Atmosfere anni '80, scaldamuscoli e una storia d'amore coronata da una coreografia con sollevamento memorabile: Dirty Dancing ha segnato un'epoca. Cosa potrà dirci di nuovo negli anni '20 del ventunesimo secolo? Sicuramente lo scopriremo, visto che è tutto pronto per girare il seguito dell'iconico film.

Prosegue dunque la tendenza a produrre sequel di grandi successi dei decenni passati, da Ghostbusters a l'Esorcista. A darne notizia è stato Jonathan Levine, già regista di Fà la cosa sbagliata, 50 e 50 e Warm Bodies, che è stato scelto dalla Lionsgate per dirigere la pellicola.

Il sequel del grande classico che vedeva protagonista Jennifer Grey insieme a Patrick Swayze, scomparso nel 2009, a tutt'oggi è il titolo del catalogo più venduto nella storia della sua casa di produzione. Nel 1987 aveva incassato 214,5 milioni di dollari a livello globale.

Levine è anche autore della sceneggiatura insieme a Elizabeth Chomko, e pare che anche questa volta al centro della narrazione ci sarà una storia d'amore di formazione incentrata sull'esperienza di una giovane donna al campo estivo. Il viaggio di Baby si intreccerà con questo per creare una narrativa a più livelli; il film è ambientato negli anni '90, quando Baby - interpretata sempre da Jennifer Grey - torna al Kellerman Resort.

Le musiche spazieranno accogliendo anche l'hip hop e artisti come Alanis Morissette e Liz Phair, ma ovviamente ci sarà anche la classica Hungry Eyes. Il casting per il ruolo principale è ancora in corso e il film dovrebbe entrare in produzione entro la fine dell'anno per uscire poi nel 2024. Di sicuro Jennifer Grey tornerà, ma potrebbe non essere l'unico volto del film originale a farlo, come ha spiegato Levine:

"La cosa più importante per noi era avere Jennifer a bordo. È una collaboratrice incommensurabile. Stiamo cercando di coinvolgere un numero adeguato di persone del film originale, vogliamo essere rispettosi in tutti i modi. Il film esiste in un dialogo con l'originale, vogliamo introdurre questa storia a una nuova generazione; detto questo, l'assenza di Johnny si fa sentire, e quindi sarà una storia di formazione anche per il personaggio di Baby in un certo senso".

La promessa, da parte del regista, è di coinvolgere i nuovi spettatori e di non "rovinare l'infanzia" ai fan di vecchia data, approcciando il sequel con "sofisticatezza, ambizione e, soprattutto, amore". Come ha concluso Erin Wsterman, presidente di produzione Lionsgate:

"Dirty Dancing è più di un semplice film, è una pietra miliare che continua ad essere un rito di passaggio. Iniziando un nuovo capitolo, sappiamo di dover onorare la profondità, la rilevanza e il calore dell'originale. Siamo stati fortunati a poter contare su Jennifer come nostra guida e siamo emozionati di vedere Jonathan al timone al suo fianco, perché tutto ciò che fa è ricco e romantico; ci fa sempre venire la pelle d'oca".