
16 Marzo 2023
Il 2022 di Sony è finalmente entrato nel vivo. Dopo aver avuto un piccolo assaggio delle novità di PlayStation con l'uscita di Uncharted: Raccolta - L'eredità dei ladri (qui la nostra recensione), finalmente ci troviamo davanti alla prima esclusiva Sony inedita. Parliamo di Horizon Forbidden West, il nuovo titolo di Guerrilla in arrivo il prossimo 18 febbraio che ci racconta un capitolo del tutto inedito delle avventure della giovane Aloy. Abbiamo avuto modo di giocare il titolo in anteprima su PlayStation 5 e siamo pronti a darvi le nostre impressioni nella recensione completa.
Horizon Forbidden West riprende la trama a pochi mesi dalle vicende conclusive del primo capitolo e dalla battaglia per la salvezza della città-stato di Meridiana. Il mondo ha superato la minaccia rappresentata dall’AI Ade, tuttavia Aloy non ha tempo per godersi gli onori della battaglia. Il sistema di terraformazione del pianeta è infatti compromesso e ciò ha causato la comparsa di una nuova piaga che minaccia nuovamente la sopravvivenza della vita sulla Terra. L’unica speranza è quindi quella di recuperare una copia di Gaia, l’intelligenza artificiale alla base del progetto Zero Dawn che ha permesso la rinascita dell’attuale biosfera.
Con la Gaia originale ormai fuori gioco, la missione di Aloy è quella di esplorare ancora una volta i resti del passato per trovare un modo per riportare la situazione sui giusti binari, evitando quindi il disastro ambientale che porterebbe all’inevitabile distruzione della già precaria vita sulla Terra.
Come è chiaro da questo incipit - non andremo oltre per evitare ogni possibile spoiler, anche il più piccolo -, la trama di Forbidden West è fortemente legata a quella del primo capitolo. Sebbene sia sconsigliato approcciare la serie da qui, il titolo cerca di riassumere i fatti salienti di Horizon Zero Dawn (qui la nostra recensione) nei primi minuti, dando al giocatore un’infarinatura di base che permetterà di comprendere i punti fondamentali del precedente capitolo e di affrontare la trama di Forbidden West con maggior cognizione di causa.
Si tratta di una scelta apprezzabile e - in qualche modo - dovuta, dal momento che il grosso focus posto dal titolo di Guerrilla sulla trama impone che il giocatore sia a conoscenza di più dettagli possibili sul mondo di gioco e delle vicende dei protagonisti, in modo da poterne apprezzare l’evoluzione e tutte le sfaccettature.
L'unico aspetto che potrebbe risultare poco convincente riguarda l'avvio un po' lento della trama; nelle fasi iniziali sembra che la storia sia sin troppo ancorata alle vicende del primo titolo, ma dopo qualche ora di gioco si entrerà nel vivo dei tantissimi aspetti inediti della trama, ricchi di colpi scena e misteri in grado di ribaltare tutto quello che sapevamo dell'universo di Horizon.
La parte iniziale vedrà Aloy - dopo una sequenza introduttiva che funge da tutorial - riprendere il suo viaggio proprio dalla città di Meridiana, ma questa volta la destinazione non sono più le terre a lei ben familiari, bensì il misterioso Ovest Proibito abitato da macchine ancora più letali e da popolazioni non sempre amichevoli, come i pericolosissimi guerrieri Tenakth e non solo.
Come il precedente capitolo, anche in Forbidden West torna un sistema di progressione basato sull’utilizzo di punti abilità - acquisiti sia aumentando di livello che completando missioni secondarie - spendibili in diversi rami di abilità a disposizione di Aloy, ben 6 tra cui scegliere.
Il potenziamento degli stessi consente di acquisire nuove tecniche di combattimento, di sopravvivenza, di hacking delle macchine e di gestione delle risorse destinate al crafting. Crafting che diventa essenziale per fabbricare munizioni e potenziare man mano le statistiche di ogni arma o vestito. Ritorna anche la possibilità di espandere ulteriormente le capacità offensive/difensive degli oggetti applicando le giuste bobine.
