
01 Giugno 2023
08 Giugno 2023 333
Come anticipato nei giorni scorsi, Azione e Italia Viva hanno presentato oggi una proposta di legge a Montecitorio, che sarà depositata presso la Camera dei Deputati e il Senato, finalizzata a regolare l'accesso dei minori ai social media. Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Iv, ha spiegato durante una conferenza stampa insieme a Carlo Calenda, Mara Carfagna, Elena Bonetti e Giulia Pastorella, i motivi alla base di questa iniziativa.
Secondo Calenda, attualmente le famiglie si trovano in una situazione preoccupante, in cui di fatto "c'è un far west" riguardo all'utilizzo dei social media da parte dei minori. L'81% degli adolescenti utilizza Instagram, l'iscrizione ai social inizia già a partire dagli 11 anni e oltre la metà dei giovani trascorre più di 3 ore al giorno sui propri smartphone. Gli effetti di questa dipendenza sono molteplici, includendo la depressione, i disturbi dell'alimentazione e del sonno, oltre al cyberbullismo.
Paradossalmente, in Italia esisterebbe già una normativa che prevede che l'accesso ai social media sia consentito solo dai 14 anni in poi. Tuttavia, manca un controllo effettivo sull'applicazione di questa regola. Pertanto, la proposta di Azione-Iv prevede diverse misure per affrontare questa problematica.
In particolare, la proposta di legge prevede di innalzare l'età per il consenso al trattamento dei dati necessario per l'accesso ai social media da 14 a 15 anni. Inoltre, vieta l'accesso ai minori di 13 anni e consente l'utilizzo dei social tra i 13 e i 15 anni solo con il consenso dei genitori. La proposta stabilisce anche l'implementazione di un processo di certificazione dell'età, attraverso un meccanismo che verifichi la presenza dei requisiti anagrafici dell'utente per l'accesso alla piattaforma. Questo meccanismo potrebbe essere utilizzato anche per altri siti a rischio per i minori.
La proposta di legge, facendo riferimento al Regolamento dell'Unione Europea, prevede l'applicazione di sanzioni fino al 4% del fatturato globale. Per lo sviluppo di questa proposta si è preso come modello la legge recentemente approvata in Francia che prevede il divieto di utilizzo dei social media ai minori di 15 anni senza il consenso dei genitori e impone controlli più severi sull'età degli utenti da parte delle piattaforme social. In caso di violazioni, in Francia sono previste sanzioni per le piattaforme social fino all'1% del fatturato.
La proposta di Azione-Iv sottolinea che la verifica dell'età proposta si basa sulla necessità non solo di proteggere i minori dai rischi derivanti dall'uso di alcuni servizi, ma anche di evitare che le piattaforme social utilizzino sistemi, come l'intelligenza artificiale o dati biometrici, che aumentino la loro disponibilità dei dati personali degli utenti.
L'idea di affidare la verifica dell'età a una terza parte, come un operatore o un Identity Provider accreditato, che fornisca una credenziale anagrafica in forma anonima, garantisce l'effettiva verifica dell'età degli utenti, riduce al minimo i dati trasmessi ai gestori del servizio e preserva l'anonimato, certificando l'età senza rilasciare alcun dato di identità dell'utente.
Calenda, infine, ha sottolineato che sulle soluzioni tecniche si può sempre discutere, e se si avviasse una discussione parlamentare approfondita, potrebbero emergere soluzioni diverse e migliori. Quello che non è più accettabile è fare finta che il problema non esista e non debba essere affrontato, poiché finora non sono state trovate soluzioni convincenti per tutti. Altra necessità è quindi far partire anche una massiccia campagna informativa.
