Accesso ai dati e loro uso corretto: il Data Act europeo è quasi realtà

28 Giugno 2023 8

Il Data Act europeo fa un importante passo avanti grazie all'accordo raggiunto tra la presidenza del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento europeo sul nuovo regolamento per l'accesso ai dati ed il loro uso equo. Come spiega il ministro svedese per la Pubblica Amministrazione Erik Slottner, la legge "sbloccherà il potenziale economico e sociale dei dati e delle tecnologie e contribuirà a realizzare un mercato interno dei dati". Promuoverà la libera circolazione dei dati a vantaggio di cittadini e imprese.

Assieme a Data Governance Act, DMA, DSA e GDPR il Data Act costituirà l'ossatura della strategia digitale europea.
IN SINTESI
  • COSA DEFINISCE IL REGOLAMENTO: chi può accedere e utilizzare i dati generati all'interno dell'Unione Europea
  • SCOPO: allocare equamente il valore dei dati tra tutti coloro che operano nell'ambiente digitale, creare un mercato dei dati competitivo, generare innovazione basata sui dati, garantire l'accessibilità dei dati. In più, adotta soluzioni contro il trasferimento illecito di dati da parte di fornitori di servizi cloud.
PORTABILITÀ DEI DATI E DISPOSITIVI CONNESSI

Verrà rafforzato il diritto di portabilità dei dati generati da dispositivi smart e trasferiti da un servizio all'altro:

La nuova legislazione darà potere ai consumatori e alle aziende dando loro voce in capitolo su cosa si può fare con i dati generati dai loro prodotti connessi.

Il regolamento permetterà ai proprietari di dispositivi connessi (dagli elettrodomestici ai macchinari industriali) di avere accesso ai dati generati dal loro utilizzo, diritto che nella maggior parte dei casi è stato fino ad oggi loro precluso limitandolo ai produttori dei dispositivi ed ai fornitori dei servizi. Importante la precisazione sui dati IoT: "l'attenzione si è spostata sulle funzionalità dei dati raccolti dai prodotti connessi anziché dai prodotti stessi".

Il testo prevede inoltre:

  • misure per proteggere tutte le parti nei contratti di condivisione dei dati
  • indicazioni sul "ragionevole compenso delle imprese per la messa a disposizione dei dati"
  • protezione dei segreti commerciali e dei diritti di proprietà intellettuale
  • possibilità da parte delle principali istituzioni europee di accedere e utilizzare i dati provenienti dal settore privato in casi eccezionali (emergenza pubblica, ad esempio)
  • possibilità di passare "efficacemente" da un fornitore di servizi di elaborazione dati all'altro
  • Il regolamento non va a sostituire in alcun modo la legislazione attuale in materia di protezione dei dati (GDPR) né di governance dei dati stessi.

L'accordo dovrà ora essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento di Strasburgo.


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Commenti

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PIxVU

DRAFT [ start ]

diteci la verità... questo articolo [ post ] é stato scritto da chatGPT?

DRAFT [ end ]

T. P.

non saprò mai di chi ma mi fido! :)

Il Robottino

Come mai?

charlyt1d

A me fa più paura la Meloni.

Polonio Cardarelli

A me fa più paura cosa ci fa la Meloni con i nostri dati.

Polonio Cardarelli

Cambierà tutto.

Antsm90

Perché dovresti poi parlare di quello che ci fanno gli americani coi nostri dati

A me piacerebbe tanto sapere i dati che acquisiscono le auto elettriche cinesi(dati GPS, mappe, dati multimediali, dati sensibili del proprietario, telemetria, sensori ecc)tanto amate dalla sinistra europea dove vanno a finire, dai compagni in Cina? Rimangono in server europei? Stranamente nessuno ne parla mai.

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