
24 Agosto 2021
Clubhouse torna al centro dell'attenzione mediatica non per qualche nuova funzionalità ma per alcuni problemi di sicurezza. Innanzitutto, durante il consueto Townhall, l'appuntamento settimanale degli sviluppatori con la community, il CEO Paul Davison ha voluto tranquillizzare gli utenti in merito ad un presunto "data breach" segnalato da Cyber News secondo cui sarebbero stati trafugati da un database SQL e pubblicati su un forum di hacker varie informazioni relative a ID utente, nome, nickname, account Twitter, Instagram e numero dei follower.
No, si tratta di una notizia falsa e fuorviante, un articolo clickbait, non siamo stati hackerati. I dati a cui si faceva riferimento erano tutte informazioni dei profili pubblici della nostra app. Quindi la risposta a questa domanda è un "no" secco.
Un'altra storia che vede coinvolta Clubhouse è stata segnalata da TechCrunch secondo cui su Facebook sarebbero stati pubblicati una serie di annunci che puntavano ad una falsa pagina, del tutto simile a quella ufficiale, in cui veniva offerta la possibilità di scaricare un'app Clubhouse per PC.
Ovviamente si trattava di un'app falsa che conteneva un ransomware in grado di comunicare dati sensibili dell'utente a dei server ospitati in Russia che, fortunatamente, sono presto andati off line facendo smettere di funzionare il malware.
Gli annunci erano presenti in diverse pagine su Facebook che potevano essere ingannevolmente riconducibili a Clubhouse, sia per quanto riguarda il nome che il logo dell'app. Tutte avevano solo pochi "mi piace" ed alcune erano ancora attive dopo le prime segnalazioni.
Secondo quanto riportato, sarebbero stati almeno nove gli annunci inseriti la scorsa settimana. Di questi, molti annunciavano la disponibilità dell'app per PC, altri mostravano la foto dei fondatori, Paul Davidson e Rohan Seth. In merito a quanto accaduto, Clubhouse non ha rilasciato informazioni così come Facebook, che ha iniziato a testare proprio in questi giorni un'app simile, non ha offerto informazioni sul quantitativo di persone che ha cliccato sugli annunci e su come sia stato possibile che questi abbiano superato il processo di verifica prima di essere pubblicati.
Non è la prima volta che Clubhouse ha avuto dei problemi di sicurezza. Già lo scorso febbraio, ricordiamo, ci sarebbe stato un tentativo di ritrasmettere in streaming a un sito web di terze parti alcuni feed audio presi da "più stanze" di Clubhouse. Sempre a febbraio, inoltre, sarebbe stata rafforzata la crittografia per impedire la trasmissione del ping di rete ai server cinesi di Agora, la società che fornisce l'infrastruttura di back-end.
Nonostante in queste ultime settimane la popolarità di Clubhouse stia un po' scemando rispetto ai mesi scorsi, resta ancora un argomento che genera evidentemente interesse e curiosità, tanto da essere sfruttato per questo genere di attività illecite. L'app è al momento disponibile solo su iPhone ed esclusivamente su invito, ma presto dovrebbe arrivare anche la versione per smartphone Android.
Commenti
Un ping in senso lato, del tutto incomprensibile dall'articolo.
Il testo originale è questo
In pratica pare non essere un ping "classico" come viene inteso solitamente, ma un ping contenente l'user id.
https://cyber.fsi.stanford.edu/io/news/clubhouse-china#access
La più amata resta CiaoIM.
è ancora l'app piú amata dagli italiani?
Se un pirla clicca su un post Facebook e si piglia un malware perché dovrebbe essere colpa di ClubHOuse?
Questo è vero.
Mai visti indirizzi ip crittografati. :\
le app false sono talmente tante e fanno talmente notizia da chiedersi se non siano più importanti loro o l'app originale... :)
Quale sarebbe il senso di questa supercazzola?