Per quanto riguarda invece la progressione di gioco, Horizon Forbidden West propone al giocatore una trama principale che può essere portata avanti con il ritmo che si desidera, dal momento che l’enorme mappa open world dell’Ovest Proibito offre tantissime attività secondarie a cui prendere parte.
Queste spaziano dalle semplici quest secondarie - che danno spesso vita a veri e propri filoni di trame aggiuntive - sino alle missioni di caccia, la distruzione delle basi di ribelli e briganti, l’esplorazione delle rovine della civiltà precedente, i combattimenti nelle arene e un vero e proprio gioco da tavolo chiamato Batosta Meccanica (con tanto di sfide sempre più difficili da affrontare e pezzi da raccogliere per potenziare il nostro arsenale di pedine).
La lista delle attività secondarie è sconfinata e generalmente si tratta di missioni molto curate e ben scritte, che permettono di approfondire in maniera interessante le vicende delle comunità con cui entrerà in contatto Aloy, andando quindi ad arricchire sempre di più la profondità del world building messo in atto da Guerrilla; sicuramente questo aspetto è uno di quelli ad essere migliorati maggiormente rispetto al primo capitolo.
È praticamente impossibile finire la trama principale ignorando del tutto le missioni secondarie, sia per via delle interessanti ricompense che spesso vengono elargite - da nuovi equipaggiamenti a preziosi punti abilità -, sia per la semplice curiosità di scoprire qualcosa di più sui segreti dei vari personaggi secondari, le loro motivazioni e così via.
Resta quindi sempre molto piacevole ritornare nell’Ovest Proibito - anche al termine delle circa 30 ore di campagna - per intraprendere una nuova avventura lasciata in sospeso, esplorare una nuova zona della mappa o avventurarsi nei dungeon dei Calderoni, veri e propri covi di macchine letali che ricompensano il giocatore con nuove abilità override.
La nuova avventura di Aloy non differisce molto dalla precedente pad alla mano: il sistema di combattimento è rimasto pressoché invariato, con il dovuto ribilanciamento delle armi e delle armature a disposizione della giovane Nora (la tribù di Aloy). Sebbene le basi siano invariate - quindi con l’alternanza tra il combattimento corpo a corpo con la lancia e quello a distanza con una miriade di armi diverse -, ciò che cambia è il rapporto di Aloy con il mondo.
Come in ogni buon secondo capitolo che si rispetti, la nostra protagonista ha finalmente imparato a nuotare e immergersi in profondità, ha scoperto l’ebrezza della vera arrampicata, delle discese in planata con il nuovo Alascudo e si è finalmente dotata di un rampino, utile sia per facilitare la scalata verticale che per spostare oggetti e aprire passaggi nei vari enigmi ambientali.
Insomma, è chiaro che Forbidden West ci pone davanti ad un nuovo set di abilità che arricchiscono sia le fasi di esplorazione che di combattimento; il rampino - ad esempio - può essere utilizzato per riposizionarsi rapidamente durante alcuni scontri, mentre la capacità di immersione di Aloy apre a nuove possibilità di esplorazione, incluso un vero e proprio livello subacqueo.
L'arrampicata non è libera - come ad esempio accade in Breath of the Wild -, ma è comunque sufficientemente presente in quasi tutti gli scenari, dando quindi la possibilità al giocatore di variare il suo approccio all’esplorazione e al combattimento. Rilevare in quali zone è possibile arrampicarsi è molto semplice; alcune sono chiare sin da subito per via della colorazione gialla di diversi elementi e sporgenze, mentre altre possono essere identificate subito attraverso una rapida attivazione del Focus (premendo R3), il sistema olografico che assiste Aloy sin dalla sua infanzia.
