
17 Maggio 2023
Apple continua la sua ferma opposizione all'Open Markets Act, una proposta di legge parte di una più ampia legislazione antitrust bipartisan volta a frenare il potere delle grandi aziende tecnologiche.
L'Open Markets Act, in particolare, potrebbe sconvolgere il suo modello di business consentendo agli utenti di iOS e iPadOS, di poter scaricare app dall'esterno dell'App Store, cosa già consentita su macOS in sicurezza grazie al Gatekeeper che permette di controllare gli ID sviluppatori firmati per confermare che il software sia autentico. Secondo Apple, questo processo, noto come sideloading, potrebbe rendere le sue piattaforme meno sicure. Queste leggi, inoltre, metterebbero anche a rischio la funzione di trasparenza sul tracciamento delle app, che consente agli utenti di scegliere se fare tracciare o meno le proprie attività quando si usano app e siti web.
Nelle scorse ore la società di Cupertino ha inviato l'ennesima lettera, firmata dal capo degli affari governativi di Apple, Tim Powderly, questa volta indirizzata ai principali membri della commissione giudiziaria del Senato degli Stati Uniti che si incontreranno oggi per una discussione programmata sul disegno di legge. Anche questa lettera fa da eco alle precedenti in cui viene fermamente criticata la legislazione antitrust.
Il sideloading consentirebbe a malintenzionati di eludere le protezioni relative a privacy e sicurezza messe in atto da Apple distribuendo delle app prove di controlli importanti relativi a questi aspetti. Queste disposizioni consentirebbero il proliferare di malware, truffe e sfruttamento dei dati
Se da un lato Powderly ha sottolineato il discorso relativo alla sicurezza e alla privacy degli utenti, va pur detto che ad essere minacciato sarebbe anche il 15/30% di commissioni che Apple incassa per ogni tipo di acquisto effettuato tramite l'App Store.
Oltre a costringere le aziende a consentire il sideloading, definito da Craig Federighi di Apple come "il miglior amico dei cybercriminali", l'Open Markets Act vieterebbe anche alle aziende di richiedere ai produttori di app l'utilizzo di sistemi di pagamento diretti e proibirebbe agli operatori del marketplace di app di utilizzare informazioni non pubbliche per competere con terze parti.
L'Open Markets Act, ricordiamo, ha un sostegno bipartisan ed è probabile che possa essere approvato dalla commissione giudiziaria del Senato. Tuttavia, le difficoltà dovrebbero aumentare quando il disegno di legge arriverà al Senato.
Lo scorso gennaio, Apple aveva inviato una lettera simile ai legislatori del comitato giudiziario inveendo sia contro l'Open Markets Act, sia contro l'American Innovation and Choice Online Act, disegno di legge che impedirebbe alle aziende di preferire i propri servizi a quelli dei competitor.
Commenti
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Sono un po' combattuto sulla questione, aver un maggiore controllo su cosa gira su di un determinato sistema operativo è una sicurezza che si da ad i propri utenti, allo stesso tempo penso che potrebbe essere una sorta di censura che possa fermare lo sviluppo delle stesse, è anche una forma di lotta per la pirateria e come conclusione finale penso anche che non si possa pagare per tutto, ad esempio ho pagato una applicazione per colorare le cartelle, lo facevo su Windows ed è una abitudine alla quale non volli rinunciare all'epoca dei fatti.
Ma cosa c'entrano la grafica, le Api ecc? Stiamo parlando solo ed esclusivamente di "ci guadagna lo sviluppatore a pubblicare fuori dallo store?", questo è il tema della discussione, tutto il resto che hai menzionato non c'entra nulla. Io ti ho portato l'esempio di come anche gli sviluppatori android guadagnerebbero di più fuori dallo store, ma non lo fanno, come non lo faranno nel caso di un'ipotetica apertura su iOS
come non contano le scelte? contano eccome, lo store Android è un t r o i a i o rispetto a quello iOS , come la coerenza grafica delle app , per non parlare lo sfruttamento delle nuove API, se iPhone ha un nuovo sensore o una nuova funzione, vedi carte di credito, Face ID, touch id, vedi blocco della condivisione dei dati, vedi tracciatura e profanazione utente, su App Store in pochi mesi tutti si adeguano, su Android quando? mai! Questo perché lo store Android non ha vincoli, quindi per uno sviluppatore tolto gli acquisti in app non ha molte differenze tra store e non store.
