuto non senza alcune problematiche, causate in parte anche dalla riassegnazione delle frequenze avvenute nei giorni seguenti in varie regioni.

Una transizione così importante coinvolge ovviamente non solo gli utenti e le reti televisive: anche i produttori di TV sono una delle parti in causa e hanno da tempo avviato colloqui con le istituzioni per gestire la situazione. Proprio per questo motivo abbiamo voluto interpellare i principali marchi per raccogliere il punto di vista di ciascuno, in modo da valutare come viene visto l'arrivo di quella che viene spesso chiamata "nuova TV digitale", tra sfide, difficoltà e opportunità.

SOMMARIO

HISENSE

A portarci il punto di vista del produttore cinese è stato Francesco Fasiello, Product Manager Audio/Video di Hisense Italia:

Il passaggio al nuovo digitale terreste, che prende il via oggi, rappresenta sicuramente una sfida per il mercato TV, interessando da vicino tante famiglie italiane, che si vedranno costrette a cambiare il proprio televisore. In Hisense siamo ufficialmente switch-off ready: attraverso l’ampia gamma dei nostri televisori, che va dagli OLED ai QLED fino ai TV ULED, siamo in grado di rispondere alle esigenze di ogni consumatore, proponendo dispositivi che si distinguono per un ottimo rapporto qualità/prezzo, funzionalità all’avanguardia e un’eccellente esperienza d’utilizzo. Infine, la line-up dei Laser TV rappresenta per noi la gamma più completa, ideale per chi vuole portare il cinema direttamente a casa. Per arrivare preparati allo switch off, abbiamo anche pensato a numerose novità e promozioni per i prossimi mesi, che supporteranno al meglio tutti i consumatori che, giorno dopo giorno, ci scelgono.

Hisense è uno dei produttori che ha scelto di abbracciare il più ampio ventaglio di tecnologie: vengono citati non a caso gli LCD in tutte le declinazioni, quindi i QLED (con Quantum Dot) e anche gli ULED (le proposte di fascia più alta), gli OLED e i Laser TV, cioè i proiettori a tiro ultra-corto che hanno riscontrato un successo crescente nel mercato globale. Attualmente è anche in sviluppo un nuovo SoC per TV 8K a 120 Hz. Una panoramica sui primi dettagli della gamma TV e Laser TV 2022 è disponibile qui.

LG

LG ha in cantiere numerose novità per il 2022. Tra le più interessanti troviamo gli OLED C2, i successori dei popolari C1 che da quest'anno adottano la tecnologia OLED evo. Un'altra serie da tenere d'occhio è la G2, soprattutto per chi posiziona il televisore a parete o è interessato a prestazioni elevate; ricordiamo infatti che i G2 sono dotati del Brightness Booster che dovrebbe incrementare il picco di luminanza. Non mancano poi gli LCD con la gamma QNED e NanoCell.

Alessandro Zearo, Home Entertainment Marketing Manager, ci ha spiegato come viene visto questo passaggio da LG Italia:

Il passaggio di oggi è un primo traguardo nella direzione della nuova TV digitale che rappresenta un altro importante tassello nel percorso di digitalizzazione del paese. L'intero processo dello switch-off ha agito, e continuerà ad agire, come strumento di accelerazione che, al suo termine, consentirà di accedere a una maggiore scelta di contenuti, grazie alla maggiore penetrazione di smart TV, e di godere di una visione migliore dei programmi TV grazie all'HD. Per facilitare questa transizione, LG già dal 2017 ha integrato nei propri TV lo standard più evoluto DVB-T2 e, per rendere i TV degli strumenti di intrattenimento sempre più evoluti, LG continua a sviluppare tecnologie all’avanguardia e a collaborare con i massimi player per offrire servizi e contenuti sempre più qualitativi e coinvolgenti.

PANASONIC

A rispondere per Panasonic è stato Alessandro Battagliero, Consumer Marketing Manager:

Panasonic, anche nel 2022, continuerà a giocare un ruolo da protagonista con particolare focus nel segmento OLED dove ci aspettiamo un mercato caratterizzato da importanti trend di crescita, grazie all’ulteriore spinta guidata dal passaggio al nuovo digitale terrestre a partire dall’8 Marzo. All’interno di questo segmento la nostra mission è quella di trasformare i salotti dei consumatori in vere e proprie sale cinematografiche veicolando la miglior qualità d’immagine possibile. Ma non solo…perché abbiamo fatto un passo in avanti rispetto al passato grazie a una piattaforma smart ancora più completa e delle importanti funzionalità che rendono i nostri TV perfetti per vivere esperienze di gioco sempre più realistiche!

