Sony: i robot ora dosano la forza con la delicatezza di una mano

07 Dicembre 2021 7

Tanta ricerca permeata da un unico grande denominatore comune: l’evoluzione dell’intrattenimento creativo attraverso l'innovazione tecnologica. Così Toru Katsumoto, Executive Deputy President e CTO di Sony Group Corporation, ha aperto il Technology Day, un evento online per scoperchiare e mostrare ai media ciò che bolle nel grande calderone dei suoi centri di R&D.

Fra le tante idee mostrate dalla casa giapponese durante la giornata, la più interessante è forse quella che riguarda il futuro della robotica e in particolare la possibilità di maneggiare con cura oggetti - non necessariamente conosciuti - attraverso il rilevamento in tempo reale dei segni di scivolamento dell'oggetto in base ai cambiamenti nella distribuzione della pressione rilevata.

L'evoluzione tecnologia consente ora alle “mani” robotiche di regolare la forza della presa con una sensibilità senza pari, afferrando un oggetto senza farlo cadere né rovinarlo, hanno spiegato i responsabili della casa, mostrando un manipolatore in nell'atto di cogliere una rosa. Ciò è reso possibile da un'analisi dinamica delle pressioni relative ma anche da una migliore regolazione delle distanze: un sensore di prossimità rileva infatti il posizionamento degli arti artificiali rispetto all'oggetto da prendere, correggendo la centratura in tempo reale.

In virtù di queste queste caratteristiche, i robot potranno esplorare aree e applicazioni fino ad ora inaccessibili ai robot industriali convenzionali. Con la possibilità, garantita dalle evoluzioni dell'AI, di far progredire l'interazione verso scenari sempre più avanzati, soprattutto in termini di riconoscimento del contesto.

PRODUZIONI VIRTUALI: VIDEOCAMERE E DISPLAY LAVORANO INSIEME

Il tema delle produzioni virtuali è ormai sdoganato da tempo ma per Sony è arrivato il momento di (provare a) andare oltre le normali tecniche di acquisizione ed elaborazione. Nello specifico, la casa giapponese ha mostrato il suo modello di sintesi fra video live-action e computer grafica in tempo reale.

Si chiama In-Camera VFX ed è un sistema di produzione virtuale che permette di proiettare un'immagine 3DCG legata al movimento della telecamera come sfondo su un display LED installato nello studio di produzione. In questo modo si bypassa la necessità di effettuare la composizione in computer grafica richiesta per le riprese convenzionali su green screen e, più in generale, si ampliano gli orizzonti creativi a livello di luoghi, spazi e tempi.

Due gli elementi proprietari per mettere in pratica la simbiosi: da un lato Crystal LED, un display a LED che combina la tecnologia di controllo della retroilluminazione con i sistemi di elaborazione Bravia per proiettare immagini ad alta risoluzione e ad alta luminosità, dall’altro la nuova Venice 2, videocamera cinematografica digitale con sensore d'immagine 8.6K a elevata gamma dinamica e copertura spazio colore.

SKELETRACK TRACCIA I MOVIMENTI DEI GIOCATORI AL MILLIMETRO

Da Hawk-Eye Innovations, società del Gruppo Sony nota in tutto il mondo per la Goal Line Technology utilizzata sui campi di calcio, ha presentato SkeleTrack, un sistema EPTS (Electronic Performance Tracking Systems) per catturare e riprodurre al millimetro i movimenti dei giocatori in tempo reale.

L’idea in questo caso è di combinare le capacità di broadcasting sviluppate da Sony con i nuovi sensori e gli algoritmi di Ai per distillare i dati che contano (compresi quelli che riguardano i movimenti e la postura dei giocatori) dalle partite.

Il vantaggio? In questo modo, spiegano gli ingegneri della casa, sarà possibile valutare le performance degli atleti con un livello di precisione mai visto prima. Senza contare tutte le possibili declinazioni in ambito intrattenimento, a partire dal gaming.

VISORI VR? MEGLIO CON MICRODISPLAY OLED A BASSA LATENZA

Fra le tante suggestioni mostrate da Sony, c’è spazio anche per un head-mounted display (HMD) per la realtà virtuale sviluppato per riprodurre uno spazio 3D ad alta risoluzione: 4K con un occhio, che diventano 8 nella visuale con entrambi gli occhi.

Tale definizione è resa possibile dal connubio fra le tecnologie multi-pixel presenti all’interno dei sensori di immagine CMOS e dallo sviluppo dei microdisplay OLED. Il risultato è un visore realizzato secondo le migliori tecniche di assemblaggio miniaturizzato capace di integrare ed elaborare dati provenienti da più sensori con tempi di latenza molto bassi.

Tutto ciò, scommettono gli ingegneri della casa, permetterà di creare esperienze in VR ad alta definizione sempre e comunque solidali con il movimento della testa. Qualità comunque essenziali per riprodurre caratteristiche come la texture dei materiali ma anche le espressioni umane, richieste sia nelle applicazioni industriali che in quelle dell'intrattenimento.

