
Huawei ha da poco lanciato ufficialmente sul mercato europeo, e quindi anche Italiano, il suo nuovo smartphone top di gamma per questa prima metà di 2023. Stiamo ovviamente parlando del P60 Pro, un prodotto con alcune caratteristiche davvero interessanti ma che presenta anche una serie di rinunce e compromessi su cui purtroppo non è possibile sorvolare. Si tratta ovviamente ancora di conseguenze del ban imposto dagli Stati Uniti e che, di fatto, porta gli smartphone dell’azienda ad essere commercializzati senza Google Services, con tutto ciò che questo comporta. Sto utilizzando questo P60 Pro da ormai una decina di giorni e nelle prossime righe vi racconto un po’ qual è l’esperienza d’uso di uno smartphone Huawei a metà 2023.

Tolto il dente tolto il dolore direbbe qualcuno e quindi iniziamo subito con quello che è il compromesso più grosso a cui un utente va incontro quando decide di acquistare uno smartphone Huawei. Parliamo ovviamente dell’assenza dei servizi Google che, di fatto, impediscono a tutte le applicazioni che li richiedono di essere correttamente utilizzate su questo smartphone. Niente Gmail, Drive, Docs, Maps ecc. quindi, ma non solo, perché non sono solo le app Google ad utilizzare i famosi Google Services.
Per far fronte a questa mancanza Huawei ha creato un suo store di applicazioni, App Gallery, all’interno del quale è possibile trovare diverse applicazioni note ma che ancora non riesce a sostituire a pieno lo store di Google.
A questo proposito devo però essere sincero, App Gallery si sta popolando molto velocemente e Huawei sta investendo davvero molto, soprattutto a livello locale, per ampliare il proprio portfolio e fare in modo che tutti gli utenti possano trovare le applicazioni di uso più comune senza troppi problemi. Le App delle banche attive in Italia, ad esempio, ci sono ormai praticamente tutte; c’è l’app delle poste, dell’inps e di altri servizi specifici. Può sembrare normale ma non lo è affatto e non possiamo nemmeno immaginare lo sforzo economico che l’azienda sta affrontando per portare avanti questa operazione.
Dall’altro lato mancano ancora diverse app specifiche, come quelle per la domotica, gestionali aziendali, e tutte quelle app legate ad utilizzi più mirati e particolari che ovviamente non sono una priorità per la stessa Huawei. Ma non solo, perché in realtà mancano anche delle App di uso comune, come Instagram, Netflix, Prime Video e Alexa. O meglio, se cerchiamo queste applicazioni all’interno di App Gallery le troviamo ma il loro download non avviene dal database Huawei ma da store alternativi di terze parti per i quali non è possibile garantire a livello di sicurezza. La stessa Huawei, nel momento in cui cerchiamo di scaricare queste applicazioni, ci avvisa con un messaggio in sovrimpressione del fatto che questi download potrebbero comportare dei rischi.
In realtà un modo per poter utilizzare le app Google e, più in generale, per scaricare le app direttamente dal Play Store, esiste. Su App Gallery ci sono infatti delle applicazioni che sono di fatto una sorta di sandbox dentro cui girano i servizi Google e le relative app. Qual è il problema quindi? Presto detto, anche per queste app non è possibile garantire un livello di sicurezza tale per cui possano essere consigliate a cuor leggero, anzi. Io le ho provate ma non sono riuscito a capire davvero quanto possano essere sicure. A questo punto la domanda sorge spontanea: chi di voi affiderebbe i dati del proprio account Google ad un app di cui non si conosce la provenienza? Io no.
Un'altra possibilità è quella delle web-app, per le applicazioni che ne hanno una. Accedendo alla relativa pagina web Huawei ti da la possibilità di creare una scorciatoia sulla Home con tanto di icona come fosse una vera applicazione. Ovviamente però l'esperienza d'uso di una web-app non è mai paragonabile a quelle di un software dedicato e quindi non è esattamente come utilizzare una applicazione nativa.
E infine è possibile affidarsi alle app alternative realizzate da Huawei come i vari Petal Maps, Petal Search, il browser Huawei, Huawei Cluod ecc. Sono tutte applicazioni realizzate molto bene e assolutamente funzionali ma bisogna in qualche modo accettare il compromesso di abbandonare l'ecosistema Google e abbracciare quello Huawei.
