POCO X2, nome "confermato" dal teaser. Il GM parla di futuro e rapporti con Xiaomi

23 Gennaio 2020 27

La presentazione del successore di Pocophone F1, uno dei mid-range più chiacchierati del mercato Android degli ultimi anni (nella nostra recensione vi abbiamo spiegato perché), è vicina. Poco ha infatti cominciato la campagna marketing su Twitter con un particolare video teaser, ed è spuntato in rete anche il video di un presunto unboxing.

Tutto questo è stato preceduto dal rumor che vorrebbe anche una versione Lite in arrivo, con tanto di presunte caratteristiche ed immagini del dispositivo. La questione più dibattuta, comunque, al momento riguarda il nome del prossimo dispositivo: sarà Pocophone X2 come suggeriscono sia l'unboxing che un easter egg contenuto nel teaser ufficiale?

A sinistra, il frame del teaser dove è possibile rintracciare tutte le lettere necessarie a formare la scritta "POCO X2". A destra, un frame tratto invece dal video del supposto unboxing.

I riflettori insomma tornano ad accendersi su Poco, uno dei più recenti sub-brand di Xiaomi, che sostanzialmente è riuscito a costruirsi in fretta un nome e un'identità precisi con l'unico prodotto lanciato sul mercato, grazie al quale ha già ottenuto dalla casa madre la libertà di operare come una realtà indipendente.

C Manmohan, General Manager di Poco India, in questo clima di rinnovata attenzione per il brand ha concesso un'intervista ai colleghi di Gadgets 360 in cui ha parlato del presente e del futuro del marchio.

C Manmohan, General Manager di Poco India

LA FILOSOFIA DEL BRAND

A cominciare dalla filosofia, che assicura resterà quella di garantire "tutto ciò di cui hai bisogno, e niente di quello di cui non hai bisogno". F1 infatti si distingueva per offrire specifiche come il SoC Snapdragon 845 e gli 8 GB di RAM ad un prezzo competitivo: sacrificando però qualche funzione ritenuta opzionale (vedi NFC), la qualità dello schermo, quella dei materiali e in generale la pulizia estetica (buona parte dell'utenza avrebbe comunque preferito una tacca meno invasiva per la fotocamera frontale).

Manmohan, che ha lavorato per Xiaomi circa quattro anni, è uno dei primissimi membri del team POCO, di cui presto è stato incaricato di dirigere i lavori. Ma cosa cambierà effettivamente ora che Xiaomi ha riconosciuto al brand l'indipendenza?

Il team, sotto la guida di Manmohan, è in procinto di diventare un'entità legale indipendente in India, così da poter operare come una società distinta, in una nuova sede.

"Per ora, mi vedrete ancora per un po' negli uffici Xiaomi, perché stiamo ancora facendo affidamento sulle loro risorse" spiega Manmohan. Presto però funzionerà diversamente: "POCO avrà un team di sviluppo dei prodotti, uno per la vendita, e un suo team per il marketing". Ma continuerà ad appoggiarsi al colosso cinese: ad esempio per quanto riguarda la rete d'assistenza e per memorizzare i dati relativi agli utenti, che continueranno ad essere ospitati dai data center di Xiaomi.

MIUI E LA COMMUNITY

A legare Pocophone F1 a Xiaomi era stata anche la presenza sul dispositivo della personalizzazione Android offerta da "MIUI for Poco", basata ovviamente sulla MIUI di Xiaomi. Anche questo aspetto non è destinato a cambiare, ma a rafforzarsi:

Gli utenti di POCO si sono detti entusiasti di come questa versione risultasse molto più vicina all'esperienza Android-stock. Sfruttando il feedback della comunity lavoreremo per continuare in questa direzione apportando dei miglioramenti.

Chi già dispone di un F1, può dunque stare tranquillo: la società continuerà ad offrire lo stesso tipo di supporto garantito al momento della vendita (in Italia è appena arrivato l'aggiornamento alla versione stabile di Android 10).

Di sicuro la pietra angolare su cui poggia il presente e il futuro di Poco è costituita proprio dalla community:

Se oggi siamo arrivati a questo livello, è solo grazie alla community. La quantità di feedback che abbiamo ricevuto è semplicemente enorme.

.Perciò sembra naturale, come conferma anche Manmohan, pensare di replicare la strategia di Xiaomi, coltivando una community di fan del brand (e infatti ad esempio i tweet già si rivolgono, anche tramite lettere aperte, ai "POCO fans": qualcosa in più dei semplici "clienti").

IL RAPPORTO CON XIAOMI

Una delle sfide che attende Poco è quella di proseguire nel suo percorso di crescita ed affermazione, affrontando la convivenza con i prodotti di Xiaomi e Redmi all'interno della stessa fascia di mercato. Manmohan non si sbottona in merito ai segmenti di mercato che andranno ad occupare i prossimi dispositivi, tuttavia su una cosa è sicuro: non cambierà il buon rapporto qualità-prezzo che ha segnato la fortuna del brand.

