
26 Maggio 2023
NoName057 (forse) colpisce ancora. Il gruppo di hacker filorusso che in questi ultimi mesi ha messo a segno diversi attacchi DDOS a siti istituzionali e di aziende italiane, anche quello della Corte Costituzionale lo scorso marzo, ha rivendicato un nuovo attacco ai danni del portale italiano della Carta di identità elettronica che, al momento, risulta irraggiungibile.
Tuttavia, c'è da sottolineare che potrebbe anche trattarsi di un "normale" disservizio tecnico, un problema interno alla struttura del sito o ai server, dato che, secondo quanto riportato dal sito Red Hot Cyber, al momento ci sarebbero dei problemi di connettività con il sito di Ipzs, l’istituto poligrafico della zecca dello stato che gestisce la CIE (Carta di Identità Elettronica) per conto del Ministero dell’Interno. Ovviamente, non è assolutamente da escludere che tutto possa essere effettivamente riconducibile ad un attacco hacker.
Le prime avvisaglie di malfunzionamenti si erano avute in mattina quando il sito istituzionale è andato off line e molte amministrazioni locali hanno iniziati a lamentare interruzioni dei servizi relativi all’erogazione del documento consentendo unicamente il rilascio in forma cartacea in caso di urgenze documentate. Contestualmente, è risultato anche impossibile accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione utilizzando la CIE.
In questi minuti, tramite il canale ufficiale su Telegram, è arrivata la rivendicazione del collettivo NoName057:
“L’Italia è pronta a fornire sostegno materiale all'Ucraina, ma attende passi decisivi dagli alleati. Non è affatto un Paese indipendente. Fortunatamente, il nostro team è in grado di prendere decisioni da solo, siamo andati nello spazio internet russofobico italiano e abbiamo ucciso un sito web di carta d'identità elettronica”.
Il gruppo NoName 057 è attivo dal 2022 e si è apertamente dichiarato a supporto della Federazione Russa, colpendo più volte i principali paesi coinvolti nel conflitto, dunque non solo l'Ucraina ma buona parte del blocco occidentale tra cui anche l'Italia.
Come nei precedenti casi, anche questo ai danni del sito della CIE sarebbe di tipo DDos (Denial of service attack), un attacco che avviene tramite un'azione coordinata che fa eseguire migliaia di tentativi di accesso simultanei ai siti web presi di mira al fine di esaurire le risorse dei server che li ospitano.
Il Ministero dell'Interno ha smentito che il disservizio possa essere dipeso dall'attacco degli hacker russi ma da un incendio ad un cavo in fibra ottica presso la Stazione Tiburtina di Roma:
I servizi della Carta di identità elettronica sono momentaneamente indisponibili esclusivamente per un problema tecnico nella fornitura della connettività internet, causato dall'incendio divampato nella giornata di ieri nei pressi della Stazione Tiburtina, che ha coinvolto cavi della fibra ottica. Sono in corso le attività tecniche per ripristinare al più presto il funzionamento del sistema.
in aggiornamento...
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Commenti
E che hanno dei costi... Ah ma sai il bilancio lo si fa al ribasso, come le gare d'appalto e poi ci si lamenta delle cose fatte male...
mio pensiero
Non solo mi infastidisce, mi ha proprio rotto le balle visto che la propinano in ogni loro 'azzo di produzione, manco ci fosse un ministero della propaganda che obbliga i produttori a metterci dentro i loro messaggi.
Dipende dalla grandezza dell'attacco, anche cloudflare e akamai (che non sono neanche i best del settore) se gli arriva una mole più grande di quanto l'infrastruttura può sostenere vanno in tilt...
Gli attacchi DDoS oggigiorno si possono tranquillamente mitigare. Cloudflare docet.
Nemmeno fosse stato WWindows ...
Beh, ma infatti in teoria un sistema in HA su più regioni deve essere progettato in modo da essere active-active. Quando una region va giù, semplicemente rimangono attive le altre, che si beccano tutti gli utenti (scalando automaticamente l'infrastruttura per gestire il traffico addizionale). Ma, in ogni caso, anche in un'ipotesi di un sito attivo e uno no, cambiare il traffico non dovrebbe essere così complesso, te lo fa il DNS o il load balancer... l'unica cosa tipicamente problematica è la sincronizzazione dei database fra le regioni, ma se lavori a certi livelli la devi fare...
