
06 Gennaio 2022
Non serve uscire dal nostro sistema solare per poter osservare oggetti cosmici così bizzarri da sfidare le nostre conoscenze scientifiche attuali. E' il caso della cometa 29p, o anche nota con il nome Schwassmann-Wachmann 1 in onore ai suoi primi osservatori. L'abbiamo identificata per la prima volta nel 1927 e ad oggi il suo comportamento è un un vero e proprio enigma per gli scienziati.
Con un diametro di oltre 60 km, 29p è una delle comete più grandi del sistema solare ed è una delle poche a orbitare attorno al Sole passando tra i due più grandi pianeti del sistema solare, Giove e Saturno, attraverso un'area che gli astronomi hanno soprannominato Gateway. Fa anche parte della famiglia di oggetti chiamati Centauri, ossia quei corpi celesti ghiacciati con orbite comprese tra quelle di Giove e Nettuno.
Fino a qui nulla di strano, ma 29p sfida la definizione stessa di cometa per il suo comportamento "esplosivo" noto ormai da decenni, che proprio di recente sembra essersi intensificato. Questa cometa osserva una traiettoria orbitale eliocentrica che non la porta mai ad avvicinarsi troppo al Sole, pertanto non presenta la classica coda distintiva causata dalla sublimazione e dalla ionizzazione solare, ma appare circondata da un alone sfocato che potrebbe ricordare una sorta di coltre nebbiosa. Ma non è questo l'aspetto più curioso, poiché 29p evidenzia annuali variazioni di magnitudine (luminosità) causate da esplosioni improvvise, un fenomeno osservato mediamente 7 volte all'anno nelle sue fasi più intense.
Non è chiaro se le esplosioni siano di origine magmatica o le eruzioni provengono da una combinazione refrigerata di idrocarburi, similmente a quanto avviene sulla luna di Saturno, Titano, eppure le variazioni di magnitudine sono talmente elevate da rendere 29p il secondo oggetto più attivo del sistema solare. il primo per intensità è la luna vulcanica di Giove, Io.
The current outburst of comet 29P from Berthelot Observatory (L54).@Astro_Romania pic.twitter.com/IdbHpsx7Os
— sonkab (@sonkab) October 18, 2021
Il problema principale è che al momento la maggior parte delle osservazioni provengono da astronomi dilettanti e non esiste un monitoraggio sistematico, tuttavia la recente fase esplosiva è talmente intensa che le cose potrebbero presto cambiare. Il fenomeno è cominciato il 25 settembre e sembra il più intenso degli ultimi 40 anni, forse il più potente misurato dal 1927. Sono state osservate 3 eruzioni in rapida successione nell'arco di 56 ore, tali da creare una super esplosione che ha reso 200 volte più luminosa del solito la cometa dal nostro punto di vista terrestre.
Il fenomeno è stato rilevato da almeno 5 astronomi tra cui Richard Miles, membro della British Astronomical Association, portando la questione all'attenzione del team impegnato con il telescopio spaziale Hubble. Sfortuna vuole che proprio un giorno prima che Hubble volgesse lo sguardo verso la cometa per ottenere una visione più dettagliata del fenomeno, il telescopio spaziale ha sofferto un nuovo problema tecnico che lo ha costretto in modalità provvisoria di funzionamento.
Riuscire ad utilizzare un potente telescopio come Hubble potrebbe consentire di distinguere meglio le caratteristiche delle esplosioni, osservare i detriti mentre si allontanano dalla cometa e capire meglio la loro natura, ma al momento non ci sono le condizioni per portare a termine l'obiettivo.
Secondo Richard Miles le potenti esplosioni osservate di recente potrebbero essere il risultato di complessi processi geologici che si verificano all'interno della cometa e sulla sua superficie, ma al momento si tratta solamente di ipotesi e forse solamente un'osservazione diretta potrà risolvere definitivamente l'enigma. A fianco delle esplosioni maggiori, ogni anno vengono osservate anche 10-15 esplosioni di minore entità che sembrerebbero più simili alle tipiche fuoriuscite dei geyser. Si teorizza che il materiale espulso si depositi sulla superficie formando una crosta, la cui frammentazione potrebbe essere la causa principale dell'incredibile intensità dei fenomeni esplosivi maggiori.
Eppure il destino di 29p potrebbe essere segnato e gli anni a disposizione per portare a temine osservazioni più dettagliate potrebbero essere pochi. Ad un certo punto (forse già dopo il 2038), Giove potrebbe imprimere a 29p un'effetto fionda gravitazionale scagliandola in un'orbita che la porterà ad avvicinarsi maggiormente al Sole, o addirittura ad essere espulsa dal sistema solare.
Sappiamo che la NASA è intenzionata ad avvicinarsi ad alcuni asteroidi con la futura missione Psyche, ma al momento nulla del genere è in progetto per la cometa 29 p. Ma se tra voi c'è qualche astronomo dilettante che voglia provare ad osservare direttamente la cometa, la testata skyandtelescope (in FONTE) ha pubblicato una guida per aiutare chiunque nell'individuazione di 29p.
Recensione Sony Xperia 5 V: funziona alla grande, ma è fuori tempo massimo? | VIDEO
Samsung Galaxy S24, primi render svelano il design: avrà bordi piatti e squadrati
Netflix: tutti i film e le serie TV in arrivo a ottobre 2023
Recensione iPhone 15: meglio del 14 Pro? | VIDEO
Commenti
Secondo me soffre di "meteorismo".
Tu non sei il vero Sheldon Cooper
discoteca spaziale
Per forza, la spiegazione è divina .... sta arrivando il santo Natale.
Trattasi del coprotagonista della serie Salvation.
:D
Attendiamo James Webb Telescope per vederla a 29MP
sicuramente colpa del vaccino e del 5G
E' quello che vogliono farci credere!!!1!!1!!!!!!!!!1 :D
Vabbè, la spiegazione è ovvia: l'arrivo di Galactus! :D