
In pochi conosceranno Vivo, almeno dalle nostre parti; l’azienda cinese è tra i principali produttori smartphone in Cina ma nelle sue mire espansionistiche c'è certamente l'Europa, con un debutto che potrebbe essere più vicino. Ma noi siamo siamo impazienti e così abbiamo deciso di dare un primo sguardo al nuovo Nex 3s 5G, ufficialmente disponibile in alcuni mercati asiatici e quindi non ancora pronto al lancio dalle nostre parti.
Vivo è sempre riuscita a distinguersi nel settore, di certo dovremo imparare a conoscerla più da vicino e capire così il segreto del suo successo. L'innovazione è di certo una delle chiavi di volta, non a caso proprio loro nel 2018 presentarono il primo smartphone al mondo con sensore per il riconoscimento dell’impronta sotto al display: il Vivo X20 Plus. Dopo circa due anni questa tecnologia è diventata una caratteristica comune su tanti smartphone ed esser stati precursori gli fa certamente onore.
Il Nex 3s 5G si vuole distinguere dalla massa. Punta tutto sul design e lo fa con un grande display dai bordi curvi che farà di certo discutere le due due diverse schiere di appassionati: coloro che li odiano e coloro che li adorano. Di sicuro il modello in questione è indirizzato a questi ultimi perché è proprio il pannello "waterfall" a rendere il Nex 3s così unico e interessante. Non è il solito schermo edge leggermente curvato, Vivo si spinge oltre come fatto da pochi altri (vedi Motorola su Edge/Edge+ e Huawei con Mate 30 Pro).

La prima cosa che colpisce è quindi lo schermo, monta infatti un enorme display da 6.89 pollici. Sul lato superiore e inferiore ci sono delle piccole cornici ma lateralmente sono totalmente inesistenti, il vetro e il display sono curvati con un angolo di 90 gradi. Questa scelta stilistica cambia completamente l'ergonomia e quando si impugna lo smartphone sembra così di avere in mano soltanto schermo.
Il display è un OLED con risoluzione Full HD+. Con una diagonale così ampia avrei gradito un QHD+, ma non ci si può lamentare troppo vista la resa complessiva. Anche perché il pannello è di altissima qualità, con colori molto accesi e un'ottima leggibilità in esterna, anche sotto la luce diretta del sole. Nelle impostazioni è possibile regolare la riproduzione dei colori secondo il profilo naturale o vivido. È personalizzabile anche il punto di bianco e si possono rendere i colori più caldi o freddi in base ai nostri gusti.
Il frontale è privo di fori o notch per la fotocamera anteriore, perché questa è nascosta all’interno di un meccanismo a pop up. Questo modulo è molto più grosso di quelli visti l’anno scorso nello Xiaomi Mi 9T o nel OnePlus 7T Pro. Il sensore d'immagine da 16 MP è singolo e lo spazio in più è occupato da un flash led per illuminare i soggetti per i selfie notturni.
L’estetica non è curata solo sulla parte frontale, anche il retro si è particolarmente interessante. Io l’ho provato nella colorazione rossa che ho volutamente rinominato color "Lava". Non è un rosso accesso e vivido, lo vedo leggermente più scuro e tendente all’arancione; quando viene colpita dalla luce si crea un gradevolissimo riflesso che rimane sempre molto sobrio. È disponibile anche nella variante bianca e nera, bisognerà però vederli direttamente per farsi un'idea più precisa. È molto carino anche il modulo delle fotocamere racchiuse all’interno di un oblò centrale, se non altro diverso dal solito.
Nex 3s è uno smartphone molto ingombrante e difficile da impugnare. È largo 76 mm e alto 167 mm, ma la cosa che più lo rende scomodo è il peso di 219 grammi. Queste dimensioni, da vero phablet, fanno si che l’utilizzo sia agevole esclusivamente con due mani. Le prime volte che lo si usa si ha la strana sensazione di sbagliare l’impugnatura perché il palmo della mano si poggia tantissimo sopra il display. Fortunatamente vengono prevenuti via software i tocchi involontari e l'esperienza d'uso non ne risente più di tanti. Quella impugnatura che ci sembrava così tanto scorretta non fa più paura.
Questa soluzione stilistica ha portato Vivo a dover modificare anche le componenti più comuni: nel Nex 3s non ci sono i normali tasti, non c’è infatti un reale elemento che sprofondi fisicamente all’interno della scocca, ma solo un sensore laterale che si attiva alla pressione. Quando lo si pigia viene attivata una vibrazione aptica simile a quella dei vecchi iPhone 8. Non è un tasto normale, ma lo imita in tutto, sia nel funzionamento sia nelle sensazioni d’uso.

