
Economia e mercato 12 Apr
Recentemente su YouTube è apparso un contenuto che in poco tempo è diventato virale. Si tratta di un duetto molto particolare tra due artisti di fama internazionale, ossia Drake e The Weeknd, ma come indicato anche nel titolo del contenuto, non c'è nulla di reale. Chiamato Heart On My Sleeve, il brano fa largo uso dell'intelligenza artificiale per simulare uno scambio di versi che hanno oggetto la pop star e attrice, Selena Gomez, la quale guarda caso ha avuto in precedenza una relazione con The Weeknd.
Secondo quanto affermato dal creatore, lo Youtuber che si fa chiamare @ghostwriter, la canzone è stata creata partendo da un software addestrato sulle voci del musicista. La canzone è stata pubblicata su TikTok lo scorso venerdì ed è stata vista più di 8,5 milioni di volte. La versione completa è poi arrivata su YouTube e Spotify, e su quest'ultima piattaforma è stata riprodotta 254.000 volte.
Come avrete modo di sentire a breve, la produzione non è perfetta, le voci denotano una qualità piuttosto scadente e possiamo sentire svariati glitch. Tutto ciò non sembra averne vanificato il successo e resta da capire che ne pensano i due artisti. Sebbene nessuno si sia pronunciato sul contenuto in oggetto, di recente Drake ha espresso disappunto per le opere digitali che si propongono di clonare la sua voce, ma lo ha fatto in risposta a un'altra elaborazione digitale che lo interessava.
Si profila un altro problema all'orizzonte, che riguarda la capacità di accedere alle librerie dei principali servizi streaming al fine di utilizzare il material per addestrare software di intelligenza artificiale. Universal Music Group si è già mossa in tal senso, contattando Apple e Spotify chiedendo in modo esplicito di impedire alle società di IA l'accesso a questi dati. In ogni caso, da tempo esistono siti che consentono di utilizzare le imitazioni delle voci dei maggiori artisti per creare canzoni inedite, con risultati comunque discutibili per ora.
Eppure c'è chi crede che questo sia il futuro, e non parliamo di utenti a caso ma anche di artisti direttamente impegnati. Uno su tutti? David Guetta, che ha recentemente utilizzato un sito chiamato uberduck.ai per imitare la voce di Eminem e aggiungerla a uno dei suoi pezzi strumentali. Il deepfake musicale è una realtà nota e proprio per difendersi da una possibile esplosione del fenomeno che è nata un'ampia coalizione di musicisti e artisti chiamata "Human Artistry Campaign", il cui scopo è garantire che l'intelligenza artificiale non prenda il posto della creatività umana.
E voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti, ma solo dopo aver sentito il pezzo incriminato a seguire.
In queste ore sta avvenendo qualcosa di ampiamente prevedibile, ossia l'eliminazione del pezzo incriminato dalle principali piattaforme streaming.
A quanto pare Universal Music — editore dei suddetti artisti — ha detto la sua sulla questione, sostenendo la canzone fake generata dall'IA rappresenta una forma di violazione del copyright. L'editore ha affermato che le piattaforme AI hanno una "responsabilità legale ed etica" per combattere questo tipo di utilizzo. Sono così iniziate a cascate le eliminazioni dalle principali piattaforme, a cominciare da Apple Music, seguita a stretto giro da Deezer, Tidal, TikTok, Spotify e YouTube. Nonostante intervento, la canzone può ancora essere trovata online e difficilmente potrà essere eliminata del tutto.
Commenti
Certa un sacco di schifo anche negli anni '70, solo che era meno visibile perchè l'accesso alla musica era più limitato e le classifiche dominavano le vendite.
Se lo dici tu...
non sai quanto ti sbagli.
ecco, dopo aver detto la tua scemenza quotidiano puoi tornare a nanna.
No certo, però c’è un divario notevole.
Io non dico che non fossero degni gli anni 70, ma dire che oggi c'è solo schifo non è vero.
Se ampliamo il raggio è solo più evidente. Nel 70 (per prendere un anno a caso) uscivano alcuni degli album migliori di Beatles, Pink Floyd, Led Zeppeling, Simon e Garfunkel ... ai margini dalle classifiche c'era gente come Ray Charles, Stevie Wonder, James Brown, Aretha Franklin, i Creedence, Neil Diamond, Santana
Beato te! Io ho quasi quarant'anni e quelli che citi non li ascolto manco per sbaglio
Quasi. Idem.
AC/DC, Jefferson Starship, Aretha Franklin, ASIA, Bronsky Beat, Cat Stevens e decine di altri in modo sparso 70/80. E ti evito gli italiani dove c'era gente come Le Orme, Il Banco, La PFM e tanti altri che la storia della musica l'hanno COSTRUITA. Oggi siamo al pietoso, a parte ben pochi musicisti .....
Ahahahahahahaahahahahahahahahaahahahahaahah! fai davvero star male. mi immagino tu nei 90 fra una canzone degli 883 e una traccia di gigi dag
Adele, The Weekend, Coldplay, Ed Sheeran, Lana Del Rey, decine di cantanti rap americani (deve piacerti il genere) solo per citarne alcuni a caso. Per non parlare poi di quelli rock/hard-rock/metal…
Se per te questi non sanno cantare…
Si ok ma qui non di parla sol odi musica Italian, e solo della classifica.
giusto, c'è da convivere con il dubbio atroce
Confermi che fi musica capisci poco o niente.
