Adobe Photoshop per iPad: la versione completa disponibile in App Store

04 Novembre 2019 150

Adobe è finalmente riuscita a portare Photoshop su iPad in versione completa, dopo aver accumulato ritardi che hanno fatto slittare l'uscita ad un anno dall'annuncio.

Il nuovo Photoshop per iPad è disponibile da poche ore nello store di Apple e, come ampiamente previsto, questa prima versione offre strumenti di fotoritocco ottimizzati per funzionare al meglio su iPad con Apple Pencil. Con i prossimi aggiornamenti l'azienda prevede di migliorare diverse funzioni come l'utilizzo dei pennelli, maschere, bordi di rifinitura e la selezione dei soggetti.

Una strategia a lungo termine per un'applicazione che migliorerà nel tempo, attraverso nuovi aggiornamenti sempre più ricchi di funzionalità.

CARATTERISTICHE


Tutto con un tocco
Sfrutta gli stessi strumenti desktop, come livelli, maschere, filtri e regolazioni, semplicemente toccandoli. Usa le dita per pizzicare, sfiorare, scarabocchiare e scorrere. Ti sentirai ancora più vicino ai tuoi progetti.
La differenza è nei dettagli
I controlli di navigazione snelli e responsive consentono di eseguire rapidamente operazioni di panning, ingrandire la griglia pixel con precisione e passare facilmente da un livello all’altro.

Sincronizzazione cloud
È facile tenere sincronizzati i tuoi file su desktop e mobile, perché ora non devi fare proprio nulla. È tutto automatico. Nessuna importazione, esportazione o conversione. I tuoi file PSD sono gli stessi ovunque e sono sempre aggiornati

Interfaccia utente contestuale
Gli strumenti di base e le opzioni di selezione appaiono solo quando ne hai bisogno. I pannelli essenziali ti consentono di spostarti in modo intuitivo tra i livelli e allo stesso tempo di restare concentrato sulla tela, dimenticando il disordine.

Adobe Photoshop per iPad

Adobe Photoshop per iPad è compatibile con tutti i dispositivi che supportano iPadOS, a seguire trovate la lista completa dei modelli supportati dal programma:

  • iPad Pro (Wi-Fi, 4G/LTE)
  • iPad Pro (12.9") e modello di seconda generazione
  • iPad Pro (10.5")
  • iPad Pro (9.7")
  • iPad quinta generazione
  • iPad Mini 4
  • iPad Air 2
  • Apple Pencil (seconda generazione)
  • Apple Pencil (prima generazione)

Per utilizzare Adobe Photoshop per iPad dovrete essere in possesso di un abbonamento mensile idoneo, oppure usufruire del periodo di prova gratuita di 30 giorni.

Lo smartphone più completo? Samsung Galaxy S23 Ultra, in offerta oggi da smartapp a 883 euro oppure da eBay a 959 euro.

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Commenti

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ottimo!

Callea

Ognuno deve valutare quale sia il migliore strumento per il proprio lavoro.
Se hai alternative migliori senza dover pagare Adobe meglio così.
Chi lo fa non è per il piacere di pagare ma evidentemente perché ritiene la suite Adobe una scelta, per il momento, quasi obbligata.
Insomma la valutazione varia da caso a caso, non esiste una regola valida per tutti.

Emanuele D'Angelo

Certo che 60 euro/mese è sostenibile, ma se io mi compro una blackmagick mi regalano davinci, con Sony e Fujifilm mi regalano capture One quindi perché pagare comunque 720/anno? Con 720 euro posso comprarmi tantissimi programmi anche migliori (vedi appunto davinci resolve) infatti una volta che il mio Premiere sarà obsoleto non penso passerò a cc

Callea

60 euro al mese per avere tutte le applicazioni della suite è una cifra alla portata di qualsiasi piccolo professionista.
Se così non fosse è meglio che cambi lavoro.

reft32

che pirla XD

Dea1993

no semmai sono i formati proprietari della microsoft a dare problemi di compatibilita' con suite non della microsoft.
un formato open, appunto e' open, non da problemi su un determinato software... e se per caso fosse, vuol dire che quel software li e' una me*da se non e' capace di supportare dei formati liberi.
per le scuole sono assolutamente contrario a qualsiasi software proprietario.
secondo la scuole io mi dovrei comprare la licenza di office e di windows? e perche'? e non tiriamo fuori il discorso delle licenze scolastiche gratuite perche' questo vale solo per pochi istituti che aderiscono, quindi no non ha senso che lo studente e' obbligato a pagare software costosi.
se voi a scuola eravate capaci di fare "danni" nei pc vuol dire in primis che il sistemista dell'istituto era un incapace o semplicemente non voleva perdere tempo a fare le cose per bene.
nei nostri pc alle superiori c'era sia linux che windows, e comunque non vedo quale sia il problema di far mettere linux.. puoi tranquillamente gestire bene i permessi dei singoli utenti.

