
Curiosità 24 Giu
02 Settembre 2020 8
Una nuova osservazione di carattere scientifico potrebbe migliorare la comprensione che abbiamo sul processo di formazione dei buchi neri, grazie ai risultati ottenuti da Stati Uniti e Italia con gli osservatori LIGO e Virgo. Gli astronomi potrebbero aver rilevato la più massiccia fusione di buchi neri a noi nota, un evento che a quanto pare è avvenuto circa 7 miliardi di anni fa, quando la Terra nemmeno esisteva.
E' bene non gridare alla scoperta in quanto si tratta al momento di semplici ipotesi, ma i dati sembrano indicare che due buchi neri massicci, uno circa 66 volte la massa del nostro Sole e l'altro addirittura di 85 volte superiore, si siano avvicinati cominciando a ruotare furiosamente l'uno attorno all'altro. Successivamente si sono fusi insieme rilasciando nel contempo una violenta esplosione di energia la cui onda d'urto ha attraversato tutto l'Universo conosciuto.
Il risultato di questa enorme collisione potrebbe essere un singolo buco nero con una massa 142 volte superiore a quella del Sole.
Se quanto ipotizzato troverà conferma, potremmo trovarci di fronte alla prima evidenza di un buco nero intermedio, ossia quella categoria di corpi celesti con dimensioni comprese tra 100-1000 volte la massa del Sole e che mai abbiamo osservato direttamente.
Come è stata effettuata la rilevazione? Come detto sopra, l'evento ha creato un'onda d'urto misurabile in pressochè tutto l'Universo. Quando oggetti massicci come i buchi neri si fondono lo spazio tempo si deforma creando delle increspature nel tessuto dell'Universo che si muovono alla velocità della luce. Chiamate onde gravitazionali, sono in grado di raggiungere anche il nostro pianeta sebbene la loro intensità risulti molto bassa, complicando la loro rilevazione.
I due osservatori LIGO e Virgo hanno già ottenuto grandi risultati nell'osservazione delle onde gravitazionali, dal 2015 hanno raccolto dati per circa 67 fusioni di buchi neri e/o stelle di neutroni. Il recente evento è anche il più lontano ad oggi osservato. C'è la possibilità che le onde registrate possano originare da fenomeni diversi come il collasso di una stella, ma l'ipotesi dei due buchi neri resta la più accreditata al momento. Sempre grazie allo studio delle onde gravitazionali, un team di astrofisici potrebbe essere riuscito a scoprire un oggetto celeste del tutto inedito, qualcosa che al momento non ha classificazione, la cui esistenza potrebbe costringere la scienza a rivedere il suo livello di conoscenza dell'universo.
Per maggiori informazioni, vi lasciamo alla pubblicazione originale della scoperta, avvenuta sulla rivista The Astrophysical Journal Letters (in FONTE).
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Commenti
Alla mia di sicuro...
La domanda che l'uomo si pone è: se ci butti dentro una mentos e Coca-Cola, che succede???
Ma è già tutta estate che i due buchi neri di Di Maio e Zingaretti si sono fusi
Roba grossa inconcepibile alla mente umana
Tanto noi sappiamo qual'e' la verita'.. è colpa di Nicolo' :)
Il big bang è stato ancora 7 miliardi di anni prima di quell'evento.
Hanno visto il big bang?
Siete sicuri che sono 7 miliardi di anni fa e non 6.9? Siate piu' precisi grazie