Mara Carfagna ha affermato che i social media sono diventati un "luna park" in cui si propagano problematiche come l'anoressia, il bullismo e l'istigazione al suicidio. Pertanto, ritiene che sia necessario "chiuderlo" per i preadolescenti, particolarmente vulnerabili a certe influenze negative. La Carfagna ha anche sottolineato che questa è un'emergenza sociale evidente e dimostrata, "simile alla crisi dell'ozono o ai cambiamenti climatici"
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Commenti
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Devi essere scaltro e sapere fare tutto ma per fare questo devi limitarli
Non sono in grado i ragazzini di auto limitarsi
Allora non usassero i social? Ora si devono mettere a fare una legge per farli da baby sitter? io a 13 anni i soocial non sapevo nemmeno che esistessero.
Sto ascoltando alcuni gruppi che mi hai consigliato e devo dire che mi aspettavo di peggio.
Appena mi faccio un'idea più precisa ti fornisco il mio feedback.
E' sempre bello trovare ottime nuove band.
Tra le varie leGGi da far rispettare (senza promulGarne di ulteriori), ci sarebbe anche quella che dovrebbe impedire ai minori di anni 14 di usare il monopattino nei luoGhi pubblici, o l'obbliGo del casco per i minori di 18anni...tutta roba che c'è ma che nessuno controlla...In quanto a norme e leGGi siamo tra i paesi più incasinati del mondo,ma alla fine si fa spesso tutto alla carlona. Eviterei di introdurne di nuove e non necessarie, come questa!
Lieto di aprire i tuoi orizzonti musicali. Poi, quando hai assaggiato il metal moderno, aspetto un feedback.
difficile senza smartphone
ciao dredd
a caso totale
andrebbe vietato agli over 50, piaga del paese
guarda che non c'è segreto che Calenda e soci proponevano l'uso dei social con SPID o altre modalità di riconoscimento. Il fine è sempre lo stesso intimidazione del dissenso.
vabbé c'è del complottismo in questo commento.
Perché...i giovani di oggi sanno leggere?
Hai mai letto quello di cui discutono i giovani, si diventeranno politici ed altro, abbiamo già un "ottima" selezione di politici sui social proprio di altri uguali avremo bisogno in futuro.
Documento di identita,carta di credito per abbonamento, con costo minimo di 100€ anno, età minima 18 anni.risolto il problema.
Si iscriveranno ai social passando dall’estero.
esattamente
non hai capito, non parlo della autoesposizione ma di quella causata dai genitori che, per sfruttamento o meno, espongono i figli ai social per soldi. Tipo Ferragni e Fedez.
Questo è un altro discorso. Comunque puoi segnalare e bloccare.
Facciano pure questa legge o divieto ma non cambierà nulla da quel punto di vista.
Il problema non è quello che è giusto vietare ma quello che non è giusto vietare usando come scusa la prima.
Mentre la prima la puoi limitare con giusts educazione e valori la seconda ci porta un passo in più vicini a lati oscuri della storia del passato.
Ma infatti qua non stiamo parlando di conoscenza. Ti faccio un esempio esagerato: se mio figlio lo faccio studiare tutto il giorno programmazione a 20 anni probabilmente avra' aperto la nuova Google, ma non sapra' neanche come approcciare una conversazione e il numero di amici sara' meno di zero. Questo per dire che , oggi, la socialita' dei ragazzi e le esperienze che fanno sono strettamente legate alla loro presenza sui social alla fine, quindi molte volte limitarne l'accesso rende piu' difficili queste interazioni, tutto qua.
Non ne conosco una.
Sentiamo come sono.
E' uguale, se diventi un caso umano a 13 anni non e' che senza social di punto in bianco rinsaviscono. E poi come li vieteresti scusa: troverebbero il modo di bypassare come lo fanno per le altre cose.
Ma chi e' per curiosita'?
Fortuna che non è stata proposta dalla destra, altrimenti tutti i sinistroidi si sarebbero indignati ed inveito contro Meloni e Salvini.
Ora invece se ne fanno una ragione e cercano di giustificare questa proposta.
Ma che commento è? Parliamo di ragazzini di 13 anni..
In stati meno liberi già lo fanno in realtà
Non si parla di registrare i documenti comunque.
Neanche io sarei d'accordo con il registrare i documenti.
