
15 Luglio 2020
Si fa presto a dire 5G (e anche a NO al 5G), ma perché si possa parlare di una vera e propria infrastruttura di rete di prossima generazione è necessario che ogni componente della medesima sia tale, dalla centrale alle stazioni base. Solo così la rete non incontra colli di bottiglia e può esprimere al meglio il suo potenziale.
Il mercato sta vivendo in una fase di transizione in cui lo standard 5G più diffuso è quello NSA (Non Standalone) con il quale la rete per funzionare dipende ancora dall'infrastruttura 4G. Il prossimo passo è passare a reti 5 SA (Standalone) - quindi del tutto indipendenti dalle reti 4G - e tanti protaonisti del settore si stanno impegnando per dare il proprio contributo.
Oppo, ad esempio, insieme a Ericsson, Vodafone, Qualcomm e Mediatek, sta dando il suo contributo alla realizzazione della prima rete 5G nel Regno Unito ed ha condotto con successo alcuni test usando gli smartphone Oppo Find X2 Pro e Reno3 5G. La nuova rete è stata impiegata presso l'Università di Coventry nel Regno Unito e si caratterizza sia per lo standard SA sia per offrire il primo servizio 5G SA network slicing nel Paese.
Il network slicing è una dimostrazione concreta di come il 5G non sia solo sinonimo di maggiore velocità e di come la sua adozione consenta di gestire in maniera più efficiente ed oculata le risorse di rete. Le slice del 5G network slicing possono essere considerate le fette virtuali in cui può essere suddivisa la rete fisica 5G: ogni fetta può essere destinata all'esecuzione di una specifica attività e dispone di risorse proprie. Ci possono essere fette dedicate agli smartphone, altri ai dispositivi per la guida autonoma, altre ancora ai prodotti IoT e così via. Ad ogni impiego corrisponderà un configurazione ottimale della porzione di rete: ad esempio, in alcune sarà privilegiata l'ampiezza di banda, in altre la latenza.
Nella sperimentazione condotta nel Regno Unito ad esempio una fetta è stata utilizzata per l'accesso ad internet ad alta velocità, l'altra ha fornito una connessione dedicata a membri della facoltà e agli studenti, consentendogli di usare le risorse dell'istituto per svolgere le attività di insegnamento e di apprendimento a distanza con bassa latenza e alta definizione. Oppo ed Ericsson hanno lavorato con Qualcomm e Mediatek per sviluppare il software che abilita il network slicing con i sopraccitati smartphone.
Oppo è tra le aziende in prima linea nel mercato del 5G come dimostrano gli accordi stipulati in Europa con oltre 40 operatori per incentivare la diffusione delle nuove reti. Ma si tratta di uno sforzo corale che accomuna anche tutti gli altri protagonisti del mercato smartphone che vedono nella diffusione del 5G un fattore di crescita e rilancio del settore dopo un 2020 partito nel peggiore dei modi a causa della pandemia.
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Però.