
27 Lug
Continua a tirare un vento favorevole per le attività di Elon Musk, soprattutto in ambito aerospaziale se pensiamo al recente contratto affidato a SpaceX dalla NASA per lo sviluppo del lander che riporterà gli astronauti sulla Luna nei prossimi anni.
Ma il celebre TechnoKing, che di recente di è autoproclamato pure Imperatore di Marte, sa unire bene ironia e schiettezza nelle sue affermazioni, e proprio di recente ha voluto parlare delle future missioni di esplorazione del pianeta rosso, uno dei chiodi fissi del fondatore di SpaceX.
Lo ha fatto durante una live streaming con Peter Diamandis, fondatore e presidente della X Prize Foundation (di cui la Fondazione Musk è principale finanziatrice), l'organizzazione non-profit che ha dato vita a un'iniziativa-premio di 100 milioni di dollari per gli innovatori che riusciranno a trovare una soluzione per abbattere i livelli di CO2 su scala globale.
Ma ritorniamo con i piedi a Terra, o forse meglio dire su Marte, pianeta verso il quale il nostro Elon ha da sempre dimostrato una particolare predilezione, attirando nel bene e nel male critiche e attenzioni. Ricordiamo alcune tra le uscite più stravaganti, come l'intenzione di portarci 1 milione di persone entro il 2050, e come non dimenticare la celebre affermazione "Nuke Mars!", che alludeva al possibile bombardamento dei poli marziani al fine di terraformare il pianeta.
Lui stesso ha più volte ammesso di utilizzare forzature e che le sue previsioni potrebbero essere fin troppo ottimistiche, ma è un fatto che i progressi di SpaceX e le tecnologie attualmente in sviluppo potrebbero fare realmente la differenza e consentire un giorno di arrivare su Marte con un equipaggio umano. Eppure il nostro Elon non è assolutamente cieco alle difficoltà che un viaggio simile presenterà, un argomento che trattammo anche noi qualche tempo fa in uno speciale dedicato.
Durante l'appuntametno streaming si è parlato anche di questo e Musk ha voluto specificare che la possibilità di andare su Marte non rappresenterà una via di fuga per ricchi, ma piuttosto di un viaggio per uomini coraggiosi!
"Andare su Marte si legge come l'annuncio di Shackleton che va in Antartide [...] Sai, è pericoloso, è scomodo, è un lungo viaggio, potresti non...sai... tornare vivo. Ma è un'avventura gloriosa, e sarà un'esperienza straordinaria."
Musk ha delineato un'immagine decisamente poco stimolante ma concreta, secondo la quale il tasso di sopravvivenza dei primi esploratori potrebbe risultare bassissimo, se non nullo. Un viaggio di sola andata molto probabilmente, ecco perché Musk specifica che nessuno potrà essere costretto a farlo, ma ci saranno esclusivamente volontari.
Andare su Marte sarà meno allettante del previsto, non trovate? Per chi volesse seguire tutta l'intervista lasciamo il llnk al video, tuttavia se volete sentire solamente la parte dedicata a Marte andate direttamente al minuto 12 della discussione.
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Commenti
MAnca sempre l'argomentazione.
Inoltre dici che non vale la pena di rispondermi, rispondendo. Fare pace col cervello no eh.
E si che l'avevo già detto che questa è una iperbole ed ora aggiungo una molto scema e stantia. Insoma una di quelle che si usano quando non si hanno argomentazioni. Bontà tua dopo ti schernisci dicendo che "no usi internet". Stai facendo tutto da solo eh.
Appunto, tutto da solo. Magari uso una cosa che mi fa schifo. Chissà. Ed ancora tutto in otticha manichea e per soprammercato autoreferenziale.
Che dire... vuoi criticare ma di fatto il tuo è vuoto pneumatico, ma evidentemente a te sta bene così.
E quello che segue...
Eh certo, sei tu che decidi quale è e come deve essere la mia integrità e che mi rimproveri quando non sono coerente secondo la tua definizione della mia integrtià. Ovviamente sulla mia integrità io o ho nessuna voce i capitolo, decidi tutto tu.