P60 Pro, così come tutti gli smartphone Huawei rimane quindi un prodotto che ha bisogno di una certa consapevolezza per poter essere acquistato ed utilizzato tutti i giorni come daily driver. Se però siete sufficientemente motivati e riuscite a far fronte a questi compromessi allora ho una buona notizia per voi perchè comunque, da tutti gli altri punti di vista, questo è uno smartphone che non vi deluderà.

A partire dalle fotocamere che sono senza dubbio il punto di forza di questo prodotto. P60 Pro offre un modulo sul retro all'interno del quale sono incastonate tre ottiche differenti. Abbiamo la fotocamera principale con lente grandangolare e un sensore da 48 megapixel di risoluzione. C'è la stabilizzazione ottica ma la particolarità di questa fotocamera è certamente la possibilità di variare manualmente l'apertura del diaframma da f/1.4 a f/4. Ad affiancare questo modulo troviamo poi una ultra-wide con sensore da 13 megapixel e lente con apertura f/2.2 e soprattutto un tele-zoom con ingrandimento ottico 3,5x, ancora con sensore da 48 megapixel, e anch'esso stabilizzato. Ecco, delle tre fotocamere proprio questo zoom ottico è probabilmente quello che mi è piaciuto di più.
Tutte e tre le fotocamere possono godere della tecnologia XMAGE per l’elaborazione delle immagini. Intelligenza artificiale, algoritmi di fotografia computazionale, chiamatela come volete ma è sostanzialmente la tecnologia che rielabora gli scatti e, di fatto, compie la magia.
ULTRA WIDE
Vi parlo abbastanza rapidamente della fotocamera ultra-grandangolare che è probabilmente la fotocamera che mi ha meno convinto delle tre a disposizione. Non che scatti delle brutte foto eh, ma rispetto alle altre porta meno soddisfazioni. Come molte ultra-wide la lente perde un pochino di nitidezza ai bordi ma generalmente gli scatti godono di un buon contrasto e di una brillantezza dei colori convincente. Di notte ovviamente le performance calano un po' e oltre a perdere un po' di dettagli abbiamo anche un bilanciamento del bianco non proprio precisissimo e spesso tendente al magenta. Peccato davvero perchè con una grandangolare di livello sarebbe stato un trittico di fotocamere da primato.
GRANDANGOLARE
Come già detto poco fa la fotocamera principale e da 48 megapixel ha invece come peculiarità il fatto di poter scegliere manualmente l'apertura del diaframma in una scala che va da f/1.4 a f/4. Non si tratta di un artificio software, l'ottica è dotata di un vero diaframma fisico con le lamelline che si aprono e si chiudono a seconda dell'impostazione. Il risultato è quindi uno sfocato molto naturale che diminuisce gradualmente con il chiudersi del diaframma. Ovviamente è uno strumento dedicato in particolar modo agli appassionati della fotografia e soprattutto a coloro che sanno come utilizzarlo. Può essere utile per aumentare o diminuire lo sfocato ma anche e soprattutto per aumentare la quantità di luce che colpisce il sensore potendo così limitare l'innalzamento degli ISO.
Se non rientrato in questa categoria di utenti esperti non dovete comunque preoccuparvi perchè il punta e scatta è comunque efficacissimo e potrete togliervi grandi soddisfazioni sia di giorno che di notte. Gli scatti sono sempre ben bilanciati dal punto di vista del contrasto e della saturazione dei colori, la messa a fuoco e rapida e c'è una buona tridimensionalità in tutte le situazioni. Anche di sera siamo di fronte ad un ottima fotocamera. Le foto scattate sono luminose ed è sempre ben rispettato il bilanciamento del bianco che riprende fedelmente quello della scena reale. Viene utilizzata un po' di maschera di contrasto ma non è eccessivamente invadente e quindi i dettagli vengono mantenuti senza quel fastidioso effetto acquerello che spesso caratterizza le foto notturne degli smartphone. Se proprio devo trovare un difetto devo dire che ogni tanto compare un pochino di flaire in corrispondenza delle fonti dirette di luce, che sono comunque ben gestite.
