
18 Ottobre 2021
01 Settembre 2021 6
I TV OLED+ 936 e OLED+ 986, presentati nelle score ore da Philips, introducono una nuova elettronica capace di evolvere ulteriormente le prestazioni. Parliamo del Processore P5 Intelligent Dual Picture di quinta generazione, una versione a doppio chip dotata di alcune elaborazioni aggiuntive per ottimizzare le immagini. Come sulle versioni a singolo chip, anche la più prestante revisione del P5 sfrutta l'intelligenza artificiale (AI) per apportare vari miglioramenti. L'AI viene anzitutto in aiuto per la classificazione dei contenuti: i segnali vengono analizzati in tempo reale per rilevare la tipologia di filmato da mandare a video. In base al contenuto vengono poi applicate elaborazioni mirate.
Una delle applicazioni di questa tecnologia è la funzione Film detection: il processore P5 è in grado di riconoscere quando la sorgente è un film e offre allo spettatore la possibilità di passare automaticamente alle modalità video dedicate, ovvero Filmmaker Mode e Home Cinema. La prima è quella che ormai troviamo su un numero sempre maggiore di prodotti: è stata sviluppata da UHD Alliance per garantire la massima fedeltà alla volontà creativa dei registi e per questo è priva di interventi aggiuntivi da parte del processore P5. Home Cinema è invece una via di mezzo tra il massimo rigore e le ottimizzazioni volte ad enfatizzare contrasto, colori e moto: qui l'elettronica interviene ma senza eccessi.
Un'altra funzione legata all'AI è Ambient Intelligence: i sensori di luminosità integrati nei televisori vengono utilizzati per misurare le condizioni di luce nella stanza e regolare in modo intelligente tutte le tipologie di sorgenti, sia in SDR (Standard Dynamic Range) sia in HDR. Si può utilizzare con i formati HDR, HDR10, HDR10+, anche in versione Adaptive, oltre al Dolby Vision tramite la modalità Dolby Bright Mode.
L'Intelligent Dual Picture Engine mette poi a disposizione tre elaborazioni esclusive non presenti sugli altri Philips: AI Smart Bit Enhancement 2.0, AI Machine Learning Sharpness e Perfect Natural Reality migliorato. AI Smart Bit Enhancement 2.0 applica una tipologia di filtro chiamata "de-contouring", cioè un intervento volto ad eliminare il "banding", transizioni troppo nette tra i colori che si mostrano su schermo sotto forma di bande ben visibili. La nuova funzione sviluppata dai tecnici Philips rimuove il banding applicando un'elaborazione a 14-bit, efficace nel ripristinare il dettaglio cromatico perso nelle sorgenti scadenti senza intaccare il dettaglio in altre parti dell'immagine ("lisciare" le sfumature comporta quasi sempre un calo nei particolari, specialmente quelli più fini).
AI Machine Learning Sharpness incrementa la nitidezza agendo a livello "locale" con impostazioni diverse in specifiche aree del fotogramma, in modo da ottenere un risultato ottimale sull'intero quadro. Il Perfect Natural Reality è invece presente in una veste più evoluta: la conversione delle sorgenti SDR in immagini simili all'HDR incrementa la nitidezza del 30% preservando la naturalezza dell'originale, grazie al contributo dell'AI che rileva e migliora le alte e basse luci (chiari e scuri) in sinergia con l'incremento del contrasto.
Il Processore P5 Intelligent Dual Picture può anche intervenire sulle immagini in movimento tramite il Fast Motion Clarity (FMC); si parla per la precisione di "black frame insertion", l'inserimento di fotogrammi neri che riduce la permanenza su schermo dei singoli frame (ne parliamo in dettaglio in questa guida) operando con una frequenza che raggiunge i 120 Hz. L'utente ha a disposizione quattro impostazioni: Off, Min, Mid e Max.
Il nuovo P5 gestisce infine gli ingressi HDMI 2.1 a 48 Gbps con Variable Refresh Rate supportato dai 40 Hz ai 120 Hz; la latenza (l'input lag, il ritardo nella risposta ai comandi) dei TV è stata ridotta a 11 ms, 7 dei quali generati dalla piattaforma e 4 dallo schermo.
Commenti
La modalita Dolby bright mode di philiphs è la stessa cosa del dolby vision iq che ce su panasonic e lg?
sono entrambe tv di fascia medio bassa...la migliore è la samsung perchè almeno ha un contrasto molto più alto perchè usa lcd VA e non lcd IPS come lg.
Per upscaling e tone mapping (che ormai è dinamico su tutti i TV di fascia alta) sono ormai irrinunciabili, a mio avviso, poi ovviamente bisogna un minimo giostrarseli (se ci sono varie impostazioni non è consigliabile mettere tutto al massimo).
A me, tutte queste analisi dei segnali fatte in automatico, non mi convincono grenchè.
Ho comprato un Sony X89 per morte improvvisa di un vecchio Samsung. Out of box, tutti questi filtri attivi, stavo per fare il reso del TV per quanto fosse oscena la resa (immagine impastata, loghi dei canali sfocato, colori sballati).
Disattivati i filtri, l'analisi dell'immagine in base al contenuto ed i sensori di luminosità è migliorato esponenzialmente.
Ma una persona normale, senza sonda, come lo regola un TV per trarne il massimo?
Qualche esperto di televisori mi può dare un consiglio?
Tra un Samsung UE55AU7190UXZT e un LG 55UP75006LF quale sarebbe meglio prendere?
Che spettacolo... Ma ci vorrà più tempo a configuarli che realmente fruirne i benefici :+)