TV LG 2021: tutto sugli OLED evo, i QNED con MiniLED e webOS 6.0

22 Marzo 2021 51

Con l'uscita della nuova gamma TV sempre più vicina, LG ha voluto fare il punto sulle principali novità e sulle tecnologie di punta per il 2021. Nel corso di un evento organizzato per la stampa sono stati forniti maggiori dettagli su alcuni argomenti di sicuro interesse, come ad esempio gli OLED evo e i QNED con MiniLED. Altri punti importanti riguardano l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, le funzionalità Smart TV offerte da webOS 6.0 e una notevole attenzione al mondo dei videogiochi, un tema che sta progressivamente acquistando sempre più centralità nel mercato dei televisori.

Ovviamente non ci sono invece nuove informazioni sui prodotti in uscita: la gamma è stata annunciata di recente e ne abbiamo parlato con dovizia di particolari (qui sono riportati tutti i prezzi noti al momento). In questo articolo andremo dunque ad affrontare tutti gli approfondimenti forniti dal colosso coreano suddividendoli in vari punti.

SOMMARIO

TV OLED E OLED EVO

LG riassume i pregi della tecnologia OLED con le quattro "S": Sharp Picture, Swift Response, Smooth Motion e Slim Design. Sharp Picture consiste nella capacità di rappresentare l'esperienza cinematografica nel migliore dei modi possibili, grazie soprattutto al nero assoluto (o Perfect Black, per usare i termini di LG) e di conseguenza all'elevatissimo rapporto di contrasto. Swift Response fa invece riferimento al tempo di risposta, da intendersi sia come latenza dei pannelli sia come input lag, cioè come ritardo nel rispondere ai comandi. Entrambi i valori sono molto bassi e questo assicura un'esperienza di gioco ottimale con PC e console.

Smooth Motion racchiude la possibilità di visualizzare correttamente anche le immagini in rapido movimento, come ad esempio gli sport, grazie alla funzione OLED Motion Pro. Slim Design, infine, riassume le caratteristiche estetiche del Gallery Design, progettato per migliorare l'installazione in ambiente sia tramite un nuovo supporto da pavimento, lo Studio Stand, sia in caso di montaggio a filo della parete grazie ad un sistema che azzera la distanza dal muro e permette di occultare i cavi.

La certificazione Eye Comfort Display

Tutti gli OLED 2021 hanno ottenuto una doppia certificazione: la prima è denominata "Eye Comfort Display" ed è stata conferita da TÜV Rheinland già nel 2019 per il comfort visivo; si parla per la precisione di schermi "flicker-free" (senza sfarfallio delle immagini) e con bassa emissione di luce blu. La seconda è invece nuova e riguarda la riproduzione dei colori. A seguito dei test condotti dall'agenzia specializzata Intertek, gli OLED LG possono fregiarsi ora della certificazione "100% Color Fidelity". La metodologia applicata è la seguente: si selezionano 125 colori che fungono da metri di paragone per misurare la differenza tra il colore originale e quello riprodotto dagli OLED. Per poter parlare di fedeltà cromatica al 100% è necessario che ogni misura restituisca un DeltaE, l'errore rispetto al risultato ottimale, inferiore a 2 e pertanto non visibile ad occhio. Secondo Intertek tutte le serie 2021 assicurano proprio questo livello di prestazioni.

La vera novità è comunque costituita dagli OLED evo della serie G1, definiti dal produttore come la seconda evoluzione introdotta sul mercato dopo il debutto dei primi televisori nel 2013. Il primo consistente balzo tecnologico, la prima evoluzione, corrisponde all'introduzione dei modelli Ultra HD con HDR del 2015. Con gli OLED evo arriviamo al passo successivo grazie alla sinergia creata tra i pannelli di ultima generazione e l'azione dell'Alpha 9 Gen4 AI Processor. Gli OLED evo non si devono perciò identificare unicamente con i pannelli e non verranno proposti da nessun'altra marchio, poiché si tratta di un brand LG che fa riferimento a due componenti che non sono presenti altrove (i televisori della concorrenza sono dotati di processori differenti programmati diversamente).

La struttura dei pannelli LG OLED evo in un'immagine tratta dal Quarterly AMOLED Materials Report di DSCC

Per quanto riguarda i pannelli vi sono stati vari cambiamenti riguardanti la struttura degli stessi. LG preferisce non parlare dei picchi di luminanza raggiunti per via della variabilità legata alle differenti metodologie applicabili nelle misurazioni (ad esempio: il picco su una schermata che copre il 10% dello schermo non è uguale a quello che si ottiene con un'area maggiore o minore). Pur non avendo uno schema che rappresenta in dettaglio la conformazione dei pixel, possiamo comunque ritenere l'immagine diffusa da Display Supply Chain Consultants, da noi riportata in un precedente approfondimento, più o meno corretta.