TELE 3.5x
Bene, lasciate però che vi parli dello zoom ottico 3.5x che mi ha davvero convinto moltissimo per la sua qualità e soprattuto per lo sfocato naturale che riesce a produrre. Come per la fotocamera principale anche qui abbiamo un'ottima nitidezza e tanti dettagli nei soggetti messi a fuoco, tanto da farla risultare come la soluzione migliore per i ritratti. Tanto che, con questa fotocamera a disposizione, mi sono praticamente scordato della modalità ritratto che diventa sostanzialmente inutile. Ma non solo, grazie ad un sistema di lenti mobili, questa fotocamera può essere utilizzata anche per mettere a fuoco da distanza ravvicinata e scattare foto macro. I risultati? Decisamente superiori a quelli di qualsiasi fotocamera macro dedicata di altri smartphone, e la serie di foto alle gocce d'acqua che vedete qui parla da sola.
Ovviamente abbiamo anche una fotocamera frontale che offre un sensore da 13 megapixel e garantisce prestazioni discrete in tutte le condizioni. Diciamo che, come per la grandangolare, non ci sono particolari caratteristiche salienti per questa fotocamera ma i risultati che otteniamo sono allineati a quelli della maggior parte degli smartphone in circolazione oggigiorno.
E infine non manca la possibilità di girare video con una risoluzione massima di 4k a 60 fps e risultati tutto sommato soddisfacenti. Buona la nitidezza dei fotogrammi e la velocità e reattività della messa a fuoco. La stabilizzazione ottica, poi, unita a quella elettronica, svolgono in maniera efficace il loro lavoro riuscendo ad assorbire bene la maggior parte dei movimenti.

Sempre restando in tema multimedialità vi paro poi del display che è un OLED LTPO da 6,67 pollici di diagonale con risoluzione 2700x1200 pixel, sostanzialmente un fullHD+ che offre però un refresh rate in grado, teoricamente, di variare dinamicamente tra 1 e 120 Hz. Ho scritto teoricamente perchè, nella realtà dei fatti, in questi giorni di utilizzo non ho mai visualizzato valori differenti da 60 e 120 Hz, nemmeno in corrispondenza di immagini statiche o della schermata di blocco.
Detto questo siamo comunque di fronte ad un pannello di buona qualità, caratterizzato da una luminosità di picco superiore ai 1000 nit che rende il pannello e le informazioni sempre ben visibili, anche quando ci troviamo in esterna sotto la luce del sole. Anche per quello che riguarda la riproduzione dei colori non possiamo proprio lamentarci, le tonalità sono precise e all'interno delle impostazioni è possibile modificare finemente e a nostro piacimento la regolazione della temperatura del bianco.
A questo buon display si affianca poi un set di speaker stereo che svolge egregiamente il suo lavoro. Il volume del suono prodotto è abbastanza alto e anche la qualità non è per nulla male. Le frequenze medie e alte sono belle piene, mentre come sempre i bassi sono meno presenti. Si tratta però di un difetto molto comune e anzi, in questo modello, ho notato in realtà una resa un pochino superiore rispetto a molte alternative.
Ma è uno smartphone che offre un audio molto buono in generale. Anche in chiamata, infatti, possiamo godere di una capsula auricolare in grado di riprodurre fedelmente il timbro dell'interlocutore, con dei microfoni che, a loro volta, sono ben tarati e consentono una cattura ottimale dell'audio in uscita.

Ed eccoci arrivati a parlare di quello che si nasconde sotto la scocca di questo P60 Pro. Partendo dal SoC troviamo un Qualcomm Snapdragon 8+ Gen1, si tratta sostanzialmente del chipset Qualcomm top di gamma dello scorso anno che, al di là del lancio della nuova generazione, è comunque in grado di garantire prestazioni ottime in tutte le situazioni, con un consumo energetico tutto sommato abbastanza contenuto.


