
01 Luglio 2021
Grazie alla collaborazione tra il JPL della NASA e il Woods Hole Oceanographic Institute è stato sviluppato un nuovo rover sommergibile chiamato Orpheus. Ma la sua destinazione non sarà qualche luogo remoto del cosmo, almeno inizialmente, poiché si comincerà con una lunga fase di test sul nostro pianeta.
L'obiettivo saranno gli oceani terrestri e proprio in questi giorni avverrà la prima dimostrazione di questa nuova tecnologia. Si comincerà con l'esplorazione dei fondali oceanici sfruttando le tecnologie più recenti e meno ingombranti rispetto a quelle di norma utilizzate (come i sonar), che oltre ad essere impattanti come dimensioni richiedono molta energia.
E allora cosa si è pensato di fare? Si è realizzato un nuovo robot sommergibile basato sulla tecnologia TRN (Terraine-relative Navigation), la stessa che la NASA ha utilizzato per far atterrare con maggior precisione il rover Perseverance il 18 febbraio scorso e anche nei recenti voli dell'elicottero Ingenuity.
Con la missione Mars 2020 questo sistema ha aiutato a mappare il terreno di Marte, identificare le aree più pericolose e scegliere il luogo migliore per atterrare. come anticipato poco sopra, anche Ingenuity utilizza un sistema simile per tenere traccia delle caratteristiche del terreno, poichè il il ritardo nelle comunicazioni non consente un controllo diretto da parte dei tecnici NASA e il margine d'errore deve risultare minimo.
Stavolta la tecnologia sviluppata dalla NASA non farà molta strada e sarà testata al largo della costa orientale degli Stati Uniti, nell'Oceano Atlantico. L'aspetto interessante di questa soluzione risiede nella bassa potenza necessaria al suo funzionamento.
Il sommergibile Orpheus è piuttosto piccolo (poco meno di un quad) e pesa circa 250 kg, ma dalla sua può vantare un'agilità senza precedenti e la capacità di esplorare luoghi in cui nessun sommergibile classico potrebbe mai arrivare. Si tratterà di una sperimentazione, poiché il progetto prevede la creazione di una flotta di questi mezzi, con l'obiettivo di mappare in 3D svariate aree oceaniche ad oggi inesplorate.
La versione di TRN a bordo di Orpheus è chiamata odometria visuale-inerziale, o xVIO, e funziona utilizzando un sistema di telecamere avanzate e un software di corrispondenza dei modelli insieme a strumenti in grado di misurare con precisione il suo orientamento e movimento.
Mentre il sommergibile viaggerà sul fondo del mare, xVIO identificherà caratteristiche come rocce, conchiglie e coralli. Proprio come la memorizzazione di punti di riferimento durante un viaggio su strada, xVIO costruirà mappe 3D creando dei waypoint per aiutarlo nella navigazione. La mappe create saranno archiviate nella sua memoria, in modo tale che un volta che ritornerà nella medesima area sarà in grado di riconoscerla e utilizzarla come punto di partenza per l'esplorazione di nuove zone.
Una volta che saranno realizzati altri mezzi basati sulla stessa tecnologia, questi potranno interagire e condividere i dati, espandendo così in modo molto più rapido la mappatura delle aree. Ma non ci si vuole fermare solo a questo, infatti, la tecnologia di Orpheus sarà valutata per un futuro utilizzo su altri pianeti. Si pensa ad esempio all'esplorazione sottomarina di Europa, la luna di Giove caratterizzata dalla presenza di un oceano sotterraneo potenzialmente adatto ad ospitare forme di vita.
Ma per adesso restiamo con i piedi per terra, anzi...nell'Oceano Atlantico. Orpheus è stato caricato a bordo della nave NOAA Okeanos Explorer, partita da Port Canaveral in Florida il 14 maggio Si comincerà con due settimane di test al largo della costa orientale degli Stati Uniti, nell'area soprannominata Hadal, dove si arriva a toccare i 6.000 metri di profondità. L'obiettivo della missione sarà dimostrare che la tecnologia TRN è in grado di dare risultati anche nelle esplorazioni sottomarine, sia terrestri che non.
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Commenti
Pazzesco il fatto che si conoscano più informazioni sul nostro satellite nello spazio che sugli oceani che abbiamo sotto il naso.
Strano, non vedo Zimi banalizzare.
per mappare da là gli oceani sulla terra! :D
Che spreco ste missioni su marte...