Questo sembra essere talmente vero che Xiaomi si è già mossa per prendere le dovute contromisure, e ha dato ordine ai partner offline di trattare Poco come un'azienda concorrente: il rischio di vedere "cannibalizzate" le vendite di Redmi in particolare è alto. Allo stesso modo, Poco si sta preparando per reggere l'urto di un testa a testa diretto contro un colosso delle proporzioni di Xiaomi.

Insomma, Xiaomi oltre ad essere un alleato, può rivelarsi anche un concorrente?

"Immagino proprio di sì" ammette Manmohan. "La cosa importante è che, alla fine, i consumatori ne beneficino".

La situazione è destinata a definirsi più chiaramente nel corso del prossimo anno. Finora il fatto che la presenza di Poco sul mercato si limitasse a un solo dispositivo, l'F1 appunto, ha impedito di capire bene quale fosse la posta in gioco. Ma le indiscrezioni parlano ora di ben tre nuovi modelli in cantiere - uno dei quali però potrebbe essere solo una variante per il mercato indiano del Redmi K30, che è stato lanciato in Cina il mese scorso.

Redmi K30, di cui uno dei prossimi dispositivi Poco dovrebbe essere una variante per il mercato indiano

IL FUTURO

Manmohan non ha né confermato né pienamente smentito: si è limitato ad affermare che la nuova era del brand sarà comunque inaugurata da un singolo modello. Anche se non esclude che in futuro possano arrivare dispositivi destinati ad occupare fasce di prezzo ancora più economiche: "Lo stiamo valutando. A tempo debito, annunceremo le nostre scelte".

In ogni caso il mercato di riferimento resterà, ancora per un po', quello indiano:

Una cosa che sappiamo con molta chiarezza è che il mercato degli smartphone in India è uno scenario molto importante in questo momento. Da parte mia, in qualità di General Manager di poco India, continuerà a concentrarmi su questo. I piani di Poco a livello globale sono qualcosa cui stiamo pensando: ma potrebbe volerci del tempo per metterli in atto"

E Pocophone X2? Anche qui il General Manager non si è sbilanciato, e però ha confermato che si tratterà di un dispositivo che a prescindere dal nome sarà chiamato a proseguire la dinastia di F1, offrendo un SoC di fascia alta e un grande quantitativo di RAM. Ha inoltre rivelato che lo smartphone è destinato a debuttare sul mercato già in questo trimestre. Insomma, manca Poco.


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Commenti

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Dark!tetto

I Pixel sono i peggiori del loro segmento per unità vendute, ma è anche vero che per loro sembra più una piattaforma di sviluppo con un sacco di beta tester paganti più che un prodotto consumer. Il Mi8 ce l'ho anch'io e hai ragione ci sono un bel pò di margini di miglioramente nell'ottimizzazione della UI su quel display, paradossalmente nel tempo il Poco F1 è migliorato molto più del Mi8 eheheh

Sam

Grazie per le informazioni interessanti, una grande debacle per Google se fosse davvero così.
Sono d'accordo che le UI siano maturate molto rispetto a qualche anno fa, io stesso ho un mi8 ma qualche incoerenza grafica fastidiosa permane

Dark!tetto

Non sono pubbliche, ma se trovo quelle del 2019 sarò lieto di girarti l'indagine. Su un campione di 5.000 persone ricordo che solo il 3% ( ,0qualcosa) fosse a conoscenza di Android One, oltre l'80% invece faceva distinzione solo tra Android e iPhone. Quasi tutti concordavano di voler un'esperienza più completa e come dici tu fra diverse UI preferivano appunto quella di Samsung e scartavano a priori One. È facile capire che la stessa UI che trovi su prodotti da 60€ non viene apprezzata su quelli da 600 per dire, e personalmente ormai condivido abbastanza perchè molte UI ormai sono complete e snelle senza rinunciare a nulla.

Sam

A questo punto può essere cosi, tutti i miei commenti si basano su impressioni personali quindi ci sta che non siano assoluti e che possano esistere dati statistici che mi smentiscono e sarebbe anche interessante leggerli. C'è qualche risultato pubblico di queste ricerche?

MatitaNera

Secondo me non arriva nemmeno ad avvicinarli

Dark!tetto

Come no, sa che ha una ui senza funzioni, dalla galleria al task manager e se va male pure l'app fotocamera eheheh quindi di solito li evita

MatitaNera

L'utente medio non sa cosa voglia dire stock

Dark!tetto

Guarda non voglio portarla alle lunghe, fa parte del mio l'avoro l'impatto sul mercato e i dispositivi android one per il grande pubblico hanno poco appeal. Inoltre danno una sensazione Cheap anche se non è così e questo viene fuori da sondaggi di agenzie che le fanno a campione.