Huawei P60
Compara Avviso di prezzoL'unica differenza rispetto al SoC originale sta nel modem che qui è stato castrato e, di fatto, non permette di connettersi alle reti 5G. Si arriva al 4G+ che, detto onestamente, è sufficiente nella stragrande maggioranza delle situazioni. Anche perchè, almeno per ora, lo stato della rete 5G in Italia non è ancora tale da poterla rimpiangere. Certo, resta una mancanza che, nel momento in cui le cose dovessero cambiare, potrebbe fare la differenza. Se state pensando di acquistare uno smartphone che debba durarvi almeno per i prossimi 3 anni è sicuramente un limite da tenere in considerazione.
Detto questo la ricezione è comunque buona e in questi 10 giorni di utilizzo non ho mai notato particolari decadimenti del segnale, anzi, viene agganciato sempre rapidamente sia sulla rete locale che in roaming. Per il resto abbiamo ovviamente la connettività WiFi 6, il Bluetooth in versione 5.2, NFC, GPS e tutto il necessario, compreso il supporto al dual-SIM con doppia scheda nanoSIM.
Ad affiancare il SoC troviamo poi 8 GB di RAM e 256 GB di memoria di storage su moduli UFS 3.1 (questo è il dato che abbiamo trovato ma non è ufficiale, cercheremo di avere una conferma e in caso aggiorneremo il pezzo), ma in Italia arriverà anche la versione con 12 GB di RAM e 512 GB di storage. In tutti e due i casi è possibile espandere ulteriormente la memoria utilizzando le schedine di memoria proprietarie Huawei e rinunciando a uno dei due slot per la nanoSIM.
Al netto delle varie limitazioni di cui vi ho parlato, questo P60 Pro resta comunque uno smartphone piacevole da utilizzare. Tutta l'interfaccia è davvero reattiva e il passaggio dalle varie applicazioni è molto fluido. Il display a 120 Hz ha poi certamente un suo impatto e aiuta a dare una sensazione di velocità ancora maggiore.
- display: LTPO OLED 6,67" FHD+, refresh rate dinamico 1-120Hz, PMW dimming a 1.440Hz, campionamento tocco 300Hz
- piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1 4G
- memoria:
- 8/12GB di RAM
- 256/512GB interna espandibile tramite Nano Memory Card fino a 256GB
- impronta digitale: integrata nel display
- connettività: 4G, WiFi 6, Bluetooth 5.2, NFC, IR, USB-C, GPS
- dual SIM: sì
- impermeabilità: IP68
- fotocamere:
- anteriore: 13MP, f/2,4
- posteriori:
- 48MP principale Ultra Lighting, apertura regolabile f/1,4-4,0, OIS
- 13MP ultra grandangolare, f/2,2
- 48MP tele ULtra Lighting, f/2,1, OIS
- batteria: 4.815mAh, ricarica rapida SuperCharge 88W cablata, 50W wireless, 7,5W inversa
- dimensioni: 161x74,5x8,3mm
- peso: 200g
- colori: Black, Rococo Pearl

Parlando di costruzione e materiali, questo P60 Pro è realizzato molto molto bene, l’assemblaggio è perfetto il design del gruppo fotocamere è distintivo ma si fa apprezzare e la finitura perlata è indubbiamente particolare. Da un tocco di esclusività e unicità che, se vogliamo, impreziosisce un po’ la percezione di questo oggetto. Mi piace? Onestamente non l'ho ancora capito.
Il fronte è realizzato in vetro Huawei Kunlun Glass, un vetro speciale studiato e prodotto dalla stessa Huawei che è stato certificato dall’ente svizzero SGS che lo ha valutato con 5 stelle su 5 per la resistenza alle cadute. Peccato per i bordi curvi, io preferisco gli smartphone con i bordi piatti, ma si tratta ovviamente di un parere soggettivo, sta a voi e al vostro gusto giudicare questo aspetto.
Quello che posso dirvi è che nonostante i 6,67 pollici del display rimane un prodotto che si impugna molto bene e che è generalmente piacevole da maneggiare, anche a fronte di un peso di circa 200 grammi, che è comunque ben distribuito e bilanciato. Bene poi anche il lettore di impronte, che è sempre veloce e preciso ma forse è posizionato un filo troppo in basso.