I cambiamenti introdotti da LG sui nuovi pannelli OLED di ultima generazione includono modifiche ai materiali organici per gli emettitori blu e rossi e un nuovo substrato con emettitori verdi. In particolare si è operato sulla lunghezza d'onda della luce per renderla più pura. Esaminando la luce emessa dagli emettitori blu, si nota un picco più elevato e una riduzione nella larghezza dello spettro pari al 42% (nei grafici di questo tipo più la lunghezza d'onda è stretta più la luce è pura). Per gli emettitori rossi la riduzione è del 33% mentre per quelli verdi 23%. La media si attesta così al 32% e si traduce una una superiore efficienza luminosa rispetto ai pannelli OLED precedenti.


Tutte queste migliorie vengono messe a frutto dalla quarta generazione dei processori Alpha 9 per restituire immagini più luminose (il picco dovrebbe risultare più alto non solo in HDR ma anche in SDR col bianco a pieno schermo), più nitide e di maggiore impatto. In altre parole gli OLED evo sono la massima espressione della qualità che le tecnologie LG hanno espresso sino ad oggi.

Sulla gamma 2021 cambia anche la gestione del moto a partire dall'OLED Motion Pro, la funzione che sfrutta l'inserimento di fotogrammi neri per ridurre la sfocatura nelle immagini in rapido movimento. Nella recensione del CX da 55" avevamo descritto e misurato l'effetto dell'OLED Motion Pro sulle immagini. Come si può vedere scorrendo il capitolo delle misure verso il fondo, l'attivazione di questa funzione causava uno scostamento significativo rispetto alla curva di riferimento, il grafico che rappresenta un corretto equilibrio tra chiari e scuri. Nella pratica si poteva osservare ad occhio nudo come le scene più buie risultassero fin troppo scure, con una evidente perdita di alcuni dettagli affogati nel nero. Sui modelli 2021 questa problematica non dovrebbe più presentarsi: quando l'OLED Motion Pro è in funzione viene usata una curva EOTF differente e ottimizzata specificamente proprio per evitare la perdita di particolari sulle basse luci.


La modalità Cinema Clear è stata modificata e ora si chiama Cinematic Movement. Come si può intuire lo scopo è quello di garantire una resa rispettosa della particolare fluidità del materiale cinematografico. L'unico intervento presente è volto a ridurre leggermente la naturale scattosità generata dai 24 fotogrammi al secondo. Chi ama invece le immagini più fluide può trarre giovamento dai benefici garantiti dai nuovi processori Alpha 9: l'interpolazione dei fotogrammi è stata migliorata grazie alla maggiore capacità di calcolo. Sulle serie 2020 si potevano generare artefatti quando gli sfondi e i soggetti in movimento avevano colori molto simili. Si creava un perdita di definizione e stabilità perché l'elettronica non riusciva a definire con precisione i bordi degli uni e degli altri per separarli durante il moto. Con gli Alpha 9 Gen 4 AI questo fenomeno non dovrebbe più presentarsi.

É stata infine aggiunta una nuova modalità per l'interpolazione: nel caso di un film a 24 fps, il processore crea quattro nuovi fotogrammi e li aggiunge ogni due frame presenti nella sorgente originale portandone il numero a 120 al secondo (sono 24 nel film più 96 aggiunti ex novo). Il modo con cui i fotogrammi vengono combinati tra loro viene controllato in modo da far risaltare maggiormente i frame originali rispetto a quelli creati artificialmente. LG sostiene che questo metodo restituisce una visione più cinematografica nonostante l'intervento sulla fluidità.

TV QNED CON MINILED

L'avvento dei QNED porta due innovazioni nella gamma TV LCD. La prima è la retroilluminazione con MiniLED, minuscoli LED caratterizzati da dimensioni mediamente comprese tra 100 e 200 micrometri. Sul top di gamma QNED99 da 86" troviamo approssimativamente 30.000 MiniLED e circa 2.500 zone di controllo indipendenti per il local dimming (qui spieghiamo come funziona e a cosa serve).

Quali sono i vantaggi reali portati da questa tecnologia? Per spiegarlo prendiamo come riferimento una scena in cui è presente la luna che si staglia nel cielo notturno. Su molti Full LED Array con local dimming e LED convenzionali il sistema non è così evoluto da poter mostrare un livello del nero basso senza affogare i dettagli brillanti più minuti, come appunto le stelle. L'utilizzo dei MiniLED migliora sensibilmente il controllo della retroilluminazione grazie al maggior numero di zone e alla diffusione più uniforme della luce su tutto il pannello.

Lo schema che rappresenta il pannello del modello QNED99 da 86"

La seconda novità introdotta prende il nome di Quantum Dot NanoCell Color Technology, una soluzione ibrida che combina Quantum Dot e NanoCell e che ha permesso a LG di ottenere la certificazione "100% Color Consistency" da Intertek. A differenza degli OLED qui non viene misurata semplicemente la fedeltà nella riproduzione dei colori; la "perfetta consistenza dei colori" prende in considerazione un angolo di visione spostato di 30° rispetto al centro dello schermo (sia a destra sia a sinistra).

