
02 Settembre 2021
05 Agosto 2021 75
I soldi non cambiano. Tanti o pochi che siano restano sempre un mezzo per arrivare all’acquisto di beni e servizi. A cambiare è semmai il nostro modo di utilizzarli: un tempo era lo sportello, il contante, il prelievo al bancomat, ora ci sono invece le app, i pagamenti digitali e le cosiddette Fintech.
Questione di comodità, certo, ma anche di sicurezza. “Le esigenze dei consumatori si sono sviluppate - si aspettano di più del tradizionale accesso alla banca di mattoni e malta dalle nove alle cinque, vogliono servizi finanziari in tempo reale con un'esperienza utente semplice ed efficiente, da qualsiasi luogo e quando ne hanno bisogno - è qui che entrano in gioco le app e la crescente rivoluzione FinTech”, spiega Siri G. Børsum, Global VP Finance Vertical Eco-development & Partnership di Huawei.
“C'è stato un movimento in corso, accelerato nell'ultimo anno, in cui abbiamo visto molte banche tradizionali iniziare ad adottare strategie digitali, spostando la loro attenzione sulla tecnologia, per necessità, ma anche in linea con le mutevoli esigenze dei consumatori”, continua la responsabile, una delle 50 donne norvegesi più influenti nel tech secondo la classifica di ODA e Abelia. “Ciò si è concentrato principalmente sullo spostamento dei servizi tradizionali, sulle funzionalità web e poi sul piccolo schermo per garantire l’accessibile da vari dispositivi. Tuttavia, con l’avvento delle FinTech siamo andati oltre, si tratta di un fenomeno che nasce dal mobile ed è guidato dalle esigenze dei consumatori, rendendo ancora più facile l'esperienza dell'utente quando si tratta di servizi finanziari”.
Questo “switch” nelle attenzioni e nei comportamenti dei consumatori è certificato dai dati: nel 2016, rileva ancora Huawei, il 40% degli utenti cinesi stava già utilizzando nuovi metodi di pagamento. Oggi la quota di smartphone che supporta le app di mobile banking è addirittura del 78%. Chi è transitato recentemente nel Paese del Dragone lo sa bene: i pagamenti digitali stanno diventando più popolari dei contanti e delle carte in tutti i principali rivenditori, negozi e ristoranti. Usare il telefono per pagare scansionando un codice QR è ormai la normalità.
“Con il successo dell'industria cinese dei pagamenti digitali, e in una società mobile-first, le banche tradizionali stanno diventando meno importanti”, precisa la Børsum preconizzando una traiettoria speculare anche in Europa, anche per via della pandemia.
Le cifre anche in questo caso parlano chiaro: nel Vecchio Continente, il settore delle FinTech è quello che ha visto il più grande spiegamento di forze (leggasi investimenti) da parte delle venture capital: oltre 9 miliardi di dollari nel 2019, più del software aziendale, della salute e dell'energia.
E l’Italia? Il cosiddetto Digital Intelligence Index, l'indice stilato dalla Fletcher School at Tufts University in collaborazione con Mastercard per tracciare i progressi compiuti da ciascun Paese nello sviluppo dell’economia digitale, colloca l'Italia al 40esimo posto su 90, una realtà definita "Watch Out" per il suo "notevole engagement e entusiasmo nei confronti delle tecnologie digitali ma che deve affrontare ancora sfide significative a causa della diffusione ancora contenuta della digitalizzazione a tutti livelli". Tradotto in parole povere: siamo ancora indietro rispetto alle nazioni più evolute ma il dado è tratto anche alle nostre latitudini. A confortare la tendenza in atto un altro studio effettuato dall'Osservatorio sui pagamenti innovativi del Politecnico di Milano, secondo cui nel 2020 i pagamenti digitali tricolori hanno raggiunto i 5,2 miliardi di transazioni, passando dal 29% al 33% del valore totale dei pagamenti.