Chiudo parlando di autonomia. La batteria qui dentro è da 4815 mAh e con un utilizzo standard riesce a garantirvi quasi due giorni pieni di autonomia. Si tratta di un risultato ottimo che probabilmente è anche frutto dell'assenza dei famigerati servizi Google che, come sappiamo, sono spesso causa di un consumo di batteria molto elevato. Oltre a questa autonomia decisamente buona non manca poi nemmeno la ricarica rapida con il caricatore in confezione che arriva fino a 88W di potenza erogata e permette di caricare il P60 Pro in circa mezz'ora.
Ok, siamo quindi al punto di parlare un pochino di prezzi, la versione 8-256 GB sarà disponibile ad un costo di 1199 euro mentre la 12-512 GB potrà essere acquistata a fronte di un esborso di 1399 euro. Acquistandolo entro il 5 giugno si potrà inoltre ricevere in omaggio un Watch GT3 in versione da 46 o 42 mm. Anche tenendo conto del bundle è sicuramente un prezzo elevato, specialmente visto e considerato i compromessi a cui bisogna scendere e che vi ho evidenziato poco fa. Anche perché le alternative non mancano e a queste cifre si possono trovare davvero tante altre soluzioni per cui sono necessarie molte meno rinunce. Diciamo che ad un prezzo un pochino più basso questi compromessi sarebbero stati più facili da digerire ma a 1200 euro soffrirà davvero molto la presenza di un foltissimo gruppo di concorrenti.






Commenti
Tutto sembrava, tranne che un commento sulla politica. Sulla concorrenza scorretta ecc non voglio approfondire qui l'argomento, ma sono d'accordo che esistano varie scorrettezze. Purtroppo si, i prezzi sono molto alti. Sul P60 Pro direi che si è altissimo ma è in linea con gli omologhi dei concorrenti, tralasciando 5G e servizi Google, ma sia il Mate X3 che i medi gamma fuori dalla Cina hanno prezzi mostruosamente sparati verso l'alto. Seppur abbiano delle specifiche di alto livello nella loro fascia, sono comunque troppo alti. Ovviamente immagino sia colpa del fatto che ora non importano e non vendono le stesse quantità prima del ban, quindi hanno cambiato politiche, ma sono saliti tantissimo.
Lo store è Ovviamente limitato perché in breve tempo sta cercando di raggiungere il numero di app che i concorrenti hanno raggiunto in quasi 20 anni. Come fa ad essere acerbo il software se in Europa arriva con Android ed interfaccia Emui che usa da sempre? Prezzi alti sono d'accordo, ma il Mate 50 Pro ed il P60 pro sono in linea con S23 Ultra, 14 pro max ecc. Si, manca il 5G. In Italia non è una carenza grave perché ancora la rete 5G non è ben implementata e ci sono solo 2 operatori che offrono la linea con quella rete, quindi pochissimi utenti la utilizzano davvero, siamo realisti. Ah, ecco, sei un hater di tutto ciò che è cinese. Curioso perché anche le aziende non cinesi producono comunque in Cina. Inoltre ditte cinesi come Huawei od Oppo nom sono improvvisate ma hanno raggiunto livelli qualitativi alti da tempo. 10 - 12 anni fa lo potevamo dire quando prendevamo il modello da 150€ che fossero scadenti, ma erano modelli economicissimi che venivano fatti appunto al risparmio e che non potevano essere comparati agli iPhone di allora perché quelli venivano almeno 4 volte tanto, ben altra fascia e ben alta costruzione, nè possono ancora essere associati ai modelli attuali, specialmente ad i top.
fancuculo Huawei
140 euro contro 1400 euro. sta li la differenza
Attenzione, ho sempre sostenuto che è per utenti consapevoli, proprio perchè come dici tu non tutti hanno capacità o voglia di comprendere un sistema diverso. Però non è una menata GBox, in pratica o usi lo store proprietario o GBox e fine, hai installato. Due fonti invece che una per le app. Purtroppo, finchè sullo store proprietario non aumenteranno le app, la situazione è questa e non dipende da Huawei, ma dagli sviluppatori. Il mio discorso era fatto solo per dire che in realtà il software è molto più a portata di quello che pensi. Non volevo dire "spendete 1300€ in questo Huawei p60 pro", ma che vengono sottovalutati in qualsiasi fascia. Sullo store online Per esempio c'è un modello più economico e costa duecentosettantanove euro, per chi volesse provare. Sugli smanettoni non sono d'accordo, perché su questo blog ci sono moltissimi che preferiscono questa o quella marca solo per affezione e poi non usano più di quelle quattro app social.