The frame
efremis

Bene

Giangiacomo

Invece non è affatto vero

si fa anche per compatibilità. i formati open spesso hanno problemi di compatibilità con office.

per le scuole il problema è sempre la formazione. noi eravamo in un itis e in 10 minuti abbiamo superato i blocchi verso i siti internet e quando ci annoiavamo facevamo 4 cambiamenti al sistema che i professori manco avevano idea di come mettere a posto. e ti lascio immaginare quali conoscenze possano avere dei "bambini" i primi due anni di superiori.

figurati installare linux e installargli e configurargli sopra i programmi.
nel corso di elettronica il professore di laboratorio ci ha fatto prendere un floppy quando le chiavette erano in giro da secoli

LordRed

E infatti è per questo che sono rassegnato ormai

fabrynet

Il mercato va in quella direzione. A chi serve un determinato software per lavoro è giusto che paghi un abbonamento.

Fandrea

e per chi è "povero" non c'è neanche la possibilità di "curarli" con i "crackers"

Andrea Ciccarello

Vero anche questo

Dea1993

si infatti me ne rendo conto che purtroppo in pochi riescono (e vogliono) a fare cosi'.
sopratutto in determinati settori e' impossibile essere realmente liberi di scegliere.
anche perche' tu azienda usi i software per cui trovi piu' gente formata, senno' dovresti anche fare tu formazione se vuoi avere dei dipendenti xD

Dea1993

non dipende dalle dimensioni dell'azienda, ma dal tipo di settore.
la nostra azienda non e' una multinazionale, ma non e' un'azienda piccolina.
da svariate sedi in giro per il mondo (principalmente italia dove c'e' la sede principale, e spagna, ma siamo anche in sud america e lavoriamo a livello internazionale).
siamo un'azienda di informatica, siamo programmatori, quindi realizziamo software in cloud (quindi niente da installare, di conseguenza non siamo legati ad un sistema operativo per lo sviluppo).
in questo caso linux e' molto piu' versatile potente e veloce di windows.. la formazione agli strumenti e' praticamente 0.
non paghiamo degli IDE, usiamo vim quindi un editor opensource e molto potente (poi qualcuno ha scelto di usare sublime text, ma vabbe').
l'infrastruttura server e' tutta su software open (sui server e' facile lavorare con strumenti open, cosi' come nella programamzione, sopratutto se programmi software cloud e quindi non sei vincolato all'os).
poi mi rendo conto la mia e' una situazione piuttosto rara... so perfettamente che se sei un'azienda che deve usare photoshop, non puoi certo cambiare strumento dall'oggi al domani, e probabilmente non si potra' mai fare, anche perche' sicuramente ci sono piu' professionisti formati su photoshop piuttosto che gimp o altro).
pero' molte aziende potrebbero tranquillamente usare software open, cosi' come le PA.
sopratutto chi lavora con office, molti che lavorano con office, sanno a malapena 4 funzioni in croce, che sono presenti in tutte le suite, li pagare la licenza alla microsoft e' sprecato.
cosi' come e' assurdo che nelle PA non si usino i formati open (idem nelle scuole).

LordRed

Blender ahimè è un caso isolato. Il fatto che tutte le amministrazioni usino office Microsoft, quello è grave

Prince

Blender in ambito 3D sta prendendo piede velocemente. Anche perché è a costo zero e open e pertanto le aziende non si fanno problemi ad adattarlo, soprattutto se porta benefici concreti.

DefinitelyNotBruceWayne

Il mondo non è bianco o nero quindi probabilmente abbiamo ragione entrambi (o nessuno dei due) ;) .

Giangiacomo

Già, pagare ma non abbonarsi che son ben due cose diverse

CAIO MARIOZ

si la tendenza è quella, preferisco pagare in-app le varie funzioni piuttosto che abbonarmi ogni mese/anno

CAIO MARIOZ

che puoi loggarti a tutti i servizi e le app del mondo senza condividere la tua mail grazie al servizio Sign with Apple che utilizza l'Apple ID

LaVeraVerità

Un punto di vista che personalmente non condivido ma pur sempre ragionevole.