PArlare da soli si può fare, a mio avviso, ma farlo in un blog pubblicamente è sintomo che c'è qualcosa che non va.
Abbi cura di te mi raccomando.
Ah, che bello frequentare un blog di tecnologia e ritrovarsi anche il filosofo di sta .....!
Poni delle argomentazioni talmente assurde e qualunquiste che manco vale la pena risponderti.
Scusami se ho iniziato, non avevo ancora letto gli altri tuoi messaggi sotto.
Spero solo che tu viva in una grotta circondato da tecnologie del paleolitico... Ah no, usi internet, quindi le ricerche militari che hanno portato alla creazione della rete non ti fanno tanto schifo. Ma immagino che la tua integrità ceda il passo anche in altri campi... Quindi, mi raccomando, non prendere aerei a reazione, non usare la risonanza magnetica (che ha salvato la vita a mia moglie), non utilizzare nessun servizio basato sui satelliti!
Manca l'argomentazione.
La tua è solo una iperbole.
Oddio, che cumulo di sciocchezze. Avessero ragionato tutti come te, nella storia, staremmo ancora nelle foreste con le scimmie, a mangiare banane.
Ma veramente credi a ciò che scrivi? Mi cascano le braccia...
Se ti vuoi suicidare perchè non andare su Marte?
Ops, colpito
Per colonizzare con possibilità di tornare indietro vivi penso che ci vorranno 100 anni.
Magari la si potrebbe assemblare a blocchi, già in orbita. Lavoro lunghissimo, complesso e con alti rischi (nonchè costoso). Infatti per me siamo ancora molto lontani da una missione con l'uomo che abbia un senso su Marte. Intendo non per andarci con un destino segnato ma per andare e riuscire a colonizzare. Anche in questo caso, infatti, ammettendo di costruire la nave, arrivare in sicurezza, atterrare e sopravvivere, vi sarebbe il problema che chissà quando potrebbero essere fatti viaggi di ritorno (o comunque un interscambio di persone come avviene, ad esempio, sulla stazione spaziale). Non so, mi pare davvero ancora tutto molto fantascienza.
Penso di no perché una tale nave interplanetaria sarebbe impossibile da portare in orbita. Avevo letto un documento che parlava di astronauti destinati a fare la fame per i 7 mesi del viaggio e a bere urina depurata, e poi su Marte una prospettiva di vita di qualche mese.
Per un viaggio (senza ritorno) come quello, a mio avviso devono partire con una nave spaziale come non ne abbiamo mai viste e non un semplice modulo. Qualcosa di molto grosso, con annessa serra e tanto spazio. Se dovessero davvero partire con le oremesse che ha fatto lei, frebbero meglio a..restare a casa (o, al massimo andaee sulla Luna).
Guardate che gli astronauti dell'Apollo 11 avevano circa il 50% di possibilità di farcela, lo sapevano eppure... sono andati lo stesso... fa parte del loro lavoro il rischio di morte!
Penso che abbiano scorte alimentari solo per il viaggio (e anche patendo la fame) e qualche mese dopo l'arrivo.
basterebbe attaccare gli airtag agli astronauti e li trovi subito nel caso si dovessero perdere
Su marte
la dove, nell'atterraggio?
proprio per il fatto che vengano considerati tutti gli imprevisti e le missioni vengano preparate molto bene le probabilità di morire sono più basse della probabilità restare vivo.
si parlava di scalare l'Everest o andare su Marte. Del primo non vedo avventura ormai, lo fanno cani e porci.
si parlava del gusto dell'avventura e dalla sfida in generale, non di te
Guarda che foese non hai capito il punto che "rimanere nella storia" è una fregatura.
Vuoi assumere come mito chi si fa fregare?
Per quanto mi riguarda posso solo provare compassione per chi, facendo carne da cannone (in senso esteso), crede di fare qualcosa di importante, di "storico" appunto, mentre non è che una pedina del potere funzionale a scopi che con la "gloria" non hanno nulla a che fare.
