
30 Giugno 2021
Da quest'oggi 15 giugno si può tornare a volare in Italia con maggior libertà, le compagnie aeree possono infatti riempire potenzialmente i loro velivoli occupando tutti i posti a sedere in deroga al distanziamento sociale. A convincere il nostro governo le indicazioni dell'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) diffuse nelle scorse settimane, ma anche gli stessi produttori di aeroplani come Boeing.
Il riciclo dell'aria è infatti uno degli aspetti più importanti in ambienti chiusi, specialmente in questo particolare periodo di emergenza sanitaria; per questo motivo la casa produttrice europea ha spiegato un po' più nel dettaglio cosa avviene nella cabina dei loro velivoli più comuni come quelli delle famiglie A220, A320, A330 e A380.
A gestire la qualità dell'aria in cabina Boeing vanta un "Environment Control System” (ECS), anche a monitoraggio di pressione e temperatura. Il sistema preleva l'aria fresca dall'esterno e la convoglia verso i condizionatori e i filtri HEPA, da li viene poi immessa in cabina con un flusso circolare che parte dall'alto e si chiude in basso, per un riciclo totale ogni 2-3 minuti. Proprio i filtri "High-Efficiency Particulate Arrestors" sono tra gli elementi più importanti, Boeing parla infatti della capacità di attrarre e catturare il 99,9% delle microparticelle che comprendono anche virus e batteri.
Insomma uno strumento efficace anche contro il Covid-19, seppur non si tratti di una soluzione che può metterci completamente al sicuro dai contagi in aereo e per questo restano tutte le solite avvertenze. Una cosa è certa, volare oggi con aerei di nuova generazione ha un doppio vantaggio: maggior efficienza energetica e sicurezza per chi c'è a bordo.
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Commenti
"potevamo schiacciare il virus in un angolo".... ti sei accorto che in Germania, UK, Russia, USA, tutta l'america latina, India, pakistan, tutta l'africa, Siria, Turchia etc etc etc ci sono ancora milioni di infetti? pensi davvero di poter chiudere una nazione in una bolla?
ma per piacere.
Il covid tornerà a colpire a novembre che tu faccia fallire tutte le aziende turistiche italiane o meno, smettetela di farvi illusioni. La speranza per allora è di aver imparato a tenerlo fuori dalle RSA e di avere un sistema sanitario in grado di reggere l'urto e tenere la mortalità sui livelli di paesi come Germania, Svizzera etc, non certo di non avere una seconda ondata.
L'unica cosa che forse non ti è chiara, e che "salvare il turismo" in realtà significa salvare l'economia del paese, e con essa le risorse per poterci difendere dal covid e da altri problemi futuri.
L'ho scritto già non so quante volte, ma lo ripeto l'ennesima: se uno si prende il covid, è possibile che m u o i a o che abbia gravi problemi di salute. Ma se uno non ha il pane da mettere a tavola, la m o r t e non è una possibilità, è una certezza.
leggi cosa sta succedendo, per salvare il turismo stiamo riaccendendo i contagi ora che potremmo schiacciare il virus in un angolo, se ti sembra la mossa giusta mi darai ragione quando purtroppo vedremo le conseguenze a Ottobre
huffingtonpost. it/entry/luca-ricolfi-stiamo-riaccendendo-lepidemia-per-salvare-il-turismo_it_5eede8a1c5b66c306d0d080a
Ci sono due punti che ti ostini a i g n o r a r e.
Punto 1: se non riempi gli aerei, non ci sono voli. Fine. Le autorità (stati o UE) non hanno soldi per coprire le decine di biglietti in meno ad ogni volo (parliamo di un settore che in Europa muove 500 miliardi di dollari, ossia 1/4 dell'intero stanziamento europeo, e che ha perdite che superano il 50%), questo fa aumentare a dismisura il costo dei biglietti che puoi vendere, che fa calare il numero di potenziali passeggeri, che fa aumentare ancora i prezzi e così via. E senza voli, non c'è turismo internazionale, di cui mezza Europa (compresa l'Italia) ha follemente bisogno.
Il concetto di "uno vale uno" è la cosa più s t u p i d a dell'universo. Non tutte le attività sono uguali, ce ne sono alcune che sono indispensabili al funzionamento di altre, e perciò vanno rese operative prima e di più, per non impattare troppo su ciò che da esse dipende.