Comincio da Wiwuowei
Sì ok, va bene tutto, ma tu pensi che TUTTE le persone abbiano la minima capacità nonchè la voglia di stare lì a sbattersi con Gspace o altre menate?
Qui siamo su un blog di "smanettoni", ma alla gente comune mette paura anche un avviso di aggiornamento sullo smartphone, figurati a dirgli di dover trovare vie alternative per far funzionare le app "quotidiane". Il punto è che se costasse moooolto meno, allora avrebbe senso... ho un hardware da paura, una fotocamera top ed accetto di avere limitazioni sul software perchè lo pago poco... ma avendo un prezzo paragonabile ai top senza limitazioni.... perchè mai una mente sana dovrebbe preferirlo ai top Samsung/iPhone e compagnia bella?
E attenzione, parli con uno che adora Huawei w lo ricomprerei in un istante (avevo, anzi ho tutt'ora un P20 Pro che funziona a meraviglia)
Vanno anche con petal Maps
https://uploads.disquscdn.c...
Purtroppo devo contraddirti. Io vivo in UK e l app di tre banche diverse in famiglia e nessuna c'e' su Appgallery. Lo stesso per l' app dei supermercati, raccolte punti e app promozioni. Non c e l app Lidl e tante altre . Alla fine il problema e' non necessariamente quello delle app piu' scaricate ma quelle appunto "quotidiane".
Bella recensione, complenti. Però faccio un appunto importante: lo store di Huawei vanta di effettuare controlli rigorosi prima di pubblicare le app nel proprio store, per cui tutte le app contenute hanno superato degli standard di sicurezza, emulatori dei Google service compresi. Quindi non significa che usarle comporti automaticamente rischi. Tra l'altro sono state controllate da utenti e moderatori che non hanno riscontrato nessun codice rischioso. Aggiungo anche che sempre sullo store di Huawei, a parte quelle app in cui viene specificato che per scaricarle si viene inviati ad altri store terzi(quindi i soliti messaggi di avvertimento necessari ecc), le app che hanno una pagina propria sullo store (instagram, spotify, amazon prime....) ma che in realtà vengono scaricate da store terzo, sono scaricate da quello store perché verificare. Quindi in realtà i rischi per il proprio smartphone sono minori di quello che sembra. Certe app di Google si possono comunque scaricare e funzionano senza servizi google come ad esempio Maps, altre si possono sostituire com quelle di Microsoft come Office e Translator, o ancora GMail il cui account lo si può associare ad un app aggregatore come quella proprietaria Email o Spark o Aquamail (senza piangere e disperarsi perché Gmail non c'è) ed altro ancora.
Le limitazioni vere sono pochissime: non poter usare GPay per i pagamenti (con Curve o Nexi passa la paura), niente McDonald e Pokemon Go, e purtroppo niente Android auto o sostituto, uno dei pochi veri limiti. Ma per il resto, non ci sono vero problemi insormontabili. Insomma, comprare un Huawei senza servizi Google non equivale a comprare un fermacarte come fanno credere certi recensori. Invece il prezzo molto alto e tutto un altro discorso.
Parole sante! Ho un p40 lite da due anni e mezzo e va benissimo. Non sono le app di Google assenti ad essere un problema perché sono sostituibili, l'unica difficoltà è qualche app specifica che usa i servizi google per funzionare, ma con GSpace passa la paura e funziona tutto. Tra l'altro alcune app Google funzionano ugualmente anche senza emulatore. Chi grida orrore per l'assenza di GMail NON CAPISCE NIENTE DI POSTA ELETTRONICA: un account email si basa su server, quindi alla mail si può accedere vecchia maniera via Browser o molto meglio associando l'account di Gmail agli aggregatori di account mail ed è fatto! È assurdo che ci si metta le mani in testa per questo.