Maggior libertà di movimento e esplorazione si traducono in più scelte in tutte le fasi di gioco. Resta infatti la possibilità di scegliere come approcciare ogni scontro, grazie alla possibilità di agire in maniera furtiva o di buttarsi a capofitto nella mischia. Le nuove abilità di Aloy si integrano bene all’interno del mix originale della serie, fornendo al giocatore più opzioni per mettere in atto le sue tattiche, sfruttando quindi anche il fattore della verticalità in maniera più efficace.
Nel complesso la formula è ancora la classica del primo titolo, ma ora viene espansa e non stravolta. Particolarmente apprezzabile la distruttibilità durante i combattimenti delle coperture, siano esse delle semplici barricate o vere e proprie strutture.
Abbiamo provato Horizon Forbidden West su PlayStation 5, la piattaforma che meglio esprime il lavoro svolto da Guerrilla per il nuovo titolo. Ricordiamo che il gioco è disponibile anche su PS4 e che è possibile aggiornare gratuitamente questa versione a quella next gen, fatto che ha reso un po’ inutile l’esistenza di un’edizione PS5 sullo store e in versione fisica, ma questo è un altro discorso.
Su PlayStation 5 troviamo due opzioni grafiche che permettono di alternare il 4K a 30 fps con un 4K upscalato a 60 fps - praticamente fissi dopo la patch day one pubblicata pochi giorni fa. Inutile dire che la seconda opzione è quella da tenere in considerazione, anche a fronte di un downgrade grafico davvero contenuto, visto che la fluidità aggiuntiva si traduce direttamente in una migliore esperienza di gioco e di combattimento.
Al netto di qualche minima sbavatura - in particolare i capelli di Aloy, sempre troppo vivaci e in movimento anche quando non dovrebbero, come se vivessero di vita propria -, Horizon Forbidden West è un titolo magistrale per quanto riguarda la qualità visiva di ambienti e personaggi. Il motion capture ha permesso a Guerrilla di animare in maniera convincente dei modelli incredibilmente dettagliati e che presentano dei volti molto realistici e un’espressività di altissimo livello che dona credibilità ad ogni cut scene (e questa volta sono molte di più).
Anche le macchine hanno fatto un netto salto in avanti rispetto al titolo del 2017, diventando sempre più ricche di dettagli e decisamente più curate che mai. Nel complesso, Horizon Forbidden West fornisce un colpo d’occhio eccellente in ogni condizione, capace di regalare scorci paesaggistici davvero mozzafiatto - specialmente nell’area di quella che un tempo era San Francisco - che rimarranno impressi.
Il gioco riesce a stupire anche al netto dell’assenza del ray tracing, una scelta che comunque non penalizza in alcun modo il comparto tecnico di Forbidden West. La nuova capacità di Aloy di immergersi ha portato Guerrilla anche a migliorare l’effetto bagnato sulla pelle e i vestiti dei protagonisti. Si sentono anche i vantaggi della presenza di un SSD rapido come quello di PS5, grazie al quale il viaggio rapido viene eseguito in poco più di 1 secondo e tutti i caricamenti non superano i 2.
Eccellente anche l’implementazione del DualSense, il quale sfrutta la vibrazione aptica in maniera magistrale per riprodurre ogni singolo effetto dei passi di Aloy, delle macchine cavalcate, la tensione degli archi e l’impatto di tutti i colpi. Buono l’audio 3D, anche se in questo caso non raggiungiamo l’eccellenza di altri titoli - come ad esempio Returnal - e la direzionalità dei suoni non riesce a creare quell’effetto avvolgente che ci saremo aspettati. In ogni caso il comparto sonoro è sostenuto da una colonna sonora di alto livello che ci accompagna sempre con le tonalità giuste e da un doppiaggio italiano completo davvero ben realizzato.
Con Horizon Forbidden West, Guerrilla ha scelto di giocare la partita sicura del sequel che migliora la formula originale senza stravolgerla, confezionando un’avventura che convince sotto ogni punto di vista. Il titolo non rischia per quanto riguarda il game play, andando ad affinare quanto di buono era stato proposto in Zero Dawn e arricchendolo di nuove possibilità che permettono di espandere notevolmente la verticalità dell’avventura di Aloy.