Panasonic ha scelto di puntare nuovamente sulla fedeltà e la qualità dell'immagine, del resto suoi cavalli di battaglia ormai da molti anni. Al momento sappiamo che la gamma 2022 comprenderà la serie OLED top di gamma serie LZ2000, annunciata al CES lo scorso gennaio e composta da tre modelli da 55", 65" e 77". Ovviamente non mancheranno altri OLED dal prezzo più contenuto (ci aspettiamo tendenzialmente almeno tre serie) e vari LCD. La presentazione di tutti i nuovi televisori non dovrebbe tardare molto.

PHILIPS

Anche Philips ha da tempo scelto di adottare varie tecnologie per i propri TV. Accanto agli OLED, che quest'anno adotteranno la tecnologia OLED.EX sulla serie 807, troviamo gli LCD con Mini LED e modelli più semplici che puntano sul rapporto qualità prezzo, come ad esempio le serie Performance. Non mancano poi i tagli più piccoli per chi cerca un prodotto da mettere in camera o in cucina.

A seguire la dichiarazione che Philips ci ha rilasciato:

Crediamo che lo switch off possa essere una grande opportunità per migliorare l’esperienza d’uso dei consumatori grazie all’auspicato miglioramento della qualità di trasmissione in HD. Per le famiglie italiane che dovranno cambiare TV sarà sicuramente un impegno ulteriore ma può anche essere l’opportunità di iniziare a beneficiare in modo concreto delle più recenti innovazioni. Philips TV & Sound ha da subito sposato i nuovi standard tecnologici per offrire la migliore esperienza di visione e di ascolto ai suoi clienti all’interno di un ecosistema che abbraccia la qualità sia dell’immagine che dell’ascolto, grazie anche ad elementi unici come l’esclusiva tecnologia Ambilight. L’obiettivo di Philips TV & Sound è quello di portare il cinema a casa degli utenti finali, con un’offerta che va dai più piccoli 24” fino ai grandi polliciaggi come il 77” e che include tutte le principali tecnologie sia per quanto riguarda i pannelli (LED, MiniLED, OLED) che per quanto riguarda l’offerta di contenuti grazie al sistema operativo Android.

SAMSUNG

A risponderci per Samsung Italia è stato Bruno Marnati, VP Audio Video:

La decisione di acquistare un nuovo televisore, oggi, comporta la valutazione di diversi fattori, sia di natura economica che qualitativa. Se per molto tempo il ruolo della TV è stato considerato come mero strumento per la fruizione di programmi, oggi la sua funzione è stata sicuramente rivalutata e messa in primo piano e mai come oggi la scelta di cambiare TV comporta dei reali vantaggi per i consumatori. I TV di ultima generazione aprono infatti le porte a nuove frontiere di fruizione dei contenuti, sia dal punto di vista qualitativo, che dal punto di vista delle feature offerte: non solo permettono di sperimentare una nuova esperienza di visione, elevando la qualità delle immagini trasmesse, arrivando fino alla tecnologia 8K, ma potenziano l’esperienza d’uso del tradizionale TV, trasformandolo in uno strumento sempre più versatile e adattabile a diverse situazioni e funzioni. Dall’accesso nativo alle app di streaming per musica e film, alla possibilità di lavorare in remoto, allenarsi, usare app di mindfulness o giocare ai videogiochi, il passaggio ad una Smart TV consente l’accesso ad un universo di contenuti e servizi prima preclusi ai modelli più datati. La transizione dal vecchio segnale a favore del nuovo standard rappresenta un passaggio tecnologico importante per il nostro Paese, che entra così in una nuova fase di innovazione, e Samsung vuole essere al fianco dei cittadini in questo passaggio. In questo momento diventa fondamentale supportare i consumatori, per renderli consapevoli dell’iniziativa e degli step necessari affinché possano accogliere il cambiamento al meglio e sfruttarlo a proprio vantaggio. In questo senso, Samsung si impegna con i propri partner per fornire un aiuto concreto a chi vuole adattarsi al nuovo segnale, contribuendo con attività promozionali e di comunicazione chiara per chi vuole sfruttare bonus e agevolazioni forniti dallo stato.

