
29 Ottobre 2020
08 Ottobre 2020 51
Essere un astronauta è sicuramente un grande privilegio e in molti invidiano la possibilità di vedere la Terra da un punto di vista unico, come quello offerto dalla Stazione Spaziale Internazionale, ma spesso ci si dimentica che la vita in orbita non è tra le più comode.
Senza addentrarci sulle difficoltà di un viaggio interplanetario (ad esempio verso Marte), le difficoltà che si incontrano sulla ISS sono molteplici e molte di esse riguardano le più normali attività quotidiane. Abbiamo visto che proprio di recente un WC super tecnologico e costosissimo è stato inviato verso la stazione spaziale, ma le criticità sono molteplici. Mangiare ad esempio, sulla ISS non abbiamo le comodità offerte da un freezer, così gli alimenti liofilizzati e gli snack reidratati sono all'ordine del giorno.
Eppure una soluzione è arrivata grazie agli sviluppi portati avanti dall'Università del Colorado, che ha creato un ingegnoso sistema di refrigerazione chiamato FRIDGE (Freezer Refrigerator Incubator Device for Galley and Experimentation). Cosa cambia rispetto ad un normale frigorifero di uso comune sulla Terra? Praticamente tutto, si tratta infatti di un sistema completamente riprogettato per funzionare correttamente in ambienti di microgravità come quelli sperimentabili sulla ISS.
Lo scoglio principale è il calore generato, i frigoriferi classici ne sviluppano molto nella parte posteriore e ciò non è accettabile in condizioni di microgravità, visto che il calore ristagna e rischia di surriscaldare i componenti. FRIDGE utilizza elementi termoelettrici per riscaldare e raffreddare attivamente la sua camera di controllo termico in un intervallo di temperatura continuo da -20,0 ° C a +48,0 ° C. L'utilizzo del circuito dell'acqua di raffreddamento fornito dalla ISS funziona sia per il sistema di controllo termico che per il raffreddamento avionico, FRIDGE è in grado di funzionare silenziosamente senza la necessità di alcun ricambio d'aria e la mancanza di parti rotanti lo rende molto più affidabile.
Le prime 2 unità sono state inviate sulla ISS con la missione robotica di rifornimento Cygnus NG-14, ma sono previste altre 6 unità da inviare in futuro. Le dimensioni sono più o meno quelle di un forno a microonde classico ed il volume offerto per la conservazione è di 24 litri, ai quali si può accedere con una classica apertura frontale. FRIDGE non si limiterà alla conservazione dei cibi, ma anche per i medicinali, affiancando così le unità di refrigerazione attualmente utilizzate per materiali scientifici sensibili agli sbalzi termici.
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Commenti
speriamo che Wolowitz abbia risolto quel problemino con lo scarico
https://media0.giphy.com/me...
il cesso costoso c'è già
È escluso, magari poi ti assomiglia.
Appunto, perché viene a mancare la pressione alla quale siamo abituati noi esseri viventi terrestri sulla Terra.
Si esatto. Davvero il top e poi è come tenere un pezzo di storia tra le mani.
Ora potrebbero usare l'aspiratore del water e aggiungere la funzione di temperamatite ;-)
in realta' anche questo e' esagerato: durante i test di una delle prime tute spaziale alla nasa si ruppe il condotto dell'aria e la persona dentro la tuta rimase esposta al vuoto (a terra, dentro una camera a vuoto) per mi pare piu' di un minuto, sopravvisse con soltanto alcuni problemi secondari di capillari esplosi.
Splendida, Fisher AG-7. Non perde un colpo ed é elegante ma discreta.
Ma bastava tenere il cibo fuori sul davanzale della finestra, di fianco ai gerani.
La biro creata per l'assenza di gravità tra l'altro è diventato un brand e la si può acquistare con poche decine di euro anche su Amazon. Piuttosto che una pacchiana MontBlanc, l'ho acquistata e devo dire che è molto bella. Utile sopratutto quando vuoi scrivere ad esempio su una parete verticale perchè l'inchiostro continua sempre ad uscire.
lo useranno tutto solo per il bacon della colazione! :)
aahahah che ridere! ti prego ingravidami!
