
Games 14 Lug
Ghost of Tsushima torna su PS4 e sbarca in maniera nativa su PlayStation 5 con una versione Director's Cut che va ad aggiornare e espandere l'avventura di esordio di Jin Sakai, a poco più di un anno di distanza dal titolo originale che abbiamo recensito su PS4 Pro. Le novità introdotte sono diverse, tra cui un'isola aggiuntiva che espande la trama del gioco. Approfondiamo il discorso nella nuova recensione limitata ai contenuti della Director's Cut.
La Director's Cut di Ghost of Tsushima include sia un contenuto giocabile del tutto inedito - di cui parleremo in seguito - sia alcune migliorie tecniche, in particolare nell'edizione PS5. Noi abbiamo avuto modo di testare proprio la versione dedicata alla console di nuova generazione di Sony, in modo da avere il quadro della situazione più completo possibile.
La prima novità con cui verrete in contatto è la possibilità di importare in maniera semplice il salvataggio dalla versione PS4 del gioco, senza dover ricorrere a soluzioni cloud e all'utilizzo di entrambe le versioni del gioco. Parliamoci chiaro: le soluzioni adottate solitamente per effettuare questa procedura sono tra le più assurde che si possano concepire. Solitamente è richiesto di:
Una serie di passaggi confusionari e senza senso, che fortunatamente non sono presenti in questa Director's Cut. Vi basterà avviare il gioco su PS5, selezionare la voce per il trasferimento dei salvataggi dal menù principale e scegliere quale importare. Il gioco cercherà automaticamente tutti quelli presenti in ogni memoria collegata alla console (incluse le chiavette) e vi permetterà di fare una transizione rapida e immediata. Al caricamento del salvataggio vi verranno sbloccati anche tutti i trofei già ottenuti. Ben fatto Sucker Punch.
L'altra novità che potrete toccare con mano riguarda l'implementazione delle caratteristiche del DualSense all'interno del gioco. Ghost of Tsushima sfruttava già l'altoparlante presente nel DualShock 4 e anche in questo caso viene utilizzato quello del nuovo pad di PS5, ma in più troviamo il completo supporto alla vibrazione aptica e l'utilizzo dei grilletti dorsali adattivi in alcune azioni legate all'utilizzo del rampino.
La vibrazione aptica regala delle sensazioni uniche per quanto riguarda la sua capacità di trasmettere ogni interazione di Jin con l'ambiente circostante. Dallo scontro tra la katana del samurai con le armi dei nemici, al trottare del suo destriero sui vari tipi di terreno, ogni sensazione è veicolata in maniera credibile e precisa attraverso il sistema di vibrazione del DualSense.
Il passaggio all'hardware più potente di PS5 non ha stravolto il comparto tecnico di Ghost of Tsushima, che già si mostrava in forma smagliante su PS4 Pro. L'elemento che caratterizza maggiormente il salto generazionale riguarda il passaggio ai 60 fps, opzione che comunque era già stata introdotta sulla versione PS4 eseguita in retrocompatibilità.
A parte il miglioramento generale della definizione di qualche texture e il passaggio al 4K (teoricamente nativo in una delle due modalità grafiche, mentre l'altra è a 1800p, ma entrambe a 60 fps), il colpo d'occhio è molto simile a quello della versione old gen. Non troviamo altre differenze sostanziali dedicate alla versione nativa per PS5.
Tra le altre aggiunte minori - sempre esclusive della versione PS5 - troviamo l'ulteriore miglioramento dei caricamenti durante il viaggio rapido e il respawn dopo una sconfitta (siamo sotto i 2 secondi) e la presenza del labiale sincronizzato con il parlato giapponese nelle cutscene.
Sulla versione PS4 questa opzione non è disponibile, in quanto tutte le cutscene del gioco sono state realizzate tramite dei filmati prerenderizzati al fine di aumentare al massimo la qualità della resa grafica, quindi si sarebbe dovuta includere una doppia versione di ogni filmato con il giusto labiale, andando ad incidere in maniera devastante sul peso del gioco.