Punto 2: Su un aereo, pure se per qualche motivo i dpi non dovessero bastare, un passeggero che ne contagia un altro non è una cosa insostenibile (insostenibile è se un passeggero ne può contagiare 300 in un giorno, e stando a quanto hanno dimostrato le compagnie aeree a chi è in carica per prendere le decisioni, così non è). È brutto da dirsi? Si.
Però adesso non ci sono più decine di migliaia di asintomatici non individuati, non ci sono più gli ospedali che scoppiano e c'è una percezione più chiara di cosa è pericoloso e cosa no, quindi fintanto che si riesce a tenere l'R0 globale sotto l'1, possiamo convivere col rischio, perché il rischio di m o r i r e di fame sta diventando di giorno in giorno più pressante.
Che gran argomentazione, e poi il bambino sarei io, di solito chi non sa come controbattere commenta proprio come te.In cosa sarei stato infantile?
Grazie agli aiuti di stato ed europei possono riaprire a capacità ridotta per accogliere il solo turismo interno.La fase due non è affatto come la descrivi, un conto è un rischio controllato regolamentato da norme stringenti che limitano quanto possibile le occasioni di contagio, un conto è invece un palese e pericoloso favoritismo a favore di una categoria di aziende a discapito di altre che invece si adattano alle regole.Si sta creando un precedente per cui le aziende che si sone oggi adattate possono con pieno diritto usare la stessa minaccia come leva per rimuovere i vincoli che oggi ci tutelano.Non abbiamo ancora capito che il virus non se ne è affatto andato, ha solo abbassato la carica virale grazie soprattutto alla stagione ma dobbiamo arrivare a r0 entro Settembre o col primo freddo riprenderà vigore.A me preoccupano sia la leggerezza delle norme nel trasporto aereo sia tutte le altre situazioni che hai elencato, se mettiamo al centro l’economia meglio applicare regole più stringenti ora che finire in un nuovo lockdown.
Zi, io te lo ripeto per la terza volta, poi puoi continuare la tua crociata contro i mulini a vento e andare in bici in vacanza:
1) senza aerei, albergatori, ristoratori, discoteche, stabilimenti balneari etc POSSONO ANCHE NON APRIRE, perché mancheranno quelli che spendono di più: gli stranieri.
2) "mettere a rischio la salute in favore dell’interesse economico": ossia l'esatta definizione della fase 2. TUTTA la fase 2, dal primo all'ultimo provvedimento diverso dal "tutti a casa e zitti" è un (auspicabilmente piccolo) rischio per la salute fatto per salvare l'economia. E i trasporti sono uno dei più efficaci strumenti per far ripartire l'economia.
PS, francamente, se gli aerei fossero il problema, mi sentirei in una botte di ferro. Quel che è successo giusto ieri sera a Napoli per una s t u p i d a partita di calcio, o a Torino per il passaggio delle frecce tricolori, o a Milano sui navigli il primo giorno post lockdown, o in mille altri posti, è la motivazione per cui mi sento poco tranquillo. Non certo gli aerei.
Anche i ristoranti speravano nel turismo questa estate, i titolari delle concessioni balneari, le discoteche, eppure tutti si adattano ai sacrifici e applicano il distanziamento sociale, sui treni è così, sugli autobus è così, è così ovunque, assurdo che le compagnie aeree abbiano avuto questo trattamento di favore, a questo punto pure tutti gli altri dovrebbero minacciare di chiudere e sospendere i servizi in modo da ottenere gli stessi privilegi.Io spero che visti i bonus che erogano tutti i paesi per il turismo interno gli aerei siano vuoti, mettere a rischio la salute in favore dell’interesse economico di privati è aberrante.I sacrifici se dobbiamo farli, li facciamo tutti, nessuno escluso.
Non è una questione di inciviltà, ma di volumi. Non ci sono 3 volte più autobus, però ci sono 3 volte meno posti. Qualcuno va in macchina, qualcuno è ancora in smart, ma semplicemente rispettando le regole metà della gente non ci sta sui bus (o sulle metropolitane).