La metodologia impiegata da Intertek è basata su un test di 18 colori più il bianco. Il dato ottenuto (confrontato col centro dei TV) per tutte le componenti cromatiche è risultato inferiore a 2 e non visibile a occhio. Questo significa che la gamma QNED, a differenza di altre applicazioni della tecnologia LCD, assicura una corretta visione dei colori anche da posizioni decentrate.


Come funziona in concreto un televisore QNED? Tutto parte da una retroilluminazione Full LED dotata di MiniLED blu. La luce emessa passa attraverso uno strato contenente Quantum Dot verdi in modo da ottenere la corrispondente componente cromatica. Il rosso viene generato dall'evoluzione della tecnologia NanoCell che diventa NanoCell+.

La differenza va oltre la semplice nomenclatura. Normalmente il substrato NanoCell contiene materiali che vanno ad assorbire le lunghezze d'onda non desiderate, quelle che rendono i colori meno puri. NanoCell+ opera in modo completamente diverso poiché aggiunge direttamente il colore, nel caso specifico il rosso. LG sostiene che il blu dei MiniLED, abbinato al verde dei Quantum Dot e al rosso dei NanoCell+ (insieme compongono la classica terna RGB, rosso, verde e blu, che troviamo in ogni pixel), migliora la riproduzione dei colori rispetto ad una più convenzionale soluzione con Quantum Dot verdi e rossi.

ALPHA 9 GEN4 AI PROCESSOR: TUTTE LE NOVITÀ

Il nuovo Alpha 9 Gen4 AI Processor sfrutta l'intelligenza artificiale per elaborare sia il video sia l'audio. Per quanto riguarda le immagini abbiamo AI Upscaling, Object Enhancement migliorato, Clearer Text, Auto Genre Selection e la nuova funzione Scene Detection. Per il suono è stato ulteriormente affinato l'upmix fino a 5.1.2 canali, c'è poi il Genre Optimization e infine il nuovo Auto Volume Levellng.

Ovviamente un elenco di questo tipo non permette di capire quali sono gli interventi compiuti per migliorare l'esperienza per l'utente. Vediamo quindi un caso specifico. Il processore Alpha 9 sfrutta il deep learning (ne abbiamo parlato in questo articolo su Samsung: la teoria generale è applicabile anche qui mentre cambiano gli algoritmi impiegati) per analizzare la sorgente in uso. L'elettronica identifica anzitutto la tipologia di contenuto che può essere un film, un telegiornale (immagini più testo che scorre), un evento sportivo o musicale. Per semplificare poniamo il caso di un film: il processore applica una mappatura dei toni e un bilanciamento dei colori specifici per gli standard in uso.


Il passo successivo consiste nell'interpretare il tipo di scena presente su schermo: notturna, standard, paesaggio, presenza di edifici eccetera. Nel caso di immagini buie vengono regolati i parametri necessari per rendere leggermente più visibili le parti più scure in modo che non vi siano particolari "affogati" (persi) nel nero. Questo intervento consente di migliorare la tridimensionalità del quadro che diversamente potrebbe risultare piatto. L'AI identifica poi gli oggetti più rilevanti, quelli su cui è più probabile che si concentri l'attenzione dello spettatore; su questi elementi viene applicata una selezione di filtri, come la nitidezza o una maggiore precisione nel mostrare i toni della pelle, entrambi volti a far risaltare maggiormente alcuni particolari. Da ultimo vengono aggiunti due canali virtuali per espandere il suono anche in senso verticale.

Lo stesso iter viene ripetuto, con i dovuti aggiustamenti, anche in presenza di contenuti diversi come un telegiornale. La differenza consiste nelle ottimizzazioni applicate che si concentrano sul testo che scorre (viene reso più chiaro e quindi più leggibile) e sulla voce, che viene separata dai rumori di fondo per farla risaltare e per facilitare l'ascolto. Nei contenuti sportivi si rendono i colori più vidivdi (il verde del campo, per esempio) e si attiva la compensazione del moto per aumentare il dettaglio nei movimenti più rapidi.


Il sensore di luminosità può fornire informazioni utili sulla quantità di luce nell'ambiente; tali informazioni vengono impiegate dall'intelligenza artificiale per adattare i contenuti in SDR (gamma dinamica standard) e HDR. Questa funzione prende il nome di AI Brightness Control e si affianca al Dolby Vision IQ, specifico per i contenuti in Dolby Vision. Sulla gamma OLED, QNED e NanoCell torna anche il Filmmaker Mode, la modalità nata per rispettare la volontà artistica dei registi. Selezionandola si ottengono i seguenti risultati:

  • Vengono mantenuti il frame rate e il formato originale
  • Il punto del bianco è fissato secondo lo standard D65
  • Tutti gli interventi per rendere più fluide le immagini sono disattivati
  • I filtri di nitidezza e riduzione del rumore video vengono spenti

L'upmix delle tracce audio è affidato ad AI Sound Pro. In questo caso gli algoritmi provvedono a ricreare un suono che sui TV 2020 veniva portato fino a 5.1 canali (anche partendo da un segnale stereo). Nel 2021 si arriva invece ai già citati 5.1.2 canali con la novità degli effetti che si sviluppano in altezza. L'altra aggiunta è l'Auto Volume Leveling, una funzione che mantiene costante il volume non solo all'interno della stessa sorgente (come un canale televisivo durante la pubblicità) ma anche cambiando completamente la tipologia di contenuto. Si può quindi passare da un canale all'altro o anche da un'applicazione all'altra (Netflix, YouTube e via discorrendo) senza subire sbalzi che possono risultare molto fastidiosi.

