George Martin e altri scrittori querelano OpenAI: addestra l'IA con i loro libri

21 Settembre 2023 48

Una serie di autorevoli scrittori, tra cui George R.R. Martin, hanno citato in giudizio OpenAI per violazione del copyright, unendosi ad altri autori impegnati contro le società di intelligenza artificiale generativa per l'uso dei loro libri a fini di addestramento del suo chatbot.

L'Authors Guild e 17 autori ben noti, come Jonathan Franzen, John Grisham, Jodi Picault e il soptracitato autore de Il ciclo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, hanno presentato una causa nel Distretto Sud di New York, con l'intento di farla diventare un'azione collettiva. Secondo la denuncia, OpenAI "ha copiato interamente le opere degli attori, senza autorizzazione o considerazione" al fine di utilizzare i materiali protetti da copyright per migliorare gli strumenti di IA generativa, nello specifico i chatbot trattandosi di materiale testuale. Ecco un estratto del testo che accompagna la causa.

"I mezzi di sussistenza di questi autori derivano dalle opere che creano. Ma gli LLM del convenuto mettono a rischio la capacità dei narratori di fiction di guadagnarsi da vivere, poiché questi consentono a chiunque di generare - automaticamente e gratuitamente (o a basso costo) - testi che altrimenti pagherebbero agli scrittori per creare"

Gli autori sono preoccupati dal fatto che le loro creazioni potrebbero essere sfruttate per consentire agli LLM (in questo caso si parla del modello di OpenAI) di creare altre opere derivate che altro non sarebbero che copie parafrasate delle originali, o delle mere imitazioni, con il risultato di danneggiare i mercati. Nella denuncia si afferma che OpenAI avrebbe potuto addestrare GPT su opere di pubblico dominio, come ad esempio quelle su cui sono scaduti i diritti di copyright, anziché utilizzare materiale protetto aggirando il pagamento di una licenza d'uso.

La situazione si ripete similmente a quanto avvenuto con gli autori e gli attori di Hollywood: i primi lamentano contratti sempre peggiori a causa di un uso indiscriminato dell'IA per generare testi e rimpiazzarli, i secondi sono preoccupati da un possibile uso indiscriminato della loro immagine per la generazione di versioni digitali. Di base sono tutti accomunati dal medesimo pensiero e di mezzo ci sono naturalmente questioni economiche, oltre alla difesa delle proprietà intellettuali.

Questa è solo l'ultima causa legale intentata contro OpenAI da autori famosi, che accusano la società di violazioni del copyright. Lo scrittore di Le Straordinarie Avventure di Kavalier & Clay, Michael Chabon, e altri hanno citato in giudizio l'azienda per lo stesso motivo all'inizio di settembre, così come la comica Sarah Silverman e gli autori Christopher Golden e Richard Kadrey che hanno intentato azioni legali contro OpenAI e Meta a inizio estate.


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Commenti

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biggggggggggggg

Il problema è che tu non hai capito nulla di cosa sia un modello come chatgpt. Hai una sorta di visione magica della cosa.

Ripeto, evita di esprimerti su ciò che non conosci.

pisqua187

ripeto..la tua visione sebbene studi una cosa che non capisci è ferma al mese corrente.. secondo tua logica per aggiornare un AI basta dargli in pasto GPU e miliardi.. nella mia di logica nel giro di poco grazie all'AI troveremo un algoritmo che la snellirà notevolmente riducendo costi per mantenerla e miliardi che verranno reinvestiti per fare ulteriori upgrade. Quando sta benedetta AI entrerà nelle nostre case sottoforma di assistente vocale la curva di apprendimento sarà cosi repentina da farci fare un balzo in avanti davvero notevole sia in positivo che in negativo. ma non siamo nostradamus.. chi vivrà vedrà..

ErCipolla
FactCheckoEBasta

Il discorso è che se lo crei te è considerata farina del tuo sacco perché te sei un essere umano con la tua chimica cerebrale e le tue esperienze che filtrano la copia 1:1 del testo attraverso una lente unica.

Un'AI non è niente di tutto questo, è una macchinetta che sputa un Frankenstein di riba già esistente.

Un'AI non potrebbe mai creare Star Wars partendo dal Pianeta Proibito. George Lucas sì.

Federico

Credo dipenda dal fatto che non hanno ben chiaro in mente come funzionano le IA generative.
A mio avviso sono convinti che esse compiano "riassunti" dei libri, ed in quel caso la richiesta potrebbe avere un senso, solo che non è ciò che loro fanno.

