
08 Febbraio 2022
Anche l'ultima conferma è arrivata: Samsung Display ha pubblicato una pagina ufficiale dedicata ai QD-OLED (link in FONTE), gli schermi realizzati con emettitori OLED blu abbinati ai Quantum Dot. Dopo le anticipazioni della testata The Korea Economic Daily e il comunicato diffuso da UBI Research, si chiude così il cerchio con una fonte assolutamente ufficiale. Ovviamente Samsung Display non parla di TV, da intendersi come prodotti completi e finiti, ma si limita ad illustrare i pregi della tecnologia in quanto produttore di pannelli (a realizzare i televisori per Samsung Electronics è la divisione Samsung Visual Display).
Iniziamo dal nome: Samsung non menziona mai la parola OLED, un fatto del resto non sorprendente se si considera il tipo di comunicazione che il colosso coreano ha portato avanti nel recente passato. La nuova tecnologia si chiama QD-Display, abbreviazione di Quantum Dot Display. La struttura degli schermi è quella che ormai abbiamo già imparato a conoscere: tutto parte da emettitori organici blu capaci di diffondere luce propria e di accendere e spegnere ogni singolo pixel.
A questo strato, denominato "Blue Self-luminiscent layer", si aggiunge poi il "QD layer", un ulteriore strato contenente Quantum Dot rossi e verdi. Parte della luce blu viene fatta semplicemente passare mentre la restante passa attraverso il QD layer che la converte, assorbendola ed emettendola nuovamente in forma più pura per le componenti rossa e verde. In questo modo si ottengono tutte le componenti cromatiche primarie RGB. Samsung dichiara inoltre che la quantità di luce blu dannosa per gli occhi è stata ridotta: per la precisione si passa dal 20-25% dei un display LCD convenzionale al 12-14% dei QD-Display. La diminuzione è pertanto compresa tra il 40 e il 50%.
Per quanto riguarda la riproduzione dei colori, i QD-Display possono contare su un'elevata purezza per tutte le componenti cromatiche, dal blu degli emettitori OLED al rosso e verde ottenuti tramite Quantum Dot. Questa caratteristica si traduce in un volume colore più ampio (qui spieghiamo cos'è e a cosa serve): si può raggiungere l'80% relativo allo spazio colore BT.2020 normalizzato e misurato secondo lo standard ICtCp. "Normalizzare" il volume colore significa legarne la copertura al picco di luminanza specifico per quel determinato schermo.
L'utilizzo delle componenti organiche permette inoltre di abbassare i tempi di risposta dei pannelli (da non confondere con la latenza nell'elaborare il segnale, cioè l'input lag), un fatto che del resto accomuna tutti gli OLED. La necessità di controllare i cristalli liquidi rende gli LCD meno reattivi da questo punto di vista.
Un altro miglioramento atteso e ovviamente presente consiste nella capacità di diffondere la luce in modo uniforme in tutte le direzioni. Questa caratteristica, tradotta in parole più semplici, implica che i QD-Display dispongono di un angolo di visione più ampio rispetto agli LCD. Se ci si posiziona con un angolo di 60 gradi dal centro, gli LCD convenzionali riescono ad esprimere meno del 40% della luminosità massima mentre i QD-Display ne mantengono oltre il 70%.
La tecnologia per la riduzione dei riflessi di Samsung Display garantisce inoltre una migliore intelligibilità anche in condizioni difficili, con luce diretta del sole proveniente da una finestra o con fonti artificiali che impattano sullo schermo (i filtri di questo tipo si sono del resto dimostrati già molto efficaci sui QLED Samsung).
I QD-Display avranno una risoluzione Ultra HD e potranno contare su una gamma dinamica molto ampia. L'intervallo coperto spazia tra le 0,0005 cd / m2 - nits per il nero e un picco di luminanza pari a 1.000 cd / m2 - nits per il bianco. Il dato relativo al nero non deve trarre in inganno: è lo stesso valore richiesto per ottenere la certificazione Ultra HD Premium quando viene abbinato ad un picco di 540 cd / m2 - nits. Di fatto indica un nero assoluto.
