
Android 02 Mag
Se scaricate oggi l’app di Telegram, verrete accolti con una frase dai toni perentori: “Telegram è gratuito per sempre. Nessuna pubblicità. Nessun costo di abbonamento”. Peccato che le cose stiano per cambiare.
Telegram, infatti, è in procinto di presentare la versione Premium, che sarà a pagamento. Annunciata già sul finire dello scorso anno, è attualmente alla versione beta e se ne sono potuti avere i primi assaggi.
A scoprire in anteprima le nuove funzionalità di Telegram Premium è stato Alessandro Paluzzi, che ha pubblicato un tweet attraverso il quale ci offre varie anticipazioni. Si sa ad esempio che la versione Premium, alla quale si accede attraverso la sottoscrizione di un abbonamento (di cui si attendono a breve le tariffe) darà accesso a una serie di reazioni e adesivi esclusivi.
Gli utenti Premium, inoltre, saranno riconoscibili per la presenza di una stella che sarà visibile nella parte superiore delle chat e del profilo. Si pensa che la sottoscrizione di un account Premium possa dare accesso ad altri servizi che l’azienda sta ancora definendo e che saranno resi noti una volta che la funzione sarà effettivamente attiva. In ogni caso, Telegram resterà gratuito per sempre, anche in futuro. Sempre che ci si accontenti di un account “base”.
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Commenti
È semplice, non serve.
Su WA ti fregano i dati da sempre nonostante la E2E, figurati quanto E2E è.
Dovrebbe già essere così. Il problema è che l'utente deve dimostrare che l'azienda X ha ricevuto i dati dall'azienda Y e che l'utente in questione aveva negato il consenso alla profilazione. Non basta ricevere una chiamata dall'azienda X per poter accusare l'azienda Y, anche se lei, in vita sua, avesse avuto in essere contratti solo con l'azienda X. È un onore della prova che, a parte casi molto particolari, è praticamente impossibile impugnare. È molto difficile controllare anche per il garante e immensamente difficile legiferare in tal senso per proteggere l'utente. E le aziende lo sanno. Basterebbe più onestà diffusa ma siamo in un mondo dove, per due soldi, la gente è disposta a vendere anche la Mamma.
Esiste il FOSS (free open source software)
Rimane che ci sia una funzione che trovo perfettamente inutile e non richiesta e nemmeno disabilitabile (se c'è meglio, ma non mi pare).
Ripeto, se volevo vedere le storie usavo IG.
Detto questo ho già detto di come ci siano mancanze non da poco. Il semplice fatto che non si possa accedere da un altro dispositivo lo mette dietro a tanti altri servizi. Di buono WA ha l'immediatezza ed il bacino di utenza.
Telegram è un discorso a parte, non mi piace la strada che stanno prendendo. Credo che ad un certo punto serva essere onesti con la propria utenza. Io pagherei volentieri un servizio per averlo funzionante e soprattutto semplice. Voglio un servizio di messaggistica, non un'accozzaglia di roba.
"A me sembrano impostazioni non pubblicità" Le pubblicità di telegram che viene offerta agli inserzionisti aka l'esatto contrario di quello che hanno affermato nell'immagine che è stata messa anche qua sopra
Ma che integrazione c'è con Instagram? Boh.
"Poi torno a ripetere che l'integrazione con un'altra app non è che mi faccia impazzire di gioia." Non so di cosa stai parlando sinceramente.
" rimane che si son concentrati su roba non richiesta tralasciando cose richieste da tipo il 2012."
Non devi dare agli utenti quello che vogliono, ma quello che non sanno di volere cit.
Mi preoccuperei maggiormente come un sistema che non offre chat E2E nei gruppi e di default tra le varie persone sia diventato paladino del popolo libero e nel mentre tutto viene sincronizzato magicamente tramite cloud (close sorce) e nessuno si pone mezza domanda in merito.
Si parla tanto di Whatsapp, ma intanto della concorrenza manco si sa coma vada avanti nel pratico. Telegram è il più promettente, ma non si sa minimamente come voglia sostenersi a livello economico (tanto ci pensa Durov non è una risposta e prima o poi dovranno pur sostenersi da soli) e ogni 3 per 2 se ne escono con queste cose, andando in contraddizione con quelli che sono le loro azioni nel pratico. Manco loro evidentemente le idee molto chiare in merito.
Ma se passi ad un altro OS? Se come me hai tanti media e volessi cambiare la cartella dei download? Mi pare roba banalissima a cui non hanno mai posto rimedio.
Certo, lo so che uno può ignorarle nel caso, rimane che si son concentrati su roba non richiesta tralasciando cose richieste da tipo il 2012.