Su PS5, invece, tutte le cutscene sono renderizzate in tempo reale, motivo per cui è bastata una piccola modifica per abilitare il labiale corretto anche in giapponese. Restando in tema sonoro, non manca il supporto completo all'audio 3D di PS5, grazie al quale possiamo letteralmente immergerci in maniera ancor più completa e credibile nella natura e negli scontri di Tsushima e Iki.
Troviamo poi una serie di altri piccoli miglioramenti che saranno disponibili per tutti coloro che dispongono già del gioco tramite una patch dedicata. Tutte queste novità sono già presenti di default nella Director's Cut e riguardano la possibilità di modificare lo schema dei comandi e l'aggiunta della funzione di aggancio del bersaglio (richiesta da tantissimi sin dall'esordio del gioco).
Quest'ultima opzione modifica l'approccio ai combattimenti ma non sempre si sposa alla perfezione con il flow della battaglia, specialmente quando si è accerchiati da numerosi nemici. Certo, meglio avere l'opzione che non, ma non è quel grande game changer che tanti evocavano lo scorso anno. Per finire, segnaliamo che in futuro arriveranno anche nuovi contenuti - sempre per tutti - per la modalità online Legends
L'avventura sull'isola di Iki potrà iniziare immediatamente non appena avrete caricato il salvataggio di una partita già avanzata. Se avete finito il gioco non avrete problemi a raggiungere la missione che vi porterà verso la nuova isola, mentre se non lo avete ancora fatto dovrete aver almeno superato il secondo atto della campagna principale.
Iki è un isolotto posizionato a sud-est di Tsushima che si presenta come una vera e propria versione ridotta dell'isola maggiore, grazie alla presenza di tanti piccoli biomi diversificati che garantiscono un'ottima varietà dei paesaggi. Jin si reca a Iki per affrontare in maniera preventiva quella che sembra essere una grossa minaccia alla pace di Tsushima: un gruppo di mongoli capeggiati dalla misteriosa Aquila sta letteralmente prendendo il controllo di Iki e ha già rivolto le sue mire verso Tsushima. Lo scopo è quello di fermarla prima che la guerra raggiunga l'altra sponda del mare.
A differenza del Khan, l'Aquila combatte facendo affidamento a droghe e veleni in grado di creare allucinazioni e terrore, non solo sui suoi avversari. Gran parte del suo esercito, infatti, è già sotto il suo controllo proprio grazie all'effetto di queste arti definite quasi magiche e i combattenti migliori hanno ottenuto il grado di Sciamano, una categoria di nemico completamente inedita contro cui Jin non si è mai dovuto confrontare.
Gli Sciamani accompagnano ogni pattuglia mongola e danno energia e vigore ai soldati attraverso la ripetizione continua di alcuni mantra, in grado di infervorare e rendere decisamente più tenaci anche gli avversari più insignificanti. Impareremo presto che, prima di affrontare un gruppo numeroso di nemici, sarà meglio prendersi cura dello Sciamano che li accompagna.
Sfortunatamente anche Jin entrerà subito in contatto con le droghe create dall'Aquila e le allucinazioni che ne seguiranno costringeranno lo Spettro di Tsushima a fare i conti con il suo passato, in particolare con le sue responsabilità nei confronti della morte del padre. Iki è infatti il palcoscenico in cui si è tenuta la battaglia più importante per il clan Sakai e gli eventi del tempo riemergono nuovamente per tormentare Jin: la sua coscienza gli parlerà con la voce dell'Aquila e metterà a dura prova sia la sua sanità mentale che la fede riposta nel sentiero che ha deciso di intraprendere proprio a Tsushima.
La leggenda di Jin non è ancora arrivata a Iki, motivo per cui ci sarà data la possibilità di ricostruirla e ottenere nuovi punti abilità per il potenziamento ulteriore dell'arsenale di Sakai. Oltre a nuove armature e equipaggiamenti, ad Iki apprenderemo anche una nuova mossa che consente di effettuare una carica contro i nemici mentre siamo in groppa al cavallo, in modo da eliminarne qualcuno prima di procedere allo scontro.