Questo non significa che Forbidden West sia un titolo poco ambizioso; tutt’altro. L’evoluzione più grande, infatti, la troviamo in una trama che apre porte sconfinate per la serie, andando a porre le basi per un futuro della saga ancora tutto da scoprire. Nel fare ciò, Forbidden West non lascia in sospeso nulla per quanto riguarda gli eventi trattati dalla storia principale, ma si limita a porre le basi per quello che sarà il prossimo Horizon solo nelle battute finali, presentandoci quindi un racconto coerente e completo dall’inizio alla fine.
Apprezzata anche la graduale crescita di Aloy e di tutti i personaggi secondari; tra volti conosciuti e new entry, il cast di Forbidden West ci introduce nuove figure che riescono a spiccare per la propria caratterizzazione, con pochissime sbavature legate ai comprimari meno centrali nell'evoluzione delle vicende, i quali avrebbero sicuramente meritato maggior spazio anche all'interno di qualche missione secondaria.
Eccellente anche il comparto tecnico - con solo qualche minima imperfezione che non permette di toccare la perfezione - e la quantità di contenuti secondari che moltiplicano esponenzialmente le ore di gioco. Come al solito, le missioni secondarie aprono interi filoni aggiuntivi di trama che possono essere ripresi in qualsiasi momento, anche al termine della campagna da circa una trentina di ore.
Particolarmente ispirata anche la nuova mappa, la quale offre una ricchissima varietà di biomi che abbracciano ogni condizione ambientale immaginabile: dalle foreste ai deserti, passando per spiagge, radure, cime innevate, fondali marini, avamposti cittadini o fredde strutture metalliche controllate dalle macchine: l’Ovest Proibito è più vario e rigoglioso che mai, anche al netto della costante minaccia alla sua sopravvivenza.
Horizon Forbidden West è l’atteso ritorno che aspettavamo e questa volta non c’è il Breath of the Wild di turno in grado di rubargli la scena: è questo il titolo di punta di inizio 2022.
Commenti
giocone !!! finito da poco ma sto continuando ad esplorare perchè c'è ancora molto anzi moltissimo da vedere https://media4.giphy.com/me...
Già caduto nel dimenticatoio... Vendite scarse, ancora più scarse di quanto non lo siano in genere le esclusive sony da sempre ben sotto il 5% di attach rate. Oscurato da Cyberpunk77, troppo more of the same per suscitare un reale interesse. Per dire, Forza Horizon 5 e Halo Infinite sono tutta un'altra storia. Poi ci chiediamo come mai Xbox abbia superato playstation?
Non per fare necroposting, ma si, l'ho provato con l'idea del "Capolavoro" di cui tutti parlavano, e mi sono trovato con un gioco più noioso degli ultimi Assassin s Creed.
I combattimenti coi robot più grandi non sono per niente più entusiasmanti, sembra solo di combattere contro delle spugne giganti, che assorbono un casino di colpi sui loro "punti deboli". Poi l'esplorazione era moncata dalla mancata arrampicabilità a mio parere, che rendeva il tutto automaticamente più vecchio di 5 anni (in confronto anche The Witcher 3 offre più libertà movimento, il che è tutto dire).
mammamia
verovero
mammamia
È tornata disponibile su amazon ora!
Confermato. Lo trovi scritto pure sullo store. Conosco anche chi ha contattato l'assistenza Sony per chiedere se fosse così e glielo hanno confermato: upgrade a PS5 gratis per HFW.
Ohhhhhh... Finalmente qualcuno che la vede nel mio stesso modo.. Bella grafica ma ripetitivo nei combattimenti fino allo sfinimento!!!
