
17 Febbraio 2021
Google Daydream da poche ore non ha più accesso al Play Store. Nemmeno la sezione "Discover" funziona più correttamente. La notizia è in un certo senso scontata: la società di Mountain View aveva annunciato la fine del supporto per la piattaforma già lo scorso ottobre. Le segnalazioni hanno iniziato a circolare nel weekend: se si cerca di aprire il Play Store dall'app Daydream si riceve il messaggio "impossibile connettersi a Google al momento", mentre la homepage Discover si limita a dire "abbiamo riscontrato un problema". C'è un pulsante per riprovare a connettersi, ma non funziona.
Daydream nacque... dal cartone: nel lontano 2014, Google mostrò per la prima volta dei kit open-source per crearsi il proprio visore in casa, semplicemente con un paio di forbici, uno scatolone da riciclare e un paio di lenti. L'idea era di sfruttare lo schermo del proprio smartphone per la visualizzazione dei contenuti. Fu un successo, ma il tentativo di renderlo qualcosa di più di un passatempo, con visori sempre basati su smartphone ma progettati e costruiti professionalmente e piattaforma software realizzata ad hoc, non ebbe i risultati sperati.
L'addio del Play Store su Daydream non preclude comunque in modo completo l'accesso alla realtà virtuale sul proprio smartphone Android: semplicemente, bisogna passare dal Play Store "normale", da cui si installano di solito WhatsApp o Facebook. Il sistema operativo possiede ancora i servizi necessari per farle funzionare - in effetti compaiono anche nella sezione Libreria di Daydream.
Detto questo, è comunque chiaro che Google ha rinunciato alle proprie ambizioni nel settore - o meglio, ha corretto un po' la rotta: invece che sulla realtà virtuale ora punta tutto su quella aumentata. Pensiamo per esempio alla funzionalità Live View di Google Maps o a Grogu/Baby Yoda su Google Search. In effetti proprio in questi giorni molti nuovi smartphone Samsung della gamma Galaxy A hanno ricevuto la certificazione per ARCore, l'insieme di servizi e software AR sviluppato da Google. ARCore tra l'altro è sempre più popolare: da poco ha superato il miliardo di download sul Play Store.
Commenti
Io sono anni che vi dico che la VR è morta...
Pure l'AR, fidatevi.
più che altro potevano continuare a sviluppare cardboard che stava andando bene, concettualmente ho capito il senso di Daydream ma al di fuori di qualche tech demo non hanno mai mostrato grandi applicazioni.
potrei dirti la stessa cosa dei miei amici a cui ho fatto provare il daydream, ne sono rimasti tutti estasiati. comunque come dicevo prima la gente che vuole "provare" il vr non vuole comunque spendere 300+€ per il solo visore + PC e quindi finirà col non provarlo nemmeno. poi sicuramente il quest ha venduto tantissimo ma a quel punto ti dico che il quest è una sch1f3zz4 e per provare la vera esperienza vr devi avere un index, quindi il quest è la rovina del mercato vr, capisci che con questo ragionamento non finiamo più... il daydream era semplicemente il punto di accesso più economico, pratico e alla portata di tutti al vr e secondo me è un vero peccato sia andata a finire così.
per me no, l'utente medio che non sà cosa è il VR prova una volta il cardboard e nel 90% dei casi conclude con "ma che è sta merd@", vuoi perchè ci ha messo dentro uno smartphone 720p, vuoi perchè al massimo ci ha visto un video youtube vr e vista la bassa risoluzione gli è venuta nausea dopo due secondi.... quello che dici era vero un avolta, la VR era una tecnologia estremamente costosa...ma oggi un Quest 2 costa 329 euro, un Quest usato lo trovi a 200 e già con quello provi un'esperienza 1000 volte migliore di un cardboard.... io sto raccogliendo ancora le mascelle per terra di tutti gli amici a cui ho fatto provare il Quest.....il Quest ti invoglia a comprare un pc per avvicinarti allaq PCVr, un cardboard ti invoglia a concludere che la VR farà la fine dei televisori 3d, diciamoci la verità...d'altronde se il Quest 2 ha venduto un milione di esemplari in tre mesi, mentre il cardboard non lo ha praticamente comprato nessuno pure se costava 10 euro ci sarà un perchè....
3, 2, 1... Ma non è mai esistito! Un altro per il cimitero.
capisco il ragionamento ma è proprio l'esatto opposto secondo me, per provare l'esperienza "vera" del vr devi spendere centinaia (o migliaia, a seconda di quanto vuoi spendere) di euro per un visore+PC, con daydream basta solo un visore da poche decine di euro e uno smartphone che hanno tutti per provare in minima parte quella che può essere l'esperienza, partendo già con la consapevolezza che non è l'esperienza vr "definitiva".
Inoltre hai il doppio vantaggio: chi sa cos'è il vr ha modo di avvicinarcisi (come me), l'utente medio che non ha idea di cosa sia il vr e pensa che sia una cosa da film futuristico ha invece modo di capire che è alla portata di tutti e, magari, approfondire nel tempo la cosa con un visore vero.
Accrocchi come il daydream o simili secondo me non fanno nient'altro che bene all'industria vr.
TOH un altro progetto fallito, ma che strano! Google!
Il danno è proprio quello... ti sei avvicinato alla vr con un accrocco che con la vr centra poco o nulla... ma proprio nulla.... e come confrontare con bella botta con Federico la mano amica...per carità può piacere pure Federica ci mancherebbe...
Non mi sono interessato molto all'argomento... in che senso questo Daydream avrebbe danneggiato il mondo della VR?
Non vedo come daydream potesse rovinare il mercato vr, molti (me compreso) si sono avvicinati al vr proprio grazie a daydream
Il danno che ha fatto daydream alla vr è incalcolabile, meglio così
sto robo rischiava seriamente di danneggiare la VR...per fortuna le cose non cambiate ultimamente....