La nuova trama permette di approfondire il personaggio di Jin - che comunque era già stato ben caratterizzato anche nel titolo originale - dandogli un profilo ancor più umano e vulnerabile. Nel complesso la narrazione non rivoluziona nessun aspetto di quanto fatto nell'opera base e non propone mai picchi di eccellenza; si lascia giocare con piacere, ma non è certo un tassello imperdibile della storia. Ghost of Tsushima è sempre stato un ottimo titolo ma non un capolavoro; con il racconto dell'isola di Iki si sarebbe potuto osare di più per raggiungere vette più elevate.
Ghost of Tsushima Director's Cut è un acquisto consigliato a tutti coloro che non hanno mai avuto modo di provare l'originale e che ora dispongono della piattaforma di ultima generazione di casa Sony. Per tutti coloro che rientrano in questa categoria, Ghost of Tsushima Director's Cut sarà un viaggio indimenticabile che vale assolutamente la pena provare e che ora possono vivere nella sua forma migliore e più completa.
Per chi dispone già della versione PS4 c'è la possibilità di acquistare l'aggiornamento alla Director's Cut (come se fosse un DLC) al prezzo di 19,99 euro. Successivamente è possibile aggiornare questo pacchetto alla versione PS5 aggiungendo altri 9,99 euro o comprare direttamente il pacchetto che permette il passaggio da PS4 base a Director's Cut PS5 che viene proposto a 29,99 euro.
Scegliere tra queste tre opzioni non è semplice, anche se probabilmente è la situazione in cui si ritrova la maggior parte dei giocatori. Data l'entità estremamente ridotta delle modifiche apportate alla versione PS5, vi consigliamo di non spendere oltre i 19,99 euro richiesti per il passaggio alla Director's Cut che include la nuova avventura a Iki.
Considerando che la versione PS4 gira già a in 4K a 60 fps su Playstation 5, le altre aggiunte (come il labiale corretto nelle cut in giapponese, i tempi di caricamento leggermente migliorati e qualche texture in più alta risoluzione sparsa qua e la) potrebbero risultare marginali e non giustificare l'esborso di altri 10 euro, specialmente se considerate che gli altri miglioramenti (in particolare il lock-on) arriveranno come patch gratuita.
L'offerta contenutistica dell'isola di Iki è in linea con quella di DLC di simile prezzo e permette di esplorare un lato del tutto nuovo di Jin Sakai, attraverso una piccola avventura che si integra bene con la campagna principale e che - complessivamente - vi terrà impegnati sino ad una quindicina di ore se volete puntare a completarne ogni aspetto.
Pacchetto completo: 8.5
Solo DLC: 7.5
Commenti
Mah, ancora dopo un anno non si vede un gioco nuovo su ps5 a parte un paio che non giustificano certamente 600 euro di esborso. Non si può proporre un gioco identico a quello ps4 a prezzo pieno, sono molto deluso da sony.
Appena provata la versione ps5. Avevo finito il gioco su ps4base ma appena ho sentito la sensazione data dal dualsense, ho ricominciato da zero. Incredibile, anche dalla intro si nota, ogni arma da una sensazione diversa. L'audio 3d, anche con cuffie inear di un vecchio smartphone, risulta strepitoso. Attendo lunedì l'arrivo del nuovo monitor 4k e me lo rigioco moooolto volentieri.
E' un bel gioco? Ho appena finito The Last of Us parte 2 su ps4 e cerco il prossimo gioco a cui giocare
Grasso no, ma gelatina..
Serviva la recensione?(!)
Meh, quella roba altro non è che grasso di maiale...
Se dovete prenderlo nuovo piuttosto prendete la versione base a 40 su Amazon poi fate l'upgrade a 20€ e risparmiate 10€ (per PS4)
Molto bene... è uno dei giochi che non ho fatto e sto posticipando per poterli giocare direttamente su PS5 per beccarmi i 60fps :) La lista si sta già allungando, però, spero davvero di riuscire a prenderla a breve.
Non ho potuto ancora controllare, le implementazioni per il DualSense sono esclusiva della versione PS5 della Director's?
I 10 euro di upgrade alla fine sono un inculata. I 20 per il dlc considerando dura 10 -15 ore sono giustificate.
In tracking la versione completa, un giorno scenderà a 40€ o anche meno.