TV Philips, l'ultima versione di Calman porta la calibrazione automatica

20 Febbraio 2022 14

Portrait Displays ha rilasciato Calman 2021 R4, la nuova versione del suo software di calibrazione per monitor, TV e proiettori. Tra le novità introdotte segnaliamo l'aggiunta di un flusso di lavoro dedicato specificamente ai televisori Philips. Questa funzionalità era stata annunciata ufficialmente a gennaio del 2021, in concomitanza con la presentazione della gamma OLED e LCD. I prodotti compatibili sono i seguenti:

TV OLED

TV LCD


L'aggiunta del flusso di lavoro specifico per i prodotti Philips agevola e semplifica tutte le operazioni necessarie per la taratura degli schermi. Viene infatti instaurata una comunicazione diretta tra televisori e software e si possono anche automatizzare la gran parte dei passaggi. Quello che ancora manca ad oggi è una versione di Calman Home dedicata ai Philips. Ricordiamo che anche nella gamma TV 2022, annunciata di recente, sono presenti modelli Calman Ready.

Calman Home è il programma di calibrazione indirizzato agli utenti domestici: con un costo di 145 dollari si possono acquistare le versioni per LG, Panasonic, Samsung e Sony. Servono poi un PC su cui installare il software e gli strumenti per effettuare le misurazioni (colorimetro e/o spettrofotometro eccetera). Al momento il flusso di lavoro è pertanto utile per i professionisti (chi esegue calibrazioni a pagamento) e per quella nicchia di appassionati che si diletta con queste soluzioni. Ovviamente speriamo che nel prossimo futuro Portrait Displays rilasci una versione di Calman Home anche per i Philips.

Calman 2021 R4 aggiunge poi altre funzionalità dedicate a specifici prodotti, come i nuovi generatori di segnale 8K di Murideo e la possibilità di interfacciarsi con il monitor OLED professionale LG EP950, i QLED TV Samsung 2021, gli LG 2021 con processore Alpha 7 (per il momento solo in gamma dinamica standard), i proiettori LG AU810 / HU810 e nuove modalità per il colorimetro C6 HDR2000 di Portrait Displays. Non mancano poi le classiche correzioni: l'elenco completo è riportato nelle note di rilascio all'interno della pagina ufficiale (link nel VIA).

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Commenti

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Argilla
Nicola Buriani

Assolutamente, è proprio così.
Conta anche quanto si conosce il materiale che si visiona: se si guarda un film mai visto è davvero difficile capire se una scena scurissima è così per scelte del regista o perché è il TV che si mangia i dettagli.
Stesso discorso per l'HDR, ci sono film con grading discutibile che bruciano tanti dettagli sulle alte luci (perché spingono oggettivamente troppo, non si capisce su quale schermo li si dovrebbe vedere) e altri che sono abbastanza fiacchi ma per scelta (quindi se la luminanza viene pompata dal TV non è teoricamente un bene).

Nicola Buriani

La temperatura colore in genere va piuttosto bene, è che proprio ci sono vari modelli che hanno un gamma che tende più verso il 2.6 sulle bassissime luci (fino al 5% in genere).
Lì se ne hai la possibilità migliori la visione mettendoci mano o facendolo fare da un tecnico (capace però, perché bisogna stare attenti a bilanciare anche i difetti che possono emergere se si apre troppo).

Nicola Buriani

Intorno ai 1.000 euro, fascia OLED o alcuni LCD Quantum Dot Full LED, ha senso eseguire una taratura: i prodotti hanno generalmente tutto quello che serve, la differenza si vede e la spesa è commisurata.
Su prodotti da 600 euro invece non ci spendere tempo o soldi a meno di non essere già in possesso dell'attrezzatura e con buona esperienza.

Vespasianix
affogare un po' troppo i dettagli nei primi livelli della scala dei grigi se non ci si mette mano,


Purtroppo lg esaspera un po' troppo i colori caldi, anche in dolby Vision. In modalità hsf già va meglio.

Leo Minerva

Con i programmi che girano in tv poi.....