Per quanto riguarda i paesi esteri se l'Iran, l'Arabia, il Pakistan, la Cina o chi vuoi volesse una legge del genere la farebbe senza problemi, se non la fa è perché non serve.
Vorrei che mia figlia imparasse bene come utilizzare applicativi di produttività e basi di programmazione.
In parte sto trasferendole qualcosa e tutto sommato si diverte pure
I social li utilizza solo lo stretto necessario così come youtube e ricerca web per necessità e piacere.
Ribadisco si districa benino ma non vorrei si rinco glionisse sempre sulle stesse 4 operazioni , quello non significa saper di tecnologia
Mmm... investire sui giovani è il modo più sano per risanare una nazione, i giovani diventeranno politici, assesori ecc... e aver persone oneste, sveglie ecc... non la trovo una cosa negativa....
Poi ovvio che anche il contorno conta ma dubito che nel breve possa cambiare con i nostri politici...
Ho capito e ho detto che usi una autenticazione online per definire chi sei veramente...fine...no bot, no leoni da tastiera o altro.... a meno di non usare internet per essere ciò che non si è non c'è niente di strano che in determinati siti sia richiesto l'uso di un identificativo...........
Se per te internet deve essere un far West mi dispiace mo oggi non può più esserlo e non parlo del libero pensiero che già oggi non è più libero sui social.... ma di limitarne l'uso ad una fascia d'età decisamente propensa a seguire ciò che non dovrebbero..
Porta grandi problemi? Perchè le ricerche fatte finora, a fargli un complimento, sono inconclusive.
Se vuoi far finta di non capire, non vedo perché dovrei proseguire nella discussione
Come no
Probabilmente non ti rendi conto dei danni che fa al futuro della nazione....
L'uso di alcuni strumenti (non internet ma i social) in tenera età non porta grandi giovamenti
15 anni? Abbassa....
Per le sigarette ni... è in leggero calo il trend, fa meno figo oggi rispetto ad una volta.. nei film e serie tv, social ecc.... si vedono meno (grazie ad ovvie politiche internazionali) e in generale la maggior difficoltà ad accedervi (anche economicamente) ne limita la diffusione fra i minori che è il futuro bacino d'utenza, raro iniziare a 30 anni...
A casa.... fuori casa fanno l'amen che gli pare
Oh ma io più di spiegarti come stanno le cose non so veramente che altro fare, passare 2 ore su 16 vivibili coi figli è una m3rda e basta qualsiasi sia la maniera in cui passi queste due ore, e soprattutto non è un tempo sufficiente per dedicarsi in maniera seria a una cosa delicata come l'educazione di un figlio, poi se tu credi che sia giusto questo sistema è un problema, io la trovo una cosa vergognosa.
Da VPN sei rintracciabile? No. Non proprio. O meglio, dipende.
Dipende dalla VPN, e da chi fa la richiesta. Ti faccio un esempio per chiarire meglio.
Quando c'è stato il blocco di ChatGPT, mi sono creato una mia VPN, usando una piccola VPS negli USA.
Usando questa VPN, l'unica cosa che risulta è un indirizzo IP situato negli USA (anche in una particolare città). E magari chi è il provider internet che è il proprietario di quell'indirizzo IP.
Se dovessi commettere qualcosa di illegale in Italia, sicuramente ci sarebbe la richiesta a quel provider USA per sapere chi è che usa quella particolare VPS/VPN.
E, essendo quello un paese "alleato", sicuramente fornirebbero il mio nominativo alla richiesta del Governo Italiano, e di conseguenza mi ritroverei i Carabinieri alla porta di casa.
Ma se a fare questa richiesta fosse un altro governo, magari di un paese NON alleato e con minori garanzie sui diritti umani?
Pensi davvero che un provider USA fornisca quelle informazioni alla Cina, o all'Afghanistan (tanto per fare un esempio)?
Ripeto, con una VPN puoi essere veramente anonimo, dipende da come configuri il tutto (e da quanto può collaborare il paese dove è situata la VPN).