CAIO MARIOZ

Adobe ha anche presentato Illustrator per iPadOS, uscirà nel 2020

DefinitelyNotBruceWayne

Sono pochi gli ambiti che si prestano al software Open Source. Funziona nel mondo dei server, ma anche in quel caso spesso comporta la rinuncia ad alcuni componenti oppure un aggiornamento dello stack che si usa.
Se penso ai lavori creativi, al mondo del CAD o anche al semplice lavoro d'ufficio l'OSS non mi sembra un'alternativa convincente.

DefinitelyNotBruceWayne

Non è tanto questione di abitudine intesa come pigrizia, ma di comodità. Se sono anni che lavori con un prodotto, hai imparato a usarlo discretamente e fa tutto quello che ti serve non hai molti motivi per cambiare. Cambiando prodotto magari spenderesti di meno per la licenza o l'abbonamento, ma dovresti abituarti, saresti più lento (almeno nella fase iniziale) e forse dovresti abbandonare un intero ecosistema (come nel caso di Adobe).

Andrea Ciccarello

Ok allora hai ragione (anche se bisognerebbe aprire una intera discussione su quanto siamo abitudinari gli utenti e spesso non si considera mai la possibilità di cambiare. Tipo con la diatriba tra premier e davinci)

DefinitelyNotBruceWayne

Non capisco. Il vantaggio è appunto che l'abbonamento puoi pagarlo un mese, quando ti serve e non rinnovarlo se non ne hai più bisogno.
Un tempo non c'era questo vantaggio. Si finiva sempre con usare software crackati. Vero che imparavi senza spendere una lira, ma allo stesso tempo ti abituavi a dei comportamenti che, in azienda, non dovresti avere e non avevi mai una chiara idea del valore degli strumenti che avevi tra le mani.
Tra licenze regalate, abbonamenti lowcost o piattaforme di e-learning gratuite la formazione ormai non costa praticamente niente. Inoltre sei libero di fare ping-pong tra varie soluzioni senza sentire la pressione dei costi. Se dovessi pagare 1500 euro di licenza non mi schioderei da quel prodotto. Con un abbonamento questo problema non lo ho e posso provare tutti i competitor del caso (a patto di avere tempo e voglia di cambiare).

Andrej Peribar

In effetti, ci sono anche quelli da considerare.
Vedremo

Può essere che abbiate ragione e Adobe si sta allontanando dal mercato effettivamente.

DefinitelyNotBruceWayne

Io parlavo per la suite Adobe Creative Cloud e per l'abbonamento che, alla fine dei conti, è molto vantaggioso.

iTunexify

XD ormai è praticamente uno standard nell’ambito, migliora sempre di più

fabrynet

E per questo motivo è giusto pagare il lavoro degli sviluppatori.

LaVeraVerità

Non pensare ad una situazione idealizzata dove "professionale" significa studi grafici con batterie di designer a testa bassa su Photoshop. I numeri li fanno installazioni singole di piccole realtà con 1 o massimo 2 postazioni, facili al cambiamento e motivati da costi non in linea con il loro volume di affari.

Andrea Ciccarello

Qui stiamo prendendo come veritiero il fatto che Photoshop per iPad sia il migliore software sotto questo punto di vista.
Photoshop non l’ho ancora provato, ma se dovessi dare la mia opinione su fresco uscita un mese to fa, per il costo di un mese di quest’ultima ti ritrovi ad avere a vita procreate (migliore su 9 funzioni su 10).
Adobe per adesso spera di guadagnare da un prodotto incompleto e inferire in tutto alla concorrenza, giocando sull’informazione della sua utenza.

LaVeraVerità

Continui a ripetere di questi 20 euro al mese (ma potrebbero essere anche meno e non cambierebbe la sostanza del discorso). Provo allora a spiegarla sotto un'altra angolazione.

Sai quante persone sono diventate professionisti nell'uso dei prodotti Adobe prima di esserlo veramente? Tanti ne hanno avuto la possibilità solo accedendo a basso (o nessun) costo agli stessi per la loro formazione che è iniziata e/o avvenuta generalmente in maniera discontinua o episodica. Una "tassa" mensile per persone di questo tipo, che magari sperimentano anche in altri campi sarebbe insostenibile a meno di un censo importante. Come detto in altro post è proprio grazie a persone come queste che la conoscenza dei prodotti e la loro corrispondente fortuna commerciale si è diffusa capillarmente.
Ovvio che ognuno sceglie il modello di business che ritiene opportuno ma continuo a pensare che questo non possa che portare al progressivo declino delle soluzioni Adobe a favore di alternative basate sul sistema di revenue precedente.

