
26 Ottobre 2020
HDMI Forum ha avviato un programma di certificazione obbligatorio per tutti i cavi Ultra High Speed HDMI. L'annuncio, giunto in concomitanza col CES 2020, include alcuni dettagli sulle metodologie applicate al processo. I cavi di qualsiasi lunghezza devono essere testati presso un HDMI Authorized Testing Center (ATC). Tra i requisiti da rispettare è inclusa la conformità con i parametri EMI, necessari per minimizzare l'interferenza causata da connessioni Wi-Fi e Bluetooth.
I test più rigorosi riguarderanno i cavi Categoria 3, quelli che devono soddisfare tutti i requisiti di HDMI 2.1. Parliamo quindi una banda passante di 48 Gbps, supporto a risoluzioni come Ultra HD a 120 Hz o 8K a 60 Hz, HDR in tutti i formati, Variable Refresh Rate, eARC eccetera. I cavi che superano i test devono essere poi registrati al programma di autenticazione e verifica di HDMI Licensing Administration (LA) per ottenere l'apposito bollino - Ultra HDMI High Speed HDMI Certification Label - da applicare su ogni confezione. Il bollino è provvisto di un codice da scansione ed è numerato per evitare i falsi.
I prodotti certificati saranno soggetti a test periodici a campione, in modo da assicurare che non vi siano cali di qualità nel corso del tempo. Nell'eventualità in cui un cavo non dovesse superare la revisione, sarà il produttore a dover apporre le dovute correzioni. In caso contrario sarà negata la possibilità di ottenere nuovi bollini e quindi di continuare a vendere cavi certificati.
L'avvio del programma dovrebbe aiutare a selezionare cavi adatti per tutte le tipologie di utilizzo. Normalmente qualsiasi cavo di media qualità è più che sufficiente in scenari molto basilari, come ad esempio il collegamento di una sorgente direttamente a un TV che si trova a pochi metri di distanza. Se però la lunghezza del cavo aumenta e/o si devono compiere molti passaggi - amplificatori, soundbar, switch o splitter eccetera - l'eventualità che qualche problema possa effettivamente verificarsi è tutt'altro che remota, specialmente quando si sfruttano sorgenti che richiedono molta banda passante, ad esempio quelle in Ultra HD con HDR.
Commenti
Tutte balle sti bollini per pompare il prezzo che alla fine uno da pochi spicci senza bollino fa lo stesso....
Ma sulla scatola c’è il logo Made for iPhone (avranno preso da Google un immagine e incolla sulla confezione). Mi trovo molto bene con i cavetti per caricare iPhone comprati alla Lidl. Li uso da più di un anno e non mi hanno mai dato problemi
no quelli fanno schifo. Provati personalmente e se non hanno la certificazione mfi li puoi buttare al pattume
Ho un cavo dorato hdmi da più di 10 anni e fa passare tutto fino a 4k e hdr (quello che ho in casa)
Certamente non è assolutamente possibile dire che ogni cavo rispetti la caratteristica, ma per quello ci sono le recensioni su Amazon.
Il problema è che questo è quello che ho scritto io, tu invece hai scritto che deve cercare cavi hdmi 2.0.
Brad Bramy specifica in quel video che non esistono cavo HDMI 1.4/2/2.1, perché come lui stesso afferma nell’intervista i cavi per rientrare nelle specifiche devono avere determinate specifiche ed essere certificati e constatare il fatto che funzionino con quella banda. HDMI 1.4/2.0/2.1 sono solo le specifiche dello standard a cui i vari produttori devono arrivare.
Questo non vuol dire che il cavo cinesone a 18gbps non funzioni come un qualsiasi cavo certificato, sopratutto perché le specifiche complete di HDMI 2.0 sono uscite da anni ormai.
Nel video viene fatto l’esempio del cavo belkin che riesce realmente ad andare a 48gbps, ma dato che quando fu fatto il video le certificazioni non erano ancora state approvate per l’associazione HDMI quel cavo non poteva chiamarsi “ultra high speed”, ma comunque rientrava perfettamente nelle specifiche.
Qual’è la morale della favola? I cavi certificati sono sicuramente l’acquisto da prendere se si volesse avere un prodotto molto lungo, ma finché stiamo parlando di 1.5m di lunghezza qualsiasi cineasta riesce ad arrivare a 18gbps se è stato pensato per quello.
I cavi da cesto costano 10€, esattamente come quelli che trovi su amazon o ebay.
La dicitura " 18 gbps " spesso non corrisponde al reale funzionamento ed i cavi " hdmi 2.0" non esistono, l' ho ben specificato nel mio messaggio ma soprattutto l' ha ben specificato Brad Bramy, vicepresidente del settore marketing di Hdmi nella sua intervista con Vincent Theo di Hdtvtest.
Evitiamo di fare disinformazione, grazie.
Se vuoi un semplice cavo hdmi 2.0 non ti preoccupare di queste cose.
Se vuoi un cavo hdmi che vada a 4K 60hz basta che controlli la banda passante 18 (gbps) e che sia almeno hdmi 2.0.
Le certificazioni non sono necessarie de li cavo e corto e la casa peggiore è proprio prenderlo da centro commerciale, perché lo vai a pagare anche 30 euro quando il prezzo di mercato massimo è di una quindicina di euro.
Non c'è una " versione " del cavo. Purtroppo il marketing ha portato a credere che esistano cavi hdmi 1.4, 2.0, 2.1 etc... in realtà i cavi non prendono i nomi delle interfacce.
La questione è semplice, se vuoi per esempio un cavo per un collegamento 4k60hz ci sono 2 vie:
- prendi un comune cavo hdmi da cesto del centro commerciale e lo provi, questa è spesso la via migliore quando il cavo è <3m;
- prendi un cavo certificato direttamente da hdmi ( per il 4k60hz si chiama Premium high speed) per avere la certezza.
Più il cavo è lungo, più é soggetto a crosstalking e più c'è il rischio di " no signal".
Scusate ma come capisco la versione del cavo? In generale intendo. Ne ho comprato uno meliconi da euronics recentemente e non c'è scritto assolutamente nulla sopra.
E tra poco arriverà il "bollino anticontraffazione contraffatto"
!.
Io non vedo l'ora che si diffonda 2.1 e 8k per veder scendere il prezzo di tutta la componentistica 2.0b/uhd hdr: mi rifiuto di spendere 100€ per un audio extractor 7.1 generico o 200+ per un AVR Key.
Come gli accessori Made for iPhone venduti dai cinesi vicino a casa mia... cavo per iPhone a 2.99 euro
Grazie, non avevo guardato con la giusta attenzione, ho corretto.
Quello in immagine però non è un QR, ma un DataMatrix!
Così non servirà più chiedere ai commessi inutili (con tutto il rispetto per quelli che non lo sono)
boomer
Ok