1pixel

Tutto giusto. Aggiungerei un'altra considerazione molto importante, che porrei anzi come doverosa premessa:

Se non si è "allenati" alla visione, è realmente difficile capire, valutare, saper correggere e infine apprezzare un intervento di taratura su un display.

Ed è assolutamente naturale. È esattamente come per le altre esperienze che coinvolgono i nostri sensi. Pensate all'ascolto hi-fi senza alcuna esperienza o preparazione in merito, pensate alla degustazione di un buon vino senza aver mai bevuto che cola e redbull...

Luigi

Ah ecco, ho appena preso il Sony a80j 65"...

Antonio63333

Se prendi un TV da 2000 euro non è una somma bassa come può essere 6/700 euro.

Luigi

Cosa intendi per “somme non basse”?
Puoi dare un esempio di soglia minima?

Rendiamociconto

ma normale, non è che sei una capra te e che ognuno vede in maniera diversa e ha la sua taratura "mentale" dei colori

Mario Rossi

i televisori per le esposizione hanno vido fatti appositamente per impressionare gli acquirenti. poi a casa metti sulla tv "vera" e vedi certi colori allucinanti.

Nicola Buriani

Bisogna anche capire di cosa si parla: se parliamo di televisori sono tanti quelli che non escono così precisi dalle fabbriche.
In quei casi la differenza può anche essere nettissima.
Se invece si prendono prodotti generalmente tarati bene, come ad esempio alcuni Panasonic di fascia alta, ovviamente le differenze si assottigliano di molto e per chi non è particolarmente esigente la necessità di effettuare una calibrazione è decisamente minore o non è proprio giustificata.
Ci sono poi anche altri prodotti che in media sarebbero tarati anche bene ma che hanno limiti specifici: su vari OLED LG, ad esempio, c'è la tendenza ad affogare un po' troppo i dettagli nei primi livelli della scala dei grigi se non ci si mette mano, mentre il resto va generalmente abbastanza bene.
C'è poi tutta la questione relativa all'ambiente che non si potrà mai risolvere con una taratura in fabbrica; non è tra l'altro una questione che riguarda solo la visione diurna, anche al buio basta avere mobili bianchi lucidi o pareti bianche che riflettono la luce nel modo "giusto" per dover non avere più un risultato ottimale.
Se poi passiamo dai TV ai proiettori il discorso cambia ancora: vedere bene con le modalità di base è un terno al lotto, ci sono troppe variabili che non si possono prendere in considerazione in fabbrica (distanza dallo schermo, dimensione dello schermo, tipologia di schermo e ambiente).
In linea di massima, comunque, è consigliabile tarare i prodotti quando si investono somme non basse, dato che è l'unico modo per sfruttare davvero il 100% di quello che si compra (e se non si sfrutta il 100%, allora tanto vale spendere meno, a mio avviso); ovviamente la differenza si vede anche sui prodotti di fascia più bassa: il limite in quel caso è da una parte l'investimento necessario per la taratura rispetto al prezzo pagato per acquistare il prodotto, dall'altro la disponibilità dei controlli necessari che spesso è più scarna o molto scarna (e allora è inutile perderci tempo e/o soldi, non ne vale la pena).

piervittorio

Mi è capitato, nei laboratori degli installatori professionali di home theatre, di vedere, fianco a fianco, prodotti accuratamente calibrati messi a confronto con gli stessi modelli, così come escono di fabbrica.
Francamente, se non me lo avessero detto durante il confronto, non avrei saputo riconoscere quelli calibrati da quelli con l'impostazione di fabbrica, né soprattutto dire quali dei due meglio soddisfavano la mia visione.
Ho pensato di essere una capra, senonché, a dimostrazione finita, appena usciti, ho scoperto che praticamente tutti avevano avuto la stessa sensazione.
Cosa diversa per quanto riguarda l'audio.
Lì in un secondo, in una sala allestita con diffusori messi a punto col microfono centrale da calibrazione, si capisce diversa qualità, ricostruzione scenica, spazialità e differenza tra le varie tracce, ovvero 2.1, DD 5.1 ed Atmos.

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