Le novità non finiscono qui: TV Sound Mode Share permette di sfruttare tutti i benefici apportati dall'AI sulle soundbar LG della gamma 2021 (tramite il canale di ritorno audio su HDMI). In questo caso non si parla solo dei modelli con Alpha 9 ma anche di quelli con Alpha 7 Gen4 AI. Sugli OLED, QNED e NanoCell di fascia più alta c'è anche la compatibilità con WiSA fino a 5.1 canali (il suono viene trasmesso senza fili e in lossless a speaker e sistemi audio compatibili). Bluetooth Surround Ready offre infine la possibilità di sfruttare due speaker Bluetooth LG come canali posteriori in aggiunta agli speaker dei televisori (per i canali frontali).

WEBOS 6.0: LA NUOVA PIATTAFORMA SMART TV

WebOS 6.0 rinnova completamente l'interfaccia grafica della home page che occupa ora tutto lo schermo. LG ne ha spiegato la motivazione: l'analisi delle abitudini degli utenti nel corso dell'ultimo anno ha evidenziato una prevalenza nell'uso dei contenuti in streaming, ormai preferiti da molti ai canali con programmazione lineare (in diretta). La diffusione delle applicazioni OTT (quelle che distribuiscono contenuti in rete) amplia di molto la scelta ma implica spesso una minore organizzazione di questo vasto insieme di programmi televisivi, serie TV, film, eventi sportivi eccetera.

Da qui nasce la nuova home page: lo spazio è stato sfruttato interamente per raggruppare tutti i servizi, i contenuti e i consigli in un unico posto. In alto a sinistra è collocato il cosiddetto "Hero Banner" che promuove i contenuti premium, quelli di alta qualità. Al centro è invece posta la "AI Board" che contiene suggerimenti sulle nuove funzioni, le previsioni del tempo e altre informazioni. In alto a destra c'è invece l'area dedicata alle ricerche.

Scorrendo verso il basso troviamo i consigli (comprendono i canali in diretta e i servizi video on demand), le applicazioni, la Home Dashboard (contiene tutti i dispositivi collegati agli ingressi, i controlli per la smart home e i dispositivi mobili connessi), i canali visti di frequente, gli LG Channels (canali e video on demand consigliati da LG), gli Sports Alert (le notifiche e i video con i momenti salienti degli eventi sportivi ai quali partecipano le squadre preferite), gli OTT VOD Recommendations (consigli per contenuti su Netflix, YouTube, Prime Video, Disney+ eccetera) e gli Editor's Pick (altri contenuti e applicazioni consigliate). I consigli richiedono un certo periodo di utilizzo prima di apprendere i gusti di ogni utente.

webOS 6.0: Sports Alert

Grazie a ThinQ AI tutta la gamma LG 2021 dispone del riconoscimento vocale ed è compatibile con Google Assistant e Alexa. L'interazione tramite la voce è disponibile mediante i microfoni posizionati nel telecomando Magic Remote. Sugli OLED Z1, G1, R1, sui QNED99 e QNED96 e sui NanoCell NANO95 e NANO96 si possono sfruttare anche i microfoni integrati nel corpo dei televisori. Non manca inoltre il supporto a HomeKit e AirPlay 2.

Il già citato telecomando Magic Remote è stato completamente ridisegnato per offrire una maggiore ergonomia. È sempre dotato della rotella per scorrere velocemente i menu e può controllare un puntatore a video tramite il giroscopio. I pulsanti per l'interazione vocale sono stati modificati. Quello che riporta l'icona di un microfono serve per impartire comandi al TV tramite ThinQ AI. Per Google Assistant e Alexa vi sono invece due tasti dedicati che si aggiungono ad altri quattro per accedere direttamente ai servizi streaming più diffusi in ogni regione (per l'Italia avremo probabilmente Netflix, Prime Video e Disney+). Il tastierino numerico (i numeri da 0 a 9) si può comunque programmare per avviare direttamente un qualsiasi altro servizio (come YouTube) tramite una pressione prolungata.


Il telecomando include anche un chip NFC per abbinare rapidamente uno smartphone ai televisori. Quando viene instaurato il collegamento si può scegliere come procedere tra varie opzioni. L'utente può lanciare il mirroring del proprio smartphone per riprodurne il display sul grande schermo. I possessori di smartphone LG (LG Wing o modelli più recenti) hanno anche la possibilità di effettuare il mirroring inverso da TV al dispositivo mobile (per motivi di DRM, la protezione dei contenuti, non sono supportate altre marche). Alternativamente si può inviare video, musica e foto verso il televisore. L'audio in uscita dal TV si può invece ricevere su un massimo di tre smartphone per l'ascolto in cuffia.

