
03 Agosto 2023
Quest'oggi abbiamo per le mani uno smartphone economico, Poco M5. Bastano poco più di 150 Euro per portarselo a casa e offre un'alternativa per chi non ha grandi budget ma al contempo non vuole rinunciare ad alcune caratteristiche tecniche chiave.
Poco M5 arriva dopo il buon successo dei predecessori ed è chiamato quindi ad un ruolo importante per tutto il gruppo Xiaomi, riuscirà a mantenere fede alle aspettative? Scopriamolo.
Poco M5 si presenta come uno smartphone piuttosto grande (164 x 76,1 x 8,9 mm) e con un peso che supera appena i 200 grammi. Risulta quindi discretamente ingombrante in mano, anche se i pesi sono ben distribuiti e la texture posteriore facilita il grip.
Proprio la scocca posteriore caratterizza il design, simula la pelle (in realtà però non è morbida) e conferisce al prodotto un tocco di eleganza, specialmente nella colorazione nera. Disponibile comunque anche la colorazione gialla tipica del brand per chi cerca un look più giovane.
Il telaio è in plastica e ha forme squadrate come vuole la tendenza attuale, sul lato sinistro c'è lo sportellino (con guarnizione in gomma) che può ospitare due nano SIM fisiche più una microSD, in basso troviamo la porta USB Type-C, microfono e griglia per l'altoparlante, il lato destro presenta il tasto power con integrato lettore di impronte digitali e il bilanciere del volume, in alto porta jack audio da 3,5 mm e porta IR.
Completa il quadro un inserto in plastica lucida nero nel quale trova posto l'intero gruppo ottico formato da 3 sensori e flashLED, oltre al grande logo "POCO" disposto in verticale.
Sulla parte anteriore si notano cornici abbastanza importanti, specialmente quella inferiore, che racchiudono un display da 6,43 pollici con notch a goccia. Proprio questo particolare non riusciamo a spiegarcelo dato che significa un downgrade rispetto al modello dello scorso anno, che presentava un singolo e più discreto foro.
Il display di POCO M5 è un OLED d 6,43 pollici e risoluzione FullHD+, il refresh rate arriva a 90 Hz ed è protetto da un Gorilla Glass 3. Non ci sono particolarità da segnalare ad eccezione di un picco di luminosità piuttosto basso che non supera i 500 nits, rendendo la leggibilità all'aperto un po' difficoltosa sotto la luce diretta del sole. Inoltre il sensore di luminosità è tarato in modo conservativo obbligando spesso e volentieri l'utente a regolare verso l'alto la luminosità.
Il trattamento oleofobico è di buona qualità, ma la vera sorpresa è stata trovare un sensore di prossimità fisico su uno smartphone del gruppo Xiaomi. Ormai eravamo quasi rassegnati a vedere i soliti problematici sensori virtuali e invece ecco un ritorno al passato quando meno te lo aspetti. Quasi superfluo segnalare che funziona benissimo.
L'audio è mono, affidato al singolo altoparlante posto nella parte inferiore del dispositivo. Non è uno speaker molto potente, non è nemmeno profondo ed equilibrato sullo spettro di frequenze, favorendo medi e alti.
L'audio solo sufficiente e un display non troppo luminoso non rendono POCO M5 uno smartphone particolarmente adatto a vedersi un film; c'è però un dettaglio che potrà far piacere a molti, il jack audio da 3,5 mm.
A bordo di POCO M5 troviamo la MIUI 13.0.3 basata su Android 12, sono passati ormai due mesi dal lancio e lo smartphone ha ricevuto alcuni aggiornamenti migliorativi, che in particolare gli hanno dato un po' di sprint in più. A livello di supporto non ci sono info ufficiali ma tendenzialmente dovrebbe ricevere 1 aggiornamento di Android e un paio d'anni di patch di sicurezza, il comportamento di Xiaomi però è molto variabile, specialmente nella fascia entry level.
Out of the box troverete un po' di inutili app preinstallate che fortunatamente si possono eliminare in pochi minuti, anche perché nella versione base da 64 GB lo spazio non è moltissimo ed è per questo che vi consigliamo senza dubbio la variante da 128 GB.
La versione MIUI installata è alleggerita di alcune funzioni ma rimangono ampie le possibilità di personalizzazione per l'utente, così come le impostazioni di sicurezza, nel complesso quindi POCO M5 è adatto a tutti, sia per chi non sfrutta lo smartphone in modo avanzato, sia per chi ricerca tutta la flessibilità del robottino verde.
Il cruccio più grande per POCO M5 è rappresentato dalle prestazioni, come detto gli ultimi aggiornamenti l'hanno un po' svegliato ma rimane fondamentalmente uno smartphone con poche pretese sulla reattività e velocità e di conseguenza anche nel gaming dove non brilla di certo.
L'impressione è che questo Helio G99 non sia efficace come il predecessore, non è la prima volta che lo incontriamo, probabilmente ci mettono lo zampino anche la memoria UFS 2.0 che non è rapidissima.
Al di là delle prestazioni è uno smartphone che funziona bene, affidabile sulla parte di connettività e telefonica, senza purtroppo il supporto alle reti 5G. Vale la pena ricordare che il cassettino estraibile può ospitare due sim e una microSD contemporaneamente. Il lettore di impronte digitali è integrato nel tasto di accensione sul lato destro, tenetene conto se siete mancini perché complice la larghezza abbondante della scocca non sarà molto pratico raggiungerlo.
Il feedback aptico è poco preciso seppur abbastanza potente, buone notizie invece per il sensore di prossimità che come anticipato è di tipo fisico e cancella tutti i malfunzionamenti degli smartphone della galassia Xiaomi degli ultimi tempi.
La batteria di POCO M5 è da 5000 mAh e non farà fatica a durare due giorni pieni. E' un vero portento, complice anche il processore piuttosto "rilassato" e uno schermo mai troppo esigente in termini di energia.
In compenso la ricarica è molto lenta, appena 18 Watt, non è chiaramente presente la ricarica wireless.
Poco M5 può contare su una fotocamera principale da 50 MP F/1.8 con messa a fuoco a rilevamento di fase, disponibile poi una macro da 2 MP e un sensore di profondità nuovamente da 2 MP.
Le foto non sono il massimo, anzi, non sono un granché in tutte le condizioni di luce, anche di giorno era lecito aspettarsi qualcosa in più dalla cam principale, che, in fin dei conti, è l'unica veramente utilizzabile. Male anche i selfie, da appena 5 MP, nell'era dei social è davvero un peccato che non sia stata inserita una fotocamera migliore.
I video si possono registrare al massimo in FullHD a 30 fps e, lo vedete da voi, la qualità dell'immagine lascia a desiderare, così come la stabilizzazione che è del tutto inefficace.
Poco M5 nella versione base è uscito con un prezzo di lancio di 169 Euro, la variante da 128 GB a 189 Euro. Ora, a distanza di un paio di mesi, lo street price non è sceso e anzi, rispetto alle offerte iniziali lo dovrete pagare un po' di più. Non è un posizionamento particolarmente allettante per uno smartphone che è davvero basilare su molti componenti e difficilmente saprà soddisfare le aspettative degli utenti consapevoli, specialmente dal punto di vista fotografico.
Va bene il ritorno al sensore di prossimità ottico, ma da Xiaomi/Poco vorremmo vedere di più, vi consigliamo di orientarvi verso la famiglia di Redmi Note 10, ha un anno sulle spalle ma sa ancora il fatto suo.
VOTO FINALE: 6
Commenti
"Il display di POCO M5 è un OLED d 6,43 pollici" forse vi siete sbagliati con POCO M5S