
Tecnologia 26 Mag
Al momento sappiamo con certezza che la Terra è l'unico pianeta a ospitare la vita, eppure solamente all'interno del nostro sistema solare ci sono diversi luoghi che potrebbero dimostrarsi adatti alla sua proliferazione, o quantomeno esserlo stati in passato. Quando le conoscenze astronomiche erano meno approfondite di quelle odierne si guardava solamente a Marte e Venere. Sul primo abbiamo inviati diversi mezzi e attualmente anche la Cina sta ottenendo grandi risultati (le avete viste le ultime foto di Utopia Planitia?), riguardo il secondo ci sono diverse difficoltà legate alla geologia quasi "infernale" del pianeta, eppure già si sta lavorando a missioni che possano dirci di più sulla sua evoluzione,
Ma oggi si guarda con sempre maggior attenzione ad alcune lune come quelle di Giove e Saturno, dove gli scienziati ritengono che le probabilità di trovare forme di vita semplici sono piuttosto alte, tanto da spingere le principali agenzie a lavorare nuove missioni di esplorazione. Si pianifica l'invio di mezzi su Europa, mentre proprio di recente la sonda Juno si è avvicinata a Ganimede regalandoci le prime foto ravvicinate.
In termini probabilistici, pensare che la Terra sia l'unico pianeta abitabile nell'universo è davvero un azzardo, ma in fin dei conti non abbiamo prove tangibili e il condizionale resta d'obbligo. I parametri che gli scienziati prendono in considerazione nella ricerca di forme di vita extraterrestri cambiano a seconda del tipo di forma di vita. Ad esempio, i sistemi planetari dotati di stelle caratterizzate da un domino spettrale ritenuto idoneo, ospitano una zona che viene definita "abitabile". Ma se in questo caso si guarda specificatamente a forme di vita complesse con evoluzioni simili alla nostra, il discorso cambia quando si parla di forme microbiologiche molto semplici, poiché le restrizioni diminuiscono drasticamente.
Abbiamo visto di recente che esistano forme di vita ulta resistenti, ad esempio i tardigradi (attualmente in test sulla ISS per valutare le capacità di adattamento), o i bdelloidei, dei quali proprio di recente un esemplare è stato scongelato dal permafrost artico dopo 24.000 anni ricominciando a vivere e riprodursi come se non fosse passato nemmeno un secondo.
Viene quindi da pensare che la vita potrebbe proliferare molto più semplicemente di quanto si creda, anche in luoghi che fino ad oggi non sono mai stati presi in considerazione, come le esolune dei pianeti denominati "canaglia".
L'ipotesi è stata presa in considerazione da un gruppo di scienziati della Cambridge University, che ha pubblicato i risultati di una ricerca sull'international Journal of Astrobiology. Ma prima di tutto è doveroso spiegare cosa siano i pianeti canaglia, in certi casi definiti ance FFP (free-floating planet).
Si tratta di pianeti che per qualche ragione sono sfuggiti ad un sistema stellare e che di fatto risultano erranti, legati solamente al centro galattico o in rari casi a oggetti massicci non stellari, ad esempio una nana bruna (una stella mancata dove non si verifica la fusione dell'idrogeno-1). Si tratta di corpi celesti molto difficili da osservare, ma alcune stime piuttosto prudenti dicono che se la Via Lattea ospita oltre 100 miliardi di stelle, i pianeti orfani con dimensioni simili a quelle gioviane potrebbero essere altrettanti.
A primo impatto verrebbe da pensare che l'assenza di una stella in grado di riscaldare e rilasciare energia sia un fattore primario per la nascita della vita, eppure esistono altre condizioni che potrebbero favorirla. In questo caso non sarebbe il pianeta in sé il luogo primario in cui cercare ma le eventuali esolune.