Durante la visione dei programmi televisivi (tramite sintonizzatori TV o decoder esterni) si può sfruttare Magic Explorer per ottenere informazioni su attori, registi, recensioni eccetera. Il sistema è stato progettato per ricercare parole chiave e categorie in base ai dati analizzati dall'AI. L'interazione è molto semplice: quando il puntatore si colora di viola è sufficiente tenere premuto la rotella sul telecomando per far apparire le icone con le informazioni sul contenuto a video. Per rendere ancora più rapida la ricerca sono presenti varie scorciatoie per YouTube, la guida utente, le ricerche eccetera. LG sostiene che tutte queste migliorie permettono di arrivare alle informazioni desiderate più velocemente rispetto all'uso di uno smartphone.


A completare il novero di interventi legati all'intelligenza artificiale sono Smart Tips e Next Picks. La prima funzione (attiva di default, si può ovviamente disabilitare) suggerisce alcune impostazioni in base alle abitudini degli utenti. Se ad esempio si cambiano sempre alcuni parametri (per esempio la luminosità viene diminuita) quando si guarda un film, al ripetersi di questo scenario il TV fa comparire un messaggio in basso a sinistra per proporre automaticamente le modifiche. L'utente deve solo dare l'ok anziché intervenire manualmente. Next Picks (disattivata di default) propone altri contenuti da seguire quando si cambia canale o il programma giunge al termine.

Chiudiamo con i cambiamenti apportati ai menu e all'interfaccia grafica dell'intero sistema. LG ha ridotto il numero di icone e ha uniformato lo stile di tutte le sezioni, includendo anche applicazioni come il media-player. Le opzioni sono integrate meglio con webOS e vengono mostrate sempre nella parte destra dello schermo. I menu occupano ora meno spazio e possono variare il numero di elementi a video per lasciare spazio ai contenuti o alle informazioni più importanti. Vengono mostrate solo le funzioni principali: ogni voce può poi espandersi se necessario per offrire un maggior numero di dettagli utili. Il menu con le impostazioni è stato completamente rinnovato; sulla gamma 2020 la suddivisione era in sette macro-aree: Immagine, Audio, Canali, Connessione, Generale, Accessibilità e Supporto. Nel 2021 la struttura è stata semplificata e ridotta a quattro aree: Immagine, Audio, Impostazioni e Supporto.

LE FUNZIONI PER I VIDEOGIOCHI

La gamma 2021 introduce il Game Optimizer, un centro di controllo unificato che racchiude tutte le impostazioni legate all'uso di console o PC da gioco. Tutte le sorgenti compatibili attivano l'Auto Low Latency Mode non appena collegate. Le prime voci presenti in alto consentono di disattivare il Game Optimizer (escludendo però gran parte delle relative funzioni, tra cui il Variable Refresh Rate) e di controllare lo stato relativo a VRR e G-Sync (on oppure off) nonché il Game Genre. Quest'ultimo offre quattro profili: Standard, First Person Shooter (FPS), Role-Playing Game (RPG) o Real-Time Strategy (RTS).


Ogni modalità ha effetti diversi:

  • Standard: spegne tutte le funzioni non legate al gioco (dovrebbe anche garantire la maggior fedeltà nel visualizzare le immagini)
  • FPS: apre leggermente le basse luci per rendere i nemici più visibili anche nelle zone scure
  • RPG: enfatizza il contrasto
  • RTS: rende più visibili le aree luminose e i toni medio-alti

L'utente può comunque intervenire manualmente per ottimizzare la resa tramite due parametri: Black Stabilizer e White Stabilizer. Il primo schiarisce le zone scure mentre il secondo scurisce un po' quelle più chiare. Il risultato è lo stesso che si ottiene abilitando le modalità per i vari generi di gioco: agendo opportunamente si riesce a aumentare le visibilità sia in condizioni di scarsa luminosità sia in presenza di forti luci. In questo modo l'utente può scovare con più facilità un nemico in giochi come Call of Duty o nei simulatori di volo.


La risposta ai comandi viene gestita tramite la voce "Prevent Input Delay". In modalità Standard si ottiene un input lag di circa 12 ms; questo valore scende a 9,6 ms in modalità Boost ma a patto che la sorgente sia impostata a 60 Hz. LG non ha spiegato in dettaglio questo aspetto ma, considerando che si parla di "ridurre l'input lag sincronizzando il frame rate con quello della console", ipotizziamo che la riduzione possa essere legata al Quick Frame Transport, una funzione di HDMI 2.1 (la spieghiamo qui) che sostanzialmente forza l'aggiornamento a 120 Hz anche con i segnali a 60 Hz proprio per ridurre l'input lag.