Il picco è più elevato di quello che solitamente viene associato ai TV OLED ma manca il dato che riporta l'area coperta dal bianco. Nello schema riportato qui sopra si nota come il display convenzionale preso come metro di paragone sia caratterizzato da un nero abbastanza alto (0,15 cd / m2 - nits) e da un picco che raggiunge i 3.000 nits, un valore solitamente associato a modalità video poco utilizzabili in condizioni reali e che viene mantenuto per brevi istanti.
Se comunque i 1.000 nits dichiarati fossero relativi al bianco sul 10% dello schermo, i QD-Display sarebbero effettivamente più luminosi anche degli OLED che spiccano in questo senso, come ad esempio gli LG G1 (provati di recente), i Sony A90J (QUI la recensione) e i Panasonic JZ2000 (prezzi).
Samsung Display prosegue poi elencando un altro pregio da tempo noto per gli schermi OLED: la capacità di controllare l'emissione di luce sui singoli pixel consente di definire con precisione i chiari e gli scuri, evitando problematiche come gli aloni di luce (il cosiddetto "blooming") che si possono invece generare sugli LCD quando elementi luminosi si mischiano a zone molto scure (la luce proveniente dai primi inquina il nero).
Samsung chiude parlando del rapporto di contrasto: quando si accosta un buon picco di bianco ad un nero assoluto ciò che lo spettatore recepisce è un contrasto percepito come molto alto, anche se la misura del picco di bianco è in realtà più bassa rispetto a schermi LCD convenzionali. Anche questo aspetto è ormai uno dei pregi riconosciuti di tutti i televisori OLED e i QD-Display non fanno eccezione.
La differenza, rispetto agli OLED WRGB, dovrebbe consistere in una migliore saturazione dei colori quando la luminosità su schermo si alza, dato che la misura del volume colore (che certifica proprio questa tendenza), direttamente legata alla struttura RGB dei pixel, è teoricamente più ampia rispetto agli altri TV OLED. Colori più saturi appaiono più brillanti per l'occhio anche se la luminanza è inferiore per via del cosiddetto effetto Helmholtz-Kohlrausch.
Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli: aver dedicato una pagina alla nuova tecnologia è però un chiaro segno di come tutte le informazioni circolate di recente siano quasi sicuramente corrette. Altre notizie giungeranno probabilmente nei mesi che ci separano dal CES 2022, il palcoscenico dove quasi sicuramente assisteremo al debutto dei primi televisori QD-Display.
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Commenti
sono anni che sento parlare di burn in, ma io sarò sempre stato fortunato, in taverna ho un Panasonic VT20 al plasma del 2010 che ancora è meraviglioso e 0 burn in, ho lanciato tramite box android qualche app per test pannello e non c'è ombra di burn in, al piano di sopra ho Sony Oled A1 da maggio 2017 e per ora è assolutamente uno spettacolo, poi si sono passati "solo" 4.5 anni, ,a per ora tutto top.
Boh io ho comprato 2 tv Samsung di cui una tv del 2019 e va ancora molto bene,l’altro nel 2020 e nessun difetto per ora
di base non comprare tv samsung
Like perché hai preso la fonte da webmd e non siti fuffa
Lavora Panasonic e presto per nulla visto la fine che farà quell'azienda..
Grazie del consiglio, proverò.
Purtroppo per i Laser sarebbe necessario avere uno spettrofotometro (e tendenzialmente anche uno di un certo livello).
In mancanza di quello la cosa migliore, secondo me, è provare con la profilazione neutra del colorimetro
La figura dei pannelli EVO è questa: https://uploads.disquscdn.c...
Quindi rosso, verde, verde-giallo e blu per ottenere la luce bianca.
Tanti colori diversi potenzialmente con vita diversa e filtri colore che assorbono luce riducendone la luminosità. Sulla carta l'implementazione Samsung promette più volume colore e maggiore luminosità. Da vedere e capire.
Ho fatto solo una domanda, cosa dovrei capire? Ti ho confuso con un altro utente.