Ma non c'entrano le scelte specifiche, quel che conta è che su c'è la stessa identica situazione di base, ovvero "lo sviluppatore farebbe più soldi se l'app fosse fuori store". Eppure non ci sono stati esodi di massa, quindi non vedo perché dovrebbero esserci su iOS.
ripeto su Android non hai nulla a che vedere con le scelte fatte da apple!
Si ma non è così che funziona in un regime di libera concorrenza. Ci sono regole e paletti che garantiscono (con quanta efficacia poi si può discutere) che un'entità non abusi della sua posizione dominante a discapito degli altri. Apple è in posizione dominante in USA e grazie all'app store controlla un mercato multimiliardario facendo l'arbitro di chi può o non può creare un'app, evidentemente la FTC ha sentito puzza di abuso e sta decidendo se introdurre dei paletti.
Come ho detto: non credo allo spauracchio del "tutti abbandoneranno lo store". Sicuramente abilitare l'installazione da fuori, come su Android, avrà il suo bell'avviso intimidatorio su sicurezza e privacy, e come su Android sarà una minima parte degli utenti ad attivarlo. Abbi fede che rimarranno tutti sullo store, sarei pronto a scommetterci dei bei soldoni. Se così non fosse il 90% dei giochi per Android avrebbero già abbandonato il Play Store, dove per ogni microtransazione (di cui vivono) perdono il 30% e dove non possono mettere in altro certe pratiche tipo lo spam di pubblicità nelle notifiche ecc.
ma nessuno mette in dubbio cosa preferisci tu e neppure cosa preferisco io, ho portato dei fatti, che in funzione della sensibilità di ognuno possono essere più o meno importanti.
Il fatto è questo, se si può scaricare da un posto diverso dallo store, questo compromette l'obbligo per gli sviluppatori di rispettare le regole di App Store permettendogli poi di spingere l'utente a scaricare la versione non da store?
La risposta è si, a te e me interessa poco, ma ad altri potrebbe invece dispiacere molto perdere uno strumento come App Store.
Per me è questione di priorità, preferisco la libertà che include la libertà di far ca**ate piuttosto che i dettami dall'alto su ciò che posso o non posso fare col mio dispositivo. Ovviamente c'è chi può pensarla diversamente, ma non venirmi a piangere che ti "costringono" a fare o non fare qualcosa. Più scelta è un bene. Vuoi avere la botte piena e la moglie ubriaca? Ti installi da fuori la versione craccata di FB col tracciamento disattivato e glielo metti in cu*o a tutti se proprio vuoi.
ho citato Facebook perché un app che pochi possono rinunciare, ma questo capita anche con piccole app su Mac App Store , dove se compri da loro sito sbloccano molte funzioni rispetto allo store, portandomi spesso a nn usare lo store su Mac, poi a me interessa poco perché quando mi serve qualcosa so come trovarlo senza necessità di uno store, l'unica cosa che mi manca è la gestione centralizzata degli update e quando cambio macchina sarebbe comodo avere tutto nello stesso store per riconfigurare la nuova macchina come invece si fa con iOS
ti adegui perché pensi , ma alla fine lo fanno tutti e mi serve quel servizio, non è sempre questione di 90 o non 90 o di stupidi e intelligenti , ma di causa e effetto
<draft> Il sideloading consentirebbe a malintenzionati di eludere le protezioni relative a privacy e sicurezza messe in atto da Apple distribuendo delle app prove di controlli importanti relativi a questi aspetti <draft>
Se sei veramente attento alla privacy e una società ti "ricatta" dovresti smettere di usare i servizi di quella società, non adeguarti mettendoti a 90
non vincono tutti assolutamente, perché se io voglio proteggere la mia privacy e sicurezza non posso, perché ricattato dalla società che produce il software , andando poi fuori dallo store mi perdo il sistema automatico e centralizzato di aggiornamenti, di backup dell'applicazione nel caso la cancello o cambio macchina, quindi non è un win + win e no non è apple cattiva e gli altri no, ma capisco che in età adolescenziale si rischia di cadere nel tifo e nel vedere le aziende come qualcosa di "personale"
Non vedo la cosa negativa in ciò che descrivi: lo sviluppatore è libero di fare le sue scelte (e subirne le conseguenze), l'utente è libero di scegliere da dove installare e se boicottare o meno le app che vengono da fuori store. Vincono tutti, tranne il portafoglio di Apple, per il quale francamente non perdo il sonno.
