Bungie vince contro i creatori dei cheat per Destiny 2 | 4,4 milioni di dollari

21 Febbraio 2023 7

Bungie ha vinto la causa legale contro AimJunkies, un sito che vendeva cheat (anche) per la sua serie di FPS Destiny, nello specifico il secondo capitolo: lo studio, noto anche per aver fondato Halo, riceverà 4,4 milioni di dollari circa, tra risarcimento danni (3,6 milioni) e spese legali. La denuncia era scattata nel 2021. Riassumendo molto brevemente le posizioni delle parti:

  • Bungie accusava AimJunkies di violazione del copyright e di marchi registrati, tra le altre cose; la tesi era che per realizzare i cheat AimJunkies aveva effettuato reverse engineering sul codice di Bungie e poi ne aveva tratto profitto.
  • AimJunkies sosteneva invece che, tanto per cominciare, barare ai videogiochi non è un reato, e poi le accuse violazione di copyright non stavano in piedi perché molto del materiale era stato protetto molto dopo lo sviluppo dei cheat.

La sentenza del giudice Ronald Cox non è la prima tappa importante del processo. Anche qui, molto sinteticamente, riassumiamo come siamo arrivati fin qui:

  • Lo scorso maggio la prima sentenza era largamente in favore di AimJunkies. La denuncia originale era stata ritenuta dal giudice Thomas Zilly scarna di prove soprattutto in relazione alla violazione del copyright. Tuttavia, la corte aveva concesso a Bungie di riformulare la propria accusa.
  • Bungie si è ripresentata in tribunale con una nuova denuncia, dicendo che i cheat di AimJunkies violavano alcune parti del DMCA (Digital Millennium Copyright Act) e che venivano illegalmente venduti a terze parti. Sempre il giudice Zilly aveva ordinato una risoluzione tramite arbitrato.

Ronald Cox è stato il giudice che si è occupato della procedura di arbitrato. La causa si è conclusa a porte chiuse già diverso tempo fa, ma solo negli scorsi giorni Bungie ne ha reso pubblico l'esito. In ultimo, la scelta di puntare sul DMCA è stata vincente per Bungie: il giudice ha stabilito che gli sviluppatori dei cheat hanno aggirato illegalmente le misure tecniche di protezione implementate da Bungie.

Intanto la società anticipa l'arrivo della prossima grossa espansione: Lightfall

È interessante osservare che in effetti a creare il cheat non sono stati i dipendenti di AimJunkies, ma un singolo sviluppatore chiamato James May (no, non quel James May). La piattaforma è comunque responsabile perché l'ha comprato da May e poi rivenduto al pubblico. Analizzando più nel dettaglio la sanzione, si nota che proprio l'atto di rivendere i cheat è stato il più grave per il portafogli di AimJunkies: Abbiamo infatti:

  • 102 violazioni del DMCA, ognuna delle quali prevede una multa di 2.500 dollari. Totale: 255.000 dollari
  • 1.361 casi di traffico di software illegale, pari al numero di copie del cheat venduto, ognuno dei quali prevede, anche qui, una multa di 2.500 dollari. Totale: 3.405.000 dollari.

Il giudice ha anche dato ragione a Bungie per altre accuse "secondarie" tra cui violazione di contratto, violazione della protezione dei consumatori e altro, il che ha permesso di aggiungere al totale tutte le spese legali sostenute da Bungie.


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Commenti

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DaMorc

Giusto da che punto di vista? DMCA si conferma la clava con cui colpire chiunque in qualunque contesto. Visto che limitare DMCA va ad intaccare interessi troppo grossi, chiunque lo invochi riesce ad averla vinta in ogni tipo di disputa. A me fa venire i brividi...

DaMorc

Tu non hai chiaro cos'è un reato.

gioboni

Beh, puoi: verrai squalificato dalla gara e probabilmente dalla Federazione ma nessuno avvierà un procedimento penale nei tuoi confronti.

Franz 451
AimJunkies sosteneva invece che, tanto per cominciare, barare ai videogiochi non è un reato


fa schianta da ridere e come dire che mi faccio la maratona in macchina che a piedi.

Paolo Cocci

Ottimo, speriamo facciano la stessa fine i siti denunciati da Activision per i cheat di COD

OmegAlex

minch14 se godo.

Emiliano Frangella

Giusto così.

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