Mi fermo qui, comunque permettimi una battuta. Sei venuto per spalare o per salvarmi? Tutte e due?
99% mi pare ultra ottimistico, tantissime app utilizzano ad esempio l'integrazione con maps
Messe da poco, ma ormai già venduto
Tra l'altro e mi dispiace inferire ritenendo apparentemente ingiustificate le sanzioni.
Hype, revolut, flowe, N26 e UniCredit e Banca MPS andavano perfettamente intesa san paolo pure con tanto di abilitazione a Huawei pay .
Guarda che non parlo per sentito dire ma per esperienza ho provato di tutto ma so quello che va e che non va e il 99% delle app comuni funzionano .
si, snap Gen1 e prezzo quanto un S23 Ultra al lancio
imbarazzante importare questi telefoni a quelle cifre, ma li vendono veramente ?
Ma è palese che non compete con i big, vende ad una nicchia di utenti, ci vuole tanto per capire?
allora non acquistare nemmeno prodotti americani ed europei
Non direi per molto meno... quando pur avendo dei lumia puntualizzavo su certe mancanze sia di app che di app esistenti a funzionalità ridotta i fanboy mi rispondevano che tanto c'era il browser, sul uauei almeno puoi rimediare l'apk... Eddai ancora non l'avete superato...
ING c'è?
1200€ uno smartphone 4G nel 2023.
Serve altro?
Comunque io non acquisterei mai un prodotto di una azienda che fa affari sporchi con l'Iran ed altri stati canaglia.
Non sono d'accordo. In primis perchè il prodotto è ventudo da noi, e se sei un utente consapevole puoi serenamente acquistarlo. Personalmente poi vorrei fossero recensiti o quantomeno provati prodotti di altri mercati, così da poterci rendere conto dei progressi tecnologici e della qualità dei prodotti fuori dal nostro stra saturo mercato (un altro esempio sono gli sharp).
Certo la redazione non può farsi carico di certe spese, sono le aziende a mandare loro gli smartphone. Poi ti arriva un huawei che nelle foto è da riferimento e non lo recensisci?
Hai perfettamente ragione. Ad essere onesto questo lo comprai a 600€ circa. Mai speso così tanti soldi su uno smartphone. Credo che non li risponderò mai più ma ad essere sincero, questo non lo cambierei con nessuno dei nuovi Huawei. FORSE col Mate 40 ma anche qui è da vedere visto che non hai i Google servizi. Con questo feci l'incidente in moto e si distrusse ancora in garanzia il display. Lo sostituiranno compreso di batteria (dicono loro) e continua ad essere una bomba. Onestamente tutto questo sperpero di soldi anche se si é milionari e il device funziona perfettamente, non lo comprendo...
Google Android, ultimo SOC e 5G ovviamente sarebbe stato ai vertici delle classifiche dei top di gamma, ma cosi non e' quindi inutile strapparci i capelli.
Prezzo S23U è street price con promo. A prescindere certo, è da preferire, ma rispetto ad uno Xiaomi 13 Pro o un Find X, se questo P60 avesse avuto google, non ci sarebbe stata storia
stai confondendo mele con pere il fallimento o un ridimensionamento lo rischia il reparto mobile non di certo lato telecomunicazioni visto che nonostante le grosse perdite lato mobile huawei continua a macinare utili su utili grazie a quei mercati che contano per il 70% del mercato mondiale che tu consideri "non importanti" gia solo il mercato interno cinese e' il piu importante al mondo lato telecomunicazioni quindi direi che va piu che alla grande senza considerare tutti gli altri settori che grazie al ban USA stanno vedendo importanti investimenti dal governo cinese e gia cominciano a dare i primi frutti diciamo che il ban ha fatto piu che bene a huawei nel lungo periodo la rendera' del tutto indipendente
La maggior parte di voi pensa che la mancanza di servizi google sia enorme e invalicabile, ma vi posso assicurare che da neo possessore di un P40 (comprato usato a 140€ per vari motivi, tra cui la portabilità), a meno di app che per pigrizia si appoggiano ai servizi google per tutto, la mancanza non la sentirete.
E anzi, scoprirete che i competitor su vari comparti fanno molto, mooolto meglio (solo GFoto è il top).
