
13 Maggio 2021
10 Novembre 2021 3
Nell'ultimo anno e mezzo, le lezioni online sono diventate una pratica sempre più comune in Italia: secondo i dati di Semrush, tool dedicato all'analisi SEO dei siti web, gli iscritti ai corsi online sono aumentati del 329% nel giro di un paio di anni. Una tendenza che ha inciso anche sulle vendite del settore notebook.
Tra i portali che hanno visto la crescita maggiore ci sono Domestika.org con i suoi corsi creativi (+2.742%), la business school de Il Sole 24 Ore (+853%) e Coursera.org, che ospita corsi tenuti da docenti di università del mondo.
Un altro ambito che si prestava alla didattica a distanza anche in tempi non sospetti è quello dello studio delle lingue straniere: già prima della pandemia chi voleva imparare una nuova lingua poteva sfruttare internet per seguire lezioni in videochiamata a prezzi convenienti, e la tendenza è stata intercettata anche da app come Babbel, che ha introdotto la possibilità di partecipare a lezioni in diretta con un docente.
La nuova funzionalità si chiama Babbel Live e permette di partecipare a lezioni in piccolo gruppo. La procedura è abbastanza semplice: basta scaricare l'app, iscriversi e poi sottoscrivere l'abbonamento alla funzionalità Live. Gli abbonati hanno accesso a classi illimitate per il periodo di tempo selezionato: si può scegliere tra l'abbonamento di 1 mese a 79 euro, 3 mesi a 169 euro, 6 mesi a 289 euro e 12 mesi a 479 euro.
Una volta iscritti, la sezione "Live" dell'app si anima mostrando tutte le lezioni in calendario, che possono essere filtrate per livello, giorni e orario; ognuna ha un tema, ad esempio "parlare delle proprie origini", e un breve recap dove figurano l'insegnante, il livello linguistico e le relative competenze, che nel caso specifico possono essere ad esempio presentarsi, imparare i nomi dei diversi Paesi e parlare della propria città. C'è anche un test per identificare il proprio livello e uno storico delle lezioni passate.
A questo punto non resta che partecipare alla lezione: quando arriva l'ora prescelta, si clicca sul memo proposto dall'app e ci si collega direttamente alla videochiamata, che si tiene su Zoom ed è aperta solo agli iscritti; motivo per cui è necessario avere installata l'app di teleconferenze sul proprio dispositivo, che si tratti di un PC o di uno smartphone.
Le app per imparare le lingue hanno tanti pregi, e i dieci milioni di iscritti a Babbel ne sono la prova, ma anche qualche difetto: tra questi, credo che uno dei più macroscopici sia la mancata possibilità di ricevere un feedback diretto relativamente alle proprie prestazioni - che vada oltre le caselle spuntate correttamente negli esercizi - perché l'apprendimento avviene tramite tentativi, errori, correzioni e conferme.
Lo stesso vale per la pratica del dialogo perché la lingua è materia viva; va usata per comunicare, per poterla fare propria. Quindi, l'introduzione delle lezioni in diretta è un'ottima carta nel ventaglio dei servizi offerti da Babbel; sono efficaci quasi come quelle dal vivo, c'è il feedback diretto dell'insegnante, e per buona parte della lezione si praticano scambi conversazionali con gli altri studenti, a due a due, in "stanze" separate. Ottima cosa, perché volendo si potrebbe anche rimanere in contatto con i compagni per esercitarsi ulteriormente.
Gli orari delle lezioni coprono tante fasce orarie per venire incontro a esigenze diverse, basta prenotarle con qualche giorno di anticipo per scegliere quella più comoda. La fruizione ad abbonamento "illimitato", invece che a pacchetti di lezioni, è funzionale, perché in questo modo chi si iscrive è stimolato a mettersi d'impegno per trarre il massimo dalla spesa sostenuta, e la costanza è fondamentale in questo campo.
Le cose che vengono a mancare, rispetto a un corso tradizionale di lingua straniera, sono due: da un lato la continuità didattica, e di conseguenza la possibilità di correggere i compiti a casa; e dall'altro un libro di testo, perché Babbel e le altre app simili sposano un approccio comunicativo (ogni lezione è "tematica", e attraverso quel tema si esercitano costrutti, regole e vocabolario) ma sarebbe importante poter contare su una grammatica dove trovare ordinate tutte le cose oggetto della lezione, per poterle ripassare o capire meglio.
Resta il fatto che la soluzione di Babbel ha dalla sua l'estrema flessibilità, con la possibilità di esercitarsi ovunque e in qualsiasi momento, e il prezzo relativamente contenuto. La piattaforma inoltre mette a disposizione anche podcast, video su YouTube, giochi, storie e pillole di cultura per trasmettere nozioni sulla lingua e la cultura. Chi cerca un corso di lingue online con insegnanti certificati a prezzi accessibili può prenderlo in considerazione, visto oltretutto che la prima lezione è gratis, senza dimenticarsi di coltivare lo studio della lingua anche con altri strumenti, dalle letture alla visione di film.
Recensione Samsung Galaxy A54: il telefono da consigliare con un solo sfidante
Recensione TCL C835: LCD Mini LED “entry-level” con prestazioni da “top di gamma”
Netflix, tutti i film e le serie TV in arrivo ad aprile 2023
Recensione Corsair Hydro X Series: il liquid cooling custom fatto semplice
Commenti
“Gli orari delle lezioni coprono tante fasce orarie […] basta prenotarle con qualche giorno di anticipo per scegliere quella più comoda”
Assolutamente non vero!
Mi ero iscritto a Babbel ed avevo cercato di prenotarmi ad una lezione di prova, e tutti i giorni ed orari erano occupati (TUTTI !) l’unico posto libero era circa 20gg giorno.
Questa cosa mi ha deluso profondamente
A parte questo, sto provando diverse app di lingua e ritengo che Babbel al momento, sia la migliore in quanto parte davvero dalle basi di grammatica e (step by step) arriva fino ad un livello di inglese professionale.
Peccato per le live impossibili da partecipare
Solo io, sulle prime, ho letto "BABBEI LIVE" ed ho pensato ad un nuovo social video dedicato a..persone stolte?! :)
Per essere interessanti lo sono, se uno non deve imparare una lingua in modo "accademico" penso siano valide alternative, anche se tra questo ed essere autodidatti penso cambi molto poco. Sicuramente si parla di più, ma anche in quel caso si può ovviare.
Io la vedo così, questa è una soluzione per tutti quelli che non hanno la costanza e la voglia di mettersi li a fare le cose da soli. Che non è un male, ma non tutti siamo uguali.
Rimane che se uno avesse la possibilità di parlare quotidianamente una lingua anche solo per un'ora al giorno, con veramente pochissimo studio dietro (quel tanto che basta per qualche vocabolo, ma basta banalmente leggere o guardare video in lingua) si riesce ad imparare una lingua. Ovvio, non si diventerà mai traduttori o interpreti, ma si riuscirà a comunicare.