Poi torno a ripetere che l'integrazione con un'altra app non è che mi faccia impazzire di gioia. Io IG non lo voglio usare e lo vorrei fuori da WA per esempio
Vorrei poter donare a Telegram. Perché altrimenti già la sua diffusione è inferiore a WhatsApp, se poi i 50enni e chi lo usa meno deve pure pagare un misero euro, allora la sua diffusione sarebbe inferiore.
Sei sicuro di poterti impegnare in una spesa cosi' ingente?
Quindi WhatsApp in questo momento sta facendo qualcosa di illegale?
La conoscevo e la citazione resta comunque un pensiero, se qualcuno l'ha scritta non deve averla prima pensata?
Il mio discorso non cambia ;)
ahahahahah una causa legale per 99 centesimi? vabbe' minacce sprecate, credo che qualsiasi avvocato gli avrebbe riso in faccia dicendogli "lascia perdere".
ah pero' e' anche vero che negli USA e' tutto piu' semplice, la si aprono class action e cause come se nulla fosse.
forse intendevano nessula pubblicita' invasiva.
comunque se non sbaglio e' anche a discrezione del canale/supergruppo mostrare o meno gli ads, perche' in alcuni supergruppi e canali non vedo nessun annuncio, in quelli piu' loschi invece si.
Non è un pensiero, è una citazione
infatti non ho detto che non va bene il badge, ho solo detto che spero sara' nascondibile, perche' se dovessi pagare per supportare, non vorrei un badge che fa vedere a tutti i miei contatti, che ho pagato
uso telegram in chat private sai cosa me ne frega della credibilita' verso spettatori o streamer.
va benissimo il badge, spero solo che sia disattivabile, perche' onestamente, non me ne faccio nulla di un badge che dice che ho supportato telegram
Non uso sistemi operativi della mela, ma nella pagina delle novità / blog di Telegram che parla dell'esportazione delle chat c'è un video e mi pare che la versione di Telegram Desktop sia proprio quella di MacOS, no?
https://telegram.org/blog/export-and-more
Grazie per la risposta.
Il problema è che dall’app per macOS (ho dimenticato di riportarlo nella domanda sopra) non esiste nessun “esporta chat” ed ero curioso di capire se fosse una svista mia…
Secondo me se fai qualche ricerca su Google qualcosa trovi (non chiedere a me perché non lo so neanche io)
Diciamo un articolo che non aggiunge niente di nuovo se non confondere le persone nei commenti
Possibile, ma son iscritto a diversi canali che hanno oltre 1.000 utenze e non ho mai visto pubblicità di Telegram (in compenso quella dei canali eccome ^^)
Beh ma quelle sono regole scusa eh non pubblicità, stanno dicendo che se un'azienda non so di bici desidera sponsorizzare, può pubblicare le sponsorizzazioni solamente nei canali di oltre 1.000 utenze, che son inerenti alle bici di bici inoltre e che la sponsorizzazione non può oltrepassare i 160 caratteri.
A me sembrano impostazioni non pubblicità
Probabilmente non eri iscritto a canali abbastanza grandi (quando fecero la cosa)
https://uploads.disquscdn.c...
Imaginati questo, ma il salsa cripto in un canale che non centrava nulla con quel tema.
E che direttive vogliono fare? Mica puoi dire a chi possiede un canale di fare a modo loro gli AD che carica. Un po' come se Google dicesse agli youtuber che i contenuti sponsorizzati debbano essere lunghi tot minuti
Quella è una pagina che descrive gli AD che Telegram stessa ha inserito e inserirà sempre di più nei canali.
https://uploads.disquscdn.c...
Questo è di quello di cui si sta parlando
sisi, non dubitavo quello che hai scritto, semplicemente non mi e' mai capitato ;)
boh alla fine molte delle menate "inutili" le trovo anche carine.
Ne riparliamo quando Telegram utilizzerà la E2E su ogni chat di default
Ma non è una direttiva per le sponsorizzazioni? Perché a me quella pare, non che fa pubblicità, se un'azienda vuole sponsorizzare quelle sono regole regole da rispettare.
O sbaglio?
Non me lo sono immaginato:
"Advertising on Telegram
Sponsored messages on Telegram are displayed in large public one-to-many channels with 1000+ subscribers and are limited to 160 characters. Sponsored Messages are based solely on the topic of the public channels in which they are shown."
Il problema è che quel canale Telegram non parlava di finanza o cose del genere
Beh guarda, io ho abilitato il Tasker a farmi il backup in automatico quando rientro a casa e si collega al Wi-Fi (lo faccio sin dal 2014, pensa te).