Dev'essersi guardato allo specchio prima di scrivere questo messaggio...
tua mamma lavora??
Grazie
io sono sportivo, ma non vedo la necessità di mettere a rischio la mia vita per salire a quote da aereo di linea, dove la vita umana non è possibile.
Li lascio alla famiglia
Argomenti fasulli. Mi sono bastati pochi minuti e ho smesso, solita propaganda.
Primo: la maggioranza delle invenzioni avrebbero potuto essere fatte anche senza andare nello spazio.
Secondo: le "ricadute" ci sono ma nell'insieme la situazione sulla terra è peggiorata, e di molto, e continua a peggiorare per quanto riguarda le disuguaglianze, la povertà e per cose "semplici" come l'accesso all'acqua potabile, per esempio, dove un miliardo circa di persone non ce l'hanno.
Quindi, sempre per fare solo un esempio, se le persone che non hanno accesso all'acqua potabile sono aumentate nonostante i filtri er gli astronauti, non si può parlare di "ricadute" come se fosse per l'umanità, perché si sta semplicemente mentendo, ed è proprio quello che fa questo signore, mente e non è una mia opinione, ci sono dati inoppugnabili a dimostrarlo.
Con queste giustificazioni sullo spazio è sempre così, ci si riempie la bocca di belle parole ma a conti fatti sono falsità, ovvero semplice propaganda.
Quanta simpatia.
Se per scrivere queste cose con questi mezzi si accettano cose brutte, come le guerre, per quanto mi riguarda posso farne a meno.
Personalmente penso che il "progresso" non possa essere prioritario rispetto alla vita.
scusa tu chi saresti?!? parli perché l'aria è gratis
Ecco, riprovi a leggerlo altre volte così magari si tiene occupato...
Ricordo bene il disastro del 2003, ma non ricordo i nomi degli astronauti. Di quello del 1986 ho un vaghissimo ricordo da bambino che guardava la TV e da Papà appassionato di astronomia, scienza e simili. Forse ci fu qualche morto anche prima che non posso ricordare in quanto non ero al mondo.
non fosse per queste imprese, o anche per cose brutte come le guerre, oggi probabilmente questa cosa la potresti scrivere solo su carta
eccomi!
si e' dimenticato di dire che saranno viaggi di sola andata
che te ne fai dei soldi? su marte non ci sono negozi
Si, ma quello che sto dicendo è che ora che si arriva a pianificare una missione umana saranno stati fatti chissà quanti test e miglioramenti tecnologici e di sicurezza, tanto che l'affermazione di Musk sarà irrilevante. Lui come al solito parla come se la cosa si debba fare la settimana prossima...
di dati invece ce ne sono tantissimi, è da sempre che sperimentano condizioni di isolamento prolungato per gruppi di persone, le malattie vengono tenute sotto controlo con quarante pre missione, si sa benissimo come reagirà la mente dei candidati perchè non li selezionano mica al mcdonalds e fanno addestramento di 12 mesi per una missione di 2 settimane, immagina per andare dall'altra parte del sistema solare, ma basi cmq tutte le tue ipotesi su concetti sbagliati.
sistemi rindondanti, medici a bordo, psicologi collegati con lag di max 20 minuti, circa 60 anni di ricerche continue e in evoluzione sulle condizioni estreme e chi più ne ha più ne metta, però da come la descrivi sembra l'armata brancaleone.
valgono due concetti di base.
1) non siamo in guerra fredda dove si doveva dimostrare di avercelo più grosso dell'avversario con conseguenti rischi ed azzardi,
2) non sono scappati di casa che organizzano una scampagnata del genere sperando che vada bene, è tutto previsto (compresi ogni tipologia di problematica) per le missioni sulla ISS, figurati per una missione del genere.
non esiste imprevisto, viene sempre considerata ogni eventualità prima di partire
Intendo la. Il viaggio è probabilmente la parte più sicura. Secondo me non vi è ben chiaro dove sia marte e degli ovvi limiti dati dalla fisica oltre che dalla tecnologia.