All'interno del Game Optimizer trova spazio anche l'attivazione di tutte le forme di VRR: HDMI Forum VRR e G-Sync di NVIDIA si abilitano insieme mentre per AMD FreeSync Premium c'è una voce separata. Per assicurare un corretto funzionamento del VRR sugli OLED è stata introdotta un'opzione in più: Fine Tune Dark Area. Questa novità, in arrivo anche sulla gamma OLED 2020 tramite un aggiornamento firmware già in distribuzione, serve a sistemare le problematiche che possono insorgere quando si usa il VRR e la frequenza di aggiornamento non è più a 120 Hz (ne abbiamo parlato più in dettaglio qui). Tramite un apposito selettore si può agire sulle porzioni più scure per evitare fenomeni quali un livello del nero più elevato (un nero alto è peggiore perché tende a schiarire le zone scure) e lo sfarfallio dell'immagine.


Sempre per facilitare la fruizione dei titoli, LG ha inserito anche AI Game Sound, un'elaborazione del suono che enfatizza i rumori ambientali (per rilevare meglio la posizione dei nemici) e rende più chiare le voci (per coordinarsi meglio con i proprio compagni nelle sessioni online). Completa la dotazione la modalità HGiG (già presente anche lo scorso anno), lo standard sviluppato da HDR Gaming Interest Group per fungere da standard nel processo noto come "tone mapping" (in questo caso parliamo di standard per il gaming), l'elaborazione che permette di adattare la luminosità dei contenuti a quella che lo schermo è effettivamente capace di esprimere.

L'utilità di HGiG si può spiegare facilmente con un esempio: in un gioco di guida può capitare di percorrere un tunnel e trovarsi all'uscita con una forte luce solare diretta verso l'auto. Senza una corretta mappatura dei toni il TV potrebbe non interpretare bene la scena rendendo la luce del sole così accecante da non poter più vedere bene la strada. HGiG assicura invece che le alte luci (le parti più brillanti) non siano tanto luminose da "bruciare" i dettagli al loro interno, rendendoli indistintamente bianchi.

GALLERY DESIGN E GALLERY STAND

Il Gallery Design è una soluzione estetica sviluppata con lo scopo di ottenere un'installazione estremamente pulita in caso di montaggio a parete. Le serie OLED che adottano queste linee sono la Z1 8K nel taglio da 77" e la G1 nei modelli da 55", 65" e 77". La distanza dalla parete viene azzerata grazie all'apposita staffa mentre i cavi passano all'interno di scanalature ricavate nella parte posteriore dei televisori. LG descrive questo tipo di montaggio con il termine "Flush-Fit".

Il retro del Gallery Stand

C'è poi una possibilità in più per integrare i TV con l'ambiente: il Gallery Stand è un treppiede da pavimento compatibile con alcune serie OLED commercializzate dal 2019 al 2021:

OLED 2019

  • Serie B9 da 55" e 65"
  • Serie C9 da 55" e 65"

OLED 2020

  • Serie BX da 55" e 65"
  • Serie CX da 55" e 65"
  • Serie GX da 55" e 65"
Il retro del Gallery Stand con le coperture per occultare i cavi

OLED 2021

  • Serie A1 da 55" e 65"
  • Serie B1 da 55" e 65"
  • Serie C1 da 55" e 65"
  • Serie G1 da 55" e 65"

Il retro della base presenta una serie di piccoli fori nella parte che si fissa ai televisori. Questi fori servono per agganciare piccole sorgenti (come una Apple TV, un router o un decoder) al supporto tramite delle clip fornite in dotazione. Per mantenere una maggiore pulizia è presente anche una copertura che raggruppa i cavi (incanalandoli verso l'interno del perno centrale della base) e li occulta alla vista. L'altezza si può regolare su tre livelli.


51

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
DadeTWM

Io ne sto valutando seriamente l'acquisto però non trovo " i piedini" per ovviare all'installazione a muro, ho trovato quelli della serie GX ma qualcuno sa se sono gli stessi?

Vespasianix

Il c1 lo trovi già in commercio.

La Fleur

ho in cx 65'' che come moltissimi pannelli del 2020 presenta delle righe orizzontali che si notano particolarmente su sfondi chiari, avendo sottoscritto lg care plus secondo voi è meglio aspettare l uscita del nuovo c1 per chiederne la sostituzione? magari invece di un altro cx me lo cambiano con un c1...

undertherain

Ah! Ah!, ma dove vivi mamma mia, dove... ;)
Ma adeguati e cambia 'sta TV su... ;)
Buona serata.

dodicix

Ti propongo un altro punto di vista. Sugli smartphone il mercato "pretende" che cambi modello una volta ogni sei mesi/un anno/due al massimo. Però poi ti fanno avere due Major Update di Android, più uno/due anni di Patches di sicurezza. Per le Smart TV invece, ove il mercato "pretende" tu possa cambiarne una ogni 5/10 anni, NON ti aggiornano mai l'OS. Che senso ha? Semmai è proprio sugli smartphone che accetterei la tua spiegazione: "si chiama commercio", non sulle TV, che invece andrebbero supportate almeno per un lustro.

Internauta

Da anziano e che non serve a nulla?
Assolutamente in disaccordo, ma proprio totalmente, ma proprio due galassie di differenza.