Come avvenuto anche lo scorso anno, Samsung non ha ancora ufficializzato la gamma TV che arriverà in Italia nel 2022. In occasione del CES di Las Vegas, svoltosi lo scorso gennaio, sono state però annunciate molte novità che includono nuovi Neo QLED con Mini LED e QLED nonché la prima serie di TV MicroLED, con tagli che spaziano dagli 89" ai 110".

SONY

Sony sta facendo parlare molto di sé per via dei TV A95K, i primi prodotti dotati della tecnologia QD-OLED. Le proposte per il 2022 non si esauriscono ovviamente con quella che è la nuova ammiraglia: sono previsti altri OLED con pannelli WRGB e vari modelli LCD, alcuni dei quali provvisti di retroilluminazione con Mini LED.

Claudia Riboli, Marketing Manager TV di Sony in Italia, ci ha spiegato come la compagnia giapponese vede questa transizione:

In questi mesi si sono susseguite diverse comunicazioni al consumatore riguardo lo switch off, che hanno spesso portato a tanta confusione. Di fatto, il passaggio dell'8 marzo è solo un altro step verso la cancellazione del segnale SD e verso una TV sempre più innovativa. Il consumatore avrà l’occasione di sfruttare il bonus statale per acquistare un TV compatibile con le nuove trasmissioni e questo per noi rappresenta una chiara spinta (anche da parte delle istituzioni) verso una continua ricerca di miglioramento tecnologico. Sony propone al mercato una gamma molto ampia, a partire dai piccoli polliciaggi fino ad arrivare ai grandi schermi. La nostra offerta punta sulla qualità d’immagine e di suono garantita dal processore XR. I TV BRAVIA, infatti, analizzano i contenuti e li ricreano replicando le modalità di ascolto e visione del cervello umano, selezionando i settaggi ottimali in qualsiasi situazione. Inoltre, la gamma BRAVIA XR permette di poter godere di Bravia Core, un servizio incluso di streaming di 12 o 24 mesi (in funzione del modello) attraverso il quale è possibile accedere a un’ incredibile selezione di film da vedere quando e quante volte si vuole con qualità fino a 4K HDR. I nostri TV BRAVIA XR sono tutti Google TV, perché per noi è importante poter utilizzare la tecnologia in maniera semplice e immediata. Google TV raggruppa, ad esempio, i contenuti preferiti presenti negli abbonamenti o nelle app e li organizza. Basta dire: "Ok Google, trova film d'azione" per avviare una ricerca nelle app preferite. Abbiamo anche un occhio di riguardo verso i nostri consumatori amanti del gaming. I modelli BRAVIA XR sono “Perfect for PS5”, ovvero sono dotati di caratteristiche esclusive che rendono unica l’esperienza di gioco (basso input lag, modalità di scena automatica e maggiori dettaglio con l’auto HDR tone mapping) L’idea alla base della gamma è di garantire il meglio della tecnologia utilizzabile al meglio da tutti.

TCL

Nicola Micali, Senior Go To Market Manager di TCL Electronics Italia, ci ha offerto il punto di vista del marchio cinese:

Cosa offre e cosa si aspetta l’azienda da questo switch off? A livello di mercato un’ ulteriore crescita dopo quella già registrata nel corso del 2021 in cui TCL, oggi 3° brand a volume, sarà protagonista grazie alla forza produttiva su tutti i segmenti interessati: dai piccoli e medi tagli 32/40/43” alle soluzioni più avanzate con tecnologia QLED che, dal 2022, andranno sopra i 75” Cosa cambia effettivamente per l’utente finale? Quali benefici si potranno “vedere”? Questo è un processo in evoluzione che stiamo vivendo anche noi in prima persona da consumatori, sicuramente sarà disponibile qualche canale in più in HD con un posizionamento più visibile e accessibile per qualsiasi utente.

TCL mira ad espandere l'offerta nel 2022 con tagli di diagonale molto ampia: si parla infatti dell'arrivo in Europa di un 98". I modelli in uscita, che verranno presentati ufficialmente a breve, includeranno LCD con Quantum Dot e Mini LED (qui parliamo in dettaglio di questa tecnologia), un connubio che TCL ha proposto già da fine 2019 con la serie X10 (che abbiamo recensito qui). Sulla fascia più alta si posizionano infine i televisori con tecnologia OD Zero.

NOTA: articolo aggiornato il 16 marzo con le dichiarazioni di Philips.