Il team di ricercatori ha quindi ipotizzato un'esoluna di dimensioni simili a quelle terrestri in rotazione attorno a un pianeta FFP delle dimensioni di Giove e ha simulato al computer la struttura termica, l'impatto della forza gravitazionale del pianeta principale l'influenza dei raggi cosmici ed altri parametri. I risultati sono sorprendenti e, sebbene siano tutti ipotetici, ci dicono che in alcuni casi ci potrebbe essere abbastanza acqua e calore da sostenere la vita.
Anche se non ci fosse una stella a guidare le reazioni chimiche vitali, i raggi cosmici potrebbero ricoprire in parte il ruolo. Le forze di marea dovute all'influenza gravitazionale del pianeta potrebbero generare calore, e se l'atmosfera è composta al 90% di anidride carbonica, l'effetto serra potrebbe essere abbastanza forte da trattenere quel calore.
Non troveremmo probabilmente un quantitativo d'acqua pari a quello terrestre, la ricerca stima circa un 10.000esimo di quella contenuta nei nostri oceani, ma si tratterebbe comunque di una quantità 100 volte superiore a quella che si può trovare nell'atmosfera del nostro pianeta. In sintesi, le condizioni potrebbero aver portato la vita a proliferare in luoghi remoti e lontani da una stella qualsiasi, sfidando ogni parametro favorevole ad essa.
I "potrebbe" e i "se" si sprecano, tuttavia la ricerca amplia la prospettiva e implica che non dovremmo più escludere eventuali ambienti estremi solo perchè non adatti a determinate tipologie di forme di vita. Per chi volesse approfondire la questione, la pubblicazione originale è disponibile in FONTE.
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Commenti
<draft> volgere lo sguardo altrove , invece di scrutare l'universo - dovreste provare a guardare quel che 'sta sotto i vostri piedi. nascoste e ben protette, " le formiche " inviano segnali telepatici a quelle che voi chiamate ' forme di vita intelligenti ' e che, di fatto, sono invece marionette controllate da insetti [ purtroppo comunisti e socialisti ] eppure guidano quegli " esseri non troppo umani " per portarli a fare picnic e banchettare con gli avanzi.
noi abbiamo scelto api e vespe ma il principio di fondo non cambia, semplicemente non siamo comunisti ne' socialisti. </draft>
L’esistenza di forme di vita aliene nell’universo è certa al 100%, il problema è trovarle. O non trovarle, dipende dai punti di vista.
No, perché al momento non si conoscono tutte le variabili, e i valori ipotetici attribuibili alle stesse sono per lo più arbitrari.
La tua teoria è totalmente dogmatica, allo stesso modo delle religioni che citi come termine di paragone.
Sicuramente c'è vita sul pianeta Terra. Molto probabilmente la vita è germogliata da qualche altra parte, ma al momento non ci sono evidenze. Tutto il resto (vita evoluta e/o tecnologica) è pura speculazione: non esistono probabilità calcolabili in modo non arbitrario.
Probabilmente l'universo è pieno di vita, ma il dato ufficiale, al momento, è uno solo, la terra è l'unico pianeta ad ospitarla. il pianeta terra, è un concentrato di "casualità" uniche, tutto ciò che stiamo studiando e vedendo di altri pianeti e sistemi solari non è nemmeno lontanamente paragonabile al mix straordinario chi abbiamo sul pianeta terra.
Il problema non è la tecnologia, il problema siamo noi, costruiti appositamente per far parte della Terra, il giorno in cui dovessimo colonizzare il mare o Marte non saremmo più gli stessi perché ci adatteremmo all'ambiente e quindi diventeremmo mammiferi marini o, rispettivamente, marziani!
