Apple vuole migliorare Siri e acquisisce un'altra startup di AI

01 Giugno 2020 39

È stato da poco ufficializzato l'acquisto, da parte di Apple, di una piccola start-up specializzata nel machine learning. Si chiama Inductiv Inc., e va ad aggiungersi alla nutrita lista di piccole imprese specializzate in questo ambito che l'azienda di Cupertino ha acquisito nell'ultimo periodo nel tentativo di migliorare il proprio assistente vocale, Siri.

D'altronde, le cose sono molto cambiate rispetto al 2012: all'epoca molta della tecnologia odierna non esisteva ancora, e quando venne presentato per la prima volta un assistente vocale all'interno di uno smartphone tutti rimasero estasiati. L'Assistente Google, Alexa e Cortana erano di là da venire e, quando Siri venne implementato con l'arrivo di iOS 5 , la soluzione di Apple si proponeva come la più avanzata e futuristica.

Ora invece le cose sono cambiate radicalmente: le case si sono popolate di numerosi altoparlanti smart ben più abili di Siri, che invece è rimasta un passo indietro. Gran parte delle sue difficoltà dipendono dal fatto che l'azienda di Cupertino ha messo al primo posto la privacy dei suoi consumatori: scegliendo di non raccogliere dati e informazioni sugli utenti, l'assistente della Mela spesso non riesce a comprendere domande e intenzioni dell'interlocutore, e di conseguenza a fornire risposte utili.


Le cose però potrebbero cambiare presto anche grazie all'acquisto di Inductiv Inc, il cui team di ingegneri ha iniziato nelle scorse settimane a lavorare per migliorare l''apprendimento di Siri e la sua gestione dei dati. Interpellata da Bloomberg in proposito, la società fondata da Steve Jobs ha confermato l'acquisizione, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli circa i motivi dietro la decisione.

D'altronde, Apple è solita eseguire questo tipo di operazioni per importare all'interno dell'azienda il know-how delle diverse start-up e quindi migliorare i servizi che già propone o che devono ancora arrivare sul mercato. Sempre nel campo AI, ad esempio, ha acquisito tre anni fa la Lattice Data, ma anche la famosa applicazione meteo Dark Sky (che poi è scomparsa dal Play Store Android).

Nonostante i problemi con l'esperienza d'uso, pare che Siri sia l'assistente virtuale più diffuso al mondo, con una quota di mercato del 35%. Secondo gli analisti di Futuresource Consulting infatti, Google Assistant seguirebbe con il 9% delle quote, e Alexa con il 4%.


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Commenti

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sagitt

ma io non ti rompo le @@ ogni cosa che scrivi, semplicemente metto in evidenza quello che cerchi di "mimetizzare"

Federico

Ti avevo dedicato un post, poi ci ho ripensato.
Ho deciso di dedicarti un intero articolo... un anno fa lo feci con un altro che mi rompeva le @@ qualsiasi cosa io scrivessi, proprio come te
È andata a finire che si è dovuto cancellare da Disqus

sagitt

non capisco, fatto cosa?

Federico

Lo hai trovato?

Federico

Fatto, spero che la dedica sia di tuo gradimento :)

Federico

Sopero tu non ti offenda, ho deciso di ritagliare ed incorniciare e pubblicare questo tuo post... sei l'esempio lampante del somaro che legge per mezz'ora... e non trattiene nulla di quanto gli è passato attraverso occhi e cervello senza lasciare la minima traccia.

Federico

Perfetto, non solo non lo sapevi viste le bestialità he avevi scritto, ma continui a non saperlo perchè non hai capito niente di ciò che hai letto.

sagitt

Guarda che lo so come è strutturato cheomeos, è un pò che non lo uso ma le cose non sono cambiate tantissimo. E da quanto ho letto, Rimane un miscuglio di cose... un pò vecchio stile browser, un pò android, un pò di virtualizzazione linux... ok va bene se hai una specifica necessità di usare app android (che poi ci sono modi come bluestacks altrove) e servizi google, ma oltre quello perché preferirlo ad una distribuzione linux pura? Solo per l’uso domestico semplificato, tutto qui. Ma a quel punto tanto vale un tablet. Chromeos alla fine è l’android tablet 2.0, solo che visto che il mercato tablet è in declino e dominato da ipad hanno avuto la geniale idea di piazzarlo su dei notebook

Federico

Non so adesso perchè sono vecchio, ai miei tempi si sarebbe detto "Uè ragazzi, cerchiamo di non pisciare fuori dalla tazza" :)

Federico

E lo si a a ragione.
Intendiamoci, avere un semplice barattolo Alexa ti fa solo intravedere le possibilità... un po' come guardare in un binocolo dalla parte opposta.
Ma per molti è il primo mattoncino per l'edificazione di un sistema domestico basato sulla domotica.

Federico

Sono contrario ad inserire link ad Uncino.
Non è che siamo "concorrenti", perchè Uncino non è un sito tecnologico ma generalista e nel corso degli anni si è occupato dei più svariati argomenti, pero... bah questione di principio.
Lo trovi facilmente o su Google o nel mio account Disqus.
Probabilmente oggi pubblicherò la seconda puntata rivolta ai lettori più "tecnici"; per il momento ho inserito un addendum nei commenti.

provolinoo

Mi daresti il link? Vorrei leggerla

provolinoo

Oggettivamente, con tutta la pubblicità che fanno sul sito, è difficile non comprare un echo, anche solo per sbaglio :D

provolinoo

In effetti quando ho letto quella frase ho riso per tipo 20 minuti

provolinoo

Pensavo la stessa cosa

Federico

Sagitt, ricordi la nostra (annosa) discussione riguardo a ChromeOS vs Linux Stand Alone?
Ieri ho pubblicato la prima parte dell'articolo sull'achitettura di ChromeOS ed oggi dovrebbe seguire il secondo, leggi e magari capirai di cosa parliamo.
Se hai domande falle su Uncino, qui saremmo completamente fuori tema.