La fiducia crescente verso il digitale è alla base del desiderio di Huawei di rimpolpare il carnet di app economiche finanziarie presenti su HUAWEI AppGallery, anche nel nostro Paese. Nella versione tricolore del popolare marketplace di Huawei sono già più di 30 le applicazioni legate al mondo delle banche e dei pagamenti - Agos, Bancaperta, Banca D’Alba Mobile, Banca Sella, Bancomat Pay, BPER Smart Mobile Banking, BPM, BuddyBank, Connecta Open, Findomestic, Fineco, Genertel, Hype, Illimity, INPS, Intesa Sanpaolo, IWBank, Mediolanum, MyCarta BCC, MyGenerali, Nexi Pay, NoiPA, RelaxBanking Mobile, Satispay, Sella,Tinaba, UniCredit, Ubi Banca, WeBank, Widiba, YAP, YouApp – molte altre ne verranno grazie agli accordi di collaborazione che la società sta stringere con le altre realtà del settore.
“L'esperienza del cliente deve essere al centro di ciò che noi, come fornitore di app, le banche e le altre società finanziarie, offriamo ai consumatori per garantire la solidità finanziaria per tutti, ecco perché le partnership commerciali sono cruciali”, commenta la Børsum. “Una maggiore concorrenza tra le aziende porta ai consumatori più scelta e, a sua volta, un migliore accesso ai servizi e ai prodotti che funzionano meglio. In Huawei, le partnership sono fondamentali per permetterci di rendere la nostra visione di solidità finanziaria a tutti una realtà, e le collaborazioni con una gamma diversificata di app FinTech”.
Su questo fronte l’interesse della società è dichiarato verso tutte quelle realtà che si stanno distinguendo per la loro capacità di innovare il concetto di transazione: è il caso di Bluecode, app austriaca per effettuare pagamenti contactless tramite codici QR e disponibile da febbraio in alcuni Paesi esteri tramite AppGallery e Huawei Wallet, Bill Kill, app che combina sistemi di pagamento con programmi reward-based e Curve, la carta definitiva che le racchiude tutte.
Non meno importante sarà il rapporto con le banche “tradizionali”, che dovranno gioco forza rinnovarsi effettuando investimenti nel restyling delle proprie applicazioni mobili. Se le previsioni degli analisti sono attendibili - i pagamenti mobili cresceranno di quasi il 25% nel prossimo quinquennio – è facile pensare che la competizione per accaparrarsi nuovi clienti passerà sempre meno dalla guerra dei tassi d’interesse e sempre più dalla user experience.
“Per l'industria finanziaria è cruciale soddisfare le esigenze dei consumatori”, conclude Siri G. Børsum. “Siamo ormai abituati ad accedere alle informazioni su tutto ciò che vogliamo in qualsiasi momento e ovunque grazie a Internet, alle app mobili e ai contenuti mirati, sfruttando al meglio gli strumenti a nostra disposizione”.
Commenti
Io uso Google Pay da quando è uscito nessuno mi ha mai rubato nulla! Quando rubano e per qualche clik di troppo sedai (solo) l'iban ti possono solo darti soldi non di certo rubarli.
O è uno che fa tutto al nero o è uno che a forza di giocare si è rim bambi to.
Essere un gamer non lo rende tecnologico a prescindere, potrebbe essere uno a cui piacciono i videogiochi ma che evidentemente non ne sa una mazza di tecnologia (quella vera)...
per me niente Huawei HMS manco se lo volessi, quindi. Manca HelloBank, per loro stessa ammissione mi perderei uno degli usi più importanti di uno smartphone...
Quella dell'IBAN mi fa sempre morire dal ridere
Avrà migliaia di nero..
Boycott uauei in any way
C'è anche da dire che si invecchia anche in modo differente. Mia nonna non sarà un razzo con la tecnologia, ma il bancomat (cosa comunque inventata eoni fa) lo sa usare e ha dei suoi coetanei che devono per forza pagare in contanti.
sei in UK?
ovviamente questa è una stronzat4
non è il futuro è il passato. Io sono in Canada e in 5 anni non ho mai visto una singola persona usare dei contanti.