La differenza più grande tra il Vivo Nex 3s e il precedente Nex 3 sta nelle componenti hardware. Sotto la scocca c’è il SoC Qualcomm Snapdragon 865 accompagnato da 8 o 12 GB di memoria RAM e 256 GB di storage. Non si può espandere tramite una microSD ma le memorie utilizzate sono di tipologia UFS 3.1. Questa tecnologia è ancora poco diffusa ma si tratta di memorie di archiviazione con velocità di lettura e scrittura molto elevate (vedi benchmark).
Conosciamo bene la piattaforma e sappiamo come sia capace di regalare un’esperienza d’uso molto soddisfacente in qualsiasi scenario. Anche nel gaming si mostra prestante grazie alla GPU Adreno 650, senza mai nessun lag o calo di frame rate. Nex 3s rimane sempre a temperature basse anche dopo numerose sessioni di gioco o dopo averlo stressato con dei benchmark sintetici.
La batteria da 4500 mAh riesce a soddisfare anche i più esigenti. Durante i giorni di prova sono sempre arrivato a sera (verso le ore 23) con ancora un 15% di carica residua. Nonostante la capacità sia elevata, non è uno smartphone che permette i duo giorni d’uso; con uno schermo così grande non potevamo forse chiedere miracoli. Inoltre, ho apprezzato l’alimentatore incluso in confezione da 44 Watt che riesce a completare la carica dallo 0 al 100% in soli 65 minuti.
SPECIFICHE TECNICHE
- dimensioni e peso: 167,44 x 76,14 x 9,4mm per 219,5 grammi
- OS: Android 10 con Funtouch OS 10
- display: AMOLED da 6,89" FHD+ 18,8:9, rapporto schermo-scocca 99,6%, contrasto 6000000:1, HDR10
- piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 865 con GPU Adreno 650
- RAM: 8/12GB LPDDR5
- memoria interna: 256GB UFS 3.1 non espandibile
- sensore delle impronte digitali: integrato nel display
- connettività: 5G dual mode, WiFi dual band, Bluetooth 5.1, USB-C, jack da 3,5mm, NFC, GPS, Glonass, BeiDou, Galileo
- fotocamera anteriore: 16MP f/2,09
- tripla fotocamera posteriore:
- 64MP Samsung GW1 f/1,8
- 13MP grandangolare 120° f/2,2
- 13MP tele f/2,48, zoom ottico 2x, 20x digitale
- Hyper HDR, video Super EIS, video 4K, slow-mo 1080p a 480fps
- batteria: 4.500mAh con ricarica 44W

Il primo approccio con il Nex 3s è stato un po’ titubante. Avevo paura di avere tra le mani il solito smartphone cinesone con un hardware bellissimo ma inusabile a causa di un software troppo distante da quelli più comuni. Dopo un paio di giorni mi sono dovuto ricredere. La Funtouch OS è una personalizzazione grafica basata su Android 10, molto pulita e minimale. Con queste parole non intendo dire che si tratta di un software totalmente stock e simile a l’esperienza dei Pixel, piuttosto che non ci sono troppe opzioni aggiuntive che ti fanno perdere nei vari sotto menu e categorie.
Ci sono innumerevoli impostazioni per la personalizzazione delle animazioni, ma queste sono sempre molto ordinate e poco dispersive. La versione da noi provata è una variante dedicata al mercato cinese, quindi senza il Play Store, ma quando Vivo arriverà sul nostro mercato con i propri smartphone saranno regolarmente presenti tutti i servizi Google e Play Services.