Beh che capisca è tutto da dimostrare!
ma ancora con sta scemenza della nostalgia? io 50 anni fa non ero nato, guardo magari con nostalgia gli anni 90 (che comunque sono stati musicalmente anni luce avanti a quello che c'è ora ) ma di certo non gli anni 60 dato che sarei dovuto nascere 40 anni prima.
sono certo che il massimo della pittura sia stato per esempio nella seconda metà dell'800, secondo te è nostalgia?
confermo che la musica di oggi è una m...a
esce qualche disco accettabile all'anno ormai, ma niente di paragonabile a quanto fatto negli anni 60 e 90 a livello sia qualitativo sia di evoluzione musicale
vedi? tuo nonno probabilmente ha vissoto gli anni 60/70 che sono senza dubbio alcuno il periodo in cui la produzione musicale ha prodotto la migliore qualità, io ho vissuto gli anni 90 e 2000 e se pur consapevole che la musica degli anni 90 è stata infinitamente superiore a quella di oggi so che però non è stata al livello di quella degli anni 60/70. non è questione della musica del passato, perche per esempio la musica degli anni 30/40 non è minimamente paragonabile a quella degli anni 60/70. è questione che ci sono periodi storici in cui le persone sono semplicemente migliori da alcuni punti di vista.
sarebbe come negare che la pittura della seconda metà dell''800 non sia stata la migliore.
non capisco quale sia il problema di accettare il fatto che viviamo un periodo culturalmente scarso.
la produzione musicale, cinematografica, ma anche la narrativa, la poesia, la pittura... quello che si è prodotto negli ultimi dieci anni è praticamente irrilevante se togliamo qualche buon lavoro.
lascia perdere, già che fai questa domanda capisco tutto
Su tiktok è pieno. Non era male in realtà.
Evudentemente hai qualche problema generazionale
Vabbe' ma anche a me da piccolo piaceva la Bucatini Disco Dance, che c'entra... certa roba me la porto cuore pure se è monnezza.
Chi ha come parametro di successo solo i soldi probabilmente non coglie un discorso sulla qualità musicale. Non importa.
Amen !
Era bella almeno? Dove la trovo?
Ignoranti che si travestono da colti per darsi un tono. È vecchia come il mondo.
Oddio parli come mio nonno parlava a mio padre e come quest'ultimo parlava a me. Proprio non si riesce ad imparare...
Certo che lo so, e so perfettamente distinguere un esempio sensato da una grandissima ca####a. Il tuo non era un esempio sensato
Per quanto possa non disprezzare totalmente The Weeknd, gli reputo tutti i cantanti/gruppi da te citati superiori. La cover svedese di Sarà perché ti amo ad esempio è un must nelle serate Karaoke in Svezia.
Ha dimenticato di scrivere “secondo me”.
La quantità è aumentata la qualità è calata.
Il fatto che in top 100 ora c’è più monnezza significa che i gusti son cambiati in quella direzione.
Certo ora hai molti più artisti a portata di click.. tra cui quelli degli anni passati, quindi se cerchi la qualità si trova
Prima esisteva solo una via: O finisci in top 100 o te ne vai a morire.
Oggi la situazione è molto migliore... se hai la volontà e la passione trovi qualità ovunque, i servizi di streaming pullulano di più artisti di quanti tu possa sperare di conoscerne in una vita. I magazine specializzati sono siti e pagine social che sfornano contenuti a non finire.
Viviamo nel periodo migliore. Unico problema è che con la quantità aumenta anche il rumore, quindi devi saper cercare.
Eggià, Galileo e Drake, proprio la stessa cosa... E poi sarei io il ridicolo!
uhm okay
E lei cosa ascolterebbe sentiamo.
Per te bravo.
Ridicolo è poco.
Scarti qualcosa che non hai mai sentito.
La chiesa ha fatto lo stesso con le teorie di Galileo, fatti 2 conti.
A sto giro tutti critici musicali che ascoltano solo battisti, mina o i beatles, complimenti...
Può non piacerti lo stile o il loro catalogo, ma almeno questi sapevano cantare (Albano e la Berti con voci ben oltre la media).
Mi capita di sentire Morandi cantare con un altro tizio, tal Sangiovanni, che stona manco sull'autobus della gita...vedi te
ben detto!
Prima di quelli da te citati (O. Berti 32esima) c’erano Celentano, Morandi, Berte, Manfredi, Vanoni, De Andre e gli stranieri quali Beatles, Creedence, Simon and Garfunkel…
Negli anni 70 in cima alle classifiche difficilmente la trovavi la monnezza. Ora è ovunque e devi scavare per trovare cose decenti
No, non ti senti bene. Albinoni è un compositore del 17°/18° secolo, cosa c'entra il fatto che molte sue opere non ci sono arrivate? Ci sono molti compositori che per un certo tempo sono stati dimenticati o quasi, per poi essere riscoperti decenni o secoli dopo: Ad esempio Bach, tra la sua morte nel 1750 e la metà del 1800 non lo ha suonato quasi più nessuno. Tu confondi la qualità di un artista con la sua popolarità, sono cose che non ci azzeccano niente l'una con l'altra
Certo che sì e magari avrò anche sentito qualche nota di questo tizio, ma da qui a doverlo necessariamente conoscerlo o ascoltarlo ce ne passa, eh...
The Fakend
La qualità esiste, non importa se stiamo parlando di vino o di bevande analcoliche, e quasi sempre non ha niente a che vedere con la diffusione o la pubblicità