Ma infatti quando avevo PS5 mi stavo informando per prendere un 2k ma tanto manco quello puoi fare con Sony dato che non è supportato nativamente quindi tanto vale… Tra l’altro il VRR dopo un anno e passa non l’hanno ancora attivato.
Il FHD comunque ha ancora molto senso con la console se si gioca da monitor, costa poco e puoi avere monitor da 144hz che puoi sfruttare per i giochi a 120 fps. Se vai già a prenderti un 4k se sei fortunato spendi sui 300€ per un monitor base in offerta, figuriamoci per quelli migliori ed ad alto refresh rate (anche 2k).
Ok, grazie per le spiegazioni.
Fullhd ti ripeto lho usato tanto in tutti i modi. Dopo 8 anni stufa.
Passato prima 4 anni a 1440p ora sono in 4k da 1
Comunque considera che il target delle console sono le TV, quindi oramai 4k è lo standard da anni. Ci sta che nessuno o quasi consideri il full HD che oramai esiste solo nel mondo PC
Non so sinceramente. Non credo. Di solito o fanno tutti i dettagli sparati (incluso 4k) o abbassano e tolgono il rt e fanno 60fps.
Altrimenti in Rachet avevo letto di una modalità a 40fps che però è per chi ha la TV a 120hz che io non ho.
Ma guarda, una console che si graffia con lo stesso imballaggio, come lo era per ps4 vecchio modello del resto, non è di certo un problema soggettivo. Le varie mancanze di funzionalità software non sono un problema soggettivo, soprattutto quando con Ps4 quelle funzioni c'erano. Il fatto che rimandino i giochi (come del resto succede anche con Xbox ma almeno lì li pago due spicci e non mi lamento) non è soggettivo. Il fatto che i servizi siano carenti e peggiori rispetto alla concorrenza non è soggettivo. Il fatto che sia un transatlantico non è soggettivo. Di soggettivo c'è solo l'estetica al massimo.
Gioco da monitor FHD e come moltissime altre persone dato che questa risoluzione è molto comune per i monitor.
Si ho letto.....
Ansem, Dimmi una cosa, lui dice che non ce una versione dei giochi in fullhd ad ultra con rtx attivo a 60. È vero questa cosa??
Il problema sinceramente sei tu e sono motivi essenzialmente personali e non oggettivi.
Per MOLTI altri che non giocano in fullhd da lustri, la situazione è ben diversa
Non dirmi che hai un TV 50 full HD ancora??
Anche un mio collega si era stufato di aspettare una ps5 a prezzo normale, ha preso però poi una seriesX.
E se la gode sul TV 55 4k
Be dopo un anno puoi contare su almeno 5 giochi validi, rachet e clank, horizon, returnal, miles morales e demon souls. Poi ovviamente ci sarà il nuovo capitolo di spiderman che secondo me sarà una bomba su ps5, di vocifera di un ritorno in grande stile di uncharted ed ovviamente tutti i capitoli jap.
E poi si chiedono perché comprare playstation...Proprio ieri ho riacceso xbox, ho girato 10 minuti su gamepass e arrivato alla z ho spento di nuovo. Quantità non vuol dire qualità non smetterò mai di dirlo.
Se gli mancassero avrebbe comprato Playstation no?
Ma è un fanboy xbox, scrive di PS5 perché gli mancano le esclusive, pure l'ultimo crossfirex è stato un buco nell'acqua ahaha
Si vede che non hai superato il tutorial, gli scontri con le macchine sono qualcosa di epico, è una sorta di Shadow of the Colossus in chiave moderna. Un capolavoro!
"conviene " . dipende da caso a caso .non c'è un scelta giusta . l'unica cosa obbiettiva e vera che il PC serve anche ad altro , non solo per i giochi .
io dicevo tra PC e xbox .
se ci sono esclusive per ps5 non puoi do certo giocarli su altre console
Come ti hanno detto altri, sei tu che ne hai fatto una tematica di prezzi.