Alexv

Non proprio tutto. Se ci fai un film o lo leggi in pubblico e ti fai pagare, devi fare accordi extra.

Dave

In questo momento la legislazione prevede che tu possa usare tutto ciò che produce l'IA, anche per guadagnarci, ma non hai nessun copyright su quello che pubblichi, in ogni caso come dice Federico non è un plagio ma è come avere un assistente che apprende un metodo o uno stile e ti propone la sua versione, in pratica è quello che si è sempre fatto fino ad ora in modo più "artigianale"

Federico

La IA generativa usa il libro in modo non diverso da come facciamo noi: capisce ed impara.
Quello che poi produce, sempre come noi, è il frutto di tutto ciò che ha imparato.

Ripeto, mi stupisce che non cogliate il grande rischio insito in questa richiesta degli scrittori.

Alexv

Forse tra 10 anni serviranno sempre più autori perché la IA saranno sempre più affamate...

GianL

Il diritto d'autore va pagato ogni volta che si fruisce dell'opera:
ogni volta che una IA "generativa" usa quella fonte per un risultato la fee è dovuta.
Mi sembra eticamente e commercialmente giusto (non possiedo nessuna IP mia).

Alexv

Chi scrive software spesso è geloso anche delle API pubbliche o set di istruzioni, non vedo perché non debba esserlo anche l'autore di un libro. Che poi le sue rivendicazioni siano consistenti o meno è un altro discorso.

Federico

Non sono d'accordo, non può essere lasciato all'autore di decidere chi sia autorizzato a leggere un'opera presente sul libro mercato.
Mi stupisce che tu non colga l'estrema pericolosità che avrebbe dare una simile facoltà.

Comunque decideranno i giudici.

Christian

Come esistono leggi sulla privacy é giusto che esistano leggi sulle IA. Io autore del libro devo essere libero di decidere se voglia o meno che quello scopo sia consentito e se lo consento devo essere libero di deciderne il compenso.

Federico

In quale modo si dovrebbero arrecare questi danni?
Le IA non producono plagio, quindi le vendite non subiscono alcuna ripercussione.
A meno che tu non intenda dire che istruire delle intelligenze possa arrecare danno in quanto esse potrebbero produrre materiale concorrenziale.
Questa, consentimi, è una via pericolosa.

L'IA prende dei testi che ha in memoria, li rielabora e genera un altro testo.

Faccio lo stesso con le molte migliaia di libri da me letti e/o studiati, questo è il normale modo di procedere di qualsiasi intelligenza, biologica o meno che sia.
Tutte noi traiamo ispirazione dalle conoscenze accumulate per produrre nuovo materiale.

Christian

Ripeto, sono i numeri che fanno la differenza.
Tu leggendo il libro il massimo che puoi fare per arrecare danni allo scrittore é diventare anche tu uno scrittore di successo e nel migliore dei casi scriverai qualche libro che andrà difficilmente a intaccare le vendite di altri.
L'IA ne potrà sfornare miliardi e persino meglio di quelli degli autori sul quale si é basato in futuro.
Sicuramente loro lo fanno per scopo di lucro, ma non é neanche completamente ingiustificata la richiesta.
Se prendi leggi fatte all'inizio del 900( solo un esempio) sicuramente non tuteleranno da casistiche del 2023 perché proprio la gente non può neanche immaginare utilizzi che ne verranno fatti con tecnologie inesistenti.
Quindi normale che probabilmente al momento non avranno nessun appiglio legale, ma vedrai che come per la privacy usciranno un sacco di leggi nuove a riguardo.
L'IA prende dei testi che ha in memoria, li rielabora e genera un altro testo.
Non mi sembra sia tanto diverso ad esempio da una persona che con una DAW prende sample da canzoni, ci aggiunge qualche strumento sopra e crea una nuova canzone senza chiedere agli autori delle canzoni.

Andhaka

Il problema non è quello.

Un conto sei tu che leggi decine di libri, ti ispirano e ti metti a tavolino a creare una tua storia per quanto possa partire da quelle che hai letto.

Un altro è dare in pasto questi libri ad un sistema di apprendimento artificiale che poi può sfornare dozzine di testi in pochi minuti sempre partendo dalle fonti. IA che poi potrà battere in velocità di produzione qualunque umano.