DefinitelyNotBruceWayne

Ripeto che si tratta di 20 euro al mese, che solitamente mette la scuola, non lo studente. Nessun qui cerca di far finire le cose in caciara.
Mi sembra decisamente più sostenibile dei costi di licenza che c'erano un tempo (CS6 veniva 1200 la versione per poveracci e 2500 quella completa ... il solo PS veniva sui 700 euro) e hai un prodotto che è uno standard de facto, sempre aggiornato e senza mai uscire dai confini della legalità. Continuo quindi a non capire la critica.

Marco

Io preferirei pagare 60€ una volta sola e basta.
(Così ho fatto per tutte le app e i software Affinity per iOS e Mac OSX).

AndreDNA

Mai stato a pagamento, che mi risulti.

LaVeraVerità

Come sempre finisce in caciara. Da una affermazione di quanto sia insostenibile un simile modello per uno studente, alla ipotesi di chi sia la colpa dello sbando del sistema scolastico, il passo non è breve nè logico.

Marco

Io con gli Affinity ci lavoro sia su iMac che su iPad, sono una bomba (a breve riuscirò a perdere l'abitudine di usare gli Adobe in favore di un flusso di lavoro continuo sugli Affinity.
Sono un grafico, impaginatore e disegnatore. Non vedo l'ora che arrivi su iPad anche Affinity Publisher!!!

DefinitelyNotBruceWayne

Di un sistema scolastico allo sbando, ma non è certo colpa di Adobe o simili.

Marco

Anche perché con tutte queste app in abbonamento, se uno dovesse pagarle tutte, si può rischiare di perdere il controllo di quanto si arriva a pagare mensilmente (o annualmente).

LaVeraVerità

Considerato che dalle mie parti gli studenti devono portarsi anche la carta igienica e quella per le fotocopie, di cosa stiamo parlando?

Marco

Affinity fa come suo punto di forza, prorio il fatto che loro sono senza abbonamento.
Meno male che c'è qualche sviluppatore che non si è lasciato prendere dalla moda degli abbonamenti, altrimenti non avrei mai acquistato neanche iPad Pro.

DefinitelyNotBruceWayne

Idem lo studente. Se stai studiando vuoi formarti sui prodotti che le aziende usano.
Le aziende questo lo sanno e bene o male tutte hanno delle enormi facilitazioni per gli studenti o per gli istituti. Microsoft, se sei studente, ti regala licenze per Windows, Windows Server, Visual Studio, coupon per Azure, licenze Office e così via perché sa che, una volta in azienda, spingerai per usare i prodotti che già conosci. Discorso simile per qualsiasi altra azienda leader (e non leader).

Andrea Ciccarello

Ma io non parlo del professionista, ma dello studente. Se guadagni con un software lo paghi, perché ti porta la pagnotta a casa.

FingerFehlerFellow

GIMP era un esempio abbastanza a caso, io ho presenti altri professionali in cui il trend da soluzioni a pagamento oggi c'è (intendo anche a lv aziendale, al di là dei liberi professionisti); per quanto riguarda photoshop boh, non me ne intendo

iTunexify

È compreso, quell'abbonamento è solo se non si ha già l'abbonamento ad Adobe CC

DefinitelyNotBruceWayne

Un professionista se ne sbatte il baffo delle reali alternative e sceglie il prodotto che meglio si adatta alle sue capacità e necessità. Formarsi su prodotti diversi ha comunque i suoi costi.

DefinitelyNotBruceWayne

Creative Cloud per studenti viene 20 euro al mese. Questo solo se frequenti un Istituto poco serio o senza risorse, perché gli istituti della mia zona, per fortuna, mettono a disposizione degli studenti il tutto gratuitamente.
Se anche fosse 20 euro al mese comporta alla semplice rinuncia di una serata tra amici e in cambio hai degli strumenti che sono lo standard dell'industria.
Non sono un grande fan degli abbonamenti perché sono una forma di dipendenza, ma anche se parliamo di SIEM come QRadar o software ben più cari dei classici PS o Illustrator convengono.

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