Non esistono piu nemmeno macchinette o distributori che li accettano.
Guarda smentisco questa cosa perché io sono fuori e gli anziani usano le stesse tecnologie dei ragazzi senza nessun problema.
Mi sa che molti non si rendono conto che in sud-europa abbiamo voluto una società fondata sul "eeee signora mia noi abbiamo l'olio buono che ne sanno quelli" e questo è il risultato.
Il cervello è un organo, se non lo usi per decenni è ovvio che alla vecchiaia non migliori. Il problema è appunto che non lo usiamo manco prima.
Si probabilmente non è l'unico stupid0
Esatto, questa è roba già "vecchia" ormai
sì è vero, 1.30 al mese... onestamente però mi sembra ancora valido, alla fine sono 15 euro l'anno che sarebbe il costo (basso) della carta di credito. Anche io lo aprii diversi anni fa quando era tutto gratis, ma sono disposto comunque a spendere 1.30 al mese con carta di credito inclusa, prelievi totalmente gratuiti in tutti gli ATM in Italia e in zona Euro, non è male. E soprattutto è un prezzo "fisso", i contratti di oggi nella maggior parte dei casi prevedono canoni molto piu alti che poi puoi abbassare/annullare tramite varie condizioni (ma appunto devi rispettarle sempre). Lo stesso HelloBank se lo apri oggi parte da circa 6 euro abbattibili con stipendio + altre cose come finanziamenti/mutui, prodotti finanziari etc. Ormai le banche si sono allineate così, mi tengo stretto la vecchia versione :)
Io mi riferivo al conto corrente Hello Money e alla loro carta prepagata Hello Free.
Prima era completamente gratuito, ma a partire da fine 2018, hanno inserito un canone mensile di 1,30 euro al mese.
La carta invece è rimasta gratuita se ricaricata tramite bonifico.
certo, ma credo che il vantaggio principale sia che BancomatPay è automaticamente integrato nelle app di qualsiasi banca italiana perchè si appoggia appunto al circuito nazionale. Di conseguenza non c'è da iscriversi a nessun servizio esterno e/o scaricare app esterne, sperando che anche l'altra persona abbia fatto uguale
Lo faccio pure io con altro
i bonifici online fatti da app o home banking? eeeeh? se li paghi, cambia subito banca...! Sei nel medioevo :D
boh inviarsi soldi velocemente ad esempio quando si è finito di cenare insieme per spartirsi il conto, invece di portarsi inutili contanti... o qualsiasi altra cosa, io lo uso spesso con parenti ed amici e infatti 0 contanti nel portafogli (non c'entra niente il bancomat, cioè la carta, è legato al conto e fai tutto tramite app di banca)
al conto/banca, BancomatPay (ex Jiffy) lo utilizzi tramite app, non c'entra niente la carta
Ma per HelloBank fai riferimento al conto corrente?
Oppure alla loro carta prepagata?
io di sistemi di pagamento ne ho diversi (i più diffusi), e mi è indifferente quale usare; ma se in un posto non ce ne è nemmeno uno allora permettimi di mandarli al diavolo, in contanti non pago, anche perché spesso esco senza
Quelli che non sanno usare la tv erano tocchi pure prima dei 70, probabilmente.
Si, ma non dico di no. Solo che non tutti gli esercenti si appoggiano allo stesso fornitore e non tutti i fornitori sono uguali. E' anche vero che il vantaggio di Satispay è che puoi affiancarlo al normale POS senza problemi.