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Commenti

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Migliorate Apple music

Su prime c'è una lista di dispositivi compatibili da qualche parte, per Netflix non so

Max Power

Dove si va a vedere se un dispositivo ha la certificazione Netflix o Prime Video?
Esiste un elenco completo?

Antares

(Scusa se rispondo ora, non controllo Disqus molto spesso)
Innanzitutto mi dispiace esser risultato acido, non era mia intenzione, anzi, io volevo essere il più chiaro possibile. Il punto è, che il processo di riorganizzazione delle frequenze o "refarming" (che, come abbiamo capito a questo punto dall'esempio citato, rende necessario spostare il mux Mediaset 1, che si trova GENERALMENTE al canale UHF 52, appunto da canale all'UHF 46 - anche qui con le dovute variabili), è un processo progressivo e tuttora in corso e che terminerà il 30 giungo.
Quelle che mi hai citato sono regione che, appunto, NON hanno ancora riorganizzato le frequenze.
in generale non consiglio wikipedia come fonte (io uso alcuni miei siti più specializzati) non essendo prontamente aggiornato. Ad esempio le Marche sono oggetto di refarming questi giorni, e lì il Mediaset 1 ha già cambiato e irradia dal 46 UHF.
Qui trovi un assetto attuale: https ://www .otgtv.it/lista.php?code=ANAA&posto=Ancona
(i canali dal 49 UHF in poi sono destinati a spegnere esattamente il 30 giugno, quelli prima restano ;)

Ti allego un calendario generale per farti capire quando più o meno il refarming avverrà, ma se cerchi il tuo comune sul sito del mise, saprai la data esatta.
https://uploads.disquscdn.c...

Davide

Perdonami ma non è questione di italiano, sono dettagli fondamentali.
Data la tua acidità non vorrei risultare stucchevole, ma solo approfondire con chi magari ne sa più di me..

Correggimi se sbaglio ma cito:

"Il mux Mediaset 1 trasmette sul canale 46 della banda UHF V in Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Sardegna, sui canali 52 e 58 della banda UHF V in Liguria, Lazio e Sicilia, sui canali 46, 52 e 58 della banda UHF V in Toscana, sui canali 46 e 52 della banda UHF V nelle Marche e sul canale 52 della banda UHF V in Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria."

Se mi confermi che la situazione sia questa non è rosea. Innanzitutto perchè non capisco cosa c'entrino le altre nazioni sulle frequenze toscane ad esempio, e poi perchè si usano ancora frequenze a 700mhz..

aleardo

Più che alla decodifica, il rallentamento è dovuto alle innumerevoli protezioni a favore dei broadcaster che sono state man mano installate sulle CAM.

Antares

Per semplificare il discorso...
Generalmente il Mediaset 1 è sul 52 UHF, a meno di alcune zone in cui è distribuito in frequenze alternative per accordi con altre nazioni.
A termine del processo di reframing, sarà diffuso sul 46 UHF, a meno di alcune zone in cui sarà diffuso in frequenze alternative.

Credo sia in italiano. O sbaglio?

sw3ntrax

bombarda le tv e sputa fuori il marciume... XD

Mattia Alesi

In che modo?

Francesco Renato

Se non li vedi neanche con decoder HD la colpa è probabilmente della presa a muro dell'antenna che riceve un segnale insufficiente, prova a scambiare i televisori.

Davide

Ma nessuno mette in dubbio che il mux sia uguale per ogni frequenza, altrimenti non avrebbe senso chiamarlo con un nome unico..
E capisco anche il perchè lo stesso mux venga trasmesso su più frequenze per n motivi.
Ma proprio perchè è chiaro tutto questo, non capisco come si possa dire che passa da x a y, quando in realtà x non è una sola frequenza..

Io lo vedo sempre a 1080, guarda meglio

21cole

raiplay in diretta fa 576p

sassi

fatto... ma tanto alla fine è meglio pagare il canone per non vederla piuttosto che pagarlo per vederla

Si vede che non lo hai mai provato, perché hai la massima risoluzione disponibile

Facorzep

Nessun canale televisivo ha l’audio HD lossless. È disponibile solo nei dischi Blu-ray

Volpe
21cole

sì ma fa pietà ancora più del dvbt rai

virtual

La mia voleva essere solo un'iperbole per sottolineare come la qualità bassa dei canali DVB-T (senza T2) sia il maggior problema, più che le TV come hardware in sé.

sw3ntrax

da me non prende nulla...

sarà che è da 15anni che non ho più una tv? XD

sw3ntrax

avvia un'operazione speciale, detvzifica tutto XD

Roman Matkivskyy

ma come? non passiamo al dvb t2 entro fine anno?