Siamo talmente abituati ai disservizi della PA che se ne saranno accorti in 40 in tutta Italia...dev'essere strano il nostro Paese visto con gli occhi di hacker stranieri...credo l'Italia sia motivo di frustrazione XD
Google non garantiva la region nei prezzi del bando di gara, Aruba neanche (e sono tra i più cari in assoluto)... I servizi critici non girano solo a Roma, c'è un'altra sede in Italia. Il punto è che dirottare il traffico per un breve periodo e poi ripristinare il tutto (allineamento dei dati incluso) ha un costo maggiore rispetto a quello del disservizio, costo che deve essere sempre giustificato per legge...
Digitalizzazione sciancata.
Putroppo abbiamo perso le competenze tecniche, informatiche e professionali per fare una digitalizzazione seria e decente del paese.
La cosidetta fuga dei cervelli non è tanto una fuga di scienziati, ma più che altro una fuga di personale tecnico altamente specializzato nel gestire e ammodernare le infrastrutture vitali del paese.
Da quelle energetiche a quelle informatiche, logistiche, burocratiche e amministrative.
Se ne è andato e continua andarsene quel 5% scarso di professionisti pubblici o privati ad alta e altissima specializzazione che fanno migliorare, progredire, evolvere e cambiare le cose.
Per questo in Italia non cambia mai nulla:
( e quando lo fa, di solito cambia in peggio )
Tu ci scherzi ma i disagiati su telegram complottari no-tutto fanatici razzisti suprematisti livello Qi non pervenuto che non sia pre medioevo stanno esultando pregando per l'arrivo del l'apocalisse stanno proprio facendo così.... Sta gente non ha più vergogna di essere Idiot.. perché si auto esaltano a vicenda su telegram con la violenza
Non ho mai detto che non mi sono ricreato l'istanza tranquillo ;) il problema in questo caso è che ha dato problemi a tutta l'infrastruttura Google Cloud per qualche ora facendo capire che le zone sono molto più interconnesse fra loro e che altre zone della stessa regione hanno sofferto per giorni, questo perché quei furbacchioni di Google per risparmiare hanno zone diverse della stessa regione nello stesso edificio e connesse fra loro...
Non so se sia peggio l'attacco informatico con DDos o il fatto che il sistema CIE non sia ridondato (e quindi un singolo incendio tiri giù un servizio che secondo il nostro Governo dovrebbe diventare quello unico nazionale).
I problemi ai datacenter li hanno tutti... anche AWS ha avuto in passato problemi globali... me li ricordo benissimo, una volta andò giù S3, una volta Dynamo DB, e ricordo anche problemi su regioni multiple in US. Il punto è sempre quello di mettere roba in più region per ridurre drasticamente le probabilità. Lo zero non si raggiunge mai. E' sempre un discorso di costi e benefici, chiaramente. Sul discorso di Parigi, so che c'era stato un incident per un'inondazione, ma risulta risolto, se tu dici che ci sono istanze non ripristinate questo non posso saperlo, lo sapranno i clienti, certo è che anche lì, se tu (utente cloud) non sei in grado di ricrearti un'istanza da qualche parte lanciando un paio di comandi Terraform stai sbagliando qualcosa tu :) Non si deve pensare al cloud come qualcosa di affidabile al 100% (come non lo penseresti del tuo datacenter, si spera!), si deve saper progettare l'infrastruttura in modo che sia resiliente e che ci sia un disaster recovery. Anche col cloud!
comoda la cie!
È ancora down...
Già lo stato da un servizio alquanto penoso, non c'era bisogno di un attacco al sito delle cie
Possibile che nel 2023 si riesca ad avere successo con gli attacchi DDoS?! Ma chi ha creato l'infrastruttura della CIE? Gli umpa lumpa?
Parli di quella Google Cloud che da un mese ha problemi al datacenter di Parigi con istanze non ancora ripristinate e che agli inizi ha dato problemi anche a zone e regioni differenti?
