
26 Agosto 2021
14 Luglio 2021 20
Se la foto in testata ci ha permesso di vederla da lontano, molto più difficile sarà arrivarci per un mezzo come Perseverance. Parliamo di Séítah, un'area del cratere Jezero che solo pochi giorni fa è stata visitata e fotografata grazie ad una ricognizione aerea di Ingenuity, l'elicottero marziano che in seguito a questa esperienza ha completato la bellezza di nove voli su Marte.
In realtà qualche dato su Séítah lo avevamo già raccolto grazie all'MRO (Mars Reconaissance Orbiter), che grazie alla sua fotocamera HiRISE è in grado di catturare dettagli superficiali fino a 1 mt di diametro, ma le nuove foto scattate da Ingenuity hanno permesso alla NASA di vedere l'area in modo approfondito.
La zona è particolarmente sabbiosa e il rischio per Perseverance di restare bloccato in modo irreversibile sarebbe troppo alto, pertanto la sua tratta verso sud avverrà aggirando l'area più pericolosa. Le foto sono arrivate l'8 luglio e permettono di cogliere diversi dettagli, ecco la gallery composta da 4 scatti e arricchita con l'immagine del tragitto percorso.
La prima foto immortala un'area rocciosa che la NASA ha soprannominato Raised Ridges, dove è ben visibile un sistema di fratture che un tempo potrebbe aver veicolato un flusso di acqua nel sottosuolo (il cratere Jezero un tempo potrebbe aver ospitato un lago). Ora la curiosità degli scienziati è sapere se la dissoluzione dei minerali effettuata dall'acqua 4 miliardi di anni fa possa aver contribuito alla crescita di colonie microbiche, lasciando forse dei segni che un eventuale perforazione del terreno potrebbe scovare. L'obiettivo è prelevare dei campioni con Perseverance, per la futura analisi a Terra.
La seconda immagine riguarda la parte iniziale del volo ed evidenzia molto bene il passaggio del rover sulla superficie, possiamo infatti vedere le impronte delle sue ruote. Infine le due immagini successive mostrano un dettaglio della zona più sabbiosa a sud, chiaramente identificabile nell'ultima immagine scattata dall'MRO e sulla quale è stata ricalcata la tratta percorsa.
Olivia Toupet, uno dei tecnici del JPL che si occupa della conduzione del rover, ha spiegato che tale area risulta oltremodo pericolosa per le capacità di mobilità di Perseverance. Il rischio di rimanere bloccati è altissimo, e se il sistema di guida autonoma Autonav è in grado di evitare ostacoli e altri pericoli in modo molto preciso, nel contempo soffre di una problema non da poco: non è in grado di rilevare la sabbia e distinguerla da un terreno più duro, pertanto le zone di sicurezza vanno definite in anticipo dai tecnici della NASA.
Ancora una volta Ingenuity si è dimostrato uno strumento prezioso, poiché senza di lui gli scienziati non avrebbero mai potuto raccogliere foto così dettagliate di un'area impervia come questa. Eppure si lavora già al suo successore, il nome ufficiale non è stato ancora deciso ma i primi documenti descrivono le possibili caratteristiche del Mars Science Helicopter, il cui compito sarà arrivare in zone marziane impossibili da esplorare per un mezzo terrestre.
Commenti
Io ho più paura del Pianeta Luna!!! :)
Magari anche i pianeti e i corpi celesti sono viventi.... non mere rocce ma più come alberi e vegetazione o chissa cosa altro
Già, e anche mandarci degli umani non è che avrebbero molto da fare… prenderanno un campione di roccia e lo analizzeranno e così all’infinito.
Salvo trovare materiali preziosi che potrebbero giustificare l’estrazione mineraria, anche se a parere mio siamo anni luce lontani da poterlo fare
Ti suggerisco di studiare la formula di Drake per la nostra Galassia. E' molto semplice, la può capire chiunque, e ti da una dimensione per capire che su miliardi di pianeti, il 99% sono sassi senza vita.
Inoltre dai uno sguardo anche al Paradosso di Fermi.
Se dopo questi continuerai a pensare che gli alieni sono sul pianeta accanto, bhe...non è così. Il giorno in cui scopriranno un batterio nel sistema solare sarà una rivoluzione.
Ora scoprono le rovine prothean e poi via alla guerra con i Turian :)
Se fosse stato così facile non ci sarebbe stato gusto..
Magari ci sono forme di vita che non riusciamo a rilevare e sono talmenti differenti dalle nostre..
No,mai detto questo, ma vedere anche solo un insetto (alieno) sarebbe la vera scoperta e sorpresa...invece nulla di nulla da anni, se non qualche oggetto sconosciuto nei cieli ma boh.....
Credo sia impossibile essere gli unici essere viventi(non intendo intelligenti)
Ma sia marte che luna, per ora son solo sabbia e sassi morti da sempre.
Più di quanto lei si intende di robotica (senza contare che tanto per iniziare potrebbero mandare sistemi esterni di studio delle cavità marziane)
Vedo che ne conosce di fisica e elettromagnetismo.
Non ho capito, cosa ti aspetti, alieni in gonnella?
Tofuh... sii preciso, qua ci sono scienziati!!!!
Ma se si infilano in grotte o cunicoli credo che perdono il segnale...
Ma la sfida sta proprio li, trovare segni di vita nel nulla!!!
In effetti è una delusione, speravo trovassero delle foreste ricche di vita
Amo e credo in queste esplorazioni....ma mi dispiace dirlo, cavolo non c'è davvero nulla, solo sabbia e sassi....la morte fatta a pianeta.
La vicino ci deve essere un area chiamata tofu...
Sarebbe già qualcosa se iniziassero ad esplorare cavità e gallerie marziane, che queste distese di sabbia rosse e qualche ciottolo, oltre ad una sempre maggiore definizione, aggiungono poco
Disse...
Mandiamo su droni a scavare una base sotterranea e iniziamo la colonizzazione. basta chiacchere.
Attenti alla flotta marziana piccoli terrestri