Per quanto riguarda le fotocamere c’è stato un buon lavoro da parte di Vivo. Non ci sono lenti zoom periscopiche, sensori monocromatici o macro, ma 3 semplici fotocamere per le funzioni basilari. Quella standard da 64 MP è accompagnata da un sensore secondario da 13 MP con lente grandangolare, e da una terza fotocamere sempre da 13 MP con lente zoom 2x. La “sobrietà” dei sensori si rispecchia anche negli scatti che appaiono molto buoni e in linea con le aspettative.
Le foto son ben dettagliate, un po’ troppo sature nelle tonalità verdi; l’algoritmo di HDR funziona invece egregiamente anche in controluce.
Ho apprezzato il flash led posto nel modulo pop up della camera anteriore. Di notte è comodo per illuminare il viso in assenza di sorgenti luminose ma, forse, avrei gradito di più una seconda camera frontale - magari con ottica ultra wide - per selfie di gruppo.
I video si possono girare fino in 4K a 30 fps e non sono stabilizzati. Peccato manchi questa funzionalità perché la qualità delle immagini, ma tale mancanza fa abbassare il giudizio generale del reparto. È presente la stabilizzazione elettronica solo quando si imposta la risoluzione in Full HD 1080p, nel 2020 bisogna essere più ambizioni su questo fronte, i video sono sempre più importanti. Soprattutto su un modello "flagship".
La presenza di una fotocamera pop-up - che include quindi dei movimenti meccanici che espongono il modulo - non ha permesso di certificarlo come IP68. Non ci sono inoltre delle casse stereo e non si sfrutta la capsula auricolare come secondo speaker. L’audio è comunque discreto ma la mancanza appena citata non permette di paragonarlo a tanti altri smartphone di fascia più alta. Per fortuna è presente il jack audio 3.5 per collegare delle classiche cuffie col cavo.
In lista bisogna poi aggiungere la mancanza della ricarica wireless; nonostante il retro sia in vetro non è stata prevista questa funzionalità.

Come accennato in precedenza il modello testato è una variante per il mercato cinese e, al momento, non abbiamo ancora informazioni su un eventuale commercializzazione anche sul territorio italiano. In Cina viene invece già venduto con un prezzo di listino interessante di 4998 yuan (circa 650 al cambio attuale).
Decisamente interessante questo approccio, la mancanza di tasti può esser vista come una forzatura e di certo i bordi curvi così estremi delineano immediatamente una linea che alcuni appassionati non vogliono varcare. Questione di gusti e di usabilità: a primo impatto sembrava decisamente più estremo di quanto invece non si sia dimostrato nell'uso quotidiano, con quel rosso fuoco che quasi intimorisce. Una bella soluzione, diversa dal solito, chissà se sarà proprio questa l'apripista per il nostro paese o Vivo aspetterà qualcosa di più comune.








3 anni faVivo si appresta a debuttare sul mercato italiano e in Europa, ma prima che faccia questo passo abbiamo deciso di provare il Nex 3s 5G cinese.

3 anni faNEX 3S 5G ha un cuore potente e si ricarica in un attimo.

3 anni faVivo Nex 3s 5G avrà un SoC Qualcomm Snapdragon 865 e un design identico al predecessore.