Mi vien da rabbrividire quando sento lamentele sulla mancanza di quel aborto di GMail.
Boh non so, io ho comprato a 140€ un P40 usato, sia per riprovare un huawei dopo il mio amato P20 Pro, sia per l'usabilità e la portabilità.
La mancanza dei servizi google non dico che l'ho sentita 0, ma 10 su 100, semplicemente la maggior parte delle persone è rimasta alla Huawei di 3 anni fa dove non c'era NESSUNA app.
Se non trovo un'app la trovo su Aurora Store (e sappiamo tutti che è uno store sicurissimo che si appoggia proprio al Play Store) e sono un fortunato possessore di Curve, quindi non ho nessun problema nel pagamento. L'unico problema è che è macchinoso loggarsi in App che si appoggiano al login di Google, ma si può risolvere tutto.
Si, tutte
Chi dice che sia un repository affidabile? Il Play Store è sicuro nella misura in cui certifica tramite una chiave privata che sia il vero sviluppatore dell'app. E in più ogni versione inviata viene revisionata automaticamente e manualmente. Non è sicuro al 100% (niente lo è), ma sicuramente meglio di qualsiasi altra alternativa.
Manca Google, processore della scorsa generazione,mancanza 5G pero prezzo superiore ad un Samsung S23 ultra che invece non ha queste mancanze. Non vedo una motivazione valida per l'acquisto.
Infatti.
Decisamente.
Lato fotocamera decisamente validi, anche se come video sempre al di sotto del indiscusso iPhone. Pero per il resto sovrapprezzato del 40% considerando la concorrenza.
O Forse sei tu un fan incallito con le fette di prosciutto sugl'occhi?
Vittima? Me sai pochissimo! Questi tipi vendo hardware nei campi progionia Di stati dittatori! Prendono finanziamenti Dal regime cinese nonostante dovrebbero essere un azienda indipendente. Ma informati prima di sparare Balle stratosferiche!
Beh non mi sembrano mercati cosi importanti quelli che hai citato considerando come se la passa ora l'azienda Wiwowei
La risposta di Huawei alla crisi
Al fine di fronteggiare la crisi finanziaria della compagnia e sopravvivere, Huawei sarà costretta a riorganizzarsi e rivedere le proprie priorità e soprattutto la propria struttura societaria. Stando a quanto dichiarato da Zhengfei, nei prossimi anni verrà data priorità ad alcuni progetti a discapito di altri più costosi che invece verranno abbandonati, con conseguenti tagli del personale.
La lettera pubblicata da Ren Zhengfei in cui si annunciavano le preoccupazioni per il futuro della società ed anticipava le future misure drastiche cui Huawei andrà incontro è immediatamente diventata virale sui vari social, in particolare sui social cinesi dove, in poche ore, è stata condivisa da oltre cento milioni di utenti.
Il crollo delle azioni
Huawei, con una quota di mercato del 19% registrata nell'aprile del 2020, è il più grande produttore mondiale di telefonia, oltre ad essere stata la prima compagnia cinese ad essere inserita nella classifica dei 100 migliori brand al mondo stilata da Interbrand nel 2016, e, nello stesso anno, è stata classificata al 129° posto nella classifica Fortune Global 500 stilata in base al fatturato.
Sembra però che gli anni d'oro della compagnia siano ora un lontano ricordo e la lettera di Zhengfei, in cui si dichiara che la società rischia il fallimento, ha rapidamente lasciato la Cina e raggiunto gli investitori internazionali che sono immediatamente corsi ai ripari per preservare i propri capitali liquidando rapidamente numerose azioni della società.
Decisamente ragione.
Hai preso le medicine oggi?
Che paragone del piffero! Se Uno sta' sulla sedie a rotelle di certo non va' a fare gare con chi corre con le proprie gambe! Quindi Huawei, sulla sedia a rotelle, si mette in competizione con I big, offrendo di meno, ed addirittura ad un prezzo maggiore! Non mi sorprende se fuori dalla Cina vende praticamente niente.
Fotocamere comunque sempre al top Huawei come ha mostrato dxomark, e pensare che siti come dday o galeazzi l'hanno screditato su questo aspetto.