
08 Febbraio 2021
AAA nuovi social cercasi. Dopo TikTok, il compito di gettare il guanto della sfida ai giganti della rete sociale potrebbe spettare a Clubhouse, il servizio nato nel 2020 da un'idea della coppia Paul Davison e Rohan Seth (un imprenditore e un ingegnere) e che in questi giorni è balzato agli onori delle cronache per i finanziamenti ricevuti da alcuni importanti fondi americani.
L’obiettivo di Clubhouse è semplice, almeno sulla carta: favorire le conversazioni fra utenti attraverso l’interazione vocale in tempo reale. Un social network fatto di voci insomma, qualcosa che sta a metà strada fra una chat vocale e un podcast aperto.
Il principio fondante di Clubhouse è quello delle Room, le stanze virtuali dove avvengono le discussioni. Ogni iscritto può aprire una Room, diventandone di fatto amministratore e moderatore. E farlo secondo tre differenti modalità: Open, Social e Closed. Una stanza Open è di fatto aperta a chiunque stia navigando nell'app; una stanza Social è visibile solo alle persone interconnesse (ad esempio, coloro che seguiamo); una stanza Closed è - come dice la parola stessa - chiusa, privata, accessibile cioè solo a chi l’ha creata e a chi è stato invitato (un po’ come accade per alcuni gruppi di Telegram).
Le prime due sono forse quelle più interessanti perché favoriscono l’aggregazione spontanea e virale di persone che vogliono discutere di un certo argomento, o quantomeno interessate. Già perché poi, come in ogni social, c'è anche la volontà di conoscere persone nuove o, più passivamente, di stare alla finestra a guardare. O meglio, ad ascoltare.
A questo proposito, va detto che chi accede a una stanza pubblica è inizialmente in muto, può solo ascoltare. Per sbloccare il microfono e intervenire deve effettuare una richiesta alzando la mano. Sarà il moderatore a concendergli il diritto di parola. Lo stesso moderatore potrà inoltre invitare altri utenti a parlare e impostare il numero massimo di oratori.
Le conversazioni all’interno di una room possono durare anche molte ore (non c'è limite di durata) ma è possibile in qualsiasi momento lasciare la stanza (esiste un apposito tasto Leave quietly) ed eventualmente rientrarci in un secondo momento.
Al momento Clubhouse non è accessibile a tutti ma solo agli utenti Apple che abbiano ricevuto un invito da un amico già iscritto. Le limitazioni in questione, hanno spiegato i creatori, sono dettate da ragioni di gestione del carico. Il servizio ha già raggiunto in meno di un anno i due milioni di iscritti ma sta ricevendo moltissime richieste di iscrizione grazie anche all’eco mediatico e all’endorsment di alcuni utenti famosi (Oprah Winfrey e Drake fra gli altri).
Chi non ha ricevuto l’invito può comunque scaricare l’applicazione mobile (gratuita) su App Store e mettersi in lista d’attesa, aspettando che uno degli amici collegati lo inviti ufficialmente. Per questo è necessario inserire il numero di telefono e abilitare l’accesso alla lista dei contatti, essenziale per capire chi – fra gli amici e i conoscenti – è già iscritto.
Clubhouse ci inviterà inoltre a selezionare anche i nostri interessi sulla base di una serie di categorie predefinite suddivise per topic (ritrovi, luoghi, sport, notizie e così via) così da permetterci di intercettare tutte le discussioni pubbliche interessanti presenti sulla piattaforma. Ed eventualmente accedervi.
Dici social e pensi subito alla privacy. Sotto questo profilo Clubhouse parte da una posizione di vantaggio garantitale dall'esperienza vocale. Non c'è nulla di scritto e di visibile, a parte l'icona del profilo e la bio. Quanto alle cose dette, non esiste modo - almeno per ora - di registrare le conversazioni e nemmeno di scaricarle o condividerle.
Sarà interessante capire se queste condizioni permarranno nel tempo o se, quando i numeri diventeranno importanti, cambierà qualcosa. Molto dipenderà anche dal modello di business che si affermerà nel tempo.
Sotto questo profilo, Clubhouse potrebbe fare gola a tutti quei marchi che lavorano sulla brand intimacy o, più semplicemente, per intercettare (o promuovere) discussioni di esperti e appassionati che gravitano intorno a determinati ambiti di business. Staremo a vedere.