Adeguarmi allo schifo? No grazie, se voi poi accettate lo schifo e vi rassegnate allo schifo fate pure. Io no.

undertherain

Ma quindi, perdonami, io vedo tranquillamente video 4k con audio DTS su mio SAMSUNG Q90R che non supporta DTS per questione licenza (pezzenti) solo grazie a Plex, nessun problema.
Non capisco il tuo discorso, ma ignoranza mia... ;)

undertherain

E ci mancherebbe, si chiama commercio purtroppo... ;)

dodicix

Con l'ultimo aggiornamento firmware del B6, hanno introdotto la scelta nel Menù Impostazioni per non fare più aprire automaticamente all'accensione la videata di scelta delle applicazioni.

undertherain

Ottimo.
Sappi che il tuo modo di pensare è davvero da anziano e non serve a nulla.
E se te lo dico io che sono tutto fuorchè giovane, mi devi credere... ;)
Che ti lamenti a fare, serve a nulla, il mercato questo è, adeguati.

Internauta

Chiesto?
La domanda me la sono posta tanti anni fa (20 anni fa quando ero giovane) e mi sono anche risposto.
Si, siamo noi consumatori a decidere l'andamento dei mercati, per cui io le tv le tengo anche 15/20 anni salvo problemi gravi.

Massimo Olivieri

dipende dalle versioni di plex cient/server,ma credo che nessuna converta DTS 5.1 -> PCM 5.1 ,anche perchè poi richiederebbe eARC che molti non hanno.

undertherain

Sai che ignoravo il tutto?
Pensavo che banalmente DTS essendo un codec se la TV (come nel mio caso) non lo supporta, Plex lo converte e lo da in pasto alle casse della TV stessa, ma pensavo che fosse un suono liscio tipo non compresso, non che la TV poi lo "leggesse" sempre come un formato.

Massimo Olivieri

quanto la TV non supporta il DTS plex converte al volo il DTS 5.1 -> AAc 5.1 poi la TV riconverte il AAC 5.1 in DD 5.1 che poi esce dal ARC/ottico.

Invece sarebbe migliore se plex convertisse da DTS 5.1 -> DD+ 5.1 , ci sarebbe un passaggio solo.

solo plex su docker lo fà ,mai capito il perchè.

undertherain

In che senso?
Scusa l'ignoranza... io guardo tranquillamente 4k con audio DTS via Plex, certo... ho un SAMSUNG Q90R, non un LG, ed il mio il DTS non lo supporta, per fortuna c'è Plex.

Massimo Olivieri

bhè la questione del DTS è un casino, non si è capito perchè non fà la conversione al volo in DD+ invece del AAC.

undertherain

Ma infatti, Plex tutta la vita, quante pippe... ;)

andreia

A volte dopo che la su accende scatta la parte multimediale in basso dove c’è l’elenco delle app.. lagga proprio. A volte invece è super fluida..

Massimo Olivieri

bhà ,plex funziona benissimo

undertherain

Beh sì, hai ragione, ma ti sei mai chiesto che forse siamo noi che siamo cambiati?
Nessuno ti vieta di tenerla 10 anni la TV.

Internauta

Ilproblema è che tra il cambio di una vecchia tv e una nuova si sta abbassando come il cellulare.
Il problema è la frequenza con cui cambi gli oggetti elettronici.

Vespasianix

No il 48 gen1 costerà di meno

Vespasianix

A fine anno troverai solo i c1.
I cx sono in esaurimento.
Cmq il prezzo è molto invitante.

undertherain

Ma basta... ;)

Sanji

esattamente! Con LG mi sono sempre trovato bene, ho un 43 che metterò in camera da letto con web OS ex 1.0 ora 2.0 e mi trovo ancora molto bene nonostante a livello software sia lentino rispetto agli attuali. Qualità delle immagini veramente ancora molto belle. Vorrei ributtarmi in LG e stavo valutando un OLED questa volta pensando al 55" piuttosto che il 48" dato che quest'ultimo costa pure di più

Tesla

Grazie. :(

Sgress

Non è questione di consumismo perchè io non andro certo a cambiare il mio 65b8 del 2018 ( acquistato nel 2019) per una nuova tv, specie se le migliorie sono solo lato softaware ( non è questo il caso ma comunque la terro finchè non si romperà).
È sicuramente triste constatare che una tv pagata 1500 euro ( se sei fortunato) non venga supportata da aggiornamenti del software ma all atto pratico cosa cambia? Infondo basta che continuino a supportare i principali servizi di streaming e app per il resto ci sono i box android, io ho preso una nvidia shield giusto per capriccio e qualche utilità in piu rispetto ad web os ce l ha.

undertherain

Fai bene, fai bene.
Uno spera sempre che la serie precedente si abbassi di prezzo...

Sanji

assolutamente d'accordo ma visto che l'intenzione era di cambiarlo per fine anno dovrò valutare il da farsi...

undertherain

Eh... solito discorso, il nuovo è sempre meglio del vecchio... ma se aspetti non lo prendi più... ;)

Sanji

per fine anno stavo pensando di optare per LG CX 55"... sono indeciso se aspettare e vedere questi nuovi come sono.

undertherain

L'unica cosa che preferisco di SAMSUNG è Tizen, ma questo Web OS 6 lo vorrei proprio vedere perché mi pare che si avvicini.
Comunque c'è poco da fare, OLED è tutto un altro mondo.

