
26 Aprile 2021
“Hey Spotify” sta arrivando. L'assistente vocale del colosso della musica in streaming che consentirà di esaudire le nostre richieste musicali sta iniziando ad essere disponibile per una ristretta fascia di utenti in USA, sia su iOS che su Android, e nelle prossime settimane verrà progressivamente ampliato.
Ma come ogni assistente vocale che si rispetti, anche in questo caso non mancano alcune perplessità relative alla privacy degli utenti, al modo in cui funziona, come ascolta e come vengono utilizza i dati raccolti. Spotify ha voluto fare un po' di chiarezza sottolineando alcuni punti chiave.
Il primo è che il servizio è assolutamente facoltativo: gli utenti sono liberi di attivarlo e disattivarlo in qualsiasi momento dalle impostazioni dell'app, in "Interazioni Vocali", oppure consentendo o meno l'accesso al microfono e alla registrazione.
Altro punto fondamentale riguarda il fatto che l'assistente non registra tutto ciò che dice l'utente ma inizia ad "ascoltare" solo dopo che è stata pronunciata la parola di risveglio o è stati cliccato l'apposito tasto. La cattura termina non appena viene eseguito il comando.
L'app ascolta costantemente solo "frammenti di pochi secondi" che vengono immediatamente cancellati se non viene rilevata la parola di risveglio. Durante la fase di ascolto, inoltre, sarà sempre visibile un segnale audiovisivo.
Spotify ha anche messo a disposizione degli utenti una pagina con delle FAQ relative all'utilizzo dei dati del servizio Voice. Come vengono utilizzati, cosa fa Spotify con i dati degli utenti?
"(Vengono usati) per migliorare la funzionalità vocale, per sviluppare nuove funzionalità vocali e per aiutarci a fornirti pubblicità più rilevante per te. Inoltre, vengono condivise informazioni, di volta in volta, con i nostri fornitori di servizi, come i fornitori di storage cloud, per aiutare a fornire funzionalità vocali per Spotify".
Spotify Voice consente di richiedere tramite comandi vocali la ricerca di un brano, di un podcast, di andare avanti o indietro in una playlist e tanto altro, in qualsiasi parte dell'app ci si trovi.
Commenti
"l'app ascolta costantemente solo frammenti di pochi secondi" e "inizia ad ascoltare solo ció che é stato detto dopo la parola di risveglio" non possono stare nello stesso articolo
grazie per aver aggiunto così tanto alla discussione...
riassumendo "Apple è apple" tutto il resto è caccapupu".
i miei complimenti, ora tira su la mascherina
Non lo attiverò mai, spiaze.
‘Sta cosa che tutti vogliono fare il loro “ecosistema” mi infastidisce, io compro un iPhone, quello che mi interessa è l’ecosistema Apple. Non mi interessa altro.
Non registra, ma è in ascolto passivo ovviamente, come qualsiasi dispositivo ad attivazione vocale. È l'articolo che, come spesso, scritto pensando di essere più comprensivo crea solo confusione usando la parola ascolto che non c'entra nulla.
Cosa??
Che ce stai a piglià per er cul*?? :)
bene dai, quindi come fa ad ascoltare solo dopo di una cosa che avviene solo ascoltando?
Credo che più che un assistente sia un elenco di comandi vocali da integrare sul futuro dispositivo per auto di cui si parla ogni tanto, altrimenti boh non ha senso
Ma piuttosto che creare un nuovo assistente vocale, disponibile solo con app aperta e schermo attivo, perché non migliorare l’attuale integrazione con Google Assistant e Siri?
A me sembra più qualcosa che in futuro verrà utilizzata per capire l’umore dell’utente e mettere musica adatta.
Citofonare a "Facebook"
Sempre sul vago il più possibile... QUALI informazioni vengono condivise con le terze parti?