Samsung brevetta un gruppo di fotocamere con apertura e FoV variabili

09 Agosto 2021 11

La fotocamera ad apertura variabile non è una novità per Samsung, si è già vista sul sensore principale di Galaxy Note 9 prima e sui Galaxy S10 poi. Adesso l'azienda di Seul sarebbe pronta a compiere un passaggio ulteriore, a giudicare dal brevetto depositato da Samsung Electro Mechanics nell'ottobre 2020 all'USPTO (l'Ufficio Brevetti USA).

La documentazione allegata illustra il funzionamento di un gruppo fotocamere a struttura mobile, con un sensore grandangolare, uno ultra grandangolare e un teleobiettivo capaci di muoversi l'uno rispetto all'altro. Il brevetto è incentrato su questi tre sensori, ma può essere adattato ad un numero diverso di fotocamere, anche maggiore.

IL GRUPPO FOTOCAMERE BREVETTATO DA SAMSUNG

La descrizione ottenuta dai colleghi di letsgodigital e l'elaborazione grafica illustrano in modo sufficientemente accurato il funzionamento del brevetto di Samsung. Vale la pena di precisare che l'esistenza del brevetto non è di per sé garanzia che possa trovare applicazione: Samsung lo ha depositato, e avendo ottenuto l'approvazione dall'USPTO e pure dell'OMPI (ente mondiale per la proprietà intellettuale) può utilizzarlo quando meglio crede, ma non è detto che lo faccia.

Ciò detto, nel brevetto di Samsung ci sono tre fotocamere (la grandangolare al centro, il teleobiettivo e la ultra wide ai lati) che nella configurazione di base sono allineate, come sui Galaxy S10 per intenderci. A seconda però delle circostanze le tre possono formare un triangolo grazie al fatto che la grandangolare nel suo movimento verso il basso determina lo scorrimento verso il centro delle altre due. Al variare della distanza tra i tre sensori cambia anche l'apertura, che può assumere così il valore più conveniente per ottenere una foto migliore.


Nel caso ad esempio di un primo piano, del cosiddetto "ritratto", è conveniente un valore basso (diciamo, per avere un'idea, un f/2.0 o inferiore) per far sì che grazie all'ampia apertura lo sfondo risulti sfocato, mentre al contrario, volendo immortalare un paesaggio, è desiderabile lo scenario opposto (f/3.0, f/4.0 e così via) per accrescere definizione e nitidezza. Il gruppo fotocamere mobile brevettato da Samsung può ottenere così un'apertura ed un campo visivo variabili, accrescendo di netto la flessibilità su dispositivi quali gli smartphone che si pongono flessibili per definizione.


Così facendo Samsung otterrebbe il set di fotocamere idealmente perfetto, sia negli scatti in condizioni di illuminazione difficili - tipicamente la notte - che richiedono un'ampia apertura e valori di "f" bassi, sia nelle condizioni diametralmente opposte. Con le macchine fotografiche una tale flessibilità non esiste: bisogna cambiare obbiettivo di volta in volta, e montare quello più adatto alle condizioni o all'effetto che si intende ottenere.

L'apertura variabile del sensore principale di Galaxy S10 - dalle nostre schede tecniche

La qualità di scatto di uno smartphone probabilmente non sarà mai paragonabile a quella di una fotocamera "vera" con un obbiettivo appropriato, ma è pur vero che, nonostante negli ultimi anni siano stati compiuti passi da gigante in termini di qualità su quelli che una volta erano dei semplici telefoni cellulari, il principale focus di uno smartphone rimane e rimarrà l'immediatezza, declinata in disponibilità dello strumento - lo abbiamo sempre in tasca - e capacità di adattarsi in un amen alla condizione specifica. La soluzione di Samsung, in tal senso, è potenzialmente rivoluzionaria.

Ci auguriamo di vederla passare dalla carta ai fatti, ma prima bisognerà abbattere una serie di argini come ad esempio le problematiche in termini di possibili malfunzionamenti sottesi dal la presenza di un meccanismo mobile.


11

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
xpy

L articolo è scritto male, nel brevetto si parla di field of view, in pratica l angolo di visuale, l'unica cosa che mi viene in mente è che magari i 3 sensori vengano usati contemporaneamente per generare poi un immagine unica, però non so quanto possa avere senso

Mick&LOzzo

Nemmeno uno.

fabrynet

Dall’articolo non si capisce

PilloPallo

Neanche io, infatti ho chiesto in un altro commento come sia possibile

PilloPallo
alessandro

O.T:
Che telefoni ci stanno intorno ai 150€ che non siano una padella?

fabrynet

Non ho capito il nesso tra l'allineamento delle fotocamere e l'apertura che è un valore intrinseco dell'ottica.

optimus81

ma quante minkxxxe avete scritto ?

Mostra 1 nuova risposta

Nel brevetto non si parla di apertura variabile, che non si ottiene certo come dai disegni... Ma competenze fotografiche ne abbiamo qui? :)

Stefano

Eh? Non si capisce come muovere le fotocamere dovrebbe farne cambiare l'apertura. Anche nelle immagini del brevetto si parla di angolo di visuale, non di apertura. E anche lì, non si capisce perché muovere le fotocamere dovrebbe farne cambiare l'angolo di visuale. Non ha proprio senso.

Interessante

Recensione Samsung Galaxy Tab S9 Ultra 5G: un ulteriore passo in avanti! | VIDEO

Riprova Xiaomi 13 Pro: 7 mesi e tante foto dopo, è sempre più convincente | VIDEO

Bomba Galaxy S23 Ultra: 12/512GB a 899€, 8/256 a 799€ o con Tablet Gratis

Un mese con Samsung Galaxy Z Fold 5: tutto gira intorno al software | Recensione