
Mobile 28 Nov
Solamente ieri vi avevamo parlato degli ultimi sviluppi riguardo il progetto di rete unica italiana, nato durante il governo Draghi e parzialmente bloccato dall'ultima squadra di governo capitanata da Giorgia Meloni. Il progetto prevede di riunire sotto la protezione dello stato sia la rete di OpenFiber sia quella di TIM, ma la mancata offerta da parte della CDP sembrava aver fatto sfumare a tempo indefinito l'iniziativa.
Ve ne abbiamo parlato meglio nel più recente articolo che vi proponiamo a seguire, tuttavia ci sono delle novità emerse grazie a una nota del Ministro Urso e del Sottosegretario Butti da poco pubblicata nella pagina ufficiale del Ministero delle Imprese
A quanto pare si rema verso una soluzione da discutere entro la fine del 2022, come evidenziato dall'ultimo aggiornamento da parte del governo, che conferma come il Ministero delle Imprese abbia svolto in queste settimane numerosi approfondimenti e dialoghi con i principali soggetti coinvolti nell'operazione rete unica. Ecco la nota pubblicata nella pagina del ministero, che conferma l'idea di dare vita a un tavolo di discussione che possa portare alla scelta delle soluzioni migliori percorribili.
Il Governo ha svolto in queste settimane ampi e doverosi approfondimenti ed interlocuzioni con i principali soggetti coinvolti nello strategico dossier sulla “Rete Unica” culminati nell’incontro svolto ieri a Palazzo Chigi con le organizzazioni sindacali. Tenendo conto delle priorità di valorizzare le risorse umane di TIM e dar attuazione ad una efficiente e capillare Rete Nazionale a controllo pubblico, il Governo intende promuovere un tavolo di lavoro che entro il 31 dicembre possa contribuire alla definizione delle migliori soluzioni di mercato percorribili per massimizzare gli interessi del Paese, delle società coinvolte e dei loro azionisti e Stakeholder, tenendo altresì conto delle normative esistenti a livello nazionale ed europeo e dei necessari equilibri economici, finanziari ed occupazionali
La questione è tutta aperta e ne riparleremo sicuramente nel prossimo futuro. Nel frattempo il governo è impegnato anche nella delicata questione della legge di bilancio, e proprio in queste ore è arrivata la conferma che sui limiti d'utilizzo Pos ci sono dialoghi in corso con l'Unione Europea, dunque anche in questo caso non ci sono decisioni definitive da parte della nuova amministrazione.
Commenti
Si ma al governo ci sono privati che fanno i loro interessi, sostanzialmente
Non ha senso discutere su chi non afferra concetti basilari.
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Vai a vederti il video fatto dal Corriere su Telecom. Cerca "Data Room"
Importanza non vuol dire nulla, senza interventi a medio e lungo termine puoi passare dall'essere il riferimento del settore a non contare nulla. L'Italia era tra i paesi più avanzati sul nucleare all'inizio del secondo dopo guerra per non contare più nulla 10 anni dopo per mancanza di investimenti e visione. Ed era tutto pubblico.
Pensare che solo perché un'azienda sia pubblica allora funziona meglio vuol dire credere alle favolette ed a Babbo Natale.
Personalmente ritengo opportuno un incidenza statale/comunale opportuna, anche semplicemente inserendo un sito controllato dove non possa essere falsificata la capillarità della rete. Per esempio, nella mia via, viene indicata la possibilità di viaggiare in ftth fino ad 1gb ma in realtà abbiamo solo palistica esterna con cavi in rame e la cabina in fibra a 600mt, ne consegue che pago per una 200mb e ne arriva 35mb. Ne consegue che non faranno mai un interramento con passaggio della fibra ne tanto meno l'aggiunta di una cabina ftth più vicina per arrivare almeno a 150mb su 200.
Vabbè, ma prima che venisse privatizzata c'erano telefoni eletrroneccanici.
Poi, come abbiamo perso il treno dei microprocessori grazie alla poca lungimiranza dei grandi imprenditori italiani, facendo fuggire di qui la mente geniale che ha contribuito a rendere Intel quel che ora e che ha fondato la Synaptics (grazie alla quale esistono touchpad e touchscreen oggi) , abbiamo perso tanti altri treni.
Però, Hey. We are the best, Italians do It Better.
Però la colpa è sempre dei privati, sempre degli altri, mai italiano in generale, arraffatore, sfaticato e imbroglione. Si vede come è messa bene la condotta idrica italiana, la gestione dei territori, la gestione delle aree edificabili, si vede si vede.
Però la colpa è dei privati, non dei baccalà che votano con cu**.
più che peggio avrei scritto "o più probabile, visto troppo gf vip?"
Telecom prima che venisse privatizzata era la 5a compagnia al mondo per importanza.
I privati si sono comportati come sciacalli
Oppure cabla meglio e ci mette la metà.
Fare discorsi un tanto al chilo lascia il tempo che trova.
Pure il pubblico ha dimostrato il suo fallimento.
La gestione del controllo deve seguire approcci razionali, non di bandiera. Dare ad un privato la gestione dell'infrastruttura non ha senso, è meglio che la gestisca il pubblico per una serie ragionevole di motivi. Allo stesso tempo, consentire al pubblico di usare quell'infrastruttura per offerte commerciali al consumatore è controproducente.
Poi si avrà una società che investe e cabla male e ci metterà il doppio del tempo
In realtà ha senso questo discorso perché avere due società che investono e cablano a casaccio non è l'ideale, anche solo per il fatto di cablare due volte gli stessi posti, magari in tempistiche diverse (quindi doppi scavi).
Sono pienamente d'accordo!
Avanti tutta con la rete statale.
É dal 1999 che i privati stanno facendo scempio della connettività in Italia
Letto troppo Orwell? O peggio, visto troppo gf vip?
In Italia deve tornare TUTTO sotto il controllo pubblico. I privati hanno dimostrato il loro totale fallimento nella gestione degli ex servizi pubblici.
Non so cosa combinerà il nuovo governo, di sicuro l'idea di comprare per la terza volta TIM con tutti i suoi debiti non mi piaceva per nulla, speriamo che riescano a partorire un'idea migliore di quella del precedente governo.
Giusto, meglio che ognuno si faccia la propria rete così si cabla la stessa città 20 volte senza mai cablare le aree rurali perché per gli operatori non c'è abbastanza profitto.
Una rete unica controllata dallo stato è il modello cinese, non occidentale.
Bisogna evitare monopoli.
Lo stato non deve controllare la rete, troppo pericoloso per la libertà di espressione.
La priorità sarebbe quella di cablare l'italia, qui invece sembra essere quella di chi e come scambiarsi le mazzette