il problema è la tecnologia, se abbastanza evoluta credo renderà possibile vivere su altri pianeti, x noi oggi pensare di costruire basi abitabili su marte è difficile ma fra centinaia di anni chi lo sa
sicuramente c'è vita e molto probabilmente anche evoluta ma l'unica è trovare il modo di viaggiare velocemente piegando lo spazio-tempo, in teoria possibile ma in pratica x ora no, altrimenti le distanza sono talmente elevate che è impossibile sia incontrare altre civiltà che anche solo comunicare, anche una stella relativamente vicina a 5-10 anni luce richiederebbe appunto 5 10 anni x mandare un messaggio e altrettanti x la risposta, x non parlare poi dei viaggi che con tecnologia attuale richiederebbero centinaia di anni anche x una semplice sonda, assolutamente impensabile considerando che la vita media di un uomo è 80 anni, ci vorrebbero generazioni x arrivare, trovandosi poi che una volta arrivati la tecnologia qui da noi potrebbe essere talmente evoluta che quella sonda inviata su un altra stella centinaia di anni prima sarebbe finita nel dimenticatoio.
Ma cosa vuoi colonizzare, lo vuoi capire che sei un... terrestre, e quindi, così come non puoi colonizzare il mare, non puoi neanche colonizzare altri mondi, li puoi solo esplorare e con grande fatica!
Ma rispondi ai troll?
Anche se fossimo gli unici, sarà comunque necessario colonizzare altri mondi. La colonizzazione dello spazio sarà la sfida del millennio.
Bhe ci arriveremo a tecnologie sempre migliori ma quando? Io parlo di quando io sarò ancora in vita e nonostante sono ancora giovane non le potrò mai vedere, così come trovare forme di vita intelligenti e sapere soprattutto chi sono quegli oggetti non identificati che da anni ci fanno visita e che il governo Usa ha ammesso che non sono di origine umana.
? esiste anche un velocità e un tempo in cui si muovono queste onde... noi possiamo sentire solo ciò che è molto vecchio....e viceversa chi ascolta potrà sentire i nostri segnali solo fra 1 o 1000000000000000 anni....... l'unico modo per viaggiare "veloci" nello spazio è curvarlo e non è detto sia possibile fino a che non viene dimostrata la possibilità
In effetti hai ragione, l’ingegneria e l’amico scemo della fisica sperimentale che è l’amico scemo della fisica teorica. Tutto si può raffinare ma la realtà fisica è un attrito insormontabile. Il progresso ha avuto un inizio ma avrà anche una fine, ed arrivati lì sarà il vero “pessimismo cosmico”
Intelligenti ma non abbastanza per creare delle antenne? Focus sull’universo di Boltzmann
Eppur non si muove. Il non trovare nulla la fuori ci farà confrontare con l’universo di Boltzmann. E la rivalutare l’antropocentrismo senza pregiudizi
Invece sì. La conoscenza non porta da nessuna parte.
Non mi pare che abbiamo creato poi molto eh... Solo estremizzata e raffinata la tecnologia partita con la rivoluzione industriale
Tutti possono dire tutto, tanto è impossibile dimostrarlo.
Lascia perdere. Hanno solo questo per sentirsi grandi... :D
Cheers
come volevasi dimostrare sotto tutti i commenti cancellati. per me si stanno prendendo in giro da soli.
lo shadowban lo fanno? si, e lo sanno tutti.
ci sono sovversivi che perdono un sacco di tempo per questo motivo? si, ed è evidente a tutti.
ma io dico, ma a che gioco stiamo giocando?
Pensare che sia impossibile (che ci siano altre vite all'infuori della Terra) è un po' come quando si riteneva la Terra al centro dell'universo. La non conoscenza non vuole dire per forza la non esistenza.
Calcolare la probabilità sulla base di quali dati? Ognuno può sparare tutte le cifre che vuole.
Io direi che pensare che la Terra sia l'unico pianeta abitato nell'universo è davvero un azzardo.
Trovo che gli articoli siano ben assortiti ai commenti
ma figurati! come dicevo anche in alcuni dei commenti per il quale mi hanno bannato, quelli fanno comodo, fanno numero. difatti c'è uno che vedo particolarmente impegnato a prenderli per i fondelli da quel punto di vista e, in tutta sincerità, fa bene, anche perchè io ho a malapena il tempo di scrivere una manciata di commenti alla settimana.