È al 90% quello che usa, il calore generato viene dissipato nel circuito centrale di raffreddamento che quindi sposta il calore "al di fuori" della astronave
Non avevo mai pensato ai detriti delle matite che sono conduttivi.
Quanti problemi assurdi hanno lassu' :D
I russi sono tipi molto piu' sbrigativi.
Tipo con con Navalny :D
Perdonami ma la radianza non potrebbe, al più, portarti ad un surriscaldamento?
Non pensi, questo è il problema.
E secondo te cosa saranno questi?
si, ed è parzialmente vera, nel senso che comunque il sistema che permette all'inchiostro di uscire in situazione di microgravità è stato complesso e costoso, il problema delle matite sono molteplici, le principali sono che
1) la matita va temperata, le polveri e i detriti che si generano sono potenzialmente pericolosi per filtri e sistemi eletronici (la grafite è un ottimo conduttore, microparticelle di essa possono creare cortocircuiti)
2) la grafite esposta alle radiazione solare si decompone, quindi dopo un po' di tempo in orbita quello che hai scritto si cancella.
Le operazioni così banali sulla terra per via della gravità, dell'atmosfera, dello scudo magnetico e dell'abbondanza di risorse diventano spesso ostacoli molto ardui da superare in una stazione orbitante o in una futura astronave.
Grande citazione
Sai, girava voce che alla Nasa hanno speso milioni per progettare una biro da cui scendesse l'inchiostro anche in assenza di gravità, mentre i russi invece hanno risolto il problema usando delle comuni matite.
muori scoreggiando e scoppiettando, che brutta fine... :D
Certi cessi possono costare ben più di un frigor
Esatto, nei film essere senza protezione nello spazio è rappresentato sempre nel modo sbagliato.
Non è vero che congeli all'istante, quello accade in un periodo di tempo molto lungo, molto dopo che sei già morto.
In realtà ti gonfi come un pallone, vene, arterie e capillari scoppiano, diventi tutto rosso e perdi gas da ogni apertura del corpo
Bene, è arrivato il frigor... Ora, cesso costoso, preparati.
Nemmeno la cella di Peltier funzionava?
Il triplo, costa piu' del cesso.
Non ci pensano mica.
Speriamo che chi ha tempo non perda tempo.
Sarebbe bastato evitare di mettere i nuovi infissi coi doppi vetri e a quel punto li avrebbero potuti posare sul davanzale.
Mi dicono che però qualcuno degli astronauti temesse il torcicollo derivante dal possibile colpo d'aria e allora hanno dovuto comprare questo frigo che costa di più di quelli di SMEG.
Saranno bistecche liofilizzate molto compresse.
E se si rompe lo sportello, fanno il RESO! :D
Ho visto troppi film di fantascienza.
Corretto, non ci sono moti convettivi, o molto deboli, dove il calore trasmesso in atmosfera non saprebbe dove andare.
Ottimo, almeno hanno le birrette al fresco per seguire l'evento AMD
Se il cesso è costato 23 milioni di dollari, non oso immaginare il frigo
in assenza di atmosfera hai solo la radianza per raffreddarti e non e' per niente efficiente, per quanto sembri controintuitivo nello spazio rischi piu' di surriscaldarti che il freddo.
Una bella ventola Noctua e il problema è risolto! :D
Beh comodo, mettono le bistecche lì e quando hanno fame fanno una bella virata verso il sole.
Quando è all'ombra è gelato. Ma appena fosse orientato verso il sole diventerebbe bollente
Pero' potevano perdere un po' piu' di tempo per il design.
Eh lo so ma alla NASA a volte alle cose non ci pensano.
Ma lo spazio non è freddo? Non potevano fare un'armadietto sulla ISS comunicante con l'esterno?
non penso ci siano grossi problemi a reperire freddo nello spazio...
ma infatti penso che verrà utilizzato più per altro in questa prima fase; ma è comunque un dispositivo rivoluzionario e chissà che non trovi applicazioni domestiche in futuro (è stato così per molte scoperte inizialmente destinate allo spazio)
Un volume di soli 24 litri, per quanto importanti su una stazione spaziale, sono davvero pochi per conservare cibo.
Piuttosto penso che, in questo caso, sia da considerarsi come prima applicazione per uno sviluppo negli anni a seguire.
Potevano aspettare Black Friday così risparmiavano un po'
Aperitivi per tutti