Ma quello è un bilanciamento fra aziende, esattamente quello a cui serve l'antitrust e per cui sta intervento.
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È proprio a questo che vogliono porre rimedio.
A questo servono a rimettere le aziende in posizione di rivaleggiare.
Ma hai citato appunto whatsapp, aka facebook o meta come si è rinomata ora.
Ma con il potere di portare il business fuori dallo Store saranno una manciata di società in tutto.
le abitudini dipendono dalle limitazione, esempio whatsapp decide che per lo store non puoi inoltrare messaggi o caricare video, invece dalla versione completa si.. cosa farà mai un utente generico?Su App Store in macOS sono all'ordine del giorno queste differenze che portano a versione fuori store.
se un app come Facebook che usano tutti, ti limita in modo sensibile nello store rispetto da fuori cosa fa la gente? va fuori! perché obbligata dal fatto che è un app che usano tutti. Quindi avrebbero il vantaggio della vetrina, l'utente la scarica, ma essendo limitata rispetto ad amici e colleghi e va poi a scaricarla da fuori. Cosa che succede infatti su macOS e motivo per cui è un deserto! Android è un esempio che non c'entra nulla! non ha regole sulla privacy con iOS per la miseria!
Secondo me sottovaluti notevolmente il fattore abitudine.
Lo Store è un ottimo servizio, le persone sono abituate ad usarlo sul mobile, non è nuovo, hanno già legato acquisti e abitudini.
Cambieranno solo alcune abitudini settoriali, tipo gli Store giochi o programmi che Apple non vuole portare (anche legali).
Non sarà assolutamente questa emorragia come molti (tra pro e contro) immaginano.
Il problema di Apple a mio avviso non è il temere un fuggi fuggi generale, è esclusivamente che realtà particolarmente redditizie come appunto il gaming bypassino la percentuale che ora incassa.
Il problema sicurezza è palesemente una scusa.
In primis: se questo dovesse succedere vuol dire che agli utenti va bene smazzarsi la cosa piuttosto che passare ad una app alternativa che invece è sullo store, si chiama libera concorrenza baby.
Detto ciò, aggiungo che il presunto problema è dimostrabilmente molto più limitato di come lo dipingi. Lo possiamo vedere osservando il panorama Android: su Android si può fare da sempre quello che dici, eppure tutte le app di un certo rilievo sono sullo store nonostante significhi pagare l'obolo del 30% a Google quando potrebbero evitarlo pubblicando da fuori. Non sottovalutare l'importanza di stare sullo store ufficiale che è quello preinstallato e usato dal 99% degli utenti, in pochi rinuncerebbero a tale vetrina, nonostante gli svantaggi.
non è così e lo sai benissimo, se io sviluppatore voglio spingere per quella più invasiva ed è sicuro che lo faccio (deve guadagnare no?), limito fortemente quella dello store per spingere l'altra, dai se vuoi raccontarti una balla fai pure, ma lo sai che è così
Succede che l'utente sceglie la versione che vuole. Se vuole la versione più invasiva perché ci tiene alle funzioni extra e non gli interessa della privacy sono cavolacci suoi per quel che mi riguarda.
molti chi? dai siamo seri, secondo te perché App Store su macOS è vuoto? perché pubblicando fuori possono violare più facilmente le regole apple, che puoi stia bene a me e a te non discute, ma non è una semplice scelta.
Se faccio un app posso metterla nello store limitata e da fuori completa (su macOS è infatti la norma), in questo moto è palese che l'utente andrà a prenderla fuori dallo store, altro che scelta.
il ragionamento è semplice... io produco un app, la metto nello store, ma la limito di funzioni "importanti", poi la stessa app la posto anche fuori dallo store, ma completa, secondo te cosa succede?
Chi installerà le app in sideload, saranno persone consapevoli, come lo sono ora su Android o comunque persone seguite da tali...chi installa Spotify craccato ha altri problemi
Certo che potranno… oggi Apple vieta agli sviluppatori di “ricattare” gli utenti limitando l’esperienza utente di chi nega il consenso, o di integrare nel codice altri sistemi di tracciamento che non utilizzano l’IDFA per evitare questo blocco (vedi il CAID cinese), in entrambi i casi, le app non verranno approvate su App Store.
