
05 Agosto 2021
Un'innovativa membrana in nanofibra potrebbe risolvere il problema dell'acqua potabile. Il condizionale è d'obbligo dato che, visto il potenziale di questa scoperta, potremmo essere per davvero davanti ad una svolta epocale. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato da un gruppo di scienziati coreani che ha già messo alla prova la nanofibra "dei miracoli" con risultati più che incoraggianti: il nuovo processo di desalinizzazione a membrana ha consentito di ottenere acqua potabile da quella di mare lasciando fuori il 99,9% del sale in soluzione.
Se i risultati degli ulteriori test dovessero continuare sulla scia del primo e la membrana in nanofibra dovesse dunque riuscire ad arrivare sul mercato, questa darebbe un importante impulso nel superamento della crisi dell'acqua potabile che negli ultimi anni è stata anche aggravata dal cambiamento climatico. Secondo i rapporti delle Nazioni Unite, sono oltre 3 miliardi gli esseri umani a patire la scarsità di acqua potabile, mentre in appena vent'anni la quantità pro capite è crollata del 20%.
Il principio alla base di questa scoperta è semplice: una membrana in nanofibra che filtra il sale presente nell'acqua di mare. Tanto semplice che in passato si è tentato di metterlo a frutto, ma ci si è scontrati con un problema difficile da risolvere: nel momento in cui la membrana si impregnava eccessivamente la filtrazione diventava impossibile e il processo di potabilizzazione poteva riprendere solo dopo che la membrana si asciugava a sufficienza o in seguito ad un intervento esterno con un getto d'aria in pressione a liberarne i pori.
Per molto tempo si è rimasti imbrigliati in questa difficoltà che rendeva il processo poco conveniente, ma il ricorso ad una nano tecnologia chiamata elettrospinning o elettrofilatura ha permesso di realizzare una membrana tridimensionale con superficie "superidrofoba". In altre parole, il "filtro" ha una maggiore rugosità superficiale ed una minore conduttività termica, il che ha consentito di ottenere un processo di purificazione breve e a lunga durata dal momento che i componenti necessari al processo rimarrebbero efficaci per circa un mese prima di dover essere sostituiti.
Allo stato attuale, il processo più utilizzato per la potabilizzazione dell'acqua a partire da quella di mare è l'osmosi inversa, che conta circa 20.000 impianti di desalinizzazione disseminati nel mondo. Il principale problema di questo metodo è l'ingente quantitativo di energia elettrica richiesto per far avvenire il processo, il che accresce i costi di gestione e, non ultimo, azzoppa la sostenibilità ambientale dell'intera operazione, sia a causa della provenienza dell'energia elettrica - ancora troppo legata ai combustibili fossili oppure a fonti energetiche inquinanti - sia per i prodotti di scarto che vengono immessi in mare.
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Commenti
Sicuramente, ma una cosa è la paternità, che viene riconosciuta al ricercatore/team, e un altra è la proprietà del brevetto, quella rischi te la prenda la società persino se è qualcosa che hai sviluppato a casa tua, se la società dimostra che sei riuscito a farlo grazie al fatto che lavori per quella azienda
Dipende. Ci sono casi in cui, anche se il lavoratore fa parte dell'azienda, in caso di scoperta per cui si possa dimostrare che è stato lui ad aver gran parte del merito, il brevetto può esser firmato dal ricercatore (previo accordi aziendali).
Dei premi sicuramente, ma la proprietà della scoperta è dell azienda e non del ricercatore
Anche questo è vero, ma di solito c'è comunque un team di X persone che, in caso di risultati eclatanti, prende dei bei premi.
Ormai cose del genere non sono più di un singolo individuo ma di grosse aziende
In realtà è il contrario , l'acqua di mare è ipertonica, quella potabile è ipotonica. Facile che usi lo stesso metodo di osmosi inversa delle altre , ma che serva meno energia perchè il filtro è più avanzato, pori più piccoli è più difficile che vengano intasati dal sale.
Biologia ;)
Quando si tratta di membrane semipermeabili, il fenomeno fisico è detto osmosi.
Nulla più di quello.
Se guardi bene, il fenomeno dei semiconduttori è lo stesso fenomeno, ma applicato all'elettrologia.
;)
Scommetto che è di grafene!
mi stavo giusto chiedendo che differenza c'e' tra questa membrana e quella "classica" da osmosi.
magari e' semplicemente piu' evoluta.
farà la fine di Tesla
Se funziona, chi detiene il brevetto camperà di rendita per generazioni e generazioni. Bravo!
superidrofoba
Pura Osmosi.
:)