Sam

Vendono di più perché innanzitutto i modelli Xiaomi con One si contano sulle dita di una mano rispetto gli altri, non possono essere venduti in Cina e in ogni caso vengono sempre azzoppati da qualche scelta progettuale.
Di sicuro a Xiaomi conviene diffondere la sua personalizzazione che integra i vari servizi proprietari e su questo non posso che essere d'accordo, infatti nessuno dice che non dovrebbe più produrre dispositivi MIUI, ma se tra i centinaia di telefoni ne facesse anche qualcuno di fascia più alta Android One convincerebbero tutti. Ho pensato a Poco appunto perché, come hai detto tu, è un marchio che si rivolge verso il pubblico consapevole, una persona qualunque probabilmente preferirebbe un galaxy a50.

FedFer

Se lo fanno uguale al K30 se lo possono tenere

berserksgangr

Indipendente solo per fino fiscali. Indipendente da Xiaomi (pertanto dalla Cina), nel vero senso della parola? No

marco

Indipendenti ma con la versione povera di un k30, ok.

Dark!tetto

Perchè vende, e vendono più gli Xiaomi con Miui che quelli con One. Quindi ripeto non ha senso che continuate a cercare prodotti che "per voi" sono attesi, ma poi quando arrivano sul mercato nessuno li vuole. Senza contare poi la nota serie positiva di dispositivi Xiaomi con One, Poco è si un launcher, ma è la filosofia che sta alla base ad essere diverso non certo il prodotto. Infatti POCO ha un seguito maggiore rispetto ad altri sia da parte della Communiti di Mi ( e le varie derivanti eu etc etc) che di quella XDA così chiunque in 4 mosse spiegate facili facili puà metterci quello che vuole, dalla pixel experience alla rom AOSP a quelle Lineage. Il tutto ad un costo inferiore risparmiando su alcune frivolezze. Android One ha biisogno di essere seguito e ottimizzato costantemente e mi pare che finora non ci sono grandissimi risultati, se non per quei produttori con UI inutili come la ZenUI.

Sam

Ma al massimo è l'esatto opposto di quello che dici, è più difficile per questo prodotto distinguersi tra i 1000 prodotti MIUI di Xiaomi. Se uno vuole un'esperienza completa mi sembra che la scelta non manchi. Tra gli android one ci sono solo i Mi A e i Motorola che sono su una fascia di prezzo più bassa mentre Nokia è praticamente scomparsa.
Semplicemente non vedo il senso di creare un nuovo brand per lanciare l'ennesimo prodotto "uguale" a tutti gli altri visto che alla fine la personalizzazione di poco è un Launcher installabile su tutti gli android.

marian_12

Marchio indipendente poi il prossimo poco non sarà altro che un redmi k30 con il marchio poco. Stessa politica adottata da xiaomi con redmi, l'ha reso un marchio indipendente ma il mi9t era un redmi marchiato xiaomi (o viceversa).

Dark!tetto

Distinguersi in mezzo a centinaia di telefoni tutti con Android One. Il sondaggio su twitter è totalmente inutile visto che il mercato smartphone è fatto più di compratori "inconsapevoli", è come chiederlo qua sul blog. Che poi io mi son rotto dei questa "esperienza Stock" e vedo che la Miui fa bei passi avanti, capisco l'utente medio che vuole sempre più un esperienza completa che stock.

Sam

Appeal nel senso che sarebbe un modo per distinguersi, MIUI for poco alla fine non è niente di diverso dalla MIUI normale.
In ogni caso dal sondaggio pubblicato da Xiaomi su Twitter era emerso che la gente preferiva android stock alla MIUI quindi non darei per scontato che le vendite non possano aumentare

Ho_parlato!

razzista!

eL_JaiK
Adriano

Mah, è una convinzione che non ha basi. La gente nemmeno conosce certi criteri di scelta

matteventu

Mhmhm... A questa indipendenza ci crederò quando la vedrò...

GTX88

Sì certo, pieno di gente che non aspetta altro che android one... ormai xiaomi non ne farà più

Ho_parlato!

si chiama "C" di nome?

Jacopo93
Sam

Un vero peccato che non abbiano adottato Android One, avrebbero molto più appeal in occidente

Mr. G

Sarà un Redmi K30 + snapdragon 865, semplicemente

Techno30

Ok il design del video si è dimostrato Ovviamente però lo smartphone del video rimane fake. I buchi nello schermo non mi preoccupano, forse anche meglio di una pop up camera, il design in generale non mi dispiace, la colorazione blu sembra carina, però speriamo aggiungano altri colori

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