Meta non avrebbe il potere mediatico ed economico per togliere da App Store le sue app, distribuirle su iOS in proprio, e mettere un bell’avviso che chiede di dare obbligatoriamente il consenso per il corretto funzionamento dell’app? Certo che sì.
TikTok, l’app più scaricata al mondo, non avrebbe la forza di uscire da App Store, integrare il sistema di tracciamento cinese, far scaricare la sua app dal proprio sito, e continuare a tracciare gli utenti anche se negano il consenso? Certo che sì.
Ed infatti è un ottimo servizio.
Il problema di Apple è impedire che i grossi colossi smettano di pagargli la percentuale.
Colossi che strutturerebbero Store altrettanto controllati e sicuri.
Ma infatti per un piccolo sviluppatore è una manna, c'è tutto un vantaggio lato fiscale che non è da poco.
Si ma bisogna vedere queste app se possono aggirare le api di sistema.
Dubito che possano aggirare il sistema.
Quanti anni hai 10 immagino,
cugino
/cu·gì·no/
sostantivo maschile
Figlio di uno zio o di una zia.
Cugino di secondo grado, parentela tra figli di cugini.
Affiliato a una società segreta (per es. la Carboneria).
E' GRATISSS, NEMMENO HAI PROVATO
non so quale possa essere con precisione la percentuale: entrambe le app craccate che dici probabilmente le usano i più giovani...
comunque non venirmi a dire che per apple è questione di sicurezza, dai su, non sono un bimbo di 4 anni
potrebbero fare come su macOs il cui controllo sull'id di chi fa l'app da sicurezza a chi le scarica
A parte che cuggino si scrive con due g, se selezioni disattiva ti rimanda a comprare una licenza superiore, credi che non ci abbia provato? Meglio Linux a sto punto
A si te lo ha detto tuo cugino?
https://uploads.disquscdn.c...
95%? coff coff spotify craccato e yt vanced
Prima o poi dovrà cedere, chissà quanti milioni stanno spendendo in lobbismo per impedirlo
Certo, non esiste nessun motivo tecnico per la sicurezza, sono solo baggianate, è solo ed unicamente una pretesa per non veder ridurre drasticamente gli incassi
Era già più avanti rispetto all'iPhone... Permetteva l'esecuzione da fonti esterne! Il tutto con 64k...
PRESS PLAY ON TAPE
Mobile o fisso la logica non cambia: se il tasso di pirateria sui sistemi operativi dove "si può craccare" fosse così alto da precludere i guadagni non pubblicherebbero i loro software per quei sistemi.
Secondo me semplicemente è una questione di bacino di utenza: le app adobe sono principalmente indirizzate ai tablet, e in quel mercato domina l'iPad, probabilmente hanno deciso che il porting per Android non vale la candela, almeno per ora.
quindi dalla tua risposta deduco che è possibile farlo...!?!
Secondo me almeno il 95% di chi ha android non installa app al di fuori dello store ufficiale... saranno pochissimi coloro che lo fanno.
Anche perché non ce ne è bisogno, la maggior parte delle app necessarie sono free
Pensa te, io ho tutto free, a parte l'app POSTA acquistata una tantum (mi fa comodo la versione PRO per lavoro) e l'app TOM TOM GO di cui ho l'abbonamento annuale, 13€/anno.
P.S.: la mela marcia prima o poi fa male al pancino...
"ma non possono fare lo stesso su iOS?"
Su macOs è così solo per motivi storici, prima o poi bloccano pure lì.
"...cosa già consentita su macOS in sicurezza grazie al Gatekeeper che permette di controllare gli ID sviluppatori firmati per confermare che il software sia autentico"
ma non possono fare lo stesso su iOS? Se la risposta è si, allora è solo questione di dollari
Sapete cosa mi ricorda? Quando ero "ciovane":
- pallone io regole mie
Però nella realtà del calcio anche se è tuo il pallone le regole sono sempre le stesse uguali per tutti...
Per me c'entra piú il fatto che la diffusione di tablet android di alta gamma atti ad usare certi software é veramente infinitesimale, non si scomodano nemmeno a farle le app... Samsung recentemente sta provando a rilanciare il settore, ma fino a poco fa era il deserto dei tartari...Opinione mia peró eh