
Curiosità 22 Giu
12 Novembre 2021 14
Tra i pianeti del sistema solare Venere è certamente tra quelli a destare maggior interesse nella comunità scientifica poiché si ritiene che un tempo possa essere stato davvero simile alla Terra per come la conosciamo oggi. Non si esclude che anche il nostro pianeta natale possa prima o poi subire lo stesso destino, ma non si tratterà di un'evoluzione molto positiva poiché Venere è un pianeta infernale la cui superficie è dominata da numerosi vulcani attivi, la pressione atmosferica è talmente alta da mettere alla prova qualunque sonda, e come se non bastasse gli oltre 460° superficiali lo rendono decisamente inospitale.
Nei prossimi anni diverse missioni partiranno alla volta di Venere con l'obiettivo di studiare sia l'atmosfera che le caratteristiche superficiali, sappiamo ad esempio che nel 2030 sarà lanciato un orbiter nato dalla collaborazione ESA-NASA chiamato EnVision, mentre un anno prima potrebbe prendere vita la missione DAVINCI, uno dei due progetti selezionati nell'ambito del programma Discovery che hanno ricevuto un primo finanziamento per dare il via agli sviluppi.
DAVINCI (Deep Atmosphere Venus Investigation of Noble Gass, Chemistry and Imaging) si ispira al celebre genio italico del Rinascimento e sarà interamente gestita dal Goddard Space Center della NASA. La missione si pone l'obiettivo di misurare la composizione atmosferica, sia alta che bassa del pianeta, attraverso gli strumenti CUVIS (Compact Ultraviolet to Visible Imaging Spectrometer) e VISOR (Venus Imaging System for Observational Reconnaissance). Il luogo di discesa sarà l'Alpha Regio, una regione montuosa dell'altopiano le cui rocce potrebbero contenere indizi sul misterioso passato del pianeta.
Viste le condizioni proibitive di Venere, tutta la strumentazione sarà protetta all'interno di una sfera in titanio. Oltre ai due strumenti descritti poco sopra, al suo interno troveremo Il VLTS (Venus Tunable Laser Spectrometer) che misurerà i gas chiave potenzialmente legati ad una presenza passata di acqua sulla superficie, ll VMS (Venus Mass Spectrometer) che studierà l'atmosfera in dettaglio, e il VASI (Venus Atmospheric Structure Investigation), che misurerà la pressione, la temperatura e i venti durante la discesa.
Grazie a una finestra in zaffiro trasparente presente nella parte inferiore della sfera, lo strumento VENDI (Venus Descent Imager) mapperà la topografia e la composizione dell'area con scale inferiori al metro. Infine sulla sonda sarà presente uno strumento nato da una collaborazione studentesca chiamato VfOx (Venus Oxygen Fugacity) che consentirà di misurare l'ossigeno nell'atmosfera profonda.
Sebbene manchino ancora diversi anni alla partenza, il Goddard Space Center ha condiviso un video che offre una panoramica generale della missione. Non è nemmeno casuale la scelta delle grafiche, chiaramente ispirate allo stile degli scritti del nostro Leonardo. In attesa di nuovi dettagli, vi lasciamo alla sua visione.
Commenti
L'ipotesi al momento più plausibile è che quando il sole avrà iniziato la fase finale della sua vita, aumentando del 10% la quantità di radiazione emessa, l'aumento della temperatura sulla terra avvierà un effetto serra (causa progressiva evaporazione degli oceani) talmente potente da portare la temperatura superficiale a centinaia di gradi. Nessuno potrà saperlo con certezza perché per allora saremo tutti morti e ogni traccia che avremo lasciato sarà cancellata, però è probabile che vada a finire così. Lo dice chi questa roba la studia, non io.
Verissimo, fu un'impresa clamorosa, specialmente con la tecnologia a disposizione all'epoca. Però nessuno qui ha detto che la Nasa sarà la prima ad arrivarci ;)
non si esclude che l'asino prima o poi possa volare
Mi sono datto fiondare sì
ma per favore....allora possiamo scrivere ogni cavolata, tanto chi può escluderlo?
https://media3.giphy.com/me...
lei professore non ci era andato in vacanza anche l'estate scorsa? :)
Sarebbe bello se si potesse schermare parzialmente Venere dal sole, magari le temperature scenderebbero.
Il pianeta Venere, per quanto possa essere pericoloso per l'uomo, non lo sarà mai quanto il monte omonimo.
"non si esclude"
Tu puoi escluderlo, con che prove?
"Non si esclude che anche il nostro pianeta natale possa prima o poi subire lo stesso destino"
E perchè?
Chi l'ha detto?
La finiamo di scrivere boiate?
Quindi si sa già!
gli oltre 460° superficiali
Ci ho messo un po' a capirlo
Presenza di acqua in passato su Venere?
Ma stiamo scherzando? La temperatura e l'enorme pressione sono dovuti agli oceani che sono evaporati ed ora sono vapore acqueo che rendono densa e pesante l'atmosfera.