In ogni caso, il sistema "anonimo" che certifica la tua età NON è anonimo, perché nel momento in cui ti chiede dei documenti (e li registra, perché puoi stare sicuro che li registra) NON sei più anonimo.
E chi dovrebbe gestire questo sistema di "certificazione dell'età"?
Dovrebbe essere il social network, o una sua azienda collegata? Sicuramente si piegherebbe a richieste del governo per identificare gli autori dei post.
Dovrebbe essere il governo, (ogni singolo governo per i propri cittadini)? Ancora peggio, nei paesi non democratici avrebbe subito schedato tutti.
No, l'idea di profilare tutti per accedere ai social network è pessima.
Come al solito si vuole far intervenire la politica su questioni che dovrebbero essere di competenza dei genitori (verificare cosa fanno i figli).
E, un poco alla volta, si continuano a limitare le libertà di tutti.
Avranno i profili di nascosto...
A casa mia la legge sono io, non ho bisogno di ste cose. I miei figli li tutelo io
Ma cosa stai dicendo? Il numero di fumatori, soprattutto tra i giovani è diminuito tantissimo. Anni fa, quando si poteva fumare a scuola, fumavano quasi tutti.
L'adolescenza anni 80/90 in quale mondo e universo è definibile come sana? Perché è stata la tua?
Non c'erano le "sfide" senza senso anche in quel periodo? Dai su.
Anzi io vedo che i ragazzi over 14 tutto sono fuorché scemi, MEDIAMENTE.
18 anni è solo una cifra politicamente simbolica ma molto fine a sé stessa.
Hanno molto più valore le cifre 16-24 anni, 18 è una cifra più o meno media scelta un po' per ideologia un po' per statistica.
Over 16 non dico che si è uomini e donne fatti, quello è over 24 se non over 30, ma insomma si è ragazzi abbastanza decenti da poter decidere molto per sé.
io non credo di avere una soluzione in mano, ma credo solo che il punto d'inizio per svoltare possa essere l'istruzione, e sono certo che sarà una cosa lunga; ricordo, per esempio, che nei vari temi e saggi la docente d'italiano voleva che noi scrivessimo solo ciò che le piaceva; se si usciva da quei binari era un 4 assicurato! In questo caso, il pensiero critico tocca fingerlo, ovvero tengo per me le mie considerazioni, ma scrivo ciò che tu vuoi che io scriva.
Purtroppo gli stessi professori (nè tantomeno la società) non si rendono conto di quanto siano importanti per le nuove menti, ma sono umani anche loro e anch'essi possono sbagliare per questo andrebbe rivisto non solo il programma ma il metodo stesso di valutazione
per quanto io concordi con quello che dici dubito fortemente che la modifica al sistema scolastico possa portare dei benefici. sono troppi troppi anni che si ripete questo mantra credendo di avere la soluzione in mano, troppi anni che si allungano gli obiettivi scolastici obbligatori senza risultati, troppi anni che si cambiano i programmi ministeriali (pensa al cambiamento delle tracce al fine di sviluppare il pensiero critico come nei saggi brevi che sono quelli che fa il 90% degli alunni) con risultati addirittura controproducenti. perchè? perchè semplicemente non imparano un senso critico ma imparano a "fingere" tale senso critico farcendolo di convenzionalismi difficilmente criticabili o cadendo nella inconcludenza.
Sono contrario al proibizionismo perchè poi si genera ancora piu voglia.
Fino a prima delle direttive EU e dalle regole che volano d'oltreoceano:
Nessun divieto di comprare alcol e nessun divieto di bere per minorenni: Non si parlava di problemi per bere. Adesso fanno a gara a 15 anni a bere superalcolici
Fino a 10 anni nessun divieto per sigarette. poi hanno messo 14 anni poi 16 ora 18
davanti alle scuole fumano di piu e si fanno canne se non altro. a che è servito il divieto? solo a generare più voglia
Vedi sopra.