
Apple 21 Set
Entro il 2025, un quarto degli iPhone saranno prodotti in India: è quanto stimano gli analisti di J. P. Morgan in uno studio riportato da Reuters. Più in generale, si prevede che entro quella data una percentuale più o meno analoga di tutti prodotti realizzati da Apple sarà fabbricata al di fuori della Cina. Come abbiamo già avuto modo di osservare a più riprese, la Mela (così come del resto tutti gli altri grandi produttori tech) ha iniziato già da diversi anni a manovrare per dipendere sempre meno da quella che fino a poco fa era considerata "la fabbrica del mondo".
Recenti eventi di enorme impatto globale come la pandemia di COVID-19 (e soprattutto la risposta delle autorità con lockdown estremamente severi) e i crescenti attriti a livello politico (guerra commerciale con gli USA, ipotesi di invasione di Taiwan...) hanno fatto capire ai grandi colossi i potenziali, disastrosi pericoli del tenere tutte le uova in un solo paniere, nonostante i vantaggi siano chiaramente enormi, soprattutto a livello di logistica.
A quanto pare Apple ha scelto due nuovi obiettivi strategici principali: il Vietnam e, appunto, l'India. La produzione di iPhone in quest'ultimo Paese è in corso già da diverso tempo, ma inizialmente ha interessato solo l'iPhone più economico, l'SE - ancora quello di prima generazione. Da allora Apple ha gradualmente ampliato le operazioni e a inizio anno ha addirittura iniziato a produrre gli iPhone 13 - è stata la prima volta per un modello della gamma principale più recente.
Al momento Apple si avvale di due partner strategici: Foxconn (iPhone 13) e Wistron (iPhone SE e iPhone 12). Entro la fine dell'anno, Foxconn aggiungerà già iPhone 14, mentre è probabile che con iPhone 15 dell'anno prossimo le fabbriche indiane partiranno in contemporanea con quelle in altri Paesi.
Commenti
Manodopera a 2$ telefono a 2000
lo erano anche i cinesi prima
a questo punto preferisco di gran lunga i cinesi, perlomeno sanno quello che fanno in materia tecnologica.
Agli indiani meglio non mettere in mano nulla che sia anche un minimo tecnologico perchè tra macchine disastrose ( Tata ) e razzi che esplodono prima ancora di decollare ti fà capire che ci sono paesi di quali ti puoi veramente fidare e quali no
Miseriaccia santissima, speriamo si limitano a questo già ben 25% di produzione.
In mano agli indiani non metterei neanche un cerino di legno perchè tra macchine disastrose (vedasi Tata) , razzi che esplodono e altro ancora si salvi chi puo.
se ben il 25% è fuori dalla cina entro 3 anni allora stamo apposto
qualche anno e li produrranno in Gibuti ( ergo cina )
al 25%...
Nuovi schiavi..
Quindi il restante 75% è fatto negli USA giusto? :-)
DRAFT [ start ]
l'espressione corretta é " non tenere tutte le uova nello stesso paniere " e suggerisce di " non mettere tutti i soldi in un salvadanaio | una cassaforte soltanto " oppure " non destinare tutto il denaro allo stesso fondo di investimento. "
DRAFT [ end ]
NOTES:
Diversificare la produzione (dello sfruttamento).
Io due domande me le farei sulla preparazione che danno i loro campus...
per la gioia degli sviluppatori di xda!!!
ah no!!!
Io sono stato fregato da un Indiano
Non dimenticare quelli che cercano di fregarti proponendo affari pazzeschi e autoproclamandosi king di affari pazzeschi
Se intendi gli indiani mi pare ovvio, non è possibile neanche con investimenti di centinaia di miliardi di dollari portarli al livello dei cinesi. Se avessero detto Vietnam o comunque il sud-est asiatico forse forse, con tanto impegno e tante infrastrutture in 20 anni magari.. ma l'India no, io ci lavoro anche con gli indiani e so di cosa parlo.
Daje almeno possono essere tranquilli che non copieranno
Sono peggio fidati
Possono buttargli dentro tutti i soldi che vuoi in formazione ed infrastrutture ma non arriveranno neanche lontanamente al livello di qualità ed efficienza dei cinesi allo stesso costo.
gli investimenti fanno la differenza
Ma gli indiani non sono i cinesi.
l india è la nuova cina
interessante, indubbiamente interessante
Si ma che qualità di assemblaggio poi. Io con gli indiani ci lavoro in parte, sono generalmente incompetenti a livelli mostruosi nonostante abbiano un tasso di laureati altissimo. Non comprerei mai nulla di tecnologico assemblato là.
e per i prossimi 10 anni manodopera a basso costo aggiudicata, in un paese con avanzatissime norme ambientali e di sicurezza... però la loro sede è super eco green friendly amazing wow