I detriti spaziali minacciano la ISS, passeggiata all'esterno rinviata in extremis

30 Novembre 2021 2

Le attività extraveicolari (EVA), note anche con la definizione più popolare di passeggiate spaziali, stanno diventando un'operazione sempre più rischiosa per gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, e lo dimostra il fatto che proprio poche ore fa la NASA si è vista costretta a rinviare un intervento di manutenzione all'esterno per un potenziale problema di sicurezza legato ai detriti spaziali.

Gli astronauti della NASA, Kayla Barron e Thomas Marshburn, erano pronti a indossare le tute spaziali intorno alle 13.10 di oggi, secondo il nostro fuso orario, per uscire all'esterno a sostituire un'antenna. Erano quasi pronti a raggiungere la camera di equilibrio quando è arrivato il contr'ordine da parte dei controllori di volo.

A quanto pare l'agenzia spaziale, secondo il breve comunicato diramato poche ore fa, non è stata in grado di valutare con precisione il fattore di rischio e ha pertanto saggiamente deciso di bloccare l'operazione. Non è stata ancora definita una data precisa, ma la sostituzione dell'antenna non era così impellente da non poter essere rinviata.

Non conosciamo la natura dei detriti spaziali ma non può venire alla mente il recente episodio di due settimane fa che ha visto protagonista la Russia, quando con una scelta scellerata ha fatto esplodere un suo vecchio satellite in orbita come parte di un test anti-satellite ASAT.

In quell'occasione la deflagrazione aveva creato circa 1.500 detriti di dimensioni identificabili e centinaia di migliaia di pezzi difficili da rilevare, tanto da far scattare l'allarme mettendo in sicurezza gli astronauti a bordo delle navicelle Crew Dragon e Soyuz, attualmente attraccate alla ISS. E' sempre più lampante che il problema dei detriti spaziali dovrà essere affrontato in maniera seria, e lo si dovrà fare il prima possibile.

Lo scenario della "sindrome di Kessler", teorizzato nel 1978 dall'omonimo consulente NASA, sta diventando sempre più concreto e ciò che un tempo poteva sembrare un'esagerazione ora è più palpabile che mai. Per chi non la conoscesse, la Sindrome di Kessler non è una malattia, ma definisce una sorta di punto di non ritorno per l'affollamento orbitale da detriti spaziali, e dice in sostanza che arriverà un giorno in cui gli oggetti di scarto in orbita saranno talmente tanti da causare una collisione a catena con crescita esponenziale, che potrebbe rendere impossibile l'esplorazione spaziale o il semplice impiego di satelliti per diversi anni. Gli effetti sarebbero devastanti e in questa situazione tutti i servizi basati sulle reti satellitari cesserebbero di funzionare.

E' chiaro che quello della sindrome di Kessler descrive uno scenario decisamente apocalittico ma è meglio tenerlo in considerazione poiché come dice il celebre detto "prevenire è meglio che curare".


2

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
MeTeMpS

Ed è subito Gravity

Federico

Se vuoi che la popolazione del Paese che ti minaccia abbia ben chiaro cosa sei in grado di fare, procurati un botto grande a sufficienza per essere certo che resti ben impresso nelle menti di tutti.

Android

Recensione Samsung Galaxy Tab S9 Ultra 5G: un ulteriore passo in avanti! | VIDEO

Apple

iPhone 15 Pro Max vs 14 Pro Max: tutte le differenze e le nostre impressioni | VIDEO

HDMotori.it

Fiat 600e, ecco come va il nuovo B-SUV elettrico | Video

Tecnologia

Recensione Ecovacs Deebot X2 Omni: si fa quadrato ma pulisce a tutto tondo | VIDEO