Roman Matkivskyy

per ora hanno semplicemente switchato sull'MPEG4 per l'hd (in realtà in simultanea trasmettono anche l'MPEG2). Ti smetterà di funzionare tutto quando si passerà al DVB T2, lo switch è previsto per fine anno (se ricordo bene)

xpy

Certo, ma sono due cose diverse l'upscaler non c'entra nulla con la dimensione dello schermo

angelo

Come risolvo?

Researchspace

Il modello è del 2009
Articolo di engadget

https://uploads.disquscdn.c...

Francesco Renato

Si, è un tv monitor di buon livello venduto nel 2010, proprio quando cominciarono le trasmissioni regolari in HD.

Researchspace

Il modello dovrebbe essere del 2009

Antares

Quello che conta sono i parametri di trasmissione del multiplex, che sono rimasti uguali prima e dopo l'8 marzo.
I canali HD di Mediaset (+Mediaset Extra) hanno un segnale che è più robusto rispetto ai canali SD restanti, ma questo era il caso anche precedentemente.

Il fatto che alcuni canali MPEG 2 (parlo di Focus, TopCrime, Cine34)siano passati all'MPEG4 NON incide minimamente con la robustezza del segnale stesso. Contenuto non è uguale al contenitore.

Antonio

no sono loro, alcuni canali, rai in primis hanno abbassato le potenze

frank700

Dieci anni fa tanti televisori già supportavano il formato mpeg4.

Antares

No, il fatto che ci siano zone/ripetitori in cui trasmetteva sulla 52 (in generale era quello) altri, 50, 54, ecc non cambia nulla.
Dipende solo dalla zona, ma il contenuto di ogni frequenza che mi hai citato resta uguale...
A volte ci sono degli accordi internazionali per cui il 52 doveva essere lasciato libero (one evitare interferenze da un altro stato)
Ma il multiplex è UGUALE per ogni frequenza.

Antares

E quale sarebbe?

Volpe

Vuoi una soluzione definitiva? Guarda la tv attraverso internet. Rai Play, Mediaset Infinity, Discovery+, La7 on demand, ecc... E non hai bisogno ne di parabola e ne di decoder.

Francesco Renato

Infatti i problemi sono per le emittenti, non per i produttori.

Francesco Renato

Ma la colpa non è dell'upscaler, mettiti più lontano.

Francesco Renato

E' possibile, i sintonizzatori non hanno tutti la stessa sensibilità su tutta la gamma delle frequenze.

Francesco Renato

Sicuro che il TV è di 15 anni? Almeno dicci marca e modello.

Migliorate Apple music

Farei controllare l’impianto

sassi

tv nuova... rai non esiste più

virtual

Ovviamente, ma se la stessa risoluzione 720x576 la vedi su un 10" non apparirà così scarsa come su un 100".

yepp

La RAI non si vede, va e viene in continuazione.

xpy

All upscaler poco cambia che sia un 10" o un 100"... quello che conta è la risoluzione

Giuseppe

Hai ragione. Penso che questo ritardo sia legato alla presenza della CAM che ogni volta deve "leggere" i dati necessari per la decodifica del canale dalla smartcard. Sul digitale terrestre, invece, essendo tutto in chiaro, questo passaggio non è previsto e il passaggio tra i canali è effettivamente più veloce.

Petaloso

Si invece.

Volpe

Ho un televisore di 15 anni fa circa (pagato una miseria oltretutto, non parliamo di roba ultratecnologica) che una volta fatto il cambio è bastata rifare la sintonizzazione e tutto andava alla perfezione.
Davvero non capisco come possano esistere così tanti televisori più recenti che invece si sono dimostrati non all'altezza.

Davide

ma neanche in mirroring? capisco che non sia una bella soluzione..

Davide

Ma è tutto molto chiaro, il punto è che un mux non usa una sola fascia di frequenze per trasmettere.
Tu hai detto che hanno spostato il Mux 1 sulla 46..ma il mux 1 trasmetteva su UHF 50, 52, 54 e 58..la mia domanda è: portano tutto sulla 46?

Patafrosti

angelo

possibile che su una tv del 2018 alcuni canali sono spariti e non li vedo neanche con decoder? gli stessi li vedo su tv più vecchia però in un altra stanza, l'antenna del palazzo è la stessa....

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