Visto certi soggetti che ancora scrivono qui la vedo dura.. Ma chi lo sa.. Tutto può essere. :D
Cheers
controlla che non ti scatti lo shadowban preventivo. questi sono comportamenti veramente ridicoli.
E qui abbiamo un sito di "tecnologia" dove gli strafalcioni sono all'ordine del giorno.
Dai, cancellatemi anche questo!! Forza, che almeno in questo ci sapete fare!
Cheers
Nope, la tastiera del cellulare e il suggeritore automatico sul PC me lo forniscono come chiusura in automatico. ;) :D
Cheers
Ho i miei seri dubbi, ma tanto che importa? L'illuminata élite che scrive di scienza e astronomia con le competenze di un salumiere, con tutto il rispetto per il salumiere e il suo nobile lavoro, ha già eliminato il commento che colpisce un po' troppo vicino al bersaglio e scoccia.
Ma toglieranno anche questo... I promotori della conoscenza.
Cheers
La Bibbia non dice siamo gli unici. Quindi hai detto bene "i religiosi".
Esatto, ma il punto è che le distanze fra le galassie sono così elevate che in pratica qualsiasi forma di comunicazione è impossibile.
cosi' ad occhio il problema principale di questa ipotesi e' l'assenza dell'eliosfera che blocca gran parte dei raggi cosmici piu' penetranti, i pianeti "spiantati" hanno una certa tendenza ad essere parecchio irradiati
credo proprio che la definizione italiana ufficiale sia pianeta canaglia
Beh tu pensa a come eravamo nel XIX secolo e come siamo oggi, nel XXI.
Oggi creiamo mondi attraverso la realtà virtuale e l'AI, cose impensabili 200 anni fa.
Chi ti dice che entro 50 anni riusciremo a creare una propulsione tale, che permetta ad una navetta spaziale terrestre, di ridurre drasticamente. Non era meglio fermarsi alla costruzione della ruota, allora? A che pro avere idee e creare nuove soluzioni ai problemi dell'umanità? Sono delle perdite di tempo...
Continuare a scrivere "Cheers" dopo ogni post invece?
Ammetterai che lo è.
Qui si potrebbe aprire un capitolo infinito.
Pensa a: "dati sensibili".
Traduzioni maccheroniche per l'italiano ignorante.
Ci sono anche i non religiosi che considerano la nostra come l'unica vita in assoluto, non solo intelligente, presente nel cosmo.
Data la natura ripetitiva della realtà fisica e la vastità assolutamente inconcepibile del cosmo... davvero difficile, oltre che triste, da credere.
Cheers
Sicuro 100% che nell'universo ci siano forme intelligenti come noi se non superiori, solo i religiosi possono pensare che siamo unici per mano di qualche spirito.
Pianeti canaglia?? Sul serio? Pianeti canaglia?!?
https://uploads.disquscdn.c...
Usiamo il termine più confacente in italiano visto che vogliamo per forza tradurre, che questi strafalcioni da "of course = di corsa" dovrebbe essere ormai lontani ricordi per chiunque con una quinta elementare.
Pianeti interstellari o, al limite, pianeti solitari.
Santa Dea.
La conoscenza non è MAI una perdita di tempo.
Cheers
Equazione di Drake. ;)
Ma le variabili usate sono un po' troppo arbitrarie nei loro valori per essere anche solo vagamente accettabili.
Cheers
In teoria per avere un'idea non basterebbe calcolare le probabilità che si sviluppi una forma di vita simile a quella terrestre e rapportarle al numero di corpi celesti stimati nell'universo conosciuto?
prima i pianetapiattisti
Andremo avanti con queste supposizione
di pianeti simili alla terra per sempre con i potrebbe essere e i forse, non li raggiungeremo mai.
Mi arrendo è tutta una perdita di tempo
Prima i poveri