Le compagnie aeree hanno regole meno stringenti? Forse. Ma sono altresí indispensabili per tutti i paesi che sperano di avere del turismo quest'estate. Coi voli a prezzi 4/6 volte superiori (di questo stiamo parlando, un Milano-Londra a 300+€ in economy anche fuori stagione), niente turismo. E niente turisti stranieri = una marea di posti di lavoro persi.
Per altro tutti gli altri sistemi di trasporto sono fondamentalmente pubblici, quindi possono sopravvivere anche in condizioni economiche svantaggiose perché tanto paga pantalone. Le compagnie aeree no.
Come ho detto, la questione è semplice: sacrifichi sicurezza sanitaria per mantenere un'economia funzionante. In questo caso, l'unico modo di mantenere un'economia funzionante è questo. Mettiti l'anima in pace, e se non ti senti sicuro, puoi tranquillamente andare in bus.
di fatto le uniche problematiche che hai trovato agli autobus rispetto agli aerei sono gli incivili che non si attengono alle regole ma le regole sono migliori e più sicure per i bus rispetto agli aerei ed è oggettivo.Il distanziamento doveva esserci pure in aereo ma le compagnie hanno minacciato di rimanere a terra, si è arrivati a questo compromesso per accontentare le compagnie, tutti i settori hanno meno fatturato, eppure applicano il distanziamento, le compgnie aeree invece hanno il fiocco rosa?
È una casualita, l'aereo è collaudato per non esplodere!
Sono successi parecchi casi di depressurizzazione in quota, scendono le mascherine dell'ossigeno, e l'aereo scende repentinamente a quota di 3000 mt, e procede all'atterraggio di emergenza all'aeroporto più vicino.
Informati tu, vallo a raccontare a quelli del volo China Airlines 611
C'è poco da spiegare, la depressurizzazione in quota, non provoca l'esplosione dell'aereo!
Invece di scrivere vaccate informati
Spiegazione esauriente, degna del tuo livello intellettuale.
Possibile, non dimenticare che l'interno è pressuruzzato, la pressione esterna è nettamente inferiore quindi il rischio di apertura verso l'esterno esiste sempre.
Lacia perdere per cortesia la fonazione, che il virus non ti entra dalle orecchie ma dal naso, è necessario quindi che l'interlocutore sia vicino e che l'interlocuzione duri abbastanza da saturare l'aria che separa gli interlocutori, in altri termini il rischio è inversamente proporzinale alla distanza e direttamente proporzionale alla durata dell'interlocuzione.
Dove vivo io ci sono gli adesivi, i posti vietati etc. E poi c'è l'ora di punta dove si fa quel che si può. Non dico che sia proprio uguale a prima, ma sicuramente non c'è più di una spanna di distanza da nessuno, con la differenza che invece di essere una spanna da 2 persone e sempre quelle, sul bus chi ti sta attorno è sempre diverso, con potenzialmente moltissimi "contatti" pericolosi.
In più, lo ripeto, continuo a vedere tutti con ste c a z z o di mascherine sotto al naso, che servono a zero assoluto.
Preso treno metro e bus, non è minimamente paragonabile a prima, ci sono posti che non ti puoi sedere, a terra c'è un adesivo ogni metro.
Magari dove vivi tu è diverso, qua da me funziana così
distanza minima che però non esiste. inoltre, su un bus causa frenate/tenersi agli appigli, entrare, uscire, spostarsi etc, prenotare le fermate, ressa alle fermate etc la realtà delle regole si traduce in una condizione DECISAMENTE meno sicura. in aereo stai seduto e tendenzialmente fermo per il 99% del tempo. e con un po' di pazienza a entrare e uscire, praticamente le uniche persone con cui vieni a contatto ravvicinato sono le due accanto a te se l'impianto di condizionamento lavora correttamente.
Inoltre, su un aereo, è decisamente più facile verificare il rispetto delle norme, far tenere la mascherina in modo corretto (io una persona su due che vedo ha il naso fuori...), etc. Chiaro, sui lunghi voli è comunque una situazione non ideale, ma cosa lo è?