Non vedo il motivo per non dire che sia un attacco DDoS che di per sé non è hackeraggio
Butti salvaci tu!
mi sono perso.. ma se hanno hackerato la home... non è un attacco ddos, giusto?
bohhhh
basterebbe una connessione P2P ridondata in doppio anello per risolvere questi problemi senza bisogno di multi-region. Avranno invece una tim business su singola fibra
Io la chiamerei digitalizzazione trascinata più che altro!
Ieri in un piccolo comune non andava il lettore biometrico,basta aggiornare i driver che con grande sorpresa l'ho fatto senza password amministratore!,!
Uno scandalo... Daltronde la digitalizzazione spinta porta a questi rischi.
falsa dichiarazione del ministero dell'interno per evitare allarmismi, secondo me sono stati hackerati eccome
Siete sempre a dare a ddos so ai russi...
Occhio al Trojan ma mme ta, la prossima volta, non si sa mai
poi vogliono togliere lo spid per la cie su server ministeriali del medioevo
Fatemi dire quando cade Roma cade anche il mondo, gli ucraini sono parte della nostra famiglia occidentale, qui gli italiani non hanno paura di morire, l'unica cosa che conta è proteggere le persone che amiamo. I russi possono aver bruciato la stazione Tiburtina, possono aver ucciso il sito web della carta d'identità elettronica, possono aver struprato gli immigrati in Libia, ma non hanno fermato la produzione di Skynex per portare la pace in Ucraina!
Servizio nuovamente in funzione.
Tu scherzi ma questa dichiarazione un gruppo hacker l'ha fatta davvero qualche mese fa. Non ricordo di preciso quando e chi fosse, ma hanno proprio detto che i sistemi italiani fanno così schifo che neanche ci perdono tempo. Per me non sono neanche hacker quelli della rivendicazione, probabilmente sono influencer politici che hanno colto l'occasione di un autosabotaggio!
"eh ma lo spid..." cit.
In realtà i nostri sistemi funzionano talmente a catzo che eventuali accher che dovessero provare a violarli non potrebbero che muoversi a compassione e al massimo ripararli.
Google Cloud ad esempio ha Milano e Torino che sono già abbastanza lontane affinché un incendio non distrugga entrami i datacenter (si spera). Aruba ha tre location (Bergamo, Arezzo, Roma), anche se preferirei comunque quelli di Google :) E poi ci saranno sicuramente altri fornitori cloud che lavorano con la PA con datacenter in più location, o comunque con macchine dentro datacenter diversi anche di diversi fornitori se necessario, dato che non posso credere che i servizi critici girino solo a Roma.
Pardon, non avevo letto fosse ddos. Colpa mia
L'Italia ha i migliori sabotatori al mondo, non abbiamo nulla da imparare dai russi. I nostri sono così bravi che riescono a tirare giù sistemi senza nemmeno impegnarsi o accorgersene. Spostatevi!!!
Ma lo sanno tutti che i ruzzi ne raccontano un sacco ... solo propaganda.
Non è tanto quello è che deve anche rimanere in territorio italiano... Quindi quanti operatori del settore hanno multiregion in Italia?
Il servizio è offile almeno da ieri nel primo pomeriggio a differenza di quanto dice l'articolo, non so a che ore sia l'incendio si cui si parla ma indicativamente il ko è iniziato ieri verso le 13.30-14.
quella punizione la usavamo anche noi ai tempi andati...
nella serie c'è anche almeno anche un orso cattivo...
personalmente ricordo i simboli dell'armata rossa ma erano nel contesto diciamo così come altre cose che ricordano la cultura russa come il samovar e le matrioske...
però, ripeto, io non ci ho visto in queste cose alcunché di propagandistico in senso negativo ecco!
Quando Orso mette la bimba in punizione, questa va con la faccia al muro (ugol)..
Orso poi rappresenta la Russia, buona e gentile che protegge i piccoli (forse anche i piccoli ucraini?).
Non voglio elencare tutto quello che ci ho notato, ma ogni volta puntualmente noto qualcosa che mi infastidisce terribilmente.
si tante volte e non ci ho visto tutta questa propaganda...
forse non lo guardavo con gli occhi giusti!
Apprendiamo che il concetto di Cloud Multi-Region non è conosciuto al Governo Italiano, e questi sono quelli che dovrebbero sostituire lo SPID.
quindi se prima non andava mai. .... dopo gli hacker russi funziona perfettamente?