Che poi tu voglia paragonare giochi di nicchia e semi sconosciuti alle esclusive sony sono problemi tuoi.
ma allora sei duro . io parlavo principalmente tra PC e xbox che non hanno esclusive.
ma ci solo tra xbox/PC e ps5.
Giochi di nicchia e sconosciuti, mi tengo tutta la vita le esclusive Sony.
Qualcuno mi conferma che acquistando la versione digitale PS4 posso poi scaricare la versione PS5 gratis? Leggevo di persone che non trovavano la versione PS5 dopo il pre-order.
la differenza che il serve anche a altro. e ci sono altri giochi che escono per PC che non ci sono per ps5
Un tripla A appena uscito costa un botto sia per console che su steam, ovvio che dopo un anno lo trovi a 20€, ma lo stesso vale per le console. Quindi continuo a non capire la differenza, a meno di non ricorrere alla pirateria.
Un gioco tripla a appena uscito costa lo stesso sia su steam che su console. Dopo 1 anno ovvio lo trovi a 20€, ma succede anche su console. Quindi continuo a non capire la differenza.
"presi a poco su PC"...steam ,epic gog
Eh si, HZD parte decisamente noioso e si presta molto all'abbandono.
Pure io lo droppai a suo tempo. Poi lo ripresi e arrivai al momento in cui il gioco decolla, sia in termini di gameplay che (soprattutto) di storia.
E' finito per essere uno dei miei giochi preferiti della scorsa gen.
"presi a poco su PC"= scaricati aggratis e craccati. Già dimenticavo questo aspetto.
Su PS4 i Giochi li compri li finisci e li rivendi vista la grande utenza che c'è, quindi non ci perdi chissà quanto.
Senza contare che molti titoli hanno spesso problemi su PC (vedi i titoli Rockstar) e devi aspettare anni prima di poterci giocare.
E le esclusive Sony, ad oggi (per me) sono le migliori sul mercato.
ma vi fidate ad usare app scaricate fuori dagli store?
L'ho fatto a lungo anch'io, ma quando avevo un telefono moddato a cui facevo un wipe una volta al mese. con un telefono stock non mi sembra il caso
Se il tenore dei tuoi commenti è questo non ti stupire che vengano cancellati
ma non esistono solo giochi di ps e xbox . ci sono sono un sacco di giochi su steam epic . che non escono su ps. e poi il PC serve anche a alto
"mi ricorda un noto politico tedesco con i baffi"
maccheppaIIe ma non vi stancate mai di fare ste iperbole da "novaxdimmer*a" che vi fanno solo apparere ciò che volete evitare di sembrare cioè degli emarginati devianti e ingnoranti
conviene finirlo anche per capire cos'è il zero dawn
In dying light 2 la qualità grafica è molto scadente ed ha pure problemi prestazionali con una ottimizzazione inesistente. Quel coso gira in FHD per avere 60 fps, però intanto gli 80€ te li chiedono senza vergognarsi minimamente.
Horizon ha una grafica molto più dettagliata e complessa, non è paragonabile ai giochi che hai citato.
Veramente hai scritto questo ""PS5 costa 500€". ma nell'arco dei 10 anni quanto spedì per i giochi? al pari degli stessi presi a poco su PC e con gamepass?" Tu non io. Ti ho semplicemente risposto.
se ci sono riusciti per dying light 2, miles morales, watchdogs, deathloop non vedo la difficoltà per horizon. Penso che comunque l'uso del ray tracing non fosse previsto dall'inizio, quindi non penso lo implementeranno dopo a buffo. Poi i dettagli della performance mode a detta di digiral foundry sono i medesimi ma cala la risoluzione. io che gioco su schermo hdr full hd non noterò alcuna differenza
mi sembra un copia/incolla del primo con qualche miglioramento...
tanto diu cappello a chi è riuscito a finire/platinare il precedente Horizon.
io l'ho trovato uno degli open world più noiosi e spogli che abbia mai giocato abbandonandolo a metà.
certo che capire un discorso è difficile