ATRIT

Apple e la collezione di starup

Darkat

Tra le altre cose si, ma poi Apple ha spiegato in passato in che modo (anonimo dicono loro) raccolgono i dati. Quindi quella frase è assurda, quasi da apple-fan direi

Darkat

"scegliendo di non raccogliere dati e informazioni sugli utenti"
Ma quando mai? La stessa Apple ha detto come raccolgono i dati, con un metodo che non richiede l'identificazione del singolo utente ma del "tipo", queste frasi assurde chi ve le dice di scriverle?

fabrynet

Si ma questa Siri non migliora mai...

ermo87

Apple compra Google che fai prima e magari ci guadagnamo tutti. (Scherzo in maniera volutamente provocatoria).

Davide

Non é acquistando startup che un'azienda così grossa migliora di colpo

Ikaro

Non credo si possa arrivare a dei dati così accurati senza la collaborazione delle rispettive aziende, comunque questo è il report https://www.futuresource-consulting.com/press-release/consumer-electronics-press/virtual-assistants-to-exceed-25-billion-shipments-in-2023/ si parla di semplice diffusione e se ci fosse qualche dubbio mette cortana al secondo posto, già difficile da capire quando si parla di diffusione, semplicemente assurdo se si parlasse di utilizzo ;)

Federico

Sia Alexa che Google Assistant sono di ordini di gran lunga sia più diffusi che più utilizzati di Siri, quindi non reggerebbe neppure in questo caso.

Ikaro

Credo che lo studio parli di diffusione non di utilizzo, anche io credo che alexa sia molto più utilizzato del misero 4% che gli hanno dato e sicuramente più di cortana, in ogni caso, studio da rivedere...

Federico

Vabbè ma che c'entra l'esperienza di un singolo?
Anche io tengo disattivato Maps perché non guido più, ma ciò non significa che Google Maps non sia il navigatore più utilizzato del mondo.

Ikaro

No, era subappaltato ad aziende terze

thinking_about

no, mi sembra che avessero una loro divisone interna che ascoltava tuti i dati inviati da Siri per (dicevano loro) migliorarlo

BerlusconiFica

Io ho android ma l'ho disattivato, magari si riferisce ad utenti che lo utilizzano

lore_rock

“ Gran parte delle sue difficoltà dipendono dal fatto che l'azienda di Cupertino ha messo al primo posto la privacy dei suoi consumatori: scegliendo di non raccogliere dati e informazioni sugli utenti, l'assistente della Mela spesso non riesce a comprendere domande e intenzioni dell'interlocutore, e di conseguenza a fornire risposte utili.“
Mi pare non sia affatto vero dato che di recente é venuto fuori che le registrazioni venivano passate.a terzi e dopo lo scandalo hanno messo una opzione in fare di configurazione per chiedere il consenso o meno a condividere le registrazioni con Apple

Federico

Indubbiamente Google è imbattibile quanto a capacità di comprendere la voce umana, però nella domotica Alexa è preferibile.
O meglio, ad essere preferibile è un ambiente misto nel quale convivono Alexa, Google Assistant, Android e Linux, che in senso generale significa avere contemporaneamente attive e linkate ai sistemi domotici sia interfacce Alexa che piattaforme Android (meglio ChromeOS, che hanno Linux "al naturale").
Alexa va benissimo e le sue componenti cono belle e magnificamente realizzate, ma non offre la flessibilità necessaria al governo della domotica complessa.

ASM77

https://www.mobileworld.it/2020/05/29/le-dettature-vocali-apple-google-confronto-la-differenza-ce-ed-molta-video-262624/

Federico

Io ho criticato la diffusione, solo gli imbecilli criticano quello che non hanno sotto le mani.

sagitt

Per dire che la comprensione va di pari passo con la diffusione

Federico

Penso in particolarmente ai dispositivi Alexa, sui quali dell'assistente vocale si fa un uso intensissimo.
Parlo spesso con l'assistenza Amazon, ed ogni volta mi dicono che le vendite superano di molto le loro capacità di distribuzione.
Quindi anche considerando i soli dispositivi Amazon Echo, dire che Siri è l'assistente vocale più utilizzato... beh insomma... diciamo che è un po' imprudente :)

Federico

Sagitt, mi pare di aver criticato una singola frase dell'articolo che riguarda la diffusione.
Non ho dato alcun giudizio su Siri perchè (a differenza tua) non mi permetto di essere negativo su tecnologie che non conosco più che bene.

Ikaro

Infatti mi sembra un rapporto di analisi fatto con i piedi... dice anche che Cortana sta al 22% perché preinstallato in w10 ma i telefoni android nel mendo sono 2.5 miliardi i pc con w10 800 milioni, se lo sono dimenticati :(

sagitt

Irrisoriamente se vai a vedere le comparazioni google e siri capiscono uguale, lascia stare le risposte, come comprensione sono meglio di alexa

Federico

pare che Siri sia l'assistente virtuale più diffuso al mondo

Affermazione quanto meno irrealistica, dal momento che da un lato Google Assistant è presente in miliardi di smartphone e dall'altro i "barattoli" Alexa hanno volumi di vendita incredibili.

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