Certo, ma rimane il problema. O trovi un modo per tornare indietro, il che permetterebbe anche squadre di salvataggio, o condanni a morte della gente.
Poi chiariamoci, se va bene a chi ci va, non ho nessun problema. Dico solo che ci son dei limiti evidenti di cui spesso ci si dimentica
Guarda, lungi da me pensare a serie o altro ma è la natura umana. Intanto non ci son dati per quelc he riguarda una missione del genere, non si sa come reagirà il corpo e non si sa come reagirà la mente dei candidati. Se possono fallire i soldati in scenari di guerra, possono fallire anche loro, sono umani.
Stesso discorso per le malattie. Basta un niente. Non sono sulla terra ma su un altro pianeta, anche i medicinali eventualmente finirebbero e può sempre capitare l'imprevisto.
Per quel che riguarda l'attrezzatura poi non è un se, ma un quando. È inevitabile che qualcosa si guasti.
sono idee chiaramente basate sulle impressioni cinematografiche.
la realtà è molto diversa e gli imprevisti non esistono, vengono considerate tutte le situazioni molto prima di iniziare ad organizzare la missione
no, no, no, no, no e no.
è tutto sbagliato, se parliamo di organizzare in mezza serata un weekend al mare potresti avere ragione, una missione su marte fatta all'acqua di rose e alla come va va mi sembra un tantino esagerato.
fil e serie tv al riguardo (ne hanno fatti fin troppi negli ultimi periodi) con equipaggi composti da squilbrati, crisi di solitudine, allucinazioni, mamma mi manchi ok giro la nave dopo 18 mesi di viaggio su 19, e tante altre fesserie da grandeschermo non sono neanche oree in considerazione in una vera missione, qui problemi vengono eleiminati durante la preselezione.
la tv non vale su questi argomenti, interstellar per quanto figo è credibile quanto una moneta da 3€ e 50cents
Infatti prima o poi ci andrà anche lui.
Prima che ciò avvenga però ne moriranno
Chi è il fesso che ci vuole lasciare la pelle, se è così convinto di ciò che fa perché non farlo lui almeno al mondo abbiamo un c**** in meno da gestire
Nel mio pianeta ragioniamo come Elon Musk: per principi primi. Finchè non mi dai qualche numero non vedo come possa trarre delle conclusioni di fattibilità. L1 è distante 1 milione di km da marte, a quella distanza anche una deviazione di una frazione di grado (10 primi d'arco) permette di evitare il pianeta. Dall'energia cinetica delle particelle e dalla loro carica si può ricavare l'intensità del campo magnetico necessario per tale deviazione (che sicuramente non sarà maggiore del campo magnetico terrestre, 50 microtesla), a questo punto servirebbe l'informazione di quanta energia è necessaria ad un elettromagnete per mantenere questa carica nell'ambiente spaziale, e quanto grande dovrebbe essere l'impianto di pannelli fotovoltaici per alimentarlo. Io sospetto che il problema non sia l'energia per alimentare l'elettromagnete, piuttosto il propellente necessario per mantenerlo fisso nel punto lagrangiano, questo perchè se il magnete fa il suo lavoro, deviare le particelle di vento solare, riceve una spinta da esso (per conseguenza della terza legge di Newton) ma anche in questo caso, senza ulteriori informazioni mi è difficile calcolarne la plausibilità con tecnologia attuali.
Il punto è che Musk è un mago nel vendere cose che richiederanno chissà quanti decenni come se fossero "dietro l'angolo". Stai sicuro che sarà morto e sepolto da anni prima che ci sia effettivamente una missione con umani a bordo su marte, se mai si farà.
No, sveglia!
Li comandiamo a distanza con il Neuralink.
Ma infatti resta impossibile, l'uomo non vola, al massimo sale su oggetti che volano :)