IL RAY TRACING PUNTA ALL'ALTA RISOLUZIONE

Il ray-tracing, l’ormai nota tecnica di rendering grafico basato sul calcolo del percorso fatto dalla luce, punta all’alta risoluzione e al consumo sempre più efficiente di risorse.

In particolare, ha spiegato Sony, per i contenuti che prevedono l'elaborazione di una grande quantità di dati, è possibile ridurre il tempo di produzione di un fattore di qualche centinaio diminuendo il numero di raggi utilizzati e renderizzando le immagini sulla base di informazioni come la forma dei personaggi, la texture e l'illuminazione.

Lo sviluppo di queste tecniche, che si avvale della collaborazione di Sony Pictures Entertainment, è pensata soprattutto per le necessità dei creator che stanno portando le proprie applicazioni dal 2D al 3D.

DENTRO LA PS5: 3D AUDIO, FEEDBACK APTICO, TRIGGER ADATTIVI

Dalla divisione PlayStation non ci sono annunci ma l’occasione del Technology Day è comunque propizia per riaccendere i riflettori su alcune delle tecnologie immersive apparse sull’ultima console Sony.

L'audio Tempest 3D, ad esempio, una soluzione pensata per offrire un maggior livello di spazialità, e sviluppata per offrire all’ascoltatore la sensazione di ritrovarsi all'interno di una “bolla” costellata di altoparlanti, un aspetto reso possibile dall'utilizzo di un apposito DSP (Digital Single Processor).

Non meno importanti, su questo fronte, le soluzioni adottate sul controller wireless DualSense: un doppio attuatore garantisce il feedback aptico responsabile delle differenti risposte tattili all’interno delle varie situazioni del gioco, a far muovere i cosiddetti trigger adattivi sui pulsanti L2/R2 ci pensa invece un piccolo motore high-torque con ingranaggi di precisione..

AUTO: CON I NUOVI SENSORI SPAD, IL LIDAR VEDE (MEGLIO) AL BUIO

Fra le tante anteprime mostrate al Technology c’è spazio anche per alcune soluzioni dedicate alla guida autonoma e più in generale al futuro dell’auto.

Le più interessanti sono quelle che riguardano i nuovi sensori sviluppati da Sony per rilevare le distanze da veicoli ed oggetti, anche in condizioni di scarsissima luminosità. Nello specifico si parla di una tecnologia che sfrutta tre componenti chiave: i cosiddetti pixel SPAD (Single Photon Avalanche Diode) per catturare la luce e convertirla in segnali elettrici, le connessioni Cu-Cu, per trasmettere quei segnali, e i chip logici con i circuiti deputati a ricavare le misure di distanza dal segnale.

Il risultato – promette Sony - è un singolo chip compatto in grado di valutare con precisione tutte le distanze, piccole o grandi che siano, anche ad alta velocità.

MIMAMORI: UNA PIATTAFORMA PER LA SALUTE DEL PIANETA

Supportare gli enti pubblici e più in generale le amministrazioni a rilevare le anomalie sul territorio, a cominciare dai problemi ambientali. Questo è in sostanza l’obiettivo di Mimamori, una piattaforma che sfrutta le tecnologie del Gruppo, a cominciare dalla sensoristica, per prevenire i problemi prima che si verifichino.

Fra gli scenari tracciati da Sony c’è l’impiego sempre più esteso dei sensori di umidità per catturare dati sul territorio e inviarli, attraverso un sistema di comunicazione satellitare (Eltrestm), verso una piattaforma di analisi predittiva basata su AI.

Queste premesse, accompagnate dagli investimenti nello sviluppo della piattaforma - ha concluso la società - rappresentano uno dei contributi su cui il Gruppo si impegnerà nei prossimi anni nell'ottica di un futuro sostenibile.


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Commenti

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darboux

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BerlusconiFica

AI is the new grafene

Olianza <3

Tutti soldi buttati nel cesso.
Ripeto la questione: si è passati dall'avere cose utili a cose controproducenti.
Per esempio, la rivoluzione delle telecomunicazioni a livello mondiale è stata una tecnologia che non poteva essere superata a livello organico nemmeno in milioni di anni di evoluzione.
Il fatto invece di dare ai robot compiti che l'uomo è ben capace di fare e soprattutto lo fa semplicemente con un'energia INFINITAMENTE più efficiente rispetto a un robot non ha senso già di partenza costruire robot per compiti così stupidi.
Ergo ci sarà uno spreco di miliardi di soldi, un costo elevatissimo di manutenzione, cost' elevatissimi per mantenere specialisti e tutta una serie di problematiche a livello di inquinamento, trasporto e produzione.
In poche parole, ci sarà un collasso dell'industria elettronica che porterà di nuovo tutto a tempi addietro alla rivoluzione industriale.
L'uomo si sta complicando talmente tanto la propria evoluzione che è diventata addirittura controproducente.

Watta

Se è calda mi va anche bene!

Superdio

è la prima cosa che ho pensato

un eternauta

Sta mano po' esse grafene e po' esse piuma...

T. P.

che carrellata!!!

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