Alberto Pilot

Grazie mille Nicola. Aspetto una delle tue recensioni (o di Gian Luca) anche su questi NanoCell+che mi intrigano sinceramente. Gli do una chance.

Fandrea

a me non interessa se aggiornano a WebOs 6, interessa che i coreani siano meno "talebani". Per pubblicare un APP su Web OS devi fare 90 travagli! Gli sviluppatori di Jellyfin stanno perdendo le speranze.. però poi vedi APP stupidissime che intasano il loro store...

mumario

Aspettiamo una recensione degli EVO per capire la reale differenza con i precedenti

Massimo Olivieri

nessun LG viene mai aggiornato alla "nuova" interfaccia e funzionalità di turno.

bx6 è "scattante" a causa del soc alpha 7 poco potente c'è poco da fare, è una delle due grosse differenze con CX oltre la luminosità.

Vittorio

Auto Genre Selection e Scene Detection sono molto interessanti. Permetterebbero di sfruttare certe impostazioni solo quando server veramente e senza l'assillo di farlo a mano, con la moglie che ti dice "cosa stai facendo? perché giochi con i menu? :-))".

dodicix

Seguo gli OLED LG dal 2016, e se non erro, non hanno MAI aggiornato un loro TV di una versione di OS. Nasci e muori mantenendo la tua versione nativa. Aggiornano il firmware, tolgono dei bug, magari aggiungono delle funzionalità, ma mai l'OS sale di versione.

Nicola Buriani

Ciao Alberto.
LG non è scesa nei particolari per cui non so di preciso come sia composto questo substrato con NanoCell+.
Sul "come" non ho altri dettagli quindi, mentre sul principio relativo all'aggiunta del colore il funzionamento dovrebbe essere più o meno analogo a quello dei Quantum Dot.
Fino all'anno scorso i NanoCell erano praticamente un filtro che toglieva determinate lunghezze d'onda per rendere più puri i colori.
Quest'anno la descrizione fornita rende i NanoCell+ molto più simili ai Quantum Dot che infatti non filtrano ma aggiungono il colore dato che assorbono la luce dalla retroilluminazione e la emettono nuovamente per il colore desiderato.
Anche il fatto che i NanoCell+ siano abbinati ai Quantum Dot verdi va proprio in questa direzione (in tutti i sistemi analoghi il rosso viene creato con altri Quantum Dot).
Pur senza informazioni ufficiali mi aspetto anche che i NanoCell+ non siano più nella posizione che occupavano (e occupano ancora sui TV NanoCell) lo scorso anno.

sk0rpi0n

OLED, QNED, MiniLED...tritaturbo, astrologica! Cit.

Akio Morita

"Scattante" nel senso di "rapido", "veloce" o nel senso che presenta scatti?

Alberto Pilot

Grandissimo Nicola, esaustivo, completo e molto molto interessante (almeno per il sottoscritto). Ho solo una domanda/curiosità perché non ho capito una cosa.

Cito dall'articolo:

"Il rosso viene generato dall'evoluzione della tecnologia NanoCell che diventa NanoCell+.

La differenza va oltre la semplice nomenclatura. Normalmente il substrato NanoCell contiene materiali che vanno ad assorbire le
lunghezze d'onda non desiderate
, quelle che rendono i colori meno puri.
NanoCell+ opera in modo completamente diverso poiché aggiunge direttamente il colore, nel caso specifico il rosso."

Come fa ad "aggiungere" ? Questo substrato è formato da materiale che si consuma nel tempo ? Non capisco bene questo passaggio .... hai qualche info in più ?
Grazie mille e .... daje sempre !!

andreia

Quindi il mio bx6 sarà aggiornato o no??
A volte lo trovo scattante...

Tesla

Qualcuno e' a conoscenza se gli OLED del 2020 saranno aggiornabili a WEBOS 6 ??

Vincenzo

Infatti, il problema è che anche gli accessori, leggi soundbar, li fanno compatibili solo anno per anno, non per la connessione che è sempre hdmi ma per lo stand che ovviamente rende il tutto più bello, ridicoli proprio.

Massimo Olivieri

bhà "AI Sound Pro" ..."5.1.2" e poi non c'è manco una banale uscita per il sub come le altre case.

Internauta

Consumismo.
Che va abolito subito.
Le aziende elettroniche devono capire che i soldi si fanno con l'aggiornamento dei componenti, non vendendo oggetti nuovi.

Migliorate Apple music

così ti vendono quello nuovo

Aster

Mah

Aster

Belli i rendering con le finestre di fronte:)

Recensione LG QNED82 75": LCD Nano Cell Quantum Dot per giocare in grande

Samsung Eco Mode sui TV 8K: vi spieghiamo cos’è e come funziona

Giocare su TV senza console: la nostra prova del Samsung Gaming Hub | Video

Recensione TV Panasonic OLED LZ1500: il migliore anche senza soundbar