Clubhouse ha delle indubbie potenzialità, sia come strumento di interazione sociale, sia come catalizzatore di iniziative di vario tipo: dall'attivismo (politico, ambientale, culturale) a nuove opportunità di relazione con marchi e celebrities. La presenza della voce è senza dubbio il valore aggiunto che consente di avere una rappresentazione più reale e genuina degli iscritti. O, perlomeno, più rappresentativa di quella che i social network classici ci hanno offerto finora. In questo senso Clubhouse ha tutte le potenzialità per diventare un'evoluzione partecipativa dei podcast. Non più, quindi, un monologo preregistrato fatto da un autore che parla a molti, ma un format più libero e open, catalizzato dagli interessi comuni.
Da un punto di vista tecnico la qualità dell’audio è senza altro buona e sembra sufficientemente attrezzata per gestire le sovrapposizioni e il rumore di fondo anche se, va da sé, molto dipende anche dalla capacità dei partecipanti di una room di autodisciplinarsi negli interventi, evitando di parlarsi sopra.
Detto già della mancanza di una versione Android (che, presto o tardi, arriverà) resta ancora molto da fare sul piano dell’esperienza d’uso. A cominciare dalla lingua. Per il momento tutto è in inglese, impostazioni comprese. Non è poi sempre facile capire chi stia parlando, soprattutto all’interno di una stanza con molti partecipanti. Clubhouse ci agevola assegnando un profilo grigio che si illumina intorno all’icona dello speaker ma non ha ancora previsto un sistema automatico che metta in primo piano l'oratore un po' come accade in molte videochat.
Di sicuro, considerate le attuali (scarse) occasioni di incontro nella vita reale, si tratta di un social quanto mai in linea con i tempi che corrono.
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Commenti
mah dentro ci ho visto tanti giornalisti, celebrità, persino Elon Musk.. è un buon aggregatore, cerchiamo di non smontare sempre idee altrui :)
Tante persone che non sanno un cavolo di politica, giustamente.
Credo fosse nel tab "Live"
https://uploads.disquscdn.c...
No no, era proprio integrato in Skype. Ci si accedeva dal menu laterale a sinistra. Qualsiasi utente poteva creare una stanza con un titolo dentro un "macrotopic" (sport, musica, politica, chiacchiere, ecc). L'utente era poi admin della stanza, poteva dare diritti di moderazione, e decidere se gli utenti potevano parlare "liberamente" o dopo aver alzato la mano o ancora dare a qualcuno la possibilita' di parlare autonomamente. Lo ricordo davvero piacevole e con molte persone che parlavano di argomenti interessanti, ma soprattutto (almeno nelle room italiane) erano stranamente educate.
ti riferisci a skype Qik ?
Forse l’unico utile è veramente LinkedIn.
Anche se è una rottura di palle con le notifiche ed è pieno di tacchini super mega manager, molti dei quelli mezzo falliti.
Perché eravamo meglio noi?
Una cosa del genere esisteva praticamente uguale anni e anni fa su Skype quando aveva il logo rosso. Ricordo ancora che nell'estate 2008 la sera mi inserivo in qualche room dal mio eeepc (sì il primo, l'originale). Bei tempi quando Skype era il "futuro"
Ciao, io ho cambiato lavoro tramite LinkedIn (da Germania a Francia)
Ah in tempo reale quindi? Mah, se è tra amici è una chiamata di gruppo come si può fare già con tutte le app di chat, se è aperto al pubblico prevedo la degenerazione in caciara se non c'è moderazione... e a quel punto c'è già discord o un podcast se vuoi qualcosa di più strutturato. Vedremo, ma mi pare ridondante, staremo a vedere...
tutti i social nascono e hanno successo dai bimbimxnkia 14~20... matematico, logico, effettivo.
Ah si perché i giovani d'oggi sono l'esempio della convivialità...
Ronan Seth...basta il nome per capire dove si vuol andare a parare...da una settimana ho detto addio a Facebook e twitter, da più di un mese a instagram e linkedin (alzi la mano chi ha cambiato lavoro con lnkdin) d'ora in poi solo cose utili sul mio smartphone...
Al contrario. Direi che è un social da 30enni in sù.
Dicevano chi? Giusto i tuoi spacciatori immagino.
se la mettiamo come podcast allora posso essere favorevole, altrimenti non diventi nient altro che una cosa tipo wa o telegram ma solo vocale
Ma io credo che tu non abbia capito neanche la premessa.