E' un servizio che credo usino in pochi ed è legato ad un concetto che non ha nulla di "moderno" il bancomat, si è riciclato un servizio vecchio come me....e non sono giovane :D
I bonifici, generalmente, si pagano
Non è così facile attaccare una banca e inoltre esistono i backup. È praticamente impossibile perdere i dati per la motivazione che citi
ok ma io ti parlo di esercizi simili per tipologia e dimensione. Uno accetta i pagamenti elettronici e l'altro solo contanti (chiaramente parlo di posti dove fai spese piccole, oltre certe cifre è obbligatorio accettare pagamenti elettronici): scelgo il primo ed al secondo ci vado solo se il primo è chiuso e non posso rimandare
ok ma io vedo 70 enni (e più) che sanno usare lo smartphone, mandano messaggi con whatsapp etc. ed altri che faticano ad usare la TV. Io penso di essere nella prima categoria, buona parte dei servizi che uso quotidianamente o quasi sono nati dopo i miei 40 anni. Poi magari a 70 sarò rimbecillito, chi lo sa, ma penso che non sarò completamente fuori dal tempo
icos si è così, sotto i 5 euro. Però su questo blog mi dissero che vale solo per chi si appoggia a banche italiane e qualcuno usa servizi registrati all'estero
io per ora che non pago commissioni lo uso, lo sto usando da un paio di anni e mi trovo bene... se diventerà a pagamento valuterò alternative
parlavo del servizio, comodissimo, Jiffy divenuto BancomatPay che permette di trasferire soldi tra utenti (max 250 al giorno mi sembra) semplicemente selezionando il contatto dall rubrica - ovviamente poi avviene tutto tramite bonifico. Essendo nel circuito Bancomat, ogni correntista in automatico ha questo servizio attivo, ma far pagare al consumatore commissioni per passare soldi è imbarazzante, indipendentemente dalla cifra, dato che alla fine funziona tramite bonifico e i bonifici online generalmente non si pagano
Anche ex "x me pay" xD
Ma in mano non hai nulla. Non hai una ricevuta cartacea dei tuoi averi. In caso di attacco vale solo la tua parola per quel che possa valere.
Ho un amico di 38 anni, sempre col telefono in mano, gamer, quindi abbastanza tecnologico, paga tutto in posta in contanti. Dice che a dare iban o usare la carta gli rubano tutto... E sicuramente non è l'unico.
devi dire che paghi non carta non chiedere se puoi pagare con carta.
Quei pagamenti non possono essere rifiutati.
sbagliato.ormai e il contrario,non hai piu niente gratis,almeno sulle banche normali o online.
La banca creata da Passera per venderla profumatamente tra qualche anno.
Le vere fintech che rivoluzionano il mercato non sono quelle dei pagamenti. Come li facevi prima con una contactless li fai adesso con lo smartphone. In fin dei conti, e' un loyalty club camuffato da rivoluzione tech.
La vera rivoluzione e' quella che va da Robinhood (che permette a chiunque di imparare ad investire in borsa senza barriere all'ingresso, anche solo spendendo 50 euro) fino al DeFi. Questa e' la vera rivoluzione in campo finanziario.
Tutto il resto e' semplice PR.
Banca italiana
ah si, spero per te che non dovrai mai testare quello che affermi
Ormai di carte con le normali operazioni con tutto gratis si sprecano, le commissioni sono per lo + da parte di chi incassa e fa business non del consumatore
Una banca, tra le altre cose. Ho visto che hanno un CC gratis ma non ho mai provato.
Ho il conto in Posta e fa entrambe le cose.
Dipende dal servizio a cui si appoggia il commerciante: Satispay non fa pagare nulla di commissioni sotto i 10€ ma per altri non è così. E non è detto che al commerciante convenga cambiare fornitore solo per una manciata di clienti che vuole prendere ogni tanto il caffé con il cellulare.
E' anche un discorso di età.
A 70 anno non sarai "stordito" nell'uso degli smartphone ma lo sarai probabilmente con tecnologie nate quando avevi 50 anni o più.
E' semplicemente la natura: invecchiando si perde elasticità e ci si attacca a quel che si conosce perché si è meno rapidi nell'approcciare quel che non si conosce.
Illimity cosa sarebbe?
Basta integrare con Illimity e sei apposto