Bosch accelera con i semiconduttori: pronti 400 milioni di euro

30 Ottobre 2021 20

La carenza di chip a livello mondiale è cosa nota e sta mettendo in difficoltà i settori più disparati, con particolare riferimento all'automotive. Lo sa bene Bosch che, sulla scia di questa crisi, ha deciso di incrementare i propri investimenti in questa area. Ad appena qualche mese dall'apertura della nuova fabbrica di wafer a Dresda, l'azienda ha annunciato un altro investimento a nove cifre per la produzione di chip. Solo nel 2022 Bosch prevede di destinare oltre 400 milioni di euro per ampliare le fabbriche di wafer a Dresda e a Reutlingen, in Germania, e le attività dei semiconduttori a Penang, in Malesia.

"La domanda di chip sta continuando a crescere a una velocità vertiginosa. Alla luce degli attuali sviluppi, stiamo ampliando sistematicamente la nostra produzione di semiconduttori in modo da poter fornire ai clienti il miglior supporto possibile", ha dichiarato Volkmar Denner, CEO del Gruppo Bosch. Gran parte degli investimenti riguarderà la nuova fabbrica di wafer da 300 millimetri di Bosch a Dresda, dove la capacità di produzione sarà incrementata con una velocità ancora superiore nel 2022.

Circa 50 milioni di euro della somma prevista verranno impegnati il prossimo anno nella fabbrica di wafer di Reutlingen, vicino a Stoccarda. Sempre qui, dal 2021 al 2023, Bosch investirà un totale di 150 milioni di euro in ulteriori clean-room. A Penang, in Malesia, l'azienda sta costruendo da zero un test center per i semiconduttori. A partire dal 2023, il centro testerà i sensori e i chip semiconduttori finiti. "Questi investimenti pianificati dimostrano ancora una volta l'importanza strategica di disporre di una nostra capacità di produzione per la tecnologia chiave dei semiconduttori", ha dichiarato Denner.


Il 2021 può dunque essere definito come l'anno della guerra dei chip. Il vizio originario però, raccontano gli addetti ai lavori, sta tutto nell’anno Covid 2020. All'epoca le proiezioni di vendite da parte delle case automobilistiche sono state più prudenziali rispetto a ciò che poi si è effettivamente verificato sul mercato. Ciò ha finito per spostare i volumi e la domanda di semiconduttori, che storicamente incide sull’auto soltanto per il 10% dei volumi globali.

Il tutto è stato poi accelerato dal fenomeno delle auto elettriche, ancora più ricche di componenti elettronici. Lo scenario è complesso e, secondo le stime, la carenza di chip potrebbe caratterizzare tutto il 2022, per iniziare a intravedere la luce alla fine del tunnel solo nel 2023.


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Commenti

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Neuzzo

Secondo uno studio dell’European Semiconductor Distribution (DMASS) la Germania ha una quota di mercato pari a 742 milioni di euro: un livello irraggiungibile per chiunque (in europa) anche se l’Italia è comunque inserita nella top ten con 219 milioni di euro di quota di mercato. Tra le aziende che sono attive sul territorio italiano la più importante è certamente la StMicroelectronics la cui proprietà è italo-francese. Ma tutti i Paesi europei, in realtà, sono dei nani di fronte ai colossi stranieri (extra-europei).

luke

Ricomincio da capo

Frankbel

Il know how c'era. Amici miei hanno lavorato alla micron e poi fine prima decade dei 2000 sono finiti all'estero, incluso il fab di Dresda.
Non erano troppo indietro, semplicemente non furono aggiornati gli impianti cedendo al minor costo cinese.

tulipanonero1990

E che mancano totalmente del know how e delle capacità di produrre i chip che tutti noi vogliamo. Un po’ come chiedere ad un fabbro di costruire un motore a combustione .

Frankbel

Parliamo di aziende che quando c'è stato lo step evolutivo non si sono aggiornate, spostando la produzione all'estero. Oggi tutti ne paghiamo il prezzo di aver delocalizzato quasi interamente una produzione di questo tipo in Cina/Taiwan.

tulipanonero1990

Parliamo di aziende che fanno motori a vapore in una epoca di jet a reazione

Frankbel

Li abbiamo anche in Italia. Solo che non sono aggiornati agli step produttivi più recenti. Ad esempio STM a Catania e ex Micron ad Avezzano.
In Italia abbiamo perso competitività da decenni.

KK

Stica hai detto niente

Sheldon Cooper

Non esistono solo le auto ...

Sheldon Cooper

Io mi tengo la Serie X in attesa del cloud.

LaVeraVerità

Brutta cosa leggere un testo e non essere in grado di capirlo eh?

Solo nel 2022 Bosch prevede di destinare oltre 400 milioni di euro per ampliare le fabbriche di wafer a Dresda e a Reutlingen, in Germania, e le attività dei semiconduttori a Penang, in Malesia.
T. P.

Mi spiace, non ne ho idea!!! :(

tulipanonero1990

Speriamo riusciremo a raccogliere qualche briciola dal tavolo tedesco per avere un impianto anche noi qui in Italia, anche se molto più probabile che sarà in Francia.

KK

Credici

DjL4S3r

Sai dirmi che film è??? Grazie :)

virtual

Il 2022 sarà sicuramente peggiore del 2021 quanto a carenza di chip, vedrete!

Ken

in pratica quando ci saranno i chip in abbondanza e metteranno per la prima volta sugli scaffali le ps5 , sarà ora di passare alle nuove ps6 :D

T. P.

e assumi loro per incartare! :)

https://media1.giphy.com/me...

nitrusOxygen

400 milioni al massimo costruisci una fabbrica di Loacker, altro che semiconduttori

Super Rich Vintage

Quello che serviva all'Europa intera per avere la spinta è produrre i chip in casa propria, con i nuovi wafer da 300mm, che ricordiamolo sono più difficili da produrre rispetto ai 200mm, la produzione automobilistica potrà ripartire con nuove fantastiche funzionalità.

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