Si certo, a proposito di proiettori laser con ruota a fosfori, ne ho appena preso uno e sto cercando di calibrarlo come quelli a lampada che ho gia, ma ho un problema, sia Calman che HCFR non hanno una selezione apposita per questo tipo di proiettore ma solo quella per proiettori a lampada, ovviamente così la misura viene fuori sballata essendo la fonte di luce differente cromaticamente, per caso hai qualche suggerimento sulla correzione da impostare sulla sonda (ho una i1 pro) per ovviare al problema? Grazie.
In realtà non proprio perché la luce proviene inizialmente da un emettitore monocromatico sui QD-Display, mentre sui WRGB hai vari emettitori che si sommano per ottenere una luce bianca (quindi la fonte della luce non è propriamente monocromatica all'origine, è bianca per sintesi additiva).
Già qui hai necessariamente tante differenze e aggiustamenti da fare.
Posto che dei QD-Display sappiamo ancora poco a livello tecnico, è abbastanza certo che abbiano dovuto lavorare non poco sugli emettitori sia per prevenire l'invecchiamento sia per trovarne di un tipo che si adattasse bene allo scopo (combinare emettitori blu in un sandwich con altri non è come farli funzionare con i Quantum Dot e differisce anche da quello che vediamo sugli schermi degli smartphone).
Per i WRGB ci sono altri aspetti su cui lavorare: lo abbiamo visto con i pannelli degli OLED evo e dei Sony A90J, i materiali nel sandwich si possono cambiare e si possono modificare i vari substrati per avere una lunghezza d'onda più pura e migliorare la resa dei pannelli (perché la luce che producono cambia).
Ripeto: logico che poi restino OLED alla base come un proiettore Laser e fosfori e uno triplo Laser condividono un sistema di illuminamento tecnologicamente simile, però tutti questi macro-gruppi presentano differenze importanti al loro interno (e i proiettori hanno anche prestazioni diverse, vedremo per gli OLED).
Giusto anche il parallelo con gli OLED stampati: quelli sono un terzo gruppo realizzato in un modo ancora diverso.
Perchè offendi? Non sei in grado di comprendere le cose, insisti a sbagliare e quando qualcuno te lo fa notare in maniera educata inizi ad offendere? Ma che razza di persona sei? Non rivolgerti mai piu a me, grazie!
La figura è sbagliata gli strati Oled che utilizza LG (1 nella fig,) sono blu e giallo che danno luce bianca. Nella soluzione samsung nella parte bassa (1) della figura ci sono solo strati blu, quindi viene fuori luce blu (2) ed i subpixel sono 3 invece di 4. Nella zona (3) su quelli che dovranno essere i subpixel rosso e verde ci saranno dei Q-Dot mentre il subpixel blu non subirà alcun trattamento. Ovviamente nella sez. 4 della figura mancherà il subpixel bianco.
Fai il fattorino per Expert?
Non penso visto che ci lavoro su queste cose...
Ma parti sempre da una fonte di luce monocromatica (bianca per quelli LG, blu per quelli Samsung) come Oled sei d'accordo su questo? Sicuramente non sono come i display di Japan display dove i diversi componenti Oled generano i primari RGB.
Io mi aspetto che l'OLED blu possa variare solo in luminosità col tempo, con la presenza di aloni più scuri ma ancora cromaticamente validi.
Vedremo. Comunque la prima generazione sarà da beta tester.
Il funzionamento non è uguale: da una parte hai pixel RGB e dall'altra luce bianca con filtri colore WRGB, non è assolutamente la stessa cosa e come ti ho già spiegato si vede anche sulla saturazione nei picchi di luminanza (è la stessa cosa dei proiettori che adottano certi sistemi: l'intensità del flusso luminoso misurato sul bianco non è uguale a quella misurata sui colori).
I FALD a 100 zone non esistono in pratica, quali sono quelli sul mercato?
Ormai si balza da qualche decina a svariate centinaia o più di 1.000 in pratica.
I Mini LED potenzialmente si producono "stampandoli", è una tecnologia che si può scalare tanto sia in alto che in basso e continuo anche a dire che non è solo una questione di zone perché una sorgente puntiforme (in questo caso più puntiforme) concentra sempre la luce molto meglio dove serve, cosa che un LED convenzionale fa peggio (anche con tantissime zone, del resto la superficie che emette luce rimane sempre quella).
