
14 Settembre 2022
14 Dicembre 2021 12
L'UOKiK, l'ufficio per la concorrenza e la tutela dei consumatori in Polonia, ha avviato un'indagine per verificare se le regole dell'Informativa sulla privacy e dell'Informativa sul trattamento dei dati personali introdotte da Apple con la funzione App Tracking Transparency a partire da iOS 14.5, violino o meno la legge sulla concorrenza.
Apple ha annunciato questa funzione nel corso della WWDC 2020. Il lancio, inizialmente previsto con iOS 14, era stato fatto slittare per offrire agli sviluppatori più tempo per poterla implementare nelle loro applicazioni.
L'App Tracking Transparency è una funzionalità di iOS pensata per offrire agli utenti un maggiore controllo sulla privacy dei propri dati consentendo di disattivare per impostazione predefinita la possibilità del monitoraggio degli annunci pubblicitari. Quando si apre un'app per la prima volta, gli utenti vedranno una finestra di dialogo di autorizzazione con due possibili selezioni: "Consenti monitoraggio" e "Chiedi alle app di non tenere traccia".
La funzione, se da un lato è stata molto apprezzata dagli utenti, che per la prima volta hanno avuto la possibilità di decidere se essere tracciati o meno, è stata decisamente ostacolata dagli inserzionisti, Facebook in modo particolare, che hanno temuto effetti negativi sulla raccolta pubblicitaria.
L'autorità polacca per la concorrenza vuole ora verificare se la disattivazione del tracciamento possa offrire ad Apple un vantaggio competitivo. Secondo quanto riportato nel comunicato diffuso dall'UOKiK,
Apple ha notevolmente ridotto la capacità delle app di terze parti di ottenere dati personali su iOS per inviare annunci personalizzati. Tuttavia, ciò non significa che le informazioni degli utenti non vengano più raccolte e che non ricevano più annunci personalizzati. Allo stesso tempo, sono sorti dubbi sul fatto che le regole stabilite da Apple non siano state progettate per promuovere il proprio servizio pubblicitario, Apple Search Ads, che potrebbe essere una violazione dei principi di concorrenza
Obiettivo di questa indagine, quindi, sarà quello di esaminare se le azioni di Apple possono essere finalizzate o meno "all'eliminazione dei concorrenti nel mercato dei servizi pubblicitari personalizzati", con l'obiettivo di migliorare vendere il proprio servizio.
Indagheremo se si tratta di un caso di abuso esclusivo del potere di mercato
Un recente studio di Lockdown Privacy (link in VIA) avrebbe comunque messo in dubbio l'efficacia di questa funzione affermando che l'ATT crea solo "l'illusione della privacy" e, sebbene la stragrande maggioranza dei possessori di iPhone abbia utilizzato la funzione per disattivare il monitoraggio delle app, i ricercatori hanno scoperto che, in pratica, non ci sarebbe "alcuna differenza" nel numero totale di tracker di terze parti attivi.
Commenti
c'è un misunderstanding alla base di tutto ciò. E' l'incrocio di dati che non viene fatto, il tracciamento di per sè avviene con meno dati non è che NON avviene.
Però le connessioni ai server dei tracker vengono stabllite anche con att attivo, io mi sarei aspetto l'esatto opposto onestamente.
cosa non vera e che se fossi l'autore starei attento a scrivere senza prove a supporto
geniali questi polacchi. Una cosa che incidentalmente è buona anche per l'utenza messa in discussione per la concorrenza...
Bella sfida, tra apple monopolista e anticoncorrenziale e l'attuale governo polacco filonazi, ci sará da divertirsi.
i vizi delle persone sono stati sdoganati tutti, nessun perbenismo...non c'é piú niente da nascondere
faccio molta pubblicità su facebook e confermo che i tracciamenti sono stati ridotti di molto rispetto a prima al contrario di come conclude l'articolo.
riguardo la questione tracking si può essere d'accordo o meno ma non pensiate che apple o qualsiasi grande azienda prenda decisioni pensando alla privacy o alla tutela dell'ambiente, a meno che non gli venga imposto da qualche ente le loro scelte si basano solo pensando ai denari e nient'altro.
Mi viene da ridere nel pensare che i "biscotti" nascevano per altri fini, sono stati sfruttati a nostra insaputa per guadagni e adesso, a quanto pare, e' una violazione bloccarli.
Lol, bel cavallo di battaglia di Apple quello della privacy.
Poi arriva un colosso come Snowden che ci spiega che non userebbe né Android né iOS e che per essere sicuri dissalderebbe i microfoni.
L’internet sta prendendo una brutta piega in fatto di privacy, puoi attivare vpn, disattivare cookie, abilitare l’antitracking su iPhone ma in qualche modo riescono sempre a raccogliere dati e a conservarli. I social poi sono la bestia nera in questo caso, come per esempio Instagram che anche solo cercando una pagina una volta quella rimane nei suggerimenti di ricerca ogni volta che provi a cercare una pagina con lo stesso nome e non si può cancellare in nessun modo. La cosa triste è che la privacy su internet non è regolamentata a sufficienza, se ne parla ogni tanto ma nessuno fa veramente qualcosa di concreto.
Che dall'altro articolo emerge che il tracking avviene praticamente lo stesso, quindi va a finire che Apple si tira la zappa sui piedi
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