Chiariamo, è una distinzione labile, molto labile, ma la protesta ha un senso per salvaguardare il mercato.

Anche se, probabilmente, è già troppo tardi.

Cheers

Federico

Lui ha parlato di scopo di lucro; se acquistassi un testo non per piacere di lettura ma per migliorare la mia posizione professionale sarebbe ugualmente a scopo di lucro, o no?
Non esiste alcuna differenza nelle regole sui diritti di autore in base alla finalità dell'acquisto, ma se questi signori vincessero essa verrebbe introdotta.

Non vedo cosa c'entrino alterazione e redistribuzione, nessuna IA fa qualcosa di simile, e difatti nessuno le accusa di ciò.
Qui è solo una pura questione di soldi Christian, quello della IA è un business ricco e cercano di cavarne più profitto del dovuto.
Nulla di più.

Christian

Beh, non é proprio uguale. Se fosse finalizzato a se é un conto, ma vengono usati per generare altre cose per altre persone e persino in grande numero.
In realtà in informatica questo é un concetto tutt'altro che nuovo, ci sono molte licenze che vietano l'alterazione e la redistribuzione del file ed essenzialmente non é che sia molto diverso quello che accade qua.

Zanzo

Se l'IA sta imparando da game of thrones... altro che skynet

Giulio Forti

Intendevo comprarlo e pagarlo subito.
Sai ormai si compra tutto a rate.

RavishedBoy

"se mi compro e pago un libro"
Puoi comprarlo senza pagarlo?

Federico

Ma figuriamoci

frank700

È possibile.

Federico

Quindi se io compro un libro per il piacere di leggerlo pago i normali diritti di autore, mentre se lo faccio per acquisire competenze spendibili a fini professionali dovrei pagare un extra.
Stai dicendo questo?
Perché è a questo che porterebbe una loro vittoria.

Federico

Secondo loro no, evidentemente.

Federico

Pensi che per il training sia stato utilizzato materiale scaricato con BitTorrent???

Federico

Trovo queste prese di posizione semplicemente allucinanti, se questi signori vincessero per l'utilizzo dei libri a fine di apprendimento bisognerebbe pagare un extra sui diritti già corrisposti.

Davide Villa

È tutto grazie al lavoro di Google, è stato allenato su Book 1 e Book 2, quelle che ci hanno fatto riconoscere a noi con i CAPTCHA

uncletoma

c'è un nuovo sinonimo di emozionare, interessante

biggggggggggggg

Non hai capito, studio questa roba, non è che parlo per l'abbonamento a chatgpt (che comunque ho), non serve che copincolli articoli a caso che manco capisci cosa c'è scritto sopra.

Tra l'altro quello che hai maldestramente copincollato smentisce quello che stai affermando. Nel 2018 avevano un modello che bastava qualche decina di GPU per qualche giorno (in realtà non l'hanno inventato loro ma in google, ma vabe), hanno visto che aveva performance incredibili e l'hanno ingrandito usando più risorse di calcolo. Nuovo risultato positivo, a quel punto hanno detto "e se chiediamo a MS 25 mila gpu e qualche miliardo di dollari"? MS si è convinta ed è venuto fuori GPT3.

Se pensi che ogni anno per i prossimi 10 anni facciano un 10x sulle dimensioni e quindi le performance è perchè non sai di cosa parli. Vorrebbe dire un modello che fra 3 anni avremmo un modello da 180 mila miliardi di paramentri.
Per addestrarlo (e farlo poi girare) non basterebbe neanche prendere ogni singolo computer/server/calcolatrice del mondo per 6 mesi di fila.

Ripeto, lascia stare.

momentarybliss

Personalmente trovo giusto che gli autori protestino, un conto è studiare un'opera, un altro è prendere indiscriminatamente testi e darli in pasto all'intelligenza artificiale per allenarla, siamo sui due piani differenti. Mi domando peraltro come sia avvenuta la procedura, se sono stati acquisiti i files degli e-book e/o scansionati in OCR i volumi già questo penso basti per sostanziare le irregolarità

comatrix

Stiamo veramente raggiungendo l'assurdo a mio parere.
Adesso una persona non può più crearsi, non so, le proprie storie di Fantascienza perchè Asimov c'è arrivato prima in alcune circostanze specifiche?
Quindi non so, i Robot di Star Wars non dovrebbero esistere poiché, concettualmente parlando, è arrivato prima "Robby the Robot" in "Pianeta Proibito"? (se non ho capito male eh)

frank700

Forse dovrebbero acquistare i libri che usano per acquistare l'AI.

biggggggggggggg

Infatti una causa del genere su stable diffusion è già stata cestinata perchè quello che dicono non ha senso, proprio da un punto di vista tecnico.