Su Clubhouse non esistono "msg vocali". Esiste gente che parla o chiede di parlare ed altri che ascoltano, e così via. Si discute di un argomento come si farebbe ad un tavolo di amici, ma pure ad una tavola rotonda, un convegno, giusto per fare degli esempi. Mi dirai: "Beh esistono le chat vocali di gruppo". Si, ma non è proprio la stessa cosa. Quella è una cosa comunque limitata ad una cerchia di conoscenze. Comunque c'è da dire che dagli articoli che avevo letto, neanche io ci avevo capito bene una ceppa, poi provandolo grazie ad un invito di un amico, è stato tutto più chiaro. E, devo essere onesto, mi piace.
Non hai tempo di ascoltare di fare ed ascoltare msg vocali (lecito, anche io li detesto), ma li hai per discutere di questa cosa su questa pagina, scrivendo 6 righe di testo.
Clubhouse non ha niente a che vedere con le app di messaggistica.
Su Clubhouse l'interazione è in tempo reale. E' più qualcosa che si avvicina di molto ad un certo tipo di trasmissione radiofonica o podcast.
Verissimo, tralaltro ci sono già delle room per esercitarsi con l'Inglese ed altre lingue.
Ad esempio quali?
Te lo dice uno che ha avuto tutte quelle cose che dici, avrò condiviso una cuffietta si e no 2 volte, ascoltare il suono stereo su una sola orecchia è la cosa più stupida che possa esistere, lo si faceva per una decina di secondi.
Ribadisco, i vecchi dicevano le stesse stronxate del walkman, ma come hai potuto constatare non ha isolato nessuno, prima lo dicevano della televisione ecc. ecc...
Poi dire che si condivide più con un walkman che con uno smartphone fa ridere.
Ciao
invece di perfezionare ed inserire la dettatura vocale nelle app di messaggistica si inventano questa roba, già non tempo di ascoltare i vocali normalmente e spesso non ho tempo neanche di farli, certo che sono comodi xk parlando posso dire molte piu cose e spiegate meglio rispetto allo scritto in un tempo minore, appunto x quello sarebbe ora di inserire di default una dettatura vocale funzionante come si deve
No no, è ben oltre.
Ribadisco.
Esattamente uguale paragonare un riproduttore musicale in cassetta ad app di messaggistica e social abbinate a musica.
Te lo dice uno che ha avuto, walkmann, lettore cd, lettori mp3, che tra le altre cose era spesso occasione di condivisione con le auricolari condivise con gli amici.
Un lavoraccio...
No, era molto peggiore l'approccio, infatti era molto più marcata la differenza tra giovini e persone di over 50'.
Esattamente la stessa cosa ahahhahaha
4.0?
Per sbloccare il microfono e intervenire deve effettuare una richiesta alzando la mano. Sarà il moderatore a concendergli il diritto di parola. Lo stesso moderatore potrà inoltre invitare altri utenti a parlare e impostare il numero massimo di oratori.
C'è anche da dire che se vuoi parlare di un certo argomento magari un po' particolare non sempre hai i contatti "giusti" nella vita reale, alla fine non ci vedo nulla di male.
Come per gli latri social basta non abusarne
Per me chat con gli sconosciuti ci sono i bot di telegram, non ci vedo nulla di particolare onestamente. Boh
Per me è solo scem0.
Non mi dire che...
Ma non già con filtri
Oh cavolo no.
Non é mai tardi.
Dicevano lo stesso per i walkman.
Ormai con ste app sembrano tutti rincoglioniti.
In strada se vai da una persona che non ti conosce e provi a parlare ti prende per pazzo.
...e sempre piu gente rincoglionita a furia di stare davanti a uno schermo..poveri noi
infatti, Discord è da tempo che cè
Indubbiamente
Allora è tardi
Della civiltà umana.
Quindi Discors sta così tanto per?
solo negli states. comunque ho in programma di passare ad iPhone
Alcune persone sono così, e finché non fanno del male agli altri, non ci vedo nulla di male.
Non siccome l'uomo "è un animale socievole" allora tutti devono sottostare a questa regola, ci sono persone che il "contatto umano" lo richiedono (molto) meno di altre.
Sei pagato a post o hai un forfait?
Il sesso è una parte del generico Eros, che di declina in molte cose
Il problema è sempre che più di tre persone che parlano in diretta contemporaneamente diventa un caos. Se non c'è un moderatore che da la parola è impossibile