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Alluvioni e inondazioni nel passato di Marte, lo conferma Curiosity

24 Novembre 2020 19

Abbiamo ormai capito che Marte in passato non era così brullo e rosso come appare adesso, i dati raccolti dagli orbiter e le analisi al suolo effettuate dai rover delineano un quadro sempre più interessante che si arricchisce costantemente. L'ultima ricerca si basa proprio sulle rilevazioni di Curiosity, il rover che dal 2012 si muove sulla superficie di Marte e che da diversi mesi si concentra sulle caratteristiche del cratere Gale.

Secondo una ricerca pubblicata su Nature, abbiamo finalmente la conferma che diverse mega-inondazioni hanno colpito il cratere, lasciando segni evidenti. Se i dati orbitali non erano sufficienti a confermarlo, i dati sedimentologici hanno tolto ogni dubbio. A condividere la scoperta è stato il team composto da scienziati della Jackson State University, della Cornell, del Jet Propulsion Laboratory (NASA) e dell'Università delle Hawaii. L'utilizzo di Curiosity è stato fondamentale, considerato che ci si è basati sulle immagini scattate dalle telecamere Mars Hand Lens Image e Mastcam per osservare rocce e minerali nel cratere Gale.

Ma cosa è stato scoperto di preciso? Le tracce di sedimenti depositati da gigantesche inondazioni avvenute miliardi di anni fa.

Immagini mosaico della Mastcam, credits NASA

Si pensa che la loro origine sia dovuta ad un impatto meteorico, talmente violento da causare lo scioglimento di enormi quantità di ghiaccio. Si tratta ovviamente di teorie, ma l'evento avrebbe portato con sè una serie di conseguenze. Lo scioglimento potrebbe essere stato causa del rilascio di anidride carbonica e metano nell'atmosfera marziana, la cui combinazione con il vapore acqueo avrebbe portato ad un clima caldo e umido per un breve periodo. In quel lasso di tempo alluvioni e inondazioni avrebbero colpito alcune zone del pianeta, riempiendo il cratere Gale e lasciando i segni riscontrati dal team di scienziati.

Si continua a insistere nella ricerca di acqua, anche solo di tracce passate, per via della stretta correlazione che questa molecola ha con il proliferare della vita (ma non è l'unico parametro fondamentale secondo diverse teorie). Un grande aiuto nello scoprire ulteriori indizi arriverà dalle strumentazioni di Perseverance, il nuovo rover NASA attualmente in viaggio verso Marte, il cui arrivo è previsto nel febbraio del 2021. Per chi volesse approfondire, in FONTE è disponibile il link alla pubblicazione originale.


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Commenti

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LaVeraVerità

I marziani esistevano, poi quando hanno visto la prima sonda...

T. P.

scusa ma non possiamo chiedere ai marziani di farci questo favore? :)

uncletoma

Tuesday for Future

uncletoma

Sicuri sia Marte e non qui giù sulla Terra?
https://www.youtube.com/watch?v=i5tpuCcPfGk

idea geniale, se non fosse per un piccolisssssssssimo dettaglio. non parliamo di scavare 10 cm ma anche centinaia di metri. come ci porti qualche tonnellata di trivellatrice se gia ci sono molti problemi per poche centinaia di kg di rover?

Scrofalo
DiRavello

ma se in passato hanno scoperto l'esistenza di laghi sotterranei, non possono fare un buco nella terra e perforare fino a trovare l'acqua? o dobbiamo chiamare zio Bruce per questo?

DarkVenu

Dicono ci vengano bene le patate ;)

Me ne basta mezzo e parto. ;)

Scrofalo

Bevi un paio di bicchieri e i colori vanno a posto.

Mario (Bagnino di Bagnomaria)

Marzianoooo!!!

Mario (Bagnino di Bagnomaria)

Ora dormo piu' sereno.

Già che sciocco! :D

Gigiobis

Perchè è un set fotografico in Nevada.

Se non siamo andati sulla luna, figurati su marte!

Marte me lo aspettavo molto più rosso, invece sembra di un ocra smunto. :\

Scrofalo

E' il nostro futuro

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

I marziani inquinano piu' di noi.

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Adesso che lo so dormo piu' tranquillo.

L'illuminato

maledetti cambiamenti climatici marziani

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