
08 Febbraio 2022
Dopo alcuni mesi di lontananza dai riflettori della stampa, Signal torna a far parlare di sé. Il servizio di messaggistica che ha fatto della privacy e della sicurezza degli utenti il suo punto di forza (una delle ragioni dietro al boom di download registrato dopo le polemiche che hanno investito WhatsApp a inizio anno) ha da poco introdotto all'interno dell'applicazione una nuova funzione che permette agli utenti di effettuare donazioni alla piattaforma. Essendo sostenuta da un'organizzazione senza scopo di lucro, la Signal Foundation, il servizio di messaggistica non riceve infatti alcun tipo di sovvenzione o finanziamento da parte di inserzionisti o azionisti. Motivo per cui, come ha dichiarato la stessa azienda, sostenere la piattaforma spetta dunque a chi la utilizza.
"Stiamo costruendo un diverso tipo di tecnologia, in cui i tuoi dati rimangono nelle tue mani, ma stiamo anche costruendo un diverso tipo di organizzazione tecnologica", si legge in un blog post ufficiale. Uno senza investitori, richieste di guadagni trimestrali o considerazioni sul prezzo delle azioni".
Quello proposto da Signal è infatti un modello che si discosta da quello adottato dalla concorrenza, essendo basato sull'offerta di un servizio pubblico scevro dalle comuni logiche di profitto.
Gli utenti possono scegliere se donare una quota fissa mensilmente o se offrire piccoli contributi pecuniari una tantum attraverso Google Pay o Apple Pay. I tre i livelli di donazione sono al momento disponibili solo per l'utenza statunitense e prevedono una somma di 5, 10 o 20 dollari.
Un aspetto interessante è il fatto che il rinnovo automatico degli "abbonamenti" avvenga a patto che la piattaforma sia utilizzata dall'utente nell'arco del mese: in caso di disinstallazione o di inutilizzo dell'app, la donazione mensile verrà infatti sospesa in automatico al termine del ciclo successivo.
Un servizio che ha fondato la sua tecnologia sulla sicurezza degli utenti non poteva esimersi dal porre un grande accento sulla privacy: come spiegato dall'azienda, nessuna informazione di pagamento verrà associata all'account Signal dei donatori e verrà garantito il loro completo anonimato.
WhatsApp presenta i Canali, in arrivo anche in Italia: cosa sono e come funzionano
Social, divieto di accesso ai minori di 13 anni: la proposta di legge di Azione-Iv
Recensione Motorola Edge 40: un medio gamma senza difetti? Quasi | Video
Apple, occhi e dita i migliori puntatori per l'interfaccia "rivoluzionaria" di Vision Pro
Commenti
Ma c'è seriamente qualcuno che la usa?
https://support.signal.org/hc/en-us/articles/4408365318426#private_how
Tramite il sito l'importo minimo è € 2,65, scegli tu se mensile o una tantum:
https://signal.org/donate/
Io preferisco fare una donazione una tantum, una volta l'anno.
La cifra la decidi tu donando tramite il sito:
https://signal.org/donate/
Mensile o un tantum, carta o PayPal.
Si però il protocollo di Signal è decisamente più sicuro rispetto a MT proto 2.0.
E ricordiamoci che su telegram le chat E2E non sono attivate di default.
Roba già vista in Telegram.
Ha decine di client.
Meglio Molly, Signal dopo l'implementazione di Mobilecoin puzza.
C'è da dire che tutti i fork di Signal(compreso Molly) utilizzano i server di Signal.
Tranne Session.
Se nessuna informazione viene associata all'account riguardo il pagamento, come si ottiene il badge dopo pagamento?
Mammamia quanta tristezza nel tuo messaggio...
Faccio notare che Signal era il nome della rivista delle truppe della Wermacht...
5$ ricorrenti sono parecchi... 1€ al mese però glielo lascerei volentieri sulla fiducia
interessante, ma viste le cifre, preferisco quasi l'opzione di telegram di introdurre la pubblicità (sperando non sia troppo invasiva), potendo eventualmente decidere di pagare per non averla