Il Corpo di Cristo in CH2O

pensa che c'è chi filosoficamente dice che l'originale non è mai esistito.

T. P.

poveri giudici!

biggggggggggggg

Ci lavoro con questa roba, forse ne so un minimo più di te. In ogni caso se anche fra 10 anni miglioreranno così tanto da scrivere libri degni di un pulitzer con un prompt di 20 parole (cosa che dubito fortemente, anzi diciamo che è proprio una m1nchiata), vorrà dire che ci faremo scrivere i libri dalle llm e ce ne faremo una ragione

xpy
"I mezzi di sussistenza di questi autori derivano dalle opere che creano. Ma gli LLM del convenuto mettono a rischio la capacità dei narratori di fiction di guadagnarsi da vivere, poiché questi consentono a chiunque di generare - automaticamente e gratuitamente (o a basso costo) - testi che altrimenti pagherebbero agli scrittori per creare"

Sono curioso di vedere come una cosa del genere la possano dimostrare legalmente. Allo stato attuale delle leggi un'accusa simile neanche dovrebbe essere accettata dal tribunale.
Altrimenti dovrebbero di fatto denunciare chiunque abbia comprato un loro libro.

pisqua187

sembra che la tua visione sia limitata al mese corrente... prova ad aggiornarti.... nel giro di un anno OPEN AI ha fatto passi colossali.. d!o solo sa che sfornerà nel giro di un paio d'anni...
Da come scrivi sembri uno di quei professoroni del fine 800 che prendevano per il cxlo edison per le lampadine e gli davano del poveraccio. se fossero ancora vivi..... tu ancora lo sei... datti una svegliata!

Giulio Forti

Maledetta proprietà intellettuale.

Roberto85

Con l'oggetto fisico si, col contenuto che c'è scritto all'interno no.

Giulio Forti

Ahahahah

Inquisitore

Oh no! Un'accozzaglia di algoritmi scritti da un essere umano prende spunto da un'accozzaglia di narrativa scritta da un altro essere umano... Come se poi quello che scrive George R. R. Martin non sia già ispirato da altra letteratura e altri miti frutto del pensiero umano.
L'originale è un concetto che non esiste più da tempo.

Giorgio

Molto meglio l'AI, in quel caso è lei che fa causa a Vespa.

Giulio Forti

Io non so se una AI potrà mai farti emozionare come un libro di Vespa.

biggggggggggggg
rischio la capacità dei narratori di fiction di guadagnarsi da vivere, poiché questi consentono a chiunque di generare - automaticamente e gratuitamente (o a basso costo) - testi che altrimenti pagherebbero agli scrittori per creare"

Quindi in pratica il problema è che non vogliono che la gente si crei le proprie storie di fantasia gratis ma devono pagare 20-30 euro a libro. Cosa impossibile tra l'altro visto che le AI attuali non sono capaci neanche lontanamente di scrivere un libro.

di creare altre opere derivate che altro non sarebbero che copie parafrasate delle originali, o delle mere imitazioni, con il risultato di danneggiare i mercati

Neanche per idea, è proprio tutt'altra cosa. Il fatto che a volte sia uscito qualche stralcio simile o uguale al testo originale non implica che un llm funzioni così.
C'è già stata una causa che è stata "stralciata" (contro Stable Diffusion mi pare) proprio perchè è stato ritenuto falso (perchè lo è) l'assunto che queste AI siano delle specie di "fotocopiatrici con ricerca intelligente", come alcuni cercano di farle passare.

Insomma, il punto è che al massimo danneggiano il loro portafoglio (falso visto che le AI non sono capaci di scrivere libri e non mi risulta che nell'ultimo anno ci sia stato un crollo di vendite di libri), non il mercato, e la gente deve caccià i sordi invece che magari scriversi delle storie per cavoli propri, a gratis.

Giulio Forti

Ma se mi compro e pago un libro poi non ci posso fare quel che voglio?

Giorgio

Se un programma è in grado di far emozionare col suo scritto tanto quanto un umano allora il problema è il lavoro dell'umano.

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