Prendi ad esempio i 6-Series TCL: il 65" con 160 zone lo si comprava a circa 900 dollari un po' di tempo fa (non so come siano i prezzi adesso), dove lo trovi un FALD con quelle caratteristiche a un prezzo così?
E siamo agli inizi, col tempo possono scalare verso il basso soluzioni più complesse.
Fino a che non mettono in commercio almeno un modello, le reali prestazioni le conoscono solo loro.
Nicola il principio è uguale: una matrice Oled monocromatica con filtri o convertitori di colore. La maggiore differenza è il numero di subpixel. Forse non riesco a spiegarmi ma una tecnologia differente completamente sono gli Lcd, i microled, i CRT, i plasma, che si basano su principi e materiali totalmente differenti.
Con quei dati produttivi che clienti vuoi che possano avere? Non bastano nemmeno per la loro divisione TV.
Se pensi che i pannelli Oled Samsung si usurino uniformemente non hai capito come funzionano. Il tuo ragionamento può valere se il TV riproducesse solo contenuti in bianco e nero.
Ripeto dipende sempre dal numero di zone controllate, un miniled a 100 zone non è differente da un classico fald a 100 zone come risultato. Ma questo tu lo sai meglio di me.
O forse non è chiaro a te.
Lo posso leggere anche al contrario ma i quantum dot continuano a non essere organici. Prego.
Adesso se devi cambiare TV. Oppure OLED di altri marchi.
Mi rispondo da solo sito truffa state alla larga
Qualcuno conosce lerion shop?
Leggi l'articolo grazie
è cosi da un vita ..cadi dal pero
Mini LED vuol dire sorgenti più puntiformi con tutti i vantaggi derivati, non è solo una questione di quante zone ci sono.
Questo fermo restando che tolta la fascia alta i Full LED hanno al massimo qualche decina di zone, quindi anche averne 100 o 200 farebbe tanta differenza.
Mi sa che non hai chiaro come funzionano i pannelli LG e quelli Samsung.
Il punto è che miniled in se non vuol dire nulla, la cosa che conta è il numero di zone controllate non la dimensione del singolo led.
Non è quello che si usura ma lo strato Oled che li illumina.
Al momento si parla solo di 65".
Essendo fatto dello stesso materiale la parte attiva ovviamente si
la tecnologia è quella. poi non posso dire sicuramente avrai il burn in perchè dipende dal tuo utilizzo, ma allo stesso modo nessuno può garantirti che gli oled piu recenti hanno risolto tutto basandosi sul nulla. i metodi implementati per evitare il burn in mi sembrano piu dei palliativi che reali soluzioni. Sicuramente se compri un oled ti consiglierei comunque un'estensione di garanzia che copra il burn in. almeno te lo godi per gli anni che sono senza pensarci troppo e lo usi come un tv va usato.
Ah anche gli oled di ultima generazione non hanno ancora risolto o in ogni caso essendo un oled si degraderà sempre anche se più lentamente
Samsung ha sempre dichiarato la non volontà di produrre OLED, in quanto inevitabile il burn-in e l'han sempre vista come una tecnologia di passaggio. Hanno sempre sostenuto i qdoled, che non sono oled.
e soprattutto non lasciarti condizionare dai fanatici religiosi dell'oled per i quali tutto il resto fa schifo e ti garantiscono che i problemi di burn in sui nuovi oled siano superati basandosi su televisori in giro da poco, quando è un problema che si presenta dopo anni. l'oled ha delle immagini migliori? sì senza dubbio, ma ci sono casi in cui un altro televisore potrebbe rispondere meglio all'esigenze della singola persona.
Hai ragione pure te
compra quando ti serve perchè se aspetti la tecnologia perfetta continuerai a rimandare di anno in anno
E a livello di durabilità? Avranno una vita più lunga rispetto a un oled normale?
basta che non fanno la fine dei miniled LG, belli e tutto ma costano come gli oled a momenti, e nessuno sano di mente prenderebbe una tecnologia agli inizi rispetto agli oled LG che non saranno il top assoluto ma comunque sono già avanti di qualche gen
Io spero solo facciano un 50 e che non costi quanto 2 LG...