La fase 2 letteralmente è "rinunciamo alla situazione sanitaria ideale (accontentandoci di un rischio medio-basso) per cercare di non salvarci dal covid per poi c r e p a r e di fame". Queste norme sugli aerei non sono nient'altro che l'applicazione di questo principio, esattamente come mille altri casi (ristoranti, alberghi, mezzi pubblici, fabbriche etc).
si certo, nei sogni. io non li prendo spesso, ma in nessuno di quelli che ho preso c'era più distanza di quanta ce ne sia sugli aerei. Anche con le regole di oggi.
avete fatto un casino incredibile tra boing e airbus
no. mio cuggino mi ha detto che han usato un aereo cargo, stipato di casse di virus.
Non mi pare di aver scritto il contrario
Si, con le regole che cisono oggi si è distanziati
Sbagli, dipende dalla carica virale del soggetto, in alcuni casi è così alta che può bastare la fonazione per contaggiarti
Impossibile
No
Certo, la famosa ggente di strada che scala montagne.
Ma che castroneria e?
È gente super allenata, poi fa acclimatazione a varie quote
Salire a 3000mt. Se non sei in ottima salute sono problemi
Un po' più lenti, fai prima in bicicletta
E questo come lo stabilisci?
Ci sono sintomatici che non hanno febbre
Seeee, c'è uno schifo d'aria, sempre avuto l'impressione di aria stantia, e pure inquinata, da vapori d'olio che trafila dai motori nel circuito dell'aria
No,certi voli non essenziali li evito in questi tempi.E vuoi mettere di fare san Francisco los Angeles in auto che stare come le sardine in un tubo
certo, un volo di 12 ore te lo fai a difiuno, se consideri check in e checkout più tempo di arrivo in aeroporto e arrivo in hotel non mangi per 24 ore, tutto questo perché la vacanza a Los Angeles non te la puoi fare l’anno prossimo.
ci hanno sempre detto il contrario, tu davvero ti senti sicuro a stare accanto a uno col covid che ti starnutisce accando mettendosi come unica precauzione la mano davanti alla bocca?
perché non sono gli stessi.
vista la distanza minima si, in aereo stai attaccato, in autobus devi mantenere la distanza di sicurezza, in aereo fai viaggi solitamente più lunghi, in autobus molto più brevi, in autobus hai sempre la mascherina, in aereo la togli durante i pasti, devo continuare?
Si ma era sporco anche quello.
Un inizio di tournée davvero negativo XD
Se sapessi leggere sapresti cosa dice la tua santa OMS oggi, ti ho allegato il link apposta. Il che ovviamente non significa che sia la stessa cosa che dirà domani, viste le figure barbine che stanno facendo dall'inizio di questa situazione.
per problemi di puzzette a bordo, immagino... :)
Non ho il piacere di conoscere la fata turchina, con la quale tu sei intimo, lo ha detto l'OMS.
Non è quello che hai scritto ma ok...
Appunto. Proprio per questo se circolano autobus e treni, con misure di "distanziamento sociale" che fanno ridere i polli, per coerenza devono anche poter circolare gli aerei a pieno carico, almeno sulle tratte brevi.
Ovviamente con mascherine e tutte le misure del caso per ridurre le possibilità di contagio.
È quello che ho scritto, bastava leggere e smetterla di mettere i puntini sulle i agli altri, pace e bene.
Oddio, magari sarà anche vero ma dopo un viaggio in aereo devo sempre buttare in lavatrice i vestiti in quanto impregnati di orridi odori acquisiti a bordo... Uno dei motivi per cui ultimamente volo sempre meno se posso evitarlo, anche prima del covid.
Se dal livello del mare ti portano immediatamente a 6000mt di quota senza acclimatazione hai una buona probabilità di lasciarci le penne (a 5800 mt l'ossigeno nell'aria è già dimezzato rispetto al livello del mare, il corpo non è in grado di adeguarsi in tempi rapidi). Quindi si, in teoria sarebbe un problema, in pratica no, hai le mascherine dell'ossigeno
dai correggete, non si può proprio leggere! :D anche perché non è una semplice svista, avete scritto Boeing ovunque. Letto così, un utente poco informato sull'argomento potrebbe pensare che Airbus sia una famiglia di aerei costruiti da Boeing, azienda europea...
commento da analfabeta funzionale
L'aerazione degli aerei effettivamente è ottima, è l'unico posto dove non riesco a sentire l'odore delle mie scorregge (però una volta ho sentito quelle del vicino).