3 anni faVivo sarebbe prossimo ad annunciare anche un nuovo smartphone destinato subito alla vendita, il NEX 3S 5G.
Commenti
ormai sanno fare tutti a fare dei telefoni...non solo Apple, Samsung, Huawei e company....ma per fortuna che è così
Beh sai sono la stessa azienda
Tranquillo ti voglio bene!
Sicuramente c'è chi lo fa. Aspetta, ma io ho un iPhone, quindi a che categoria appartengo? Ecco, mi hai fatto andare in crisi d'identità, mi tocca regalare un altro stipendio allo psichiatra. Che pall3.
Tipo pixel 3a, ha già uno schermo abbastanza grande rispetto alla dimensione totale. Andare oltre non serve a niente se non ad aggiungere complicazioni.
In effetti... Ma se continuano a fare telefoni sempre più grossi anche il buco si ingrandirà no?
E non credo sia solo una sensazione tua.
Audio mono... ma daiiii me lo rovinate cosi'!
Non riesco a digerire i bordi curvi.
Credo di esser uno dei pochi oramai che preferisca uno smartphone che abbia un minimo di bordi, anche sopra e sotto, mi da la sensazione di maggiore solidità.
Se non altro hanno provato a fare qualcosa di diverso..poi che il risultato personalmente non mi piaccia esteticamente è un altro discorso.
Eh ma di sti tempi...
perché non li fanno più grossi? Questi riusciamo ancora a tenerli in mano!
Lo fanno così i complottisti dei virus 5g hanno un’arma di distruzione di massa tra le mani.
Ammazza che verniciatura, mi pare una Ford cabrio americana del 65.
Questo allegro tagliere mi interessava molto quando lo hanno annunciato, ma alla fine ha alcuni aspetti al top molto estremizzati per ottenere l'effetto wow, un gran bel design, uniti purtroppo a mancanze varie ed assortite che alla fine fanno storcere il naso.
Mamma mia che sch1fo...
Sempre 60 Hz. Lo hanno recensito ora ma è uscito in patria da un bel po', quando ancora i 90/120 erano appannaggio di pochissimi.
scaffale ma non troppo.
Con tutto il pattume che abbiamo sul nostro mercato perché recensire pattume che neanche viene venduto qui?
Eh, in tempi di carestia... Ci sarà un motivo se tutti i telefoni ormai hanno un buco, se non due buchi.
Pensa che io lavoro nel settore da 10 anni e volte non ci capisco un caxxo tra le varie serie. Huawei poi, da un anno a questa parte manco si vende più. Sia lodato tramp.
mah, buono si, ma non mi convince
È andata a Mediaset
Comunque già i nomi degli smartphone erano inchiav4bili prima, ora hanno aggiunto sto 5G finale che dona un ulteriore tocco di classe.
Me la immagino Huawei l’anno prossimo.
Huawei Nova 7T Pro Max Plus HMS Ultrawide FuckUSA Mangiounpanino 5G.
Refresh rate? Non viene menzionato né qui e né nel video
Funtouch OS ovvero ennesima copia della Color OS
Peccato
Peccato per la grandezza, per il resto sembra molto interessante
Ad oggi la principale differenza sta nel fatto che Oppo sta intervenendo in maniera molto più marcata sul mercato europeo.. Ad ogni modo sono entrambi due più che ottimi software
Qua non c'è più
Comunque le recensioni di Francesca Lacorte erano di un altro livello, competenza, professionalità e simpatia..mi piacerebbe poterle rivedere ma non riesco a trovarle su YouTube..sarebbe bello se create una playlist ad hoc.
Sono rimasto un po'scottato dal primo Nex S. Pesante, scomodo e Fun Touch brutta copia di iOS.
Sarei curioso però di riprovare ora.
A prima vista molto wow, poi riflettendoci su a mio avviso il software avrebbe dovuto prevedere, a parte magari la home e la schermata di blocco, una "gabbia" entro la quale visualizzare i contenuti senza sbordare nella curvatura laterale del display. Così è troppo estremo per i miei gusti. Mi piace la soluzione pop up della fotocamera frontale
Finalmente uno smartphone bello, allora esistono anche nel 2020. O sto sognando?
Peccato per le dimensioni.
Comunque i bordi supercurvi potranno esser "differenti" (anche se sta diventando una nuova moda tanto per cambiare qualcosina e dire di aver introdotto una novita') ma non li trovo affatto comodi. Ci sono troppi compromessi:
1. Devi fare un software per gestire i tocchi involontari, e non tutti lo sanno fare;
2. I riflessi sono estremamente fastidiosi con i bordi curvi "standard", qui lo saranno all'ennesima potenza;
3. I contenuti video risulterebbero inutilmente "tagliati" considerando che l'estrema curvatura non farebbe vedere bene la parte visualizzata nei bordi.
E tutto questo per cosa? Per avere la novità? Non sempre le novità sono utili o positive
Tuttavia la Funtouch e' (o almeno era) meglio della ColorOS, sia per estetica e funzioni generali, sia per aggiornamenti (oppo ha iniziato ad aggiornare dall'rx17 pro, ovvero 2 annetti fa lol)
Tasti virtuali alla U12+
Oppo e Vivo ma soprattutto Oppo credo siano le 2 aziende che negli ultimi 2 anni abbiano lavorato meglio sul software.. Occidentalizzando parecchio il tutto e curandolo sempre di più graficamente e nei dettagli. Ad oggi hanno raggiunto una certa maturità. Sulla qualità fotografica sono sempre stati due brand all'altezza di ogni situazione..
L'idea dello schermo anche ai lati non è male, ma la ritengo un po' inutile...