Cioè più comodo di così si muore
qualcuno gli dica che loro stessi hanno messo in piedi
https://promote.telegram.org
A me non è mai successo sinora
Dai per scontato che tutto quello che viene pescato sia dentro a quel policy agreement, infatti non è mai successo nella storia che Meta fosse stata trovata a prendere informazioni che non doveva.
strano, mai capitato ne su android, ne sulla versione web, ne su quella desktop.
Ed è sbagliato anche questo.
Esempio pratico su me stesso:
- io Instangram non l'ho mia installato e non ho mai aperto un account, perchè terzi dovrebbero venire in possesso dei miei dati? (ed è già successo)
Ogni applicazione deve avere una SUA banca dati e li deve rimanere, non perchè un'azienda ha più applicazioni allora ha il diritto:
- no, non ha nessun diritto
Nope, è proprio un AD di Telegram, i creatore dei canali non hanno pubblicato nulla.
Errato, è l'Eula che è illegale a priori, non l'utente che ne accetta le condizioni.
Se tu firmi un contratto di lavoro a 10cent l'ora, sarebbe legale perché ne accetti le condizioni? Stesso concetto contesto diverso.
Poi su che dati si scambiano e le finalità si potrebbe affinare in seguito (io posso dare il consenso al trattamento dei dati del mio numero di telefono ma per le chiamate ma non a terzi, sarebbe a dire all'applicazione stesa se il supporto, le forze dell'ordine e via dicendo, volessero contattarmi, altro esempio pratico), ma la PRIMA cosa da fare è dare il diritto sacrosanto al possessore dei PROPRI dati, il giusto diritto a negarne l'utilizzo.
E neanche Google, MIcrosoft e via dicendo, se l'utente non concede il consenso e per quali finalità, non li devono utilizzare, è lo stesso identico concetto
probabilmente inserite dai creatori dei canali
E' un po' semplicistico come pensiero, e non si puo' generalizzare. Guarda ad esempio vlc, gratuito e non raccoglie data, linux che ha diverse distro completamente gratuite di cui alcune orientate alla privacy completa, gimp, ecc...
Innanzitutto cominciamo a metterle per iscritto, che ad oggi non esiste nulla di tutto ciò e le aziende fanno ciò che vogliono.
In seguito si potrebbero implementare delle funzioni che giustamente abilitino all'uso di certi dati mentre altri no.
Ovvio che nessuno potrebbe aver accesso a cosa fa l'azienda nel retro bottega, ma se io nego il consenso al mio numero di telefono e poi una azienda terza, cui ho visto la pubblicità su una data applicazione, mi chiama, beh...
È solamente un esempio pratico
Il semplice fatto che le storie di Instagram, un servizio esterno, siano condivisibili su WA indica permeabilità. So che puoi scegliere, lo so benissimo, ma si inizia sempre da una parte.
Io voglio un servizio di messaggistica. Se volevo IG mi scaricavo IG non trovi?
Sono da sempre molto critico per la gestione di Facebook nei riguardi di WhatsApp (e non ho mai usato FaceBook) però non capisco dove sia tutta quell'immondizia di chi parla nel WhatsApp attuale. Non c'è pubblicità, non chiedono soldi...funziona tutto come prima con continue aggiunte... Non riesco a capire.
Interpretando il tutto e mettendo insieme i pezzi, ci sarà una versione completa quasi di tutto gratis e poi alcune cose in abbonamento, ma nulla di vitale importanza. Io interpreto così. Ovviamente l'articolo poteva esser scritto molto ma molto meglio,
Dicesi "linea editoriale".
Tutto bello e giusto ma mi spiega chi e come si può controllare che tali promesse vengano mantenute?
Se per ora i vantaggi sono una stellina, badge ed icone, ben venga che spennino qualche pollo.
FALSO
https://www. whatsapp. com/legal/privacy-policy-eea#privacy-policy-information-we-collect
Ma il fatto che si passino dati non è illegale se hai sottoscritto dei termini che lo prevedono.
Piuttosto uno dovrebbe legittimamente interrogarsi su che dati si scambiano e le finalità. Aggiungiamo anche una cosa: se non ti fidi di Facebook e Instagram allora non devi usare WhatsApp, a prescindere che WhatsApp ti garantisca che non condivide dati con Facebook, perché magari non li condivide nemmeno, ma la proprietà è sempre quella.
E quindi torniamo al discorso di partenza, se ci fidiamo che questi rispettano i termini di contratto dovremmo allora assicurarci di verificare quali dati raccolgono e cosa ci fanno, piuttosto che come se li scambiano fra di loro.
Discorso diverso ovviamente se